PROGETTO ACEA: E SE NASCESSE UN FRONTE AMPIO PER IL PARCO FOTOVOLTAICO?
CHIUSI – Sulla vicenda Acea si profila un NO, questo è emerso chiaramente. Ma c’è da attendere ancora un po’. Acea ha presentato il 2 dicembre le ultime integrazioni e aggiornamenti richiesti dalla Conferenza dei Servizi. Conferenza che si riunirà il 20 gennaio. Lì si saprà come andrà a finire. Qualcuno, nei Comitati, adombra la possibilità che la Regione possa decidere, magari sulla base di un voto a maggioranza nella CdS, di procedere comunque, in forza dei poteri straordinari che la legge le conferisce in materia di rifiuti. Anche passando sopra un eventuale NO del Comune di Chiusi nel parere di merito e in sede di approvazione della variante allo strumento urbanistico, richiesta dal proponente.
Questa è una ipotesi possibile, ma molto improbabile: 1) perché non si è in presenza di una situazione di emergenza tale da richiedere una soluzione forzata; 2) difficile poter realizzare un impianto industriale con il parere contrario del Comune; 3) a primavera si vota per il rinnovo del Consiglio regionale, è molto improbabile che la Regione si imbarchi in un braccio di ferro o muro contro muro nei confronti di una comunità e di varie amministrazioni locali (molte dello stesso colore peraltro) nel pieno di una campagna elettorale il cui esito non è per niente scontato. In altro periodo forse la “forzatura” poteva essere anche ipotizzabile, adesso meno.
C’è poi la possibilità che Acea ritiri il progetto come richiesto dal Comune di Chiusi, per non incappare in una bocciatura che farebbe curriculum in senso negativo, con relativo e conseguente danno di immagine non irrilevante.
Per ora segnali in tal senso non sono venuti (o quantomeno non sono noti), ma l’eventualità non è così remota. In ogni caso difficile che ciò avvenga prima della Conferenza dei Servizi. O quantomeno prima della relazione finale dell’Inchiesta Pubblica (11 gennaio).
Tra l’altro, la proposta di ritiro del progetto, per realizzare nell’area dell’ex Centro carni una cosa diversa dal Carbonizzatore idrotermale, e nello specifico un grande parco energetico fotovoltaico, avanzata dal Comune di Chiusi con lettera inviata ad Acea e alla Regione il 27 novembre, pur non essendo stata ripresa nella seduta del 9 dicembre dell’Inchiesta Pubblica da nessuno, tantomeno dai Comitati, qualche apprezzamento lo ha trovato.
E non è poco. Perché gli apprezzamenti vengono da due amministrazioni locali, quelle di Cetona e di Castiglione del Lago. Che sono tra l’altro due paesi confinanti con Chiusi, uno a sud, l’altro a nord.
“Nel corso dell’ultima seduta dell’inchiesta pubblica sul carbonizzatore, il Sindaco di Chiusi Juri Bettollini ha annunciato di aver inviato una lettera ad Acea per invitarla a ritirare il progetto ed a presentarne uno più compatibile con le esigenze del territorio.
In particolare il Sindaco ha annunciato di aver chiesto formalmente ad Acea la realizzazione in quell’area di un parco fotovoltaico. Riteniamo che quella del Sindaco sia un’ottima idea, e dunque una scelta da condividere in pieno, in quanto va nella giusta direzione, ovvero quella di realizzare un impianto per lo sfruttamento di energia rinnovabile dentro un’area industriale da recuperare. Un intervento che sarebbe compatibile con le peculiarità ambientali e paesaggistiche del nostro territorio, nonché in linea con il suo modello di sviluppo, e che dunque non potrebbe che ottenere apprezzamento e sostegno”.Così scriveva scriveva dopo la sessione del 30 novembre dell’Inchiesta Pubblica il capogruppo di maggioranza (ed ex sindaco) di Cetona, Marco Macchietti, in un post immediatamente condiviso sui social anche dal sindaco Roberto Cottini.
