TRA IL VIRUS E IL MARE: CATERINA CIUFEGNI, GIOVANE MEDICO POLIZIANO A BORDO DELLA ALAN KURDI
ROMA – Dove sono le Ong? si chiedevano polemicamente alcuni “tromboni” dell’orchestra salviniana mentre scoppiava la pandemia di covid 19 in Lombardia e a Bergamo l’esercito portava via le bare con i camion. E le Ong, da Emergency ad altre erano già lì a Bergamo, a Brescia a Milano, in Piemonte a montare e gestire ospedali da campo e a dare una mano. Come i medici e sanitari cubani, cinesi, russi, venezuelani, norvegesi, somali, albanesi… E altre Ong che non erano e non sono in prima linea nelle zone roventi dell’epidemia di coronavirus sono in mezzo al mare a salvare i migranti che rischiano di morire affogati.
Nel Mediterraneo, tra la Tunisia e la Sicilia ci sono due navi cariche di migranti, in attesa di capire dove possono fare la quarantena. Perché sopra a quelle imbarcazioni la missione è duplice, salvare vite in mare ed evitare che esse stesse diventino focolai galleggianti di coronavirus…
Le due navi si chiamano Aita Mari di Salvamento Marìtimo Humanitario e la Alan Kurdi. Quest’ultima è al largo di Trapani. A bordo c’è una italiana, è medico, specializzata a Berlino. E’ una delle volontarie della Ong Sea Eye. Si chiama Caterina Ciufegni, ha 35 anni ed è originaria di Montepulciano stazione. Suo padre Stefano è di Chiusi, ma è stato assessore al comune poliziano negli anni ’90. La madre, morta prematuramente due anni fa, era maestra elementare.
Sulla Alan Kurdi è l’unica italiana su 166 persone: 149 migranti tratti in salvo al largo della Libia e 17 membri dell’equipaggio.
“Dei 149 migranti, più della metà arrivano dal Bangladesh, poi c’è un gruppo di marocchini, qualche ragazzo algerino e alcuni che provengono da Chad, Sudan, Ghana, Siria. A parte disturbi come mal di testa, mal di mare, dolori alla schiena, assai comuni a chi vive l’esperienza della traversata, non hanno sintomi da Covid: nessuno ha febbre, tosse o difficoltà respiratorie, nonostante stiano esposti al vento sul ponte di poppa” dice Caterina Ciufegni che così racconta l’avvenuto salvataggio in mare: “Siamo arrivati in zona Sar (Search and Rescue, ndr) libica domenica scorsa, la mattina dopo ci è arrivata la segnalazione di un gommone in difficoltà. Siamo arrivati contemporaneamente alla milizia libica che ci ha intimato di allontanarci, e per spaventarci ha sparato colpi di fucile in aria. Noi volevamo almeno provare a distribuire i giubbotti salvagente, perché i migranti sul gommone non li avevano. All’improvviso hanno iniziato a tuffarsi in acqua, i libici se ne sono andati e siamo riusciti a salvarli tutti, grazie al fatto che il mare era piatto. In seguito abbiamo fatto un altro salvataggio, meno drammatico”.
“Dei 149 migranti, più della metà arrivano dal Bangladesh, poi c’è un gruppo di marocchini, qualche ragazzo algerino e alcuni che provengono da Chad, Sudan, Ghana, Siria. A parte disturbi come mal di testa, mal di mare, dolori alla schiena, assai comuni a chi vive l’esperienza della traversata, non hanno sintomi da Covid: nessuno ha febbre, tosse o difficoltà respiratorie, nonostante stiano esposti al vento sul ponte di poppa” dice Caterina Ciufegni che così racconta l’avvenuto salvataggio in mare: “Siamo arrivati in zona Sar (Search and Rescue, ndr) libica domenica scorsa, la mattina dopo ci è arrivata la segnalazione di un gommone in difficoltà. Siamo arrivati contemporaneamente alla milizia libica che ci ha intimato di allontanarci, e per spaventarci ha sparato colpi di fucile in aria. Noi volevamo almeno provare a distribuire i giubbotti salvagente, perché i migranti sul gommone non li avevano. All’improvviso hanno iniziato a tuffarsi in acqua, i libici se ne sono andati e siamo riusciti a salvarli tutti, grazie al fatto che il mare era piatto. In seguito abbiamo fatto un altro salvataggio, meno drammatico”.
