CHIUSI, “POSSIAMO” CONTRO LA FUSIONE DI BCC VALDICHIANA CON BANCA TEMA. PAROLE DURE VERSO SINDACO E CDA. INTANTO SPUNTANO I PRIMI NOMI PER IL “LISTONE CIVICO” ANTI PD…

CHIUSI – Sarà anche l’avvicinarsi delle elezioni, domenica prossima le regionali toscane, tra qualche mese le comunali, ma la lista Possiamo sembra aver ritrovato la verve di 5 anni fa e un rinnovato attivismo. Nelle ultime settimane i Podemos chiusini hanno preso posizione più volte su questioni diverse. Ogni tanto sbagliano bersaglio, come quando se la prendono con primapagina (unica testata “amica”), ma pazienza, neanche Tex Willer colpisce sempre nel segno…
Il rinnovato attivismo invece fa piacere, perché fa tornare in campo la politica, di cui a Chiusi si son perse le tracce da tempo.
I Podemos sono per esempio la forza politica locale che più di altre si è interessata delle vicende della Bcc Valdichiana. Anzi diciamo pure l’unica che a più riprese lo ha fatto. L’ultima nota affidata ai social da parte di Possiamo riguarda proprio il futuro di Bcc Valdichiana e l’ormai imminente fusione con Banca Tema di Grosseto. E non ci vanno leggeri i Podemos, né con l’amministrazione comunale che “isolandosi dal resto del territorio ha indebolito oggettivamente il peso di Chiusi” né tantomeno con i vertici della banca.
Parlano di “fusione imposta dall’alto” i Podemos, e di “incapacità di un gruppo dirigente che negli ultimi mesi ha guidato la banca, dimostrando opacità e scarsa visione strategica”.
Insomma la lista di sinistra chiusina avrebbe preferito un percorso diverso, magari con altri partners, più vicini e più “affini” per territorio e caratteristiche come Banca Centro o Bcc Anghiari. La conclusione dei Podemos è amara: Chiusi sta perdendo la sua banca…
Ecco di seguito il testo integrale della nota di Possiamo:
Dopo il giusto clamore iniziale sulla vicenda della locale Banca di Credito Cooperativo è caduto un silenzio di rassegnazione. Le speranze che molti soci avevano nel riuscire ad invertire il destino di una fusione imposta dall’alto, si stanno infrangendo nel disinteresse delle istituzioni e della stessa Amministrazione comunale.
“La politica non deve occuparsi dei numeri, ma deve dare una visione di radicamento nel territorio indicando come e dove consolidarsi”. Tuonava il sindaco all’assemblea della BCC di qualche mese fa. Niente, però, è stato fatto per costruire un diverso percorso di consolidamento dell’Istituto e poter mantenere i principi e le finalità mutualistiche del credito cooperativo che, invece verranno inesorabilmente perse.
Così, in un clima di inerzia l’atto finale della fusione imposta con Banca Tema è sempre più vicino. In questa vicenda l’intero paese paga l’incapacità di un gruppo dirigente che negli ultimi mesi ha guidato la banca, dimostrando opacità e scarsa visione strategica. Sconta in negativo la miopia e il poco coraggio di un sistema istituzionale che non è stato capace di fare sistema nel difendere gli interessi di un territorio. In tutto questo ha avuto un peso decisivo l’isolamento politico della nostra città e dell’amministrazione comunale che sotto la guida di Scaramelli e Bettollini hanno rotto tutti i rapporti con il tessuto territoriale e istituzionale del comprensorio. Il protagonismo divisivo ci ha reso più deboli nella possibilità di aggregare e poter mettere in campo azioni positive per evitare di subire fusioni imposte dall’alto e senza poter verificare soluzioni più adeguate, come le ipotesi circolate con Banca Centro o Banca di Anghiari, che operano in realtà che, da sempre presentano caratteristiche di omogeneità e affinità socio economiche simili alle nostre.
Così Chiusi, zavorrata da amministratori distratti nelle loro diatribe, silenzi politici assordanti, candidati senza meriti che si incensano da soli e un tessuto sociale ed economico sempre più disarmato, sta perdendo definitivamente un’altra risorsa: una struttura bancaria centenaria che fino a qualche anno fa era in progressiva espansione e garantiva una partecipazione strategica nella vita sociale e culturale, caratterizzandosi nell’essere volano per lo sviluppo economico di un intero territorio”.
