GINOCCHIO A TERRA E PUGNO ALZATO, ANCHE IL CALCIO CHE CONTA DA’ UN CALCIO ALRAZZISMO
Quando si parla di neri con il pugno alzato la mente corre subito al podio dei 200 metri alle Olimpiadi di Città del Messico 1968 con Tommy Smith e John Carlos a testa bassa e il pugno al cielo guantato, a sostegno delle battaglie del black power…
Ieri sera dopo il gol alla Samp, Romelu Lukaku, colored dell’Inter si è inginocchiato ed ha alzato il pugno destro. Black lives matter… Un gesto solitario, salutato però dai compagni per ribadire il No al razzismo, ricordando, con quel ginocchio a terra l’uccisione assurda di George Floyd a Minneapolis…
Lo stesso gesto lo ha fatto anche un giocatore nero del Torino.
Il campionato che è appena ripartito, almeno da questo punto di vista è ripartito bene. Con il piede e il … pugno giusto. Lukaku tra l’altro non è un comprimario, è una delle stelle della serie A. E, si sa, le star sono sempre esempi, modelli che la gente segue e osanna…
Ci piacerebbe che fosse osannato anche per quel ginocchio a terra e il pugno alzato, non solo per i gol che segna in nerazzurro. Lui, a dire il vero è sì ero, ma è Belga. Nato ad Anversa. Però suo padre era un nazionale dello Zaire. Africa.
E’ un ottimo giocatore. Uno che sa fare gol. Ma, evidentemente è anche un ragazzo sensibile alle cose del mondo, alle vicende di chi a causa di quella pelle scura, può finire ammazzato da un poliziotto per una banconota falsa da 20 dollari… O per una dosa di hashis, in tasca…
Ieri sera Lukaku ha dato un calcio al razzismo è ha fatto un altro bel gol. A nome di tutti i neri, soprattutto di quelli meno fortunati, quelli che non giocano in serie A o in premier ligue, ma popolano gli slums, le periferie e le banlieu…
Personalmente mi ha fatto piacere vedere che la foto di Lukaku in ginocchio l’hanno postata in tanti sui social. E tra questi anche la viceministro Anna Ascani, giovane esponente umbra del Pd. Certo, la Ascani è interista e gioca a calcio e quindi può considerarsi in qualche modo di parte, ma fa parte di una generazione di politici ai quali certi gesti (il pugno alzato, per esempio) non sono del tutto congeniali, né tantomeno “congeniti”. Questa storia del razzismo montante evidentemente sta però facendo da spartiacque. Non si può stare dall’altra parte o restare indifferenti. Anche nell’era della politica senz’anima, qualcuno un’anima ce l’ha e ogni tanto la tira fuori. Non è poco. Non è scontato. Non basta. Ma si tratta pur sempre di segnali rilevanti. Vedremo se nelle prossime partite anche altri faranno il gesto di Lukaku. E se saranno solo i colored a farlo. Mi auguro di no. Ma se anche restasse isolato e solitario, quel pugno alzato del centravanti dell’Inter resterà sempre un bel gesto.
m.l.