IL PROGRAMMA POLITICO DELLE SARDINE? SE LO AVESSIMO APPLICATO ANCHE AL CASO ACEA…
Riempiono e piazze di tutta Italia, cominciano a farsi sentire anche nel resto d’Europa. Sabato hanno riconquistato Piazza San Giovanni, a Roma, la piazza simbolo della grandi manifestazioni della sinistra, ultimamente “okkupata” dalla destra salviniana e dai 5 Stelle. E non sono solo ragazzi. Le sardine sono anche pesci che hanno già nuotato parecchio… Sono anche lucci argentati, che hanno 50, 60 e 70 anni. Gente rimasta senza rappresentanza e che ha voglia di tornare a dire la sua… Gente che ha perso fiducia nei partiti della sinistra, ma non ci sta a farsi risucchiare dalla propaganda razzista, rabbiosa, anti europea, antipolitica della destra fascistoide e leghista, che non ci sta a cedere alla depressione della paura che sembra aver pervaso tutti…
Ma chi sono ‘ste sardine, cosa vogliono in realtà? Dalla manifestazione di Piazza San Giovanni a Roma si è capito che per ora per le sardine è più importante esserci che parlare. Ora conta più il numero, e il colpo d’occhio, che il decalogo. Ma intanto qualcosa comincia a delinearsi anche riguardo al decalogo, alla “piattaforma”, come direbbero i sindacalisti…
Eccoli i primi 6 punti programmatici delle “sardine”:
1. Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a lavorare.
2. Che chiunque ricopra la carica di ministro comunichi solamente nei canali istituzionali.
3. Pretendiamo trasparenza dell’uso che la politica fa dei social network.
4. Pretendiamo che il mondo dell’informazione traduca tutto questo nostro sforzo in messaggi fedeli ai fatti.
5. Che la violenza venga esclusa dai toni della politica in ogni sua forma. La violenza verbale venga equiparata a quella fisica.
6. Abrogare il decreto sicurezza.
Ovvio che è ancora poco, molto poco. Non c’è ancora niente sul piano sociale, sulla redistribuzione del reddito, sull’uguaglianza, che è cosa diversa dalla fuffa sulla meritocrazia che ci hanno propinato negli ultimi 30 anni, e c’è poco anche sul resto. Ma almeno è qualcosa e oltre questi 6 punti ce n’è anche un altro che è emerso chiaramente in tutte le manifestazioni di piazza: quello dell’antifascismo e della difesa/rispetto della Costituzione. Non è poco e non era scontato. Poi ce n’è un altro ancora ed è che le sardine hanno già detto che in Emilia Romagna alle regionali di gennaio daranno indicazione di voto e “appoggio alle liste di sinistra” (hanno usato questo termine) che sostengono Bonaccini. Anche questo non era né ovvio, né scontato. Ed è un segnale chiaro, non un segnale di fumo…
Il punto 6 ci sembra il minimo che una nazione democratica e civile possa fare. E ci sembra che su questo terreno il pensiero di fondo delle sardine sia meglio, molto meglio, del giustizialismo tout court d certi movimenti precedenti: tipo girotondi o popolo viola… E anche rispetto al grido “legalità -legalità” senza pensiero alcuno dei 5 Stelle.
Anzi, rispetto alla galassia e alle contraddizioni dei pentastellati, ci sembra che le sardine esprimano anche una concezione più seria dell’uso della rete e dei social…
Il recupero, diciamo pure a riconquista, delle piazze delle città (cosa diversa dalle piazze virtuali) ne è la conferma, la prova del nove. Le sardine vogliono fare politica come va fatta. Parlando alla gente e con la gente. Guardandosi in faccia. E negli altri punti programmatici (1,2 e 3) c’è anche un richiamo alla sobrietà, all’utilizzo dei canali istituzionali e deputati per la comunicazione politica. Fanno riferimento esplicito ai ministri, ma crediamo che il richiamo possa essere tranquillamente esteso a tutti… Anche ai leader politici di partito, ai presidenti e consiglieri regionali, ai sindaci e agli assessori, dalla Capitale al più piccolo dei comuni…
Ed è bello il rifiuto della “violenza verbale” nel dibattito politico. Violenza verbale da accomunare, secondo le sardine, alla violenza fisica…
Questo è, a nostro avviso, un punto cardine. Perché ultimamente la comunicazione politica ha imboccato una deriva pericolosa, e l’uso e abuso dei social ha sdoganato atteggiamenti di denigrazione gratuita. Quasi che su facebook, twitter o istagram si possa dire o scrivere qualsiasi cosa…
Ecco, questi primi punti programmatici delle sardine, che sono per ora solo un monito ai partiti esistenti (soprattutto a quelli di sinistra) e non il programma politico di un nuovo movimento con velleità elettorali, ci sembrano molto pertinenti anche riguardo alla situazione locale.
