CITTA’ DELLA PIEVE, RISINI AL GIRO DI BOA E NEL MIRINO DELL’OPPOSIZIONE

venerdì 01st, ottobre 2021 / 10:52
CITTA’ DELLA PIEVE, RISINI AL GIRO DI BOA E NEL MIRINO DELL’OPPOSIZIONE
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CITTA’ DELLA PIEVE – E’ polemica a Città della Pieve sulle modalità di convocazione e di svolgimento del Consiglio Comunale. La lista di minoranza “Città della Pieve in Comune” capeggiata da Simona Fabbrizzi aveva chiesto che anche a seduta di due giorni fa si tenesse “in presenza e con apertura al pubblico”. Ma a quanto pare il sindaco Risini non ha accolto la richiesta e nemmeno quella di trasmettere la seduta in diretta streaming, come fanno altri comuni (Chiusi per esempio).  La motivazione sarebbe sempre quella della pandemia e della necessità di evitare rischi connessi al contagio da Covid 19. Questo anche se i 12 consiglieri sono tutti provvisti di green pass.

L’opposizione fa notare come la decisione del sindaco sia di fatto in contraddizione con ciò che avviene per altre situazioni e cioè per incontri pubblici, anche all’interno di palazzi comunali, con la presenza di giornalisti e reporter e centinaia di persone tra il pubblico. “possibile che solo il Consiglio Comunale resti off limits?” si chiedono Simona Fabbrizzi e i suoi. E tra i cittadini pievesi c’è chi si domanda se Risini pensa di risolvere tutto con le sue “dirette domenicali” come ai tempi del Minculpop…

L’estate è finita, siamo già in autunno e anche a Città della Pieve il clima politico potrebbe scaldarsi con l’opposizione che chiede conto su temi rimasti inevasi: primo tra tutto il tema ospedale, su cui Risini costruì la sua campagna elettorale e che in due anni e mezzo non ha trovato risposte. Ma c’è anche la questione dei fondi del PNRR che nessuno avrebbe mai richiesto (nessun progetto per ottenerlo sarebbe stato predisposto o presentato). C’è il Palio da rilanciare dopo lo stop per pandemia…

Ma sullo sfondo resta anche una questione politica: il rapporto con la Regione e un certo isolamento di Città della Pieve nonostante l’appoggio della Lega a Risini e la presenza forte della Lega nella giunta Tesei…  E c’è pure l’isolamento o la solitudine di Fausto Risini, che non fa il decisionista e l’uomo solo al comando, tiene un atteggiamento da “piacione” che dice di sì a tutti, che si mostra disponibile, ma poi non muove una foglia. E intornmo a sè ha il vuoto.

Esattamente un anno fa, 2 ottobre 2020, su queste colonne parlavamo dei “gioielli di cartone” della Giunta Risini, ovvero degli assessori che il sindaco presentò, citando Cornelia, come “i suoi gioielli” e che però nel loro primo anno di governo non avevano proferito parola, lasciando tutta la scena al primo cittadino che se l’è gelosamente tenuta.

“… dalla fine di maggio 2019, cioè dall’elezione della nuova maggioranza e dall’insediamento della nuova giunta, a Città della Pieve per il Comune ha parlato sempre e solo lui. Il sindaco. Per lo più usando il termine “io” e quasi mai il “noi”…  Dagli altri assessori Lucia Fatichenti, Michela Nocentini, Luca Marchegiani e Lorenzo Castelletti non è uscita mai una nota, una presa di posizione, un annuncio, una dichiarazione. Mai. Niente di niente. Su niente”. Così scrivevamo un anno fa. Sono passati altri 12 mesi e dei 4 alfieri della Giunta Risini, ancora nessuna traccia. Nemmeno sulle materie di loro stretta competenza. Luca Marchegiani si è visto a qualche presentazione di libri (non tutte) ma giusto per fare gli onori di casa…

Qualcuno alla Pieve ironizza: saranno dei “cartonati” che Risini tira fuori solo nelle occasioni di gala…  Ormai il rodaggio di cui una giunta nuova, trovatasi a governare suo malgrado, aveva certamente bisogno, è finito. Adesso l’amministrazione dovrebbe marciare spedita e invece sembra solo vivacchiare  in un tran tran senza infamia e senza lode. Il “cambio” che nel 2019 spazzò via l’antico potere imperniato sul Pd e che per 70 anni e passa non era stato mai neanche scalfito, si sta rivelando un venticello fievole e umidiccio, più che una tempesta rigeneratrice.

Città della Pieve sembra aver esaurito la propria spinta propulsiva, nonostante l’assenza del Palio, la stagione estiva dal punto di vista turistico non è andata male, ma non è più il tempo delle vacche grasse. Il  2023 sarà l’anno del cinquecentenario della morte del Perugino, cui Città della Pieve diede i natali. Chissà, forse Risini sta puntando tutto su quella scadenza che arriverà nell’ultmo anno del suo mandato, per chiudere in bellezza e magari ipotecare il futuro… Per ora ha annunciato il patrocinio della giunta alla presentazione di un libro sul compianto Edoardo Gobbini, esponente di spicco e consigliere regionale Pd morto prematuramente nel 2016…

Adesso è arrivato al giro di boa della metà mandato. In questi due anni e mezzo, non è sembrato Rambo… Più Chance il giardiniere, interpretato da Peter Sellers in “Oltre il giardino”…

Domenica e lunedì si vota a Chiusi. Fra le tre liste in campo ce n’è una molto simile a quella che portò Risini alla vittoria, chissà che anche di là del fosso non avvenga qualcosa di simile a ciò che avvenne a Città della Pieve nel 2019. Solo che se poi i risultati sono quelli di Risini…

m.l.

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