CHIUSI, VENERDI’ 25 HAPPENING CONTRO LA GUERRA IN PIAZZA 26 GIUGNO. NOI CI SAREMO

CHIUSI, VENERDI’ 25 HAPPENING CONTRO LA GUERRA IN  PIAZZA 26 GIUGNO. NOI CI SAREMO
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CHIUSI – L’appello lanciato ieri da primapagina per una iniziativa contro la guerra tra Russia e Ucraina, non è caduto nel vuoto. Chi ci sta alzi la mano, avevamo scritto. Bene, qualcuno l’ha alzata. E’ arrivata poco fa la notizia che il centro sinistra per Chiusi ovvero il Pd e le altre forze che compongono la maggioranza comunale, più la Cgil, la Uil, l’ANPI hanno convocato una manifestazione in piazza XXVI Giugno per venerdì 25 alle ore 18.00.

Come avevamo proposto anche noi da queste colonne, la convocazione avviene con un unico slogan: l’art.11 della Costituzione. “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”…

Avremmo preferito una iniziativa più larga, con una platea di promotori più variegata e più ampia. Ma ci auguriamo che altre forze politiche, movimenti, comitati, associazioni possano aderire da qui a venerdì e soprattutto partecipare.

La necessità di alzare la voce contro il pericolo di una guerra nel cuore dell’Europa è impellente e inderogabile e va oltre la discussione e ogni ragionamento geopolitico sulle ragioni della Russia o dell’Ucraina. L’Europa non può permettersi un’altra catastrofe come quella che insanguinò i Balcani alla fine degli anni ’90, gli Usa e la Nato non possono pensare di relegare l’Europa e gli Stati Europei alla semplice funzione di avamposto e di frontiera verso l’Est. E la stessa Russia e gli stati ex Urss non possono pensare di risolvere le questioni tra loro a cannonate. Peggio ancora minacciando di scatenare la terza guerra mondiale. Vedere i bambini e le donne ucraine addestrassi all’uso dei mitragliatori fa venire i brividi. Non è preparazione alla resistenza, è la fotografia di una logica di nazionalismo ottuso, bellicoso. Una logica aberrante e pericolosa.

Per questo motivo, pur non condividendo le titubanze e la linea piuttosto vaga del Pd, i silenzi di molte altre forze politiche comprese quelle a sinistra del Pd e i 5 Stelle, venerdì 25 in piazza XXVI Giugno a Chiusi Scalo noi ci saremo. E faremo il possibile, da adesso, perché la partecipazione all’iniziativa sia ampia. Non è il momento di fare gli schizzinosi e di accapigliarsi sui distinguo: il no alla guerra deve essere forte e chiaro. Sappiamo bene che l’esito della crisi nell’est Europa non dipenderà dalle manifestazioni come quella di Chiusi, che iniziative del genere sono gocce nel mare, ma in situazioni del genere la cosa peggiore è il silenzio, l’assuefazione, l’indifferenza… E’ pensare che tanto la guerra non scoppierà, o che è solo una questione di prezzo del gas. Anche ne 1914 nessuno pensava che un attentato a Serajevo potesse scatenare quello che sarebbe stato il conflitto più sanguinoso della storia e nessuno pensava che l’invasione della Polonia da parte della Germania di Hitler nel 1939 ne scatenasse un altro ancora più sanguinoso e devastante. Noi non possiamo far altro che gridare “no war, no war… why can’t we live together?” come diceva una canzone anni ’70. 

Tutti in piazza XXVI giugno venerdì 25 alle 18,00! Non solo chiusini. Facciamola sentire quella canzone, gridiamolo forte che la guerra è una stronzata. Che nel 2022 non può essere la guerra la soluzione e se c’è qualcuno che lo pensa perché detesta Putin o la Nato, pensa una cosa sbagliata, perché stavolta la guerra non la vincerebbe nessuno e la perderemmo tutti.

m.l.

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