Insomma i Podemos hanno messo i piedi nel piatto. Ora si attendono le repliche.
Vale la pena ricordare che anche il sindaco Bettollini, messo sotto accusa insieme al predecessore Scaramelli dalla lista di opposizione, all’assemblea dei soci e in altre occasioni espresse dubbi e perplessità, anzi contrarietà, verso la fusione-incorporazione con Banca Tema, con le stesse identiche motivazioni che oggi adducono i Podemos.
Contro la fusione si è schierato pure il Comitato Soci autoconvocato della banca. E al quale comitato, così come al Comitato Aria che guidò la battaglia anti Acea, guardano con attenzione alcune forze politiche in vista delle comunali del 2021. Perché i comitati sono serbatoi di voti, spesso trasversali, e possono spostare il piatto della bilancia. Come è successo a Città della Pieve nel 2019.
Si sa di movimenti del centro destra e di contatti che Lega-Fratelli d’Italia e Forza Italia avrebbero preso con alcuni imprenditori e figure della società civile, proponendo loro la candidatura a sindaco, magari in un listone civico del tipo “tutti contro quelli di adesso”, che comprenda anche le opposizioni attuali, ovvero Podemos e 5 Stelle. Una operazione alla pievese insomma.
E tra i “papabili” di cui si è fatto il nome ci sarebbe oltre ad alcuni esponenti del Comitato Aria (Emanuele Felici, Massimo Tiezzi, Rossella Rosati, Romano Romanini) e ad imprenditori come Massimo Marchettini, anche Valentina Frullini, ex Cda di Bcc Valdichiana fatta fuori insieme al presidente Capeglioni, un anno fa. Una faccia nuova, giovane, donna, con “agganci” importanti nel mondo cattolico e in quello del pallone (è la figlia dell’indimenticato presidentissimo del Chiusi, Fabio Frullini cui è intitolato anche lo stadio), ma soprattutto è ritenuta esponente spendibile dell’ala sconfitta e un po’ arrabbiata della Bcc.
La nota dei Podemos sulla Bcc e i rumors su una ipotetica candidatura Frullini alle comunali usciti in contemporanea o quasi, sono un indizio piuttosto pesante.
Pare infatti che la destra abbia avuto anche un “abboccamento” con gli stessi Podemos, per sondarne l’eventuale disponibilità e verificare se esistono punti in comune su cui poter lavorare. E presto ne avrà uno anche coi 5 Stelle.
In campagna elettorale succede di tutto ed è normale che forze politiche anche distanti tra loro abbiano dei contatti, ma se davvero i Podemos, che adesso propongono un confronto aperto con il Pd debettolinizzato, avessero incontrato esponenti della Lega e di Fratelli d’Italia, per qualunque motivo, sarebbe di per sé una notizia anche più rilevate della presa di posizione sulla Bcc Valdichiana. Un testa-coda, diciamo, che potrebbe anche chiudere sul nascere qualunque approccio con il Pd. Magari la notizia sarà smentita. Ma quando tuona, da qualche parte piove.
Noi, nei panni degli esponenti di Possiamo, a parlare con la Lega e i fascisti non ci saremmo andati, neanche per cortesia. Il giornalista Alzo Garzia della testata Compagne e Compagni, area del Manifesto, quando a Tribuna Politica gli toccò, a sorteggio, la puntata con Almirante, leader del Msi, si alzò e se ne andò rinunciando a quell’unica chance di visibilità televisiva.
m.l.
Non so quali siano le tue fonti, io credo che quella degli incontri di Possiamo con altre forze politiche sia la tua solita sparata finalizzata a sostenere quello che ormai anche i muri sanno, ossia la ricandidatura di Bettolini con il PD. Possiamo, ora e negli anni precedenti, è sicuramente la forza politica che a Chiusi ha lavorato con continuità, sicuramente non sempre bene o con visibilità, le nostre prese di posizione sono il frutto del confronto che pressoché settimanalmente un bel gruppo di persone mette in atto. Tutto qui, così come siamo usciti senza nasconderci con un documento attraverso il quale abbiamo lanciato l’idea di un confronto a tutto campo sul futuro di Chiusi, se dovessimo incontrarci con qualunque forza politica non avremmo certo problemi a parlarne, saremo noi a dirtelo senza che ti avventuri in dichiarazioni prive di qualunque fondamento tanto per alzare sciocchi polveroni o bruciare nomi di persone tanto per fare un servizio al tuo protetto.
