A VIGGIU’, LOMBARDIA, PARTE LA VACCINAZIONE DI MASSA… CHIUSI INSISTE SULLA PROPOSTA DEL VACCINO VERTICALE COME TEST DI STUDIO

mercoledì 24th, febbraio 2021 / 09:39
A VIGGIU’, LOMBARDIA, PARTE LA VACCINAZIONE DI MASSA… CHIUSI INSISTE SULLA PROPOSTA DEL VACCINO VERTICALE COME TEST DI STUDIO
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CHIUSI – Qualche giorno fa scrivevamo su queste colonne che la proposta dei “vaccini verticali” ovvero dei test a campione di vaccinazione di massa i aree circoscritte con numeri di contagi alto e con presenza di varianti, avanzata dal sindaco di Chiusi era arrivata sul tavolo del CTS (Comitato Tecnico Scientifico), oltre che su quello della Regione Toscana e sia l’uno che l’altra la stavano valutando, anche sulla base di pareri favorevoli di alcuni esperti. Bettollini non ha ancora ricevuto una risposta compiuta, ma solo richiesta di integrazione del progetto con alcune precisazioni, il che conferma l’attenzione degli enti preposti alla gestione dell’emergenza covid.

Ma è di ieri la notizia che a Viggiù, paese di 6.000 abitanti nel varesotto reso famoso da una canzoncina del dopoguerra sui suoi pompieri, la Regione Lombardia ha dato disposizioni per la vaccinazione anti covid di tutta la popolazione dai 18 ai 65 anni compresi. La vaccinazione inizierà a partire dai prossimi giorni non appena si avrà sufficiente disponibilità di vaccini e sarà effettuata con il vaccino Astrazeneca. Lo ha comunicato il sindaco di Viggiù Emanuela Quintiglio.

Tutto ciò non è molto lontano da ciò che aveva chiesto Bettollini alla Regione Toscana. Perché Viggiù è una realtà circoscritta, leggermente più piccola, ma simile a Chiusi.

In questo caso la Lombardia è stata più rapida della toscana. La differenza tra le due cose, però esiste. Da Chiusi è partita la proposta di lanciare un test di studio, da farsi a Chiusi e/o altrove per verificare egli effetti del vaccino, la durata  ecc… L’iniziativa dell’assessore Moratti in Lombardia invece sembra – così di primo acchitto – una mossa per rispondere all’emergenza in una precisa area, nel caso specifico il comune di Viggiù. Cosa che crea un precedente tale da innescare razioni pericolose e aspettative che non potranno essere rispettate: perché a Viggiù sì e in un comune del bresciano ugualmente colpito no? E che succederà se tutti chiederanno la stessa cosa? Soprattutto se i vaccini non saranno disponibili nella quantità necessaria?

In sostanza queste domande sono le contestazioni mosse a Bettollini prima che esplicitasse bene e compiutamente la proposta, che inizialmente “a pelle” poteva sembrare la richiesta di un “premio” per esser stati bravi nel tracciamento o perché paese di confine con una zona duramente colpita cone l’Umbria.

In ogni caso la decisione della Regione Lombardia conferma che una accelerata alla campagna di vaccinazione va data. E conferma che l’idea di test con vaccinazione verticale (ovvero per aree e non solo per categorie e fasce di età) può contribuire non solo ad aggredire il virus, ma a capire meglio l’efficacia del vaccino, anzi dei vaccini, anche rispetto alle varianti che sembrano più aggressive e contagiose. Non a caso Chiusi insiste per il test…

Ieri in Regione Toscana è stata approvata all’unanimità una mozione presentata da Stefano Scaramelli per dare priorità nella vaccinazione ai soggetti deboli, quali i portatori di handycap i malati cronici e oncologici  e loro familiari… La campagna va avanti per le categorie previste e anche per gli over 80, anche se con qualche “resistenza” tra i medici di base, ma servono le dosi, che invece continuano a scarseggiare.

La Repubblica di San Marino ieri ha ricevuto la prima tranche di una fornitura del vaccino russo Sputnik V: lo ha validato e lo userà. Intanto sulla rete si moltiplicano le iniziative e le petizioni on line per “liberalizzare” i brevetti e rendere i vaccino “bene comune” non soggetto alle regole del mercato. Le case farmaceutiche non possono dettare loro le condizioni. “Astrazeneca taglia di nuovo le dosi: è notizia di poche ore fa. Pare che consegnerà all’Unione Europea nel prossimo trimestre meno della metà delle dosi previste. Davvero una notizia pessima dietro l’altra. Questo meccanismo affidato al mercato non funziona. Basta, si sospendano i brevetti per tirare fuori il pianeta da questo incubo. Le norme internazionali ci sono: basta volerlo” scrive Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana. Non ha torto.

m.l.

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