Quanto al rischio contagio da Covid 19, e le precauzioni adottate, la giovane volontaria spiega che “la Sea-Eye ha dato ai 17 membri dell’equipaggio delle linee guida da seguire. Avevamo un centinaio di mascherine chirurgiche, i guanti, le tute bianche di protezione. Nell’eventualità di avere casi sospetti, l’indicazione era di isolarli nella cabina più vicina al bagno. Cerchiamo di tenere sotto controllo, per quanto è possibile, i parametri vitali degli ospiti a bordo, misurando la temperatura, la saturazione dell’ossigeno e la pressione sanguigna. Noi dell’equipaggio, non indossiamo mascherine quando siamo tra noi, non sarebbe possibile. La Alan Kurdi è piccola, molti di noi condividono la stessa cabina. Quando siamo con gli ospiti, invece, indossiamo mascherine e guanti. Ieri sera la Guardia costiera italiana ci ha rifornito di dispositivi di protezione individuale, medicinali e cibo”.
Alla domanda di un giornalista sulla consapevolezza del rischio che corrono tutti, sia migranti che equipaggio in relazione alla pandemia, Caterina Ciufegni risponde senza esitazioni: “Quando siamo saliti su questa barca non l’abbiamo fatto di certo a cuor leggero. Ma, ripeto, di fronte a persone che scappano dalle torture, il Coronavirus passa in secondo piano. Credo che tutti noi abbiamo accettato il rischio. Io di sicuro più degli altri, in quanto medico. Nel team sanitario siamo in due e la mia collega che è un’infermiera svedese e prima di partire lavorava in un reparto di malattie infettive in cui curavano pazienti Covid, ha esperienze in questo campo”.
Sui naufraghi dice: “Questa è gente che scappa dalle prigioni, dalle torture, il virus di certo non li ferma!”
Adesso, davanti al porto di Trapani, la Alan Kurdi che batte bandiera tedesca, sta aspettando l’ok dalla Germania per scendere e cominciare la doverosa quarantena su un’altra nave o in una struttura ad hoc a terra. Così ha deciso la Protezione Civile italiana. Intanto però sono 8 giorni e 8 notti che la nave vaga in attesa di un porto in cui poter attraccare. La Ong Sea Eye è furibonda: “quello che sta avvenendo in questi giorni nel Mediterraneo è vergognoso ed indegno. La protezione della gente che si sposta vale sempre, specialmente in tempi di crisi”.
Il Governo italiano già due giorni fa aveva annunciato che i 149 non sarebbero sbarcati, ma sarebbero stati trasferiti su una nave dove trascorrere il periodo della quarantena, presumibilmente al largo del porto di Trapani. Ancora, tuttavia, non c’è stato il trasbordo.
Dopo la capitana Karola Rackete un’altra giovane figlia dell’Europa che ha deciso di dare una mano laddove c’è più bisogno. E se il rischio è doppio pazienza. “Se c’è gente che rischia di morire, bisogna cercare di salvarla”. Altro che porti chiusi!
M.L.
Lella foto (La Repubblica): Caterina Ciufegni a bordo della Alan Kurdi
Dovrebbe essere la figlia di Stefano Ciufegni nato e vissuto a Chiusi fino a una trentina di anni fa !
Non diciamo,però, fregnacce,se non ci fossero,di nuovo, le navi ” Negriere Ong “,che hanno ripreso i loro ” commerci ” non ci sarebbero poveracci da salvare in mare !
Poi non ho capito perché si ostinano a portarli in Italia,e ,poi,in questo momento……forse perché siamo i piu coglioni d’ Europa ? O perché manca un governo autorevole ? La rotazione dei porti,come fu stabilito a Malta, si intende : Taranto,Pozzallo,Lampedusa e altri porti solo Italiani !
Noi in questo momento abbiamo altri problemi ! Basta !
x Niccolò Martinozzi. Secondo me occorre mettersi in testa che questi flussi sono inevitabili e vanno governati. Se non sono le navi delle ONG sono i barchini, e sono tanti, che non sono facilmente intercettabili. Da anni assistiamo a vere e proprie stragi. Possibile che non si riesca a capire? La Germania ha accolto molto più di noi (principalmente siriani). Se si confrontano i numeri si vedrà che l’Italia non è fra le prime.
Ma falla finita !
Basta co ste coglionate !
Non vanno fatti partire ! Partono già naufraghi,se non ci fossero le navi ” negriere ” in mare non partirebbero !
Quelli che arrivano non sono ” forza lavoro ” sono schiavi moderni,voluti per creare casino e malavita ! I capi di stato Africani lo hanno detto in tutte le lingue !