La notizia infondata di un incontro di Possiamo con esponenti della Lega è senz’altro funzionale alla linea politica che sostiene una ricandidatura di Bettollini.. Quelle che sono le nostre idee riguardo alla strada da intraprendere in vista delle prossime elezioni politiche sono chiare e trasparenti e abbiamo avuto modo di esporle.
A volte chiedere direttamente alla fonte eviterebbe di diffondere chiacchiere congeniali a disegni precostituiti.
Luca io non mi avventuro in dichiarazioni, faccio solo cronaca, riporto cioè delle “voci”, dei “rumors” come fanno tutti i giornali del mondo, sia per ciò che riguarda la politica che il calcio mercato o le fusioni bancarie. Qui si dà atto a Possiamo di essere stata e di essere l’unica forza politica che è intervenuta più volte sulla vicenda Bcc, e si riportano, appunto, voci inerenti l’imminente tornata elettorale amministrativa. E converrai con me che che i tempi concomitanti di certi rumors e l’uscita di Possiamo possano dare adito ad alcune congetture. Come è normale che sia… Quanto a Bettollini, adesso è Possiamo che si esprime negli stessi termini in cui si espresse lui sulla fusione Bcc Valdichiana-Banca Tema. Perché così è. Non sono io che gli tiro la volata per una ricandidatura con il Pd. Del resto non ho nessuna influenza sul Pd… Personalmente resto dell’opinione che il Pd, se vuole almeno giocarla la partita delle comunali, non abbia molte altre alternative oltre la ricucitura con il sindaco. Ma anche questa è una opinione personale (basata sui numeri, ma pur sempre personale).
Attenzione sentire “voci” è uno dei sintomi della schizofrenia :-))
Però io Marco non capisco. La necessità di un cambiamento esiste oppure no? Perché si continua a dire che così non va, che è necessario sradicare il paradigma per cui politica e imprenditoria sono intrinseche a scapito di una comunità che ne subisce costantemente le dinamiche vessatorie; e poi quando si mette in tavola una visione diversa la risposta è sempre la stessa, conservatrice, mantenere lo status quo perché altrimenti potrebbero accadere chissà quali catastrofi. La tua idea a livello regionale è avere un governo di centrodestra liberista, che si maschera sotto uno spesso strato di vernice liberalista, definendosi di centro sinistra, perché altrimenti potrebbe accadere che a governarci arrivi una destra aggressiva, feroce? Quella destra che ha in mente di attuare le medesime politiche economiche del “centrosinistra” di cui sopra? A livello locale siamo allo stesso livello, un far politica fintamente sociale, fintamente comunitario, votato però alla divisione e far cassa di risonanza. E’ questa la sinistra che intendi, no perché non la medesima che intendo io. Essere di sinistra non vuol dire andare a qualche manifestazione, fare qualche teatrino mettere la fascia e regalare la costituzione. E’ crederci in quegli atti, comportarsi seguendo quei dettami perché ci si crede ciecamente e non perché sono le liturgie che ci vengono chieste. Non vedo alcuna differenza tra questo e quelli che la domenica vanno a messa si professano cristiani e poi a casa picchiano la moglie, uccidono gli animali e baciano il rosario per propaganda. Io non voto un tizio qualunque per vincere, io voto un programma che e le persone che in quel programma ci credono e non per paura o per convenienza. In questo sono più coerenti quei fanatici leghisti che bevono l’acqua del Po tutti dipinti di verde, di te che saresti disposto a votare Giani e continui a sostenere Bettollini nonostante siano quanto di più distante esista dalle tue idee. Marco il cambiamento non va auspicato, va attuato e va abbracciato, costi quel che costi.
Solo che a me non piace cambiare in peggio…
“E converrai con me che che i tempi concomitanti di certi rumors e l’uscita di Possiamo possano dare adito ad alcune congetture.” No non convengo proprio con te per una semplice ragione, io politica a livello locale l’ho sempre fatta con senso civico, non ho avuto mai ambizione che potesse diventare un modo per rimediarci uno stipendio o per chissà quale interesse, per queste ragioni i tatticismi o le cose fatte di nascosto non fanno parte del mio modo di fare, ribadisco se per una qualunque ragione dovessi incontrarmi con qualsiasi altra forza politica lo sapresti da me senza assurde congetture, stai tranquillo sarai il primo a saperlo, per ora quello che scrivi è ciò che sei costretto a fare dato che tu stesso hai dichiarato che non puoi non essere bettolliniano, legittimamente per carità ma ciò che scrivi è pura campagna elettorale, se vuoi continuare con le congetture fallo pure sei liberissimo così come sarà liberissimo chi legge di giudicare la differenza tra chi fa congetture e chi esprime liberamente i propri pensieri.