“Particolarmente positiva è stata la richiesta ufficiale del sindaco di Chiusi Juri Bettollini, durante lo svolgimento della seconda audizione generale dell’inchiesta pubblica, che ha sollecitato il proponente Acea a convertire l’intero progetto in un parco fotovoltaico che sia un modello per tutta Italia”. Questa è invece la posizione espressa dal sindaco castiglionese Matteo Burico in un comunicato a nome dell’Amministrazione comunale del paese lacustre.
Due “endorsement” pesanti e significativi, soprattutto quello del capogruppo cetonese perché arriva da un Comune che si è schierato contro il progetto Acea ed è direttamente confinante con l’area dell’ex centro carni, quindi potrebbe anche in qualche misura trovare un coinvolgimento nella fruizione del parco energetico. Ma è importante anche quello del sindaco di Castiglione del Lago, perché può costituire un precedente di “condivisione” di scelte strategiche nelle aree di confine, cosa che per il progetto dell’impianto fanghi non è avvenuta.
Diciamo che si profila su questo nuovo tema, che può spostare in avanti la discussione, un quadro istituzionale diverso. Lo stesso sindaco pievese Fausto Risini (che è a capo di una amministrazione non di marca Pd, anch’essa contraria al progetto Acea) contattato in proposito ha risposto che “la proposta del Comune di Chiusi costituisce di sicuro un passo avanti… “.
E siamo a tre, anzi due e mezzo essendo quella di Risini una risposta informale e non ufficiale come le altre. .
Nessun commento è pervenuto invece dai comitati o dalle forze politiche chiusine. Solo il Pc della Valdichiana ha proposto come alternativa al Carbonizatore un “digestore anaerobico”, sempre per i fanghi. Dagli altri nada…
Alla domanda posta nel nostro articolo del 10 dicembre, sul perché la cosa non abbia trovato audience, il capogruppo di Possiamo Luca Scaramelli, in un commento a tale articolo scrive: “Il perché è presto detto, se uno va da un medico che compie una grossa negligenza quel medico poi può proporre tutte le terapie che vuole ma nessun paziente si fiderà di lui. Se vado a comprare un etto di prosciutto e me lo danno rancido in quel negozio non ci metto più piede. Si potrebbe continuare con centinaia di esempi di questo tipo, non si capisce perché la politica deve essere l’unica zona franca dove, contrariamente a quello che avviene tutti i giorni, chi sbaglia non debba pagare e anzi si voglia arrogare il diritto di indicare nuove soluzioni”.
Insomma per Scaramelli il problema non è la proposta in sé, ma il fatto che l’abbia fatta l’amministrazione comunale di Chiusi, di cui il suo gruppo ha chiesto le dimissioni. Se fossimo sulla luna o parlassimo di cose lontane o in linea di principio, una posizione del genere ci potrebbe anche stare. Fa parte della dialettica politica tra maggioranza e opposizione, diciamo. Ma siccome siamo a Chiusi, non siamo sulla luna, ecco che qualcosa che stride in tale posizione viene subito al… pettine.
“RIDUZIONE CONSUMO DI SUOLO,RECUPERO E RIUTILIZZO AREE DISMESSE O INUTILIZZATE DELLA ZONA INDUSTRIALE E ARTIGIANALE A PARTIRE DALL’EX CENTRO CARNI CON IPOTESI DI PARCO ENERGETICO” questo è scritto nero su bianco (anzi, bianco su rosso) al primo punto del Programma elettorale dei Podemos sul tema Ambiente e tutela del territorio. Aprile 2016, elezioni amministrative di Chiusi.
E’ esattamente quello che ha proposto il Comune ad Acea con la lettera del 27 novembre. E che noi di primapagina avevamo proposto qualche mese prima, nel febbraio del 2016.
Ora noi l’abbiamo già scritto che la proposta del Comune ci fa piacere, perché di fatto raccoglie una nostra idea (che forse oggi è più complicata da realizzare rispetto al 2016).