È solo un fatto di soldi ! Soldi per gli scafisti,soldi per le Ong Tedesche finanziate da un delinquente: ” Soros “,! Soldi per le coop rosse,soldi per le associazioni tipo don Biancalani. Tutti si sono ributtati nell’ ” affare ” da quando sono state alzate le quote pro-clandestini !
Non raccontiamo cazzate ! Senti le persone di colore che vivono in Italia e si sono integrate rispettando le nostre leggi ,le nostre tradizioni,la nostra religione!
Poi in questo momente abbiamo bisogno ” noi ” di ogni piccola risorsa !
Io ho un amico ,se vuoi ti facvio nome e cognome e ti invio la busta paga,che ha raccolto il primo infettato di Codogno. Si è fatto 15 giorni di quarantena chiuso in casa con i suoi familiari. Il sedicesimo giorno è tornato a lavoro,in ospedale,si fa dalle 10 alle 12 ore al giorno, 7 sette giorni su 7. Ha ricevuto l’ ultima busta paga con un ” acconto ” di 900 €. Questo mese non sa se riscuoterà, perché ” qualcuno” non ha provveduto ad inviare i soldi,aveva da fare altro : nominare 400 nuovi amministratori delle partecipate !
Vergogna !
In questo momento non possiamo accogliere nessuno ! Non possiamo fare lo stipendio a uno come ” Casarini ” checché ne dica ” francesco ” !!!
Basta,ne riparleremo dopo la ” guerra ” perché benché tu non lo sappia siamo in ” guerra ” !
Ci raccontano che gli Italiani non vogliono andare a raccogliere frutta o ortaggi o fare lavori ” umili ” ! Non e vero non vogliono farli a 3/4 € all’ora !
Colpa di politiche sbagliate fatte da politici sbagliati !
Diciamole tutte le cose non solo quelle che volete ” voi ” !
Per quanto riguarda l’accoglienza fatta dalla Germania,la Germania ha accolto ” solo ” certi immigrati,vedi i Siriani,quelli che hanno voglia di lavorare per sfamare le loro famiglie ! Non u riaconi,prepotenti e delinquenti ! Quelli Germania e Francia ce li scaricano tutti i giorni alla frontiera ,con il consenso dei nostri ” politici accoglioni ” !
Molte volte per poter parlare di come va in un altra nazione, bisogna averci vissuto ed aver parlato con i locali, essendosi integrati negli usi e costumi e parlando la lingua, in modo da farsi una propria idea sul campo. Io ho vissuto 4 anni in due città francesi (Nancy, Bordeaux) e 2 anni in tre città tedesche (Berlino, Dresda, e Chemnitz), e posso categoricamente smentire il contenuto del tuo commento. Dall’altro canto, ho solo vissuto in 4 città e non mi permetterei mai di dare un giudizio tanto sicuro come il tuo su un intero stato.
Io rispondo o parlo,con chi si firma con tanto di nome e cognome !
Quindi hai vissuto e ti sei integrato nei paese che menzioni ? Oppure parli tanto per parlare e riporti quello detto da qualcun’altro che ha sentito da qualcun’altro come il telefono senza fili ? Sarebbe interessante capirlo. E non credo che un idea od un concetto abbia bisogno di nome e cognome.
La gente in mare che si trovi in situazione di pericolo va salvata. Punto e basta. E’ la legge del mare, che è una legge di umanità e rispetto per la vita. La Alan Kurdi dove operava la giovane dottoressa poliziana Caterina Ciufegni (operava perché sono stati tutti trasferiti su una nave traghetto per fare la quarantena) ha salvato gente in mare. Per umanità. Poi via, Niccolò, quando ci fu il naufragio della Costa Concordia, per dirne uno, mica siamo stati lì a chiederci se i croceristi fossero tutti onesti lavoratori, integerrimi contribuenti, irreprensibili padri e madri di famiglia. Si tentò giustamente di metterne in salvo il più possibile… E al comandante che se la svignava, qualcuno gridò “Torni a bordo, cazzo!”
Marco,tu stai confondendo il ” c….” con le quarant’ ore !
Che c’entra la Concordia ,Schettino e il cazxo ?
Questi partono ” naufraghi ” e partono perché i trafficanti di carne umana sanno che le navi negriere ” Alan Kurdi ecc. ” sono in quel posto a quella ora ad spettare il loro carico! Spigami perché non li portano nei porti dei quali battono bandiera ? Te lo dico io : perché quelli stati non li VOGLIONO !!
