PERCHE’ LA FINLANDIA E’ PIU’ AVANTI DELL’ITALIA
Il vento del nord porta talvolta buone notizie. Dopo Greta Thunberg, che ha contribuito ad accendere i riflettori sull’emergenza climatica, Un’altra ventata di aria fresca viene dal Paese di Babbo Natale. E’ una buona notizia che ne racchiude in sé anche altre. La Finlandia ha un nuovo premier. Anzi una nuova premier. Si tratta di Sanna Marin. La prima buona notizia è che è un premier donna, la seconda è che ha solo 34 anni, ed è il promo ministro più giovane del mondo. La terza che è una esponente del Partito Socialdemocratico e non della destra sovranista. La quarta è che nel partito socialdemocratico finlandese Sanna Marin fa parte dell’ala più di sinistra. La quinta è che il nuovo governo guidato dalla Marin fa capo ad una coalizione di 5 partiti, tutti guidati da donne. Ma ce n’è anche un’altra di notizie, certamente più privata, ma ugualmente rilevante: Sanna Marin è cresciuta in una famiglia con due mamme: la madre vera e la compagna della madre… Una famiglia “arcobaleno”, di quelle che non piacciono alla Meloni e a Salvini. Ma che evidentemente non danno frutti avariati…
Insomma una serie di belle lezioni in un colpo solo, quella che arriva dal paese delle renne e delle slitte… Un Paese che sta molto più a nord dell’Italia, ma anche – ammettiamolo – un po’ più avanti.
Non è venuta fuori proprio da nulla Sanna Marin: a 27 anni (cioè 7 anni fa) è stata eletta consigliere comunale… Ma le va immaginate in Italia una consigliera comunale, anche di Roma o Milano, che diventa premier in 7 anni? è vero che Di Maio è addirittura più giovane della Marin. Ma intanto non è donna. Ed è espressione di un movimento che seleziona la propria classe dirigente attraverso la piattaforma Rousseau e non attraverso la gavetta politica o congressi di partito. Il che è molto diverso. E i risultati si vedono.
C’è insomma in giro per il mondo e anche in Europa una sinistra che è capace di rigenerarsi, di mostrare un volto nuovo e pulito, ma anche non annacquato e sbiadito nell’accettazione supina del neoliberismo e della globalizzazione così com’è… C’è una sinistra che sa essere e mostrare un volto radicale, e non si accontenta di fare testimonianza dall’opposizione, ma si cimenta anche con la prova del governo al massimo livello possibile.
Anche in Italia, in questo momento una parte della sinistra è al governo del Paese, insieme a quel movimento che ha come capo politico Di Maio e che diceva di voler aprire il Parlamento (e il Paese) come una scatoletta di tonno, salvo poi scoprirsi tonno esso stesso. In olio di semi.
In Italia ora spopolano le sardine, che riempiono le piazze, ovunque, da nord a sud, dall’Adriatico al Tirreno. Anche in città “inusitate” perché considerate da sempre terra del nemico (come Latina o Como) o città da poco conquistate dal nemico (come Perugia o Siena). E’ un movimento sorridente, colorato, antifascista e antisovranista, contro la politica del’odio e dell’esclusione, contro la paura e anche contro l’ignoranza eletta a sistema. Ma politicamente non ha ancora connotati precisi. E non è solo “giovanilistico”. Lo abbiamo già scritto in altri articoli: nei branchi di sardine ci sono anche tante teste e barbe bianche o grigie, ci sono 20enni e 50enni in cerca di una qualche rappresentanza dopo anni e anni di “vacatio” della sinistra. Qualcosa di più si capirà dalla manifestazione di Roma di sabato prossimo, una sorta di manifestazione nazionale, compendio di tutte le altre. Ma intanto il vento che tira sembra essere migliore di qualche mese fa…
L’elezione di Sanna Marin in Finlandia è in qualche modo una conferma per le sardine stesse che qualche obiettivo può essere raggiunto e nello stesso tempo le sardine che nuotano e invadono le piazze in tutta Italia e in in tutta Europa sono un bel sostegno alla stessa Marin, che può capire, anche visivamente, che non è sola.
Ve la immaginate una sardina femmina, di trent’anni e poco più, di sinistra con una famiglia arcobaleno alla spalle, che diventa premier dopo Conte?