Ci stupisce che i podemos invece facciano orecchi da mercante e si scanzino per non dare soddisfazione a Bettollini & C. Più che una posizione politica, di normale dialettica maggioranza-opposizione, ci sembra la posizione di quel tale che per far dispetto alla moglie si tagliò quel che sappiamo…
Quando una maggioranza assume posizioni o decisioni che ricalcano proposte della minoranza, di solito la minoranza fa festa e stappa lo champagne. Noi di primapagina che nel 2016 sostenemmo la lista di Possiamo, da elettori e supporters ci sentiamo un po’ defraudati e traditi dalla posizione espressa da Scaramelli. Sostenemmo Possiamo perché era la lista di sinistra e anche perché aveva inserito nel programma alcune nostre idee e proposte, compresa quella del parco energetico nell’area dell’ex centro carni… Adesso che ci potrebbe essere la possibilità che tale idea possa trovare concretizzazione, Possiamo invece di spingere, si chiama fuori?
Bettollini e i suoi assessori e consiglieri i conti con le loro scelte e i loro atteggiamenti li dovranno fare, indubbiamente. E i podemos possono legittimamente lavorare per fare in modo che non rivincano le elezioni nel 2021, ma tutto ciò non dovrebbe impedire azioni e prese di posizione su possibilità concrete come questa (anche per evitare il carbonizzatore, tra l’altro). Se no si gioca a chi ce l’ha più duro, non si fa politica…
Ma anche i Comitati, i 5 Stelle, il Pd e il Psi, le associazioni economiche e di categoria qualcosa dovranno dire…
I comitati ad esempio, dopo aver detto e ribadito che il carbonizzatore era (ed è) da rifiutare non solo per le falle e le carenze o le incertezze relative al progetto tecnico, ma anche e soprattutto perché non compatibile con le caratteristiche e le vocazioni del territorio e in contrasto con una idea di sviluppo basata sulla sostenibilità, sulla bellezza, sul paesaggio, possono ignorare o snobbare una proposta alternativa come quella avanzata dal Comune di Chiusi che andrebbe nella medesima direzione? E snobbarla o ignorarla, invece di sostenerla, solo perché messa sul piatto da Bettollini & C.?
Non è detto che Acea accetti l’idea del parco fotovoltaico. Potrebbe avere altre opzioni nel cassetto. Probabilmente aspetterà di vedere se riuscirà almeno ad ottenere qualche ok tecnico in Conferenza dei Servizi, in modo da uscire con le ossa meno rotte, ma se come si è trovata di fronte un muro di NO all’impianto per i fanghi, potrebbe essere indotta a pensarci se si trovasse di fronte uno schieramento ampio fatto dai comuni, dai comitati, dalle forze economiche e politiche a sostegno dell’alternativa green utile e sostenibile…
Anche alcuni personaggi importanti come i giornalisti Paolo Franchi del Corriere della Sera, Guido Gentili direttore del Sole 24 ore, o Davide Croff già presidente di Bnl, che si sono interessati alla vicenda e hanno espresso perplessità sul progetto Acea, avendo scelto questo territorio come buen retiro proprio per le caratteristiche ambientali che ha, potrebbero dare una mano in tal senso, allargando il fronte e conferendogli peso mediatico.
La questione politica locale, ovvero la battaglia contro l’amministrazione accusata di aver gestito male la faccenda, appare oggettivamente secondaria, quantomeno rinviabile, rispetto all’obiettivo principale che è oggi quello di fermare la costruzione di un impianto dubbio e trovare una alternativa di utilizzo per l’area industriale in questione che non presenti rischi per niente e nessuno e consenta ad Acea di non tenere congelato l’investimento fatto per l’acquisto del terreno.
E’ indubbio che Bettollini, Micheletti, Marchini, lo stesso Agostinelli che su questa vicenda ci ha messo la faccia più volte, sono nel mirino. E appaiono abbastanza soli. Molti sui social li danno per morti o dispersi. O in fuga. In decine di commenti si legge di carriere e stagioni politiche finite e già “in archivio”, di amministratori che sono già ex amministratori…
Tutto è possibile. In una intervista a Primapagina del 7 luglio Bettollini dichiarò che l’unica cosa certa è che lui in corsa nel 2021 ci sarà… Può darsi però che questa vicenda, che comunque vada a finire certamente lascerà macerie e scorie sul terreno, gli consigli di tirare i remi in barca e di non riprovarci. Ma conoscendo il tipo, può anche darsi il contrario.
In politica le stagioni finiscono, questo è vero. Ma spesso le cose non vanno come tutti pensano.