La Spagna non li vuole,Malta non li vuole,la Francia non li vuole,la Germania non li vuole,li vogliamo solo noi,cioè i nostri pseudo governanti ! Per di più a dispetto del volere della maggior parte degli Italiani ! Perché non fai domanda per accoglierli,tu personalmente,tre o quattro e te ne assumi la responsabilità? Perché ogni parlamentare ” accoglione ” no se ne prende tre o quattro,con gli stipendi che ricevono se lo potrebbero permettere ! La Boldrina in primis,seguita da Migliore o dalla Bonino o da Romano o da Fratoianni e tutti gli altri !
Tutti bravi a fare i ” gay ” ( finocchi ) col culo degli altri !
È una vergogna !
Ma la vergogna più grande e prendere per il culo proprio i ” migranti ” che vengono ingannati con il miraggio di una vita migliore !
In uno stato ” democratico ” non amministrato da lobby e Bilderberg, si sarebbe fatto un referendum per sapere come la pensano i cittadini,( non i sudditi ) ! Daltronde ,Bersani,pubblicamente disse che avrebbe fatto una legge per l ‘accoglienza,anche contro il parere contrario della maggioranza degli Italiani !
ESEMPIO LAMPANTE DI ” DEE…MOO..CRAA..ZIAAA “!
Prima di tutto c’è l’articolo 10 della Costituzione: “«Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.».
Quindi per chi arriva occorre stabilire la sussistenza di questa condizione. L’idea di una “polizia internazionale” che impedisca la fuga dai propri paesi è improponibile per usare un eufemismo.
Aridai con le cazzate !
È stato appurato che gli aventi diritto ad ” Asilo Politico ” si riducono a circa il 20% ! Ma basta con le bugie ! Basta !
Chi ha diritto,rimanga,ci mancherebbe altro,chi non ha diritto ” A CASA ” !!!
A meno che non siamo come la Francia che dava asilo politico a gente come : Cesare Battisti,e tutti i terroristi che negli anni di piombo le combinarono di tutti i coloro. Quelli oggi sono liberi di ” pontificare ” nelle Università, ma questo è un altro capitolo !
Io non parlo degli aventi ” DIRITTO ” io parlo dei ” non aventi diritto ” !
Poi ” voi ” la costituzione la usate ad ” orologeria ” qualche anno fa,non molto,la volevate calpestare in tutti i modi! Per fortuna ve lo hanno impedito !
Siate onesti intellettualmente !
Non so se il termine cazzate sia riferito a quanto ho scritto. Niccolò Martinozzi. Che i flussi continueranno non lo dico solo io, molti più autorevoli di me, ma anche i numeri. Le navi delle ONG operano per far diminuire i morti in mare. Non va bene? Si ica perché, visto che se non sono le ONG sono i barchini. Detto questo ricordo che ho citato l’articolo 10 della Costituzione, si dica se si accetta o non si accetta. Se il 20% di chi sbarca ha diritto, non si capisce perché non lo si debba esaminare. Sulle decisioni delle commissioni territoriali preposte all’esame ci sarebbe da dire, ma sorvolo. Secondo me sono molti di più.
Io, prima delle restrizioni dovute al corona virus, frequentavo l’iniziativa del “pranzo comunitario” che la parrocchi di Chiusi Scalo offriva a tutti, richiedenti asilo e italiani bisognosi. In quel contesto ho conosciuto molti richiedenti asilo. Ne ho anche aiutato uno a scrivere un libro sulla sua storia perché sentiva la necessità di informare di fronte alla incomprensione di alcuni nostri concittadini. Consiglio la lettura anche se purtroppo tanti soffrono di allergia per i libri.