Prendiamo il superdiscusso caso Acea a Chiusi. Se analizziamo la vicenda secondo i punti programmatici delle sardine emerge che l’abuso della comunicazione via social ha distorto la questione. Che l’amministrazione locale avrebbe fatto meglio a utilizzare esclusivamente i canali istituzionali al posto dei profili facebook, ma anche che da parte di chi si è battuto contro il progetto non si è evitato il ricorso alla “violenza verbale”, e – aggiungiamo noi – alla denigrazione gratuita di chiunque non fosse allineato al pensiero ritenuto dominante. Come se i social fossero il nuovo vangelo. L’unica verità. Come a dire: se siamo in tanti vuol dire che abbiamo ragione. Una situazione che il vignettista Altan ha sintetizzato da maestro con una battuta: “Fai come ti dico! e chi sei, il web?”
Siamo tornati ai tempi in cui la gente semplice, per avvalorare un fatto, diceva “l’ha detto la televisione!”. Ora lo dice facebook. Ma l’effetto è il medesimo.
Non a caso le sardine piacciono pochissimo alla destra fascio leghista, che le denigra e le iscrive d’ufficio al Pd; piacciono poco ai giustizialisti di ogni ordine e grado, che vedono le magagne degli altri e mai le proprie; a quelli che gridavano “legalità” anche al povero Mimmo Lucano (che poi pare non abbia fatto nulla, ma nulla, di illegale) o a quelli che indossavano la maglietta con su scritto “parlateci di Bibbiano” e indicavano il sindaco di quel paese come uno che faceva fare l’elettroshock ai bambini, mentre al massimo aveva commesso un reato amministrativo, poi risultato inesistente pure quello; ai detrattori di Carola Rackete considerata per giorni una piratessa dei mari, mentre stava solo salvando vite umane.
Tornando alla questione locale che ha tenuto tutti inchiodati ai social (il caso Acea), se tutti gli attori in campo avessero usato il “metodo delle sardine” forse non saremmo arrivati alle divisioni e ai contrasti che si sono verificati. Ma non saremmo nemmeno arrivati al paradosso di queste ore e cioè al fatto che dei comitati e migliaia di persone si sono battuti per settimane per stoppare un impianto industriale ritenuto pericoloso e nel momento in cui arriva lo stop al progetto per ritirata dei proponenti, nessuno festeggi, anzi si continui sui social con il mantra delle istituzioni infedeli e sorde e della stampa asservita, nonostante il risultato ottenuto. L’importante è l risultato, si dice sempre. In questo caso, pare non sia vero.
Strano, perché l’obiettivo è stato raggiunto, ma forse lo stop al carbonizzatore non era l’unico obiettivo. Altrimenti il paradosso non si spiega.
L’uso e l’abuso dei social presuppone sempre che ci siano branchi di “boccaloni” pronti ad abboccare.
La disabitudine a leggere brani più lunghi di 140 caratteri, la difficoltà a capire ciò che si legge (lo ha detto anche l’Ocse, che in Italia molte persone, anche tra gli studenti, hanno problemi seri di comprensione del testo), la tendenza a considerare verità assoluta quella che ottiene più likes e a fermarsi ai titoli senza leggere gli articoli sono tutti ingredienti della stessa minestra. Hanno ragione le sardine a dire che serve un pensiero articolato e complesso e che non basta il pensiero semplice, ovvero la semplificazione dei linguaggi e dei concetti.
Noi, per quello che può valere – lo abbiamo già detto – preferiamo di gran lunga le sardine che nuotano in branchi e in mare aperto, ai pescecani famelici, ai pescigatto che si nascondono nel fango e anche ai boccaloni pronti ad affidarsi alla dittatura degli slogan e della paura… Da queste parti, par di capire, sono più i pesci di lago che quelli di mare. Del resto però siamo in terre lacustri…
m.l.
”Se lo avessimo applicato al caso Acea” saremmo in dirittura finale per la firma del carbonizzatore ! Tranquillo ! Anzi il problema nemmeno si sarebbe posto. Ti riferivi all violenza verbale come forma di protesta ed all’eccesso che c’è statao sui social ? Cosa pensi che il cambiamento di atteggiamento della politica si debba al fatto che tutto debba essere rientrato nel canale giusto secondo gli schemi istituzionali ? E per questo credi che la politca quando gli interessa non comandi anche gli apparati istituzionali come gli enti da lei creati perchè c’è scritto che sono enti autonomi?Chi credi che le elegga le persone a capo e che decidono di tali enti fra c…da Velletri ? E’ l’incazzatura della gente provocata da come il sindaco ha gestito la cosa, dai suoi silenzi riconosciuti da lui stesso alla fine chiedendo scusa, che hanno prodotto il cambiamento perchè alla politica non piace vedere la gente incazzata. Alla politica piace vedere quando la gente appoggia le proprie tesi e la stessa politica lavora per quello, il benessere della gente è secondario, se ci può essere compreso bene, se non ci può