Ma le voci di preciso quando le senti? Non vorrei che tu facessi la fine di Brosio o di Salvini che parlano con entità superiori non ben specificate. Comunque giornalisti, quelli bravi, prima di scrivere si informano dai diretti interessati
Cioè, i giornalisti, quelli bravi, quando parlano di Renzi, parlano sempre con Renzi, e quando parlano di Trump con Trump, oppure se scrivono di Cristiano Ronaldo o del terzino Murru, parlano con Cr7 e Murru? Ma che film hai visto? Sarebbe tra l’altro come chiedere all’oste se il vino è buono e senza additivi… Ma un giornale lo hai mai sfogliato? potrebbe essere un’esperienza interessante. Prova…
Non so chi potrebbero essere i rappresentanti della Lega interessati a chiacchierare con Possiamo o con i M5S. Di sicuro li vedrei molto a disagio in un confronto diretto. I nomi che hai fatto li voterei ad occhi chiusi: sono tutte persone che, per un verso o per l’altro, ho avuto modo di apprezzare nel tempo. Ma, chiedo (mi e ti chiedo), può bastare un nome, per quanto autorevole? Prima di dare il consenso vorrei sapere quale idea di città porterà avanti, se avrà attenzione alle frazioni, se vorrà collaborare con i comuni limitrofi, quale peso immagina per Chiusi nel quadro degli accordi che vanno sotto il nome di Unione Valdichiana, se avrà attenzione al patrimonio pubblico o se vorrà gestirlo come merce di scambio per far cassa sottraendo beni pubblici alla fruizione comune, vorrei sapere e capire se quanto propone è in contrasto o in accordo con il gruppo che l’appoggia. Insomma, come vedi, un nome, per quanto altisonante, non basta. E lascio fuori tante cose (dalla questione dei migranti al problemi degli investimenti sul territorio). Non mi riesce di vedere le mie amiche Daria o Bonella a un tavolo con la Lega: non mi scandalizzerebbe, ma lo troverei un incontro piuttosto incredibile, quasi buffo.
Caro Enzo Sorbera, il tuo commento riporta o riporterebbe la questione nei termini che abbiamo cercato di darle con il nostro documento di un paio di settimane fa nel quale proponevamo l’apertura di una fase di confronto sul futuro di Chiusi. Purtroppo c’è chi preferisce uomini soli al comando senza nessun tipo di dialettica e cerca di alzare il polverone tirando fuori nomi a caso o ipotizzando incontri solo perché sente le voci. Da parte nostra cercheremo di percorrere la strada che abbiamo intrapreso, apertura al confronto sui temi, concretezza e chiarezza di opinioni, il resto conta zero.
Con tutto il rispetto, non credo che l’agenda politica, da qui alle elezioni della prossima primavera possa dettarla Primapagina, anche se comunica idee molto eloquenti, che spesso stupiscono, ma sono pur sempre quelle di un giornale. Penso che le forze politiche, i movimenti locali devono passare dalle enunciazioni alle azioni concrete, incominciando a mettere in piedi tavoli di discussione, affrontando temi concreti. Rimettere in moto il motore del confronto politico è oggi la priorità per non spalancare le porte alla Lega o ad avventure demagogiche. Il destino della Banca Valdichiana è l’esempio delle difficoltà irrisolte e affrontate male. Il silenzio e l’inerzia che hanno avvolto, in queste settimane decisive la vicenda della Banca è imbarazzante e denota lo stato di debolezza in cui si dipana il paese.
Sarebbe urgente ragionare se è ancora possibile fare qualcosa di concreto per fermare una fusione con una realtà come quella grossetana e non con Istituti di territori che sicuramente presentano maggiori affinità.
Una seria riflessione dovrebbe essere fatta sul motivo per il quale Chiusi, da un po’ di tempo sembra essere diventato terreno di conquista, perché non si riesce a fare sistema o essere un punto di riferimento autorevole nel contesto della Valdichiana. La situazione, a mio avviso è più seria di quanto immaginiamo. Sono mesi e mesi che assistiamo a infinite polemiche, divisioni, scontri, dimissioni, attese. Se questo stato di cose permane lo spauracchio pievese che molti temono diverrà realtà, con esiti forse anche peggiori.