X Niccolò. Quello che urta il buon senso, la coscienza ed anche diciamocelo la correttezza di quella che dovrebbe essere l’onestà intellettuale, è il fatto che nel passato vicino ma anche lontano chiunque abbia governato ha pianificato l’integrazione od il suo rifiuto.Questi soloni e sedicenti rispettosi dei diritti umani stavano zitti e si guardavano bene da scendere in strada, quando tutti ( nessuno escluso) di quei partiti che avevano votato, da una parte cercavano di allargare le maglie dell’accoglienza poichè chi sorreggeva tali partiti con i consensi che ricevevano,beccavano E BECCANO tutt’ora dallo stato i soldi pubblici di 38 Euro a migrante mentre allo stesso migrante non è che arrivino dette quantità di soldi(magari alloggio e cibo non di qualità-sempre meglio di quella che mangiavano prima in Libia od in altri luoghi senz’altro- ma stavano comunque zitti quando la Francia od altri bombardavano la Libia e disgregavano una nazione, poi improvvisamente si sono messi a gridare sotto le navi perchè i profughi non li facevano sbarcare.Io credo che sia giusto soccorrere la gente in mare e salvargli la vita e su questo non ci piove, ma sia anche giusto da parte di un governo che si rispetti andare in Europa ed imporre una procedura ferrea per la quale i rifugiati POLITICI e non economici, debbano essere accettati dalla totalità degli stati europei.Ho detto POLITICI e non economici, si badi bene.Questo fino a ieri ed anche fino ad oggi non è stato fatto poichè vige la legge ” di chi ci guadagna” sulla loro pelle. sia la legge del mare(commercianti di esseri umani)dietro alla quale si riparano, sia in terra(fruitori di soldi sia da parte dello stato sia da parte degli imprenditori- spesso agricoli- che sfruttano la mano d’opera nei campi a 2 Euro all’ora di lavoro, come cooperative e parrocchie.Questo è il panorama che vige e che continua ad esserci nel nostro paese. Per quanto si è detto sulla legge del mare sono daccordo che debbano essere salvati ma tale sicurezza ha anche un altro risvolto ed è quello che concerne che altre catene di interessi hanno preso il sopravvento sull’aspetto umanitario che non deve mai cessare e su tale aspetto tutta una filiera legata strettamente alla politica ne trae profitto.Io credo che comunque si debba riconoscere che non possiamo accogliere tutti e questo credo che debba rimanere un piè fermo. Quanto alla destra ( Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia) hanno trovato un luogo comune di pressione su un tema così scabroso ma il sentimento umanitario verso gli altri credo che ce l’abbiano anche loro e non è vero che perchè dicono di dover regolare i flussi in maniera decisa siano tacciabili di nemici dell’umanità. Certo Salvini ha premuto su tale tasto in maniera inimmaginabile ed ha acquisito consensi in quella parte della popolazione che culturalmente vede e percepisce gli altri come un nemico( discorsi del tipo ”gli immigrati tolgono il lavoro agli italiani”,occupano case,creano problemi di sicurezza,ecc ecc.) Si è formata dunque una mentalità capitanata dalla politica e non dal sentimento umanitario, che riesce comunque in ogni caso a colorare ogni vicenda a seconda di come possa guadagnarci sia economicamente ma sia anche come consenso politico.Io credo che sarebbe ora di andare in Europa e battere i pugni sul tavolo perchè l’Italia fra immigrazione clandestina che gli altri paesi dell’europa rifiutano e fra coronavirus e fra instabilità politica sia alle porte di una grave crisi soprattutto culturale dalla quale non si possa rialzare se non con un grande trauma.Ma tale grande trauma arriva ed è solo questione di tempo e la responsabilità di tutto questo è di tutto un popolo che si è fatto negli ultimi 30 anni- e non solo da poco tempo- irretire da venditori di pentole perchè è culturalmente sottosviluppato e che è stato abituato proprio dal regime economico a campare alla giornata sperando che in un vicino o lontano futuro le cose potessero cambiare.Questa è la classica ammissione di quanto si dice che possa essere alto il contenuto culturale di paese in termini di arte ,conoscenza,storia e di poter vantare alte intelligenze personali,uomini di studio che farebbero invidia a molti altri paesi, ma il cemento che tiene insieme tutto questo è l’ignoranza.Nelle peculiarità diversificate fra paese e paese dei loro contenuti,questa forse è quella più negativa, perchè da una parte mette in evidenza le possibilità che ci sarebbero ma dall’altra l’impotenza di poter applicare nella vita comune e sociale le facoltà che si posseggono proprio per l’ignoranza dalla quale siamo dominati,dove il senso sociale praticamente non esiste e quando se ne parla sono solo parole, mentre il senso individuale prevale in tutti i casi, nell’economia, nella vita, nelle relazioni umane.e questo è così perchè culturalmente manca il senso dello Stato.Il massimo di tutto questo a dimostrazione di quanto ho detto-,se ci pensiamo un momento bene- è anche lo stupore nostro che riserviamo a notizie di come ci si stupisca che la Germania sia la nazione che abbia reagito meglio sul tema del coronavirus, contrapposta agli Stati Uniti che cercano la panacea delle loro contraddizioni che stanno loro scoppiando in casa che tutta la responsabilità sia della Cina.Da questo si osserva quali siano e come abbiano reagito i sistemi che hanno più salde radici sociali.Lo si vede anche dalle manifestazioni nel Texas della gente che reclama la continuità produttiva sopra ogni altra condizione,e che va alle manifestazioni col fucile mitragliatore in spalla.Da tali idee noi abbiamo nel passato per decenni preso l’esempio. Ma a cosa serva ricordarlo me lo chiedo sempre più spesso.