CITTA’ DELLA PIEVE, L’OPPOSIZIONE CHIEDE MISURE E AZIONI PER LA RIPRESA
CITTA’ DELLA PIEVE – L’opposizione mete i piedi nel piatto. Non si tira indietro e sostiene le iniziative legate all’emergenza, ma chiede all’Amministrazione Comunale di fare di più e meglio non tanto per l’immediato, quanto in prospettiva, per quando la macchina si rimettterà in moto e ci sarà bisogno di sostegno vero e concreto alle famiglie e alle attività, non solo di aiuti occasionali e “caritatevoli”… Non solo, il gruppo di minoranza critica anche alcuni atti della giunta Risini, come l’assunzione di un impiegato a fini sostanzialmente politici (una figura di appoggio a sindaco e assessori) senza prevedere altre figure magari più utili nel medio e lungo periodo… Insomma la sinistra pievese prova a guardare oltre l’emergenza di queste settimane, a spostare il tiro un po’ più in avanti, quando ci sarà bisogno di idee, fantasia, e chiarezza nella destinazione delle risorse, insieme ad un coordinamento concreto con gli enti sovracomunali e collaterali, dalla Regione al Gal all’Unione dei Comuni del Trasimeno.
Ecco, di seguito il testo di una nota inviata alla stampa dal Gruppo Città della Pieve in Comune:
E’ giunta l’ora, vista la crisi determinata dalla pandemia, che le Amministrazioni Pubbliche, a partire dal Comune di Città della Pieve, si comincino a strutturare meglio e per il lungo periodo. Questo periodo sarà lungo e sicuramente duro e dobbiamo cominciare a pensare a forme di sostegno economico e sociale che non possono solo ricadere sul solo volontariato, che rimane prezioso.
Occorre un piano più ampio, modulabile, gestito direttamente dalla macchina comunale con il contributo organizzato di tutti. Non possiamo più fermarci ai bollettini sui contagi ad alle ordinanze, anche se giuste. Non si può pensare solo a sostenere forme di beneficenza o aiuti occasionali.
L’Amministrazione Pubblica deve strutturarsi con professionalità e acquisire ancora più competenze.
Ci sorprende, ad esempio, che in questo periodo di gravissima crisi, la Giunta emani un bando per l’assunzione di un impiegato destinato al Sindaco ed agli organi politici e non metta in moto più importanti assunzioni nel settore di protezione sociale e sostegno diretto sul territorio, dando alcune possibilità di occupazione a chi è senza lavoro, soprattutto ai giovani.
I 48.000 euro, un primo contributo del Governo destinato al Comune per buoni spesa ai più disagiati, dovranno essere un primo inizio di politiche non solo di assistenza ma per creare e rilanciare anche occupazione.
Si utilizzino gli avanzi di bilancio e variazione nei capitoli di spesa, non a pioggia, come appare oramai da tempo, ma cofinanziando reali progetti che possono provenire da più parti: Associazioni, Commercio, Artigianato, Attività Produttive, Giovani.
Vediamo assenti da settimane molti assessori, viste anche le disposizioni nazionali e locali che limitano la circolazione, ed è arrivato il momento di destinare tutti i gettoni di presenza e parte delle indennità percepite, ad un fondo non di solidarietà, ma di intervento reale e discusso.
Noi proponiamo da subito di cominciare da qui.
Bisogna insieme alla Unione dei Comuni, al Gal, alla Regione, prevedere la messa in moto di tutti i fondi comunitari e gli stanziamenti che arriveranno, superando l’assoluto isolamento in cui sembra caduto da tempo il Comune di Città della Pieve.