A Torrita di Siena, paese che per dimensioni, caratteristiche socio-economiche e anche una certa decadenza, è per molti versi simile o assimilabile a Chiusi, dopo la batosta presa al referendum sulla fusione con Montepulciano, dove il 77% della popolazione votò contro, tutti davano per scontata la debacle del sindaco Grazi che aveva sostenuto la fusione e si era ritrovato il paese contromano… Era un anno fa, novembre 2018. Grazi fece pure un passo di lato, inventandosi le “quasi dimissioni”… Anche noi scrivemmo che la sua stagione era ormai finita.
Ma il 26 maggio scorso, cioè solo 6 mesi dopo, le elezioni le ha rivinte Grazi e non la lista civica che aveva trascinato la vittoria del No al referendum… Questo per dire che le equazioni troppo facili non tornano quasi mai. E che si possono raccogliere migliaia di firme e magari vincere un referendum o una battaglia “civica” anche con numeri bulgari, ma è altrettanto facile non andare oltre il 30% alle elezioni…
A Torrita tutto è successo, come dicevamo, nel giro di 6 mesi. A Chiusi manca un anno e mezzo al voto… I tempi sono più dilatati. Mischiare le carte mettendo nello stesso calderone il no all’impianto Acea, la discussione sulle possibili alternative al carbonizzatore e la battaglia politica per defenestrare l’Amministrazione, potrebbe anche essere un boomerang…
m.l.
Lorenzoni, confuso dal tuo ruolo di difensore d’ufficio del sindaco, forse ti risulta difficile comprendere le ragioni degli altri, provo a rispiegartelo con parole semplici: non è una questione di “punto preso” nei confronti di Bettollini, né una questione personale nei suoi confronti, il problema è che da un punto di vista politico il personaggio in questione, a parere nostro non ha più nessuna credibilità, altrimenti non ne avremmo chiesto le dimissioni, e credo a questo punto, per ciò che si sente in paese, che l’opinione non è solo nostra. Quindi qualsiasi proposta venga da questa maggioranza per noi non è credibile.
Se vuoi ulteriori elementi che ci portano ad esprimere questa posizione copio e incollo un nostro comunicato uscito due giorni fa:
Siamo nel bel mezzo di una crisi politica e istituzionale, con i cittadini sfiduciati nei confronti della pubblica amministrazione, che per mesi ha ignorato le richieste di informazioni e coinvolgimento in una questione molto seria come è un insediamento per il trattamento dei rifiuti. Anzi per mesi il sindaco ha cercato in tutti i modi di far passare il progetto come una grande opportunità per il paese, fintanto che, di fronte alle molteplici magagne venute fuori nel corso dell’inchiesta pubblica ha dovuto fare un dietrofront rimangiandosi tutta la presunta bontà che vedeva nel progetto Acea.
Però lui che fa? Chiede scusa ai cittadini e assume un profilo basso??? No!!!
Fa il simpatico postando su Facebook queste amenità:
“Buongiorno amici dopo il grande successo del nostro viaggio a Valencia, stamani si vola di nuovo. Ma tranquilli oggi andiamo a Bruxelles a ritirare il premio di Città Europea dello sport…”
Il tutto ovviamente corredato di immancabile selfie.
Continuiamo a pensare che non sia adeguato al ruolo che ricopre. Dimissioni
Speriamo di essere stati chiari una volta per tutte.
E di tutte le tue considerazioni sulle future elezioni non ci importa niente, i cittadini sono sovrani, se Bettollini verrà ricandidato e i cittadini lo rieleggeranno o meno al momento è un problema che non ci riguarda, così come non riguarda ora i cittadini stessi che sono preoccupati per ben altro.
