TRE NUOVI CASI COVID, FOCOLAIO ALLA RSA DELLA MISERICORDIA DI MONTEPULCIANO. PREOCCUPAZIONE A CHIUSI E CITTA’ DELLA PIEVE. IL DOPPIOPESISMO DI CERTI AMMINISTRATORI…
MONTEPULCIANO – Il covid è coriaceo, non demorde e rialza la testa. Anche nella zona. A dare la notizia di nuovi contagi in Valdichiana è stato oggi alle 13,00 il sindaco di Chiusi Bettollini, con una delle sue proverbiali dirette facebook. Bettollini ha parlato di 1 nuovo caso di positività a Chiusi legato non alla tipologia standard della recrudescenza di questi giorni, ovvero ritorni dalle vacanze all’estero o in Sardegna, ma ad un luogo di lavoro delicato, per questo un tantino più preoccupante. In effetti trattasi di una operatrice presso una Rsa del comprensorio. E la conferma è arrivata poco dopo dal sindaco di Montepulciano e dalla direzione della Rsa in questione, che è la Coccconi Bernabei gestita dalla Misericordia, appunto a Montepulciano, dove i casi di positività riscontrati sono 3, compresa l”operatrice chiusina.
Tutte e tre le persone sono già state poste in isolamento domiciliare e sono state adottate tutte le misure di contenimento del contagio previste dai protocolli. Tutti gli ospiti della struttura sono stati sottoposti a tampone e tutti hanno dato esito negativo. Ovviamente i “contatti qualificati” delle persone risultate positive sono adesso in quarantena. Solo a Chiusi 10, più 3 sempre relativamente al medesimo caso, a Città della Pieve, più quelle di Montepulciano, di cui non si conosce il numero.
Dopo il focolaio (con 11 decessi) alla Rsa comunale di Sarteano nel periodo più duro dell’emergenza, adesso questi 3 casi alla Cocconi-Bernabei di Montepulciano riaccendono i riflettori sulle strutture per anziani, che sono i luoghi più sensibili e più a rischio. Ad aumentare la preoccupazione di un possibile nuovo focolaio, anche il fatto che gli operatori della Rsa poliziana due giorni fa si siano ritrovati tutti a cena al ristorante Il Patriarca di Chiusi dove i contatti ravvicinati certamente non saranno mancati. Speriamo bene. Il sindaco di Montepulciano Michele Angiolini è stato stringatissimo nella comunicazione. Ermetico verrebbe da dire, più di Quasimodo che però nel suo ermetismo era chiarissimo.
Il riserbo e la cautela, anche nle dare le notizie sono comprensibilissimi. Non è il caso di ingenerare allarmismi o paure. Ma di fronte casi conclamati in ambienti così delicati come una Rsa, forse un minimo di chiarezza in più non guasterebbe. Si ha quasi l’impressione che si tenda a mettere la polvere sotto il tappeto, a non fare troppo chiasso. Magari per non inficiare l’appeal turistico delle città…
Ed è un vizio diffuso.
A questo proposito è emblematico il commento di un turista (Mauro Grandi) comparso nella pagina Fb del Comune di Città della Pieve, sotto ad una diretta del sindaco Risini. Eccolo:
Bravo Marco, hai capito perfettamente. Mio padre è alla Cocconi, è lucido e attualmente la struttura – per forza di cose – è nel caos. Tieni presente che a più di 48 ore dall’accaduto nessuno ci ha fatto una telefonata. Niente di niente. Nonostante che il Signor Giuliotti affermi il contrario.
Detto questo nutro la massima fiducia nel personale e nella dirigenza della Cocconi e sono sicuro che troveranno le misure adeguate. La comunicazione invece non ha funzionato ma questo l’hai già spiegato benissimo.