CITTA’ DELLA PIEVE, QUEST’ANNO NIENTE PALIO
CITTA’ DELLA PIEVE – Ieri, 4 agosto, è saltato, sospeso in corso d’opera il festival Orizzonti di Chiusi a causa di un tampone “positivo” tra gli addetti dello staff e la conseguente messa in quarantena cautelativa di tutto il personale della manifestazione. E’ un peccato perché il festival stava andando bene ed era in crescendo… Ma il virus è una spada di Damocle con cui bisogno fare conti. E la parola d’ordine sembra essere meglio aver paura che buscarne. Così a Città della Pieve, Amministrazione Comunale ed Ente Palio, riunitisi il 30 luglio, con i presidenti dei tre Terzieri, hanno deciso di NON FARE il Palio dei Terzieri 2021.
“La decisione finale – si legge infatti in un comunicato – è stata quella di non disputare, anche quest’anno, il Palio e tutte le manifestazioni correlate. Le motivazioni sono quelle già in altre occasioni espresse. Innanzitutto le ragioni di ordine sanitario. In questo momento, purtroppo stiamo assistendo ad una ripresa forte del numero dei contagi, anche se in forme più lievi, ovunque, in Italia ed anche in altre nazioni, fino alla nostra zona. Il livello dei vaccinati pur avendo raggiunto buoni livelli non garantisce ancora quella che viene definita l’immunità di gregge”. Comune, Ente Palio e Terzieri, ammettono che “c’è inoltre il problema fondamentale che comunque le attuali norme di sicurezza obbligherebbero a disputare un Palio con caratteristiche di svolgimento ridotte. Ma il Palio dei Terzieri non è una sagra o una festa paesana qualunque. Il Palio dei Terzieri di Città della Pieve e le sue manifestazioni collegate, sono ormai riconosciute come manifestazioni nel quadro delle Rievocazioni storiche tra le più qualificate del Centro Italia. Non si possono svolgere in forme ridimensionate senza perdere la loro identità e la loro forza attrattiva, sia per i contradaioli, sia per i turisti, sia per gli amanti di questo tipo di manifestazioni”. Da qui la decisione sofferta e dolorosa si soprassedere per l’edizione 2021. “Non possiamo correre ulteriori rischi. Anzi dobbiamo cominciare a lavorare come Terzieri e come Ente Palio per l’edizione 2022. Per farne una edizione storica, una edizione che precederà il Cinquantenario del Palio dei Terzieri del 2023, e che dovrà segnare un ulteriore balzo in avanti nella sua qualità, nella sua notorietà e nel coinvolgimento di tutta la città” si legge ancora nel comunicato. Quindi appuntamento al prossimo anno. Per una edizione “più bella e più superba che pria”, come direbbe Petrolini. Per quest’estate tamburi, bandiere, armati, arcieri e figuranti rimarranno nei loro acquartieramenti e le taverne rimarranno chiuse. Una volta tanto ne gioiranno lumache, quaglie e pollastri…
Bene ha fatto il Sindaco a prendere tale decisione.La salute prima di tutto anche perchè per mettere alla prova chi la pensasse diversamente occorrerebbe l’esperienza passata e domandarlo a chi è stato su di un letto di Ospedale con l’insicurezza di tornare a casa con le proprie gambe oppure dentro una scatoletta metallica.Ed allora tutto passa in seconda linea,anche i terzieri,anche perchè sono un giuoco ed una rievocazione.
Certo che fanno bene i sindaci ad usare cautela, ha fatto bene il sindaco di Chiusi a stoppare il festival in corso, data l’evidenza di contagio nello staff, ma gli stop sono tegole pesanti, perché fanno saltare stipendi, compensi, introiti, fanno venir meno occasioni di socializzazione e di arricchimento culturale, intristiscono la comunità, frenano il flusso turistico, e l’economia, in due parole abbassano la qualità della vita. E non sono una pubblicità positiva, purtroppo. La salute prima di tutto, ok, su questo non ci piove, ma certi eventi non sono solo un gioco, una rievocazione, né sono solo un divertissement… Siena senza il palio è la stessa città? Così Città della Pieve senza il suo Palio non è la stessa Città della Pieve di sempre e Chiusi senza il suo festival, che peraltro stava andando bene, adesso coi riflettori spenti è decisamente più cupa…