Appunto, se l’obiettivo primario è evitare il carbonizzatore, lavorare per convincere Acea a pensare ad una alternativa mi pare tutt’altro che una cazzata, anzi mi sembra l’unica cosa da fare, per pensare poi alle elezioni, alla candidatura di Bettollini ecc. Ma questo è scritto nell’articolo, che lo ripeto a fare? il problema, Luca, è che quella proposta l’avevi fatta anche te nel 2016: è scritta nel tuo programma, non in quello di Bettollini… Sostenere una propria proposta è una contraddiziione? La contraddizione amico mio è il contrario…
Il sindaco di Chiusi può proporre quello che vuole, ma non è lui a decidere. La recente conversione sulla via di Damasco non serve a nulla. È la regione a decidere perché il Comune non ha poteri sul trattamento rifiuti. Almeno così è per alcune interpretazioni. La Regione ha già deciso sulla base del contratto per l’innovazione sottoscritto da ACEA e da altri portatori di interesse. Così mentra la Giunta Regionale guidata da Rossi ha ritardato l’attivazione di qualsiasi canale di partecipazione sino a giochi pressoché fatti. Ormai gli specchietti per le allodole non incantano più nessun o.
E’ una proposta ufficiale e concreta, non uno specchietto per le allodole. E se trovasse consenso e condivisione acquisterebbe forza. Se poi il problema non è evitare il carbonizzatore e trovare una alternativa a quell’impianto, ma dimostrare l’inadeguatezza e la cattiva gestione dela faccenda da parte di Bettollini (e di Rossi) allora è un altro paio di maniche. Basta dirlo però…
Da come termini il post mi sembrerebbe che il boomerang interesserebbe più coloro che dicevano di interessarsi della vivibilità della gente e che remavano per questo,e proprio non mi sembrerebbe che si siano adoperati in questa storia per l’interesse della gente.Quello è il boomerang, molto più probabile.Ma si sà, la memoria spesso è corta….
Il nodo è sempre lo stesso: si vuole risolvere il problema e evitare il carbonizzatore o mandare a casa Bettollini? Le due cose possono essere connesse, ma non automaticamente conseguenti. Non in questa fase, almeno.
Provo per l’ultima volta poi mi arrendo: qualsiasi proposta, anche la più vicina alle nostre posizioni e a ciò che proponevamo nel nostro programma, se fatta da un personaggio che a nostro avviso non ha più nessuna credibilità politica, non ci interessa, ma da quello che si sente per le strade, nei bar, quello che si legge nei social, non interessa più a nessuno o per lo meno a pochi. Come può essere credibile chi fino a 20 giorni fa urlava le ragioni di Acea. Forse non ricordi “tic toc, l’ora della verità si avvicina”, forse non ricordi “pronto a dimettermi se i cittadini crederanno ai gruppi di opposizione””, forse non ricordi “cari bugiardi avete i giorni contati, il momento della verità è vicino e noi saremo in prima linea a guardarvi scomparire”. Lorenzoni dammi retta ti sei infognato a difendere una causa persa.
Io penso che l’opposizione debba fare in modo di non far insediare il carbonizzatore e allo stesso tempo mettere in evidenza tutti gli errori fatti da questi amministratori e chiedere la conseguente assunzione di responsabilità. Se non si ammette ciò è inutile parlare.
Riguardo alla richiesta di fare un parco fotovoltaico, mi chiedo in quale mondo vive chi pensa che un’azienda che ha già speso molti soldi per comprare un terreno e per tutti i vari progetti, inchiesta pubblica ecc… dovrebbe accettare così tranquillamente di cambiare idea. Mi ci viene da ridere. Ho riguardato i verbali del Consiglio comunale del luglio 2017 quando fu messa in votazione l’alienazione dell’area ex-centro carni, ecco già allora noi motivammo il nostro voto contrario anche con la preoccupazione di voler sapere cosa ci si potesse insediare in quel luogo.