Marco, la fusione è già stata approvata, deve solo essere ratificata, sono già decide sedi nome e organigramma. Ne abbiamo già scritto un paio di mesi fa.a gennaio sarà resa operativa. Non credo che possa essere fermata, ormai. Quanto al resto concordo sul fatto che la politica debba mettere in piedi tavoli di confronto sulle questioni e non solo sui nomi (quelli usciti in questo articolo non li ho fatti io, per gioco, qualcuno li ha fatti circolare, io li ho solo riportati, come è normale che sia). Chiaro che in assenza di iniziative concrete, il campo lo prendono le illazioni, le congetture, i di dice. È sempre stato così. Ed è anche ovvio, che non bastano i nomi, neanche se sono persone credibili, per essere buoni candidati e buoni amministratori. Serve,anche sapere come la pensano, cosa vorrebbero fare e con chi… no?
Eh si appunto, conclusioni alle quali arrivi ora, peccato che l’articolo era solo improntato sulle voci che senti. O no? O come al solito hai comunque ragione. Se fai un giornale che come un blog prevede commenti non puoi sempre cercare di girare la frittata giocando le parole.
https://www.proiezionidiborsa.it/attenzione-se-hai-i-soldi-in-queste-banche-ecco-la-lista-di-quelle-a-rischio/
Non lo dico io ! Lo scrive un giornale nazionale non da poco
L’ ingegner Flaminio Betti, si rivolta nella tomba !!
Forse, Niccolò è anche per codesti dati (ammesso che siano veritieri) che è stata decisa e fatta la fusione.O che la fusione si è resa necessaria e… non negoziabile.
MARCO, TU SAI CHE IO PARLO SEMPRE IN MIO NOME.
SONO, SONO STATO, SARÒ SEMPRE UNO DI DESTRA, ALMIRANTIANO DELLA DESTRA SOCIALE.
NON FARÒ MAI,COME QUALCUN’ALTRO CHE CAMBIA IDEA OGNI CINQUE MINUTI.
IO TI DICO CHE ,ALTRI COME ME, NON VOTERANNO MAI PER LA SINISTRA,NON PARLO POI DI VOTARE CON I CINQUE PATACCHE ANCHE PERCHÉ, L’ANNO PROSSIMO SARANNO RIMASTI IN DUE O TRE,LI CONSIDERO DEI VOLTA GIUBBE AD OROLOGERIA,E LA LORO STORIA RECENTE LO DIMOSTRA E LO CONFERMA…….MAI CON QUELLI DI BIBBIANO ECCETERA, ECCETERA, ECCETERA!
PENSO SIA PREMATURO PARLARE DI ELEZIONI COMUNALI IN QUESTO MOMENTO.
HO SENTITO ALCUNI REFERENTI DI LEGA E DI FRATELLI D’ ITALIA A LIVELLO PROVINCIALE E REGIONALE,LORO NON HANNO AVUTO ” APPROCCI ” CON NESSUNO O ALMENO NON LI HANNO AVUTI LORO!
PREFERIREI ,FARE ACCORDI CON I COMUNISTI DI MARCO RIZZO,ALMENO LORO LA PENSANO IN UN MODO SOLO E COERENTEMENTE! NON HANNO FIGLI DA FAR ASSOLVERE E SOCIETÀ ” EREDITATE” DA MANTENERE !
PER ORA TUTTO TACE,SOLTANTO CHI VUOL METTERE LE MANI AVANTI PARLA,PER NON BATTERE QUALCHE BOCCATA !
TUTTO DIPENDE ,SECONDO ME,DA COME ANDRANNO ELEZIONI REGIONALI E REFERENDUM!
DOPO,EVENTUALMENTE,A SINISTRA ,CI SARANNO SFIDUCIE,SFIDUCIATI ,RIPESCATI E RIESUMATI !
CHI SOPRAVVIVERÀ VEDRÀ!
SPERO CHE, IL 22 SETTEMBRE 2020 ,SIA RICORDATO COME ” FESTA DELLA LIBERAZIONE DELLA TOSCANA ” ( per qualcuno che vuol mi dire ” chi visse sperando,morì cagando ” aspetti a dirlo )