Qualcuno dirà che anche Maria Elena Boschi aveva poco più di 30 anni quando era ministro, anche lei giovane e bella come la Marin. La differenza è che non era (e non è) di sinistra.
Visto che ti chiedi e raffronti il perchè della Finlandia con l’Italia e di conseguenza anche i rispettivi leaders dei due paesi ti chiederei di poter evidenziare che L’Italia ha 65 milioni di abitanti con un terzo nel sud e per giunta depresso mentre la Finlandia ne ha meno di un decimo (6 milioni circa)dell’italia.In tal modo si fa abbastanza presto a dividere la ricchezza prodotta e i risultati macroeconomici per la quantità di popolazione e vedere quanto spetti testa.I voti della sinistra o della destra c’entrano ben poco in queste condizioni, e soprattutto lo sforzo che viene fatto dagli ambedue governi messi a confronto per il raggiungimento della ”felicità” dei cittadini.lo stesso discorso vale anche per gli altri stati della penisola scandinava compresi anche quelli della Danimarca.Poi tutte plausibili senz’altro le considerazioni da te fatte sull’ordine sociale interno, le tasse pagate da tutti, l’amministrazione della salute, l’ordine sociale e quant’altro ma io ti direi: se tu sapessi quanto è facile governare una nazione che ha una popolazione di numero pressochè uguale a quella di Roma invece che una popolazione di 65 milionidi abitanti con grosse diversità culturali, strutture dello Stato che nell’applicazione delle direttive sull’economia hanno fatto più pesare la redditualità del Nord su quella del Sud vissuta più che altro di assistenzialismo nel tempo, per le quali i beni si producevano al Nord ingrassando il Nord e facendo aumentare ancorpiù il distacco co il Sud ! Insomma le ragioni ci sono eccome !
Dico questo soprattutto per le idee che sono invalse e che tendono alla denigrazione di un Sud abbandonato a sestesso e preda delle mafie di ogni genere che per la verità con decenni di ritardo ci siamo accorti che avevano invaso anche il Nord.Queste sono le diversità ed è chiaro che in una nazione della portata della Finlandia la situazione è paradisiaca se raffrontata a quella dell’italia.Non dimentichiamoci però che il sentimento di quella nazione sia stato anche nel passato un sentimento ostico e conservatore verso i fenomeni di immigrazione e che il modo di essere della gente non sia molto aperto verso l’accettazione di strutture ed iniziative che vedano i loro soldi devoluti in opere assistenziali perchè spesso ci sono stati tirati per i capelli a redigere tali trattati. Si ricordi l’ostracismo nutrito verso l’Unione Sovietica quando questa esisteva e l’accettazione a testa bassa delle occupazioni Hitleriane, che rappresentavano un segnale ben netto di ciò che correva nella testa di quei popoli. Per le sardine vorrei capire tali fenomeni che sorgono di punto in bianco nella societa da cosa sono generati, perchè si parla di cose precise attenzione: si parla di non assunzione di simboli partitici ma che nello stesso tempo si parla di essere schierati tutti contro la Lega di Salvini, di considerare la politica attuale del governo a conduzione 5 Stelle-PD che possa essere modificata più verso le aspettative del Pd chè quelle dei 5 Stelle ecc ecc, eppoi alla fine quello che per me possa essere politicamente qualificante su quale schieramento giuochino a favore tali ”sardine” è la considerazione del loro movimento che nutrono i vari Prodi, le varie Fornero, ed anche gli Zingaretti.Alla fine come vedi basterebbe poco a dire per inquadrare la spontaneità di chi và in piazza.Basterebbe enunciare il detto: Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei….allora tutto questo parlare d i”sardine” che non fà che riempire tutti i canali fra manifestazoni e slogan contenenti la pretesa non difesa di schieramenti, vedremo che proprio tanto asettica non sia e spesso ciò che dici che non si sappia chi difendano lo si capisce vedendo chi venga in loro sostentamento e sostegno: I soliti noti che adesso hanno il bisogno di essere sostenuti e che da decenni hanno riversato le loro attenzioni a far formare movimenti di questo tipo che premettono di non appartenere a nessuno8 si fa presto a dirlo in questi tempi di pigne secche ) ma che quando non ne avranno più bisogno i tonni delle loro tonnare, faranno delle sardine un sol boccone, in barba a coloro anche di mezza età,che in mezzo alle sardine agitano i ritratti di questo pesce azzurro.