Ma per evitare l’insediamento dell’impianto fanghi le possibilità sono due: a) una bocciatura tecnica del progetto in sede di Conferenza dei servizi e un No alla Variante da parte del Comune; b) il ritiro del progetto da parte di Acea con conseguente accettazione di fare qualcosa di alternativo su quell’area, come potrebbe essere un parco energetico. Spingere per questa seconda soluzione che sarebbe più immediata ed escluderebbe anche eventuali ricorsi da parte di Acea, non credo che sarebbe una vergogna per le forze di opposizione, nè sarebbe un accodarsi alle posizioni del sindaco. Sarebbe, a mio modestissimo avviso, un modo serio responsabile per tentare di risolvere la questione prima possibile e senza strascichi. Poi sul piano politico ognuno potrà fare le battaglie che riterrà più giuste, anche per mandare a casa la maggioranza e la giunta in carica. Ma questo, se permettete, viene dopo. Prima io cercherei di assicurarmi che il carbonizzatore non si faccia e che al suo posto possa nascere qualcosa di sostenibile e utile alle imprese locali e al territorio… Sul perché un’azienda come Acea dovrebbe accettare una alternativa dopo aver speso milioni per il terreno, per i progetti e per l’inchiesta pubblica, la risposta è che forse anche ad Acea non conviene tirare la corda fino alla fine, non conviene vedersi bocciare il progetto in sede tecnica, né avere una comunità intera contro. Tra parentesi, non conviene neanche alla Regione…
Fra le varie casistiche che ipotizzi( ma sono tutte ipotesi) l’hai messo in conto un confronto giudiziario fra Acea e Comune ? No,ti chiedo questo perchè parecchi ragionano con la politica davanti perchè girerebbero loro le scatole perdere il Comune e non solo, ma nel caso di Acea credo che si ragioni avendo davanti il conto econonomico che a casa mia si chiamava una volta ”profitti e perdite”.E se così fosse che Acea avesse riconosciuta la parte della ragione di fronte ad un tribunale chi è che si dovrebbe frugare in tasca ? I cittadini di Chiusi ? Non si arriverà a tanto voglio sperare, ma di fronte ai soldi non introitati sono pochi coloro che abbassano la testa ed a nulla varrebbe che il 51% sia posseduto dal Comune di Roma poichè si parla di una Spa, cioè del famoso ”shareholder’s care”.E’ una ulteriore ipotesi, forse oggi strampalata, ma chi ha stabilito che di fronte alla politica ed agli interventi strappalacrime di chi fa parte delle parti in causa che hanno concertato tutto questo, Acea faccia marcia indietro e possa accettare alternative del tipo del fotovoltaico? Perchè l’ha ipotizzato Primapagina? Che poi le cose siano collegate quelle che tu dici è vero e che temporalmente sia idoneo risolvere adesso il rapporto con Acea e poi pensare al dopo viene da se, ma non si dimentichi che il messaggio politico non giuoca a favore della giunta Bettollini e che alle passate elezioni ha visto ancora una volta diminuire i consensi nonostante i soccorritori.Quindi mi sembra che tanto da sgallettare non ci sia se si analizzano i fatti successi nel passato a Pienza, a Città della Pieve ed anche da altre parti.Come si vede quando si raggiunge la saturazione la gente che ha votato sempre da una parte fa il salto in maniera consapevole e determina gli avvenimenti e chi non sà leggere politicamente tali avvenimenti non riscuote credibilità politica come è successo a Città della Pieve per esempio, altro che il sistema che mobilita le sue riserve legate alla partitocrazia….e dicendo pure che possono rappresentate una alternativa…lo dicono i media pagati da loro questo. La gente si comporta diversamente.E’ lì che manca l’analisi del perchè succeda questo ed è lì il fatto che la sedicente sinistra è deficitaria sul fatto che non ragiona più di politica.E la gente l’ha capito ed i messaggi li manda, ed anche pesanti, semprepiù pesanti.E se i rappresentanti del PD si cospargono il capo di cenere dicendo che hanno sbagliato, a questo punto di dove siamo, la gente il proprio giudizio l’ha dato dopo tutto quanto è passsato sotto i ponti.Il problema non è Bettollini, il problema è che chi stà più verso il vertice piramidale,manovra, fa,dice, disdice ,smonta e rimonta- od almeno cerca di smontare e rimontare- a seconda dei traguardi che si prefigge,non tenendo presente l’utilità sociale di quello che va a fare, perchè