Cogliamo, come Gruppo Città della Pieve in Comune, l’occasione per ringraziare i cittadini e le Associazioni che si sono messe a disposizione direttamente e personalmente e che hanno donato, pur con le difficoltà del momento e con scarse risorse economiche, materiale per la protezione dei cittadini e degli operatori sanitari, in particolare della Casa della Salute, del 118, della RSA e del Centro di Salute, dei Servizi di Primo soccorso ed Igiene Pubblica, nostro patrimonio, che non sembrano avere avuto un reale vero ringraziamento, ad oggi ,da parte della Amministrazione del Comune. Un pensiero di cuore va alle famiglie che hanno subito purtroppo il contagio del Virus, augurando loro di uscire rapidamente dalla situazione sanitaria e sociale che sicuramente starà preoccupando loro ed i familiari.
Lorenzo Berna non è un esponente dell’opposizione di sinistra. E’ il leader storico della destra pievese. Uno di quelli che un anno fa lavorarono per creare una alternativa al Pd, lavorio da cui uscì la candidatura di Risini. E i voti controllati da Berna non sono certo andati alla Fabbrizzi. Oggi Berna su un fatto amministrativo specifico e significativo sembra più in sintonia con la Fabbrizzi e la sinistra però che con Risini: Ecco cosa scrive su suo profilo:
“Lettera aperta al Sindaco di Città della Pieve.
Caro Fausto
ho visto il bando per l’assunzione di un dipendente per l’ufficio di “segreteria del sindaco”.
Visto che la pubblicazione è del 1 di Aprile spero che si tratti di uno scherzo.
Personalmente ritengo da sempre che per un comune come il nostro si tratti di una figura inutile.
E lo conferma il fatto che per un anno intero tu hai lavorato benissimo facendone a meno.
Se la memoria non mi inganna, poi, in campagna elettorale dichiarasti che non avresti ricostituito questo ufficio per risparmiare, giustamente, i soldi dei cittadini pievesi.
Se è vero come è vero che Città della Pieve ha bisogno di organizzare meglio la propria comunicazione, ciò non può realizzarsi attraverso questo tipo di soluzioni.
Caro Fausto, ripensaci!
Lorenzo Berna
È curioso, curiosissimo diremmo, il fatto che L. B., “…non un esponente dell’opposizione di sinistra. ma il leader storico della destra pievese”, trovi in Prima Pagina e nel suo Direttore, per sua dichiarazione storico esponente di Sinistra, constantemente il suo principale sponsor e la migliore (forse l’unica) cassa di risonanza mediatica.
D’accordo, i tempi cambiano. Ma la Destra rimane la Destra e la Sinistra rimane la Sinistra.
O no?!
Certamente. La destra è la destra e la sinistra è la sinistra. Ma se un esponente di destra dice cose in sintonia con la lista di sinistra, e in contrapposizione all’amministrazione sponsorizzata dalla destra, è una notizia o no? secondo me sì, e per questo valeva la pena di segnalare la nota di Berna. Poi ognuno resta sulle sue
Beh, tutto molto chiaro.
“…se un esponente di destra dice cose in sintonia con la lista di sinistra, e in contrapposizione all’amministrazione sponsorizzata dalla destra…” non è che vorrà forse dire che la lista di Sinistra non è così tanto “di sinistra” e l’Amministrazione non è cosi tanto “di destra” ?
Il sospetto è così forte da far pensare quasi ad una certezza… non è una notizia o no?!
Comunque, lei da troppo tempo prende troppo spunto dalla destra pievese, ne pubblica pensieri ed opinioni, quasi quasi la utilizza come il MinCulPop.
Non è che, poco poco, è un destrorso mascherato per opportunità sociali?
Oh, può essere un’opinione e da noi non è né un delitto, né un reato. Poi ognuno resta sulle sue…
Non capisco se i commentatori ce l’abbiano con PrimaPagina o con me. Io ho sempre sostenuto che il sindaco di Città della Pieve, chiunque fosse, non aveva e non ha bisogno di una “segreteria” che viene definita “a supporto degli organi di direzione politica” ma di fatto è personale, visto che si tratta di una assunzione diretta fiduciaria fatta dal sindaco. L’ho detto per Fallarino, Manganello e Scricciolo: lo ripeto per Risini. Mi pare che la mia posizione in merito sia ineccepibile.