“AIUTATEMI A CASA LORO”, PRESENTATO A VILLASTRADA UN LIBELLO SU GIOIE E DOLORI DEGLI ITALIANI A LONDRA.
VILLASTRADA – Hai in animo di passare qualche tempo a Londra, vuoi cercare lavoro in Gran Bretagna, perché ti piacciono i Rolling Stones o il Liverpool, e magari hai cominciato a seguire anche le Foxes del Licester o l’Arsenal? Vuoi imparare l’inglese sul campo o capire un po’ meglio perché gli inglesi hanno voluto la Brexit? Hai bisogno di una guida, di un vademecum per orientarti nella nebbia e nelle strade Hammersmith, Kensington e Notting Hill? Ecco, allora qualcosa di molto utile (e spassoso) da consultare a questo scopo c’è. Si tratta di un libello agile scritto da una giovane italiana, di Roma, che si chiama Valentina Clavenzanti e si intitola “Aiutatemi a casa loro” E già il titolo non è male. Il libro è stato presentato venerdì 21 agosto sulla terrazza del bar Burini a Villastrada. E non è caso, dato che Villastrada è un micromondo dove gli stranieri e in particolare i britannici sono di casa. Con l’autrice ha dialogato Alessio Meloni che ha fatto gli onori di casa. “Aiutatemi a casa loro” non è però semplicemente un vademecum ad uso e consumo degli italiani a Londra, è anche una collezione di esperienze a volte piacevoli, altre volte deludenti o stranianti, di una romana a Londra, che ha imparato – parole sue “ad amare Londra, odiandola”. Il libro racconta anni di vita londinese, con i problemi di tutti i giorni: l’assistenza sanitaria, per esempio, la metropolitana (la leggendaria Tube), dall’impatto con la lingua e con la… Brexit, all’emergenza covid… Il tutto, raccontato con molta ironia e autoironia e con leggerezza.
Una lettura quindi non solo utile, ma anche piacevole. Adatta a questa estate strana e prigioniera di un virus che non guarda in faccia nessuno e colpisce tutti, anche i super ricchi e i premier coi capelli ribelli.
E parlare di Londra e della Gran Bretagna a Villastrada dove da anni l’inglese ha quasi soppiantato l’umbro-toscano di confine è stato sicuramente altrettanto piacevole, quanto la lettura. Perché su quella terrazza sotto la pergola che la sera diventa pizzeria, c’è l’Europa e il mondo intero. A piccole dosi ovviamente, ma sempre dosi più elevate che altrove. Di questi tempi in cui volenti o nolenti si tende a chiuderci in casa, respirare un po’ di aria di mondo, male non fa.
m.l.