oggi funziona tutto così e nel mezzo ci capitano i pesci piccoli che per incapacità e saccenza ogni tanto tocca loro abbassare la testa e vergognarsi di quello che hanno pensato chiedendo anche scusa e trascinando dietro di loro anche una quantità di persone che mai hanno pensato col cervello proprio ma che hanno ricevuto l’imboccata da chi siede sullo scranno più alto del loro e che mai nel tempo hanno alzato la manina dicendo che forse in quello che si andava a fare e concepire certe cose non quadravano.Salvo poi dire-per bocca di qualcuno- che personalmente loro non erano per il carbonizzatore.In toscana si dice: ”ma ci fai o ci sei ?”. Con quasi tutta sicurezza io credo che ci siano….perchè tanti aspetti involvono anche la dignità ed anche quella soprattutto del pensiero.Ed allora il buon Bettollini che è stato ed è alla guida di tale compagine, avrà modo di riflettere che i tempi dilatati che tu Marco ipotizzi, stavolta forse non incideranno sulla memoria fallace della gente e se come hai detto tu nel passato quando anche ti lamentavi ” che a Chiusi non cambiava mai nulla poichè la vena dell’acqua era sempre quella e che portava le persone ad avere sempre gli stessi comportamenti” adesso credo che avrai materia su cui riflettere anche tu.E nel caso di Bettollini, visto che proprio tu hai interpretato mesi or sono le sue turbe ” esistenzial-politiche” dandocene notizia e guidandolo preparandogli il terreno così all’abbraccio con la nuova realtà zingarettiana abbandonando l’appartenenza ai renziani e montando sul nuovo cavallo in più o meno una quindicina di giorni, stavolta- se posso dirlo- può darsi che gli si pari davanti l’opportunità del ritorno ai vecchi amori,di quelli che nutriva un tempo col suo pupillo di Chiusi ormai salito sulla groppa del cavallo di Rignano, ormai convolato a giuste nozze con quell’Italia che è proprio Viva,ma che se andiamo a guardar bene è morta e lo si capisce dai discorsi del suo capo,che vorrebbe come fanno i venditori di pentole spavaldamente abbacinare i compratori. E’ una ipotesi questa, una ipotesi come un altra di certo, ma che guardando al futuro nell’orizzonte del PD non scorgo una idea di ripresentazione del personaggio, e sarà un bel rompicapo quello di vedere come andrà a finire e quali scenari si apriranno.Magari-visto i cambi disinvolti di casacca- avvenuti in 15 giorni dal renzismo allo zingarettismo,cosa ci sarebbe ormai da stupirsi-visti i trascorsi dell’uno e la non proprio positiva nomea dell’altro dopo le decine di migliaia di voti per le sue elezioni- se tu li ribeccassi ”casualmente come già avvenuto” davanti un altro gelato che guarda caso era testimone di un chiarimento inaspettato.Il sarcasmo lo sò la fà da padrone ma mica puoi pensare che i tutti i tuoi lettori avessero fatto colazione col vino….Caro Marco, questa è ” l’Italia” che invece di essere ” Viva” è già morta proprio perchè la politica pullula di persone come le vediamo oggi,che antepongono il loro personale percorso passando per l’uso della politica che gli è stato loro detto dovrebbe guardare al sociale e non al personale, espletata anche e tragicamente non sentendosi schiavi di meccanismi più grandi di loro che poi li frantumano….ci sarebbe da spiegarsi gli stati depressivi che facciano cambiare cavallo in pochi giorni soprattutto se guardassimo a tutto questo come viene espletato, sostenuto, realizzato. Ecco perchè la politica è proprio finita e quella che resta non è più sostenibile, nè con gli argomenti nè con le persone.Ma la ragione c’è, ed è nella natura del sistema dove viviamo e che ci rifiutiamo di voler cambiare e quindi nella nostra inconsapevolezza di quello che accettiamo senza reagire.Allora dopo questo c’è solo l’accettazione.E le conseguenze per tutti. Io ormai sono anziano, ma ci sono i giovani che si tenta di paragonare alle sardine, non capendo che è quello il giuoco che il sistema vuole e persegue,nella maggior parte dei casi riuscendoci.
No, non ho messo in conto codesta ipotesi. O comunque mi sembra poco probabile. 1) perché non ci sono i presupposti per un contenzioso (allo stato attuale), né elementi negli atti fin qui prodotti che possano far pensare ad un esito del genere. Se ne è parlato anche nell’ultima seduta de Consiglio Comunale. 2) perché non converrebbe nemmeno ad Acea.
Io – visti gli atti fin qui prodotti, visto l’andamento dell’Inchiesta pubblica, e la corrispondenza tra Comune, Regione e Acea- confido in un ripensamento generale, con composizione amichevole e concordata della vicenda e avvio di un percorso per una soluzione alternativa. Che sia il parco fotovoltaico o qualcos’altro. Giocare al tanto peggio tanto meglio e “sperare” nell’irrigidimento di Acea per dimostrare la scarsa lungimiranza della giunta comunale mi pare una posizione non solo miope e infantile, o pregiudiziale e pretestuosa, ma anche politicamente errata ai fini del risultato.
Mica ho fatto il discorso con l’idea che vi possa essere un irrigidimento di Acea ! Assolutamente, ma ho espresso solo una delle possibilità, tenuto conto che i soldi non sono quisquiglie.Ti sembra poco? Io credo che occorre anche mettere nel conto tale ipotesi e lo dico da parte di osservatore esterno e cittadino pur chiaramente non conoscendo le carte cosa dicono che in quel caso dovrebbero essere vaglio per chi giudica.E non l’ho fatto nemmeno per mettere in risalto come dici tu la scarsa lungimiranza della giunta comunale per il semplice fatto che non c’è bisogno di fare questo enorme sforzo.Lo hanno toccato tutti con mano.Quindi in quel caso, tranquillo, non c’è nulla da dover difendere.
Altra cosa rileggendo il tuo intervento. Non capisco poi perchè tu giudichi che sia cosa ”politicamente errata” il dover osservare e poter prendere i relativi provvedimenti di carattere politico s’intende sulla non idoneità di questa giunta a guidare e ad essere punto di riferimento di una comunità.Quello che non la farebbe essere idonea dovrebbe essere il dover continuare ad essere governati con tali metodi e da tali elementi.E’ quello che non è idoneo secondo me.Ed altresì ti dico che non si capisce per quale logica tu dici che sarebbe miope ed infantile, prevenuto e pretestuoso,o meglio giuocare al tanto peggio tanto meglio fatto di continuare a valutare la situazione in questo modo.Ma hai idea di cosa dici oppure non ce l’hai? Ti chiedo questo perchè tu dici che in pratica prendendo le difese di questa giunta e del suo comportamento tu ritieni che nonostante quello che sosteneva fino a 20 giorni or sono possa essere stato un servizio reso alla popolazione.Pensare ed operare al contrario sarebbe infatti deleterio come stai dicendo. Codesta è una bella storia…..alla fine meno male che ci sono stati quelli che tu hai definito come ” inutili” che sono stati i Comitati, sennò come credi che sarebbe finita? Ecco, di fronte a tutto questo mi chiedo quale sia l’atteggiamento ”pretestuoso che dici” di chi desidera che i nostri-, pardon i tuoi- amici non si ripresentino oppure della situazione contraria? Si tratta che si stia parlando dell’interesse dei cittadini, non te lo dimenticare quando scrivi, e ti dico questo perchè talvolta il tifo che è il contrario della ragione può annebbiare la vista.Quindi in una fase dove c’è da fare dei precisi e puntuali distinguo-dei quali la cittadinanza ha semprepiù bisogno-mi sembrerebbe che invece che quello che definisci tu come ” politicamente errato” sia la parte comportamentale che sostieni tu,che spererebbe di dare nuova credibilità a chi ha dimostrato di non averla e nemmeno pensato un attimo che avesse potuto prendere non un granchio ma un aragosta,ma di quelle di profondità,che pesano quello che stà bene.Ed allora le parole credo che debbono essere poche, concise ed illuminanti, e sono quelle che hanno sostenuto le opposizioni: politicamente convenienti non certo per loro che dovrebbero riflettere sui loro limiti ed errori ma che purtroppo non lo fanno se non con una rapida escursione verbale del solo Sindaco, ma che alla fine tutto finisce lì, o chi lo fà lo sta facendo in maniera ambigua, ma convenienti per la cittadinanza invece si: ”a casina”, altro che ” politicamente sconveniente…..” ,ma come si vede purtroppo il bluff continua.Ma mi dici cosa immagini ti dovrebbe dire chi legge ? Le cose sono due: o stà zitto e non risponde come credo facciano molti, oppure ti risponde dicendoti che te le cerchi.Altro non mi sembra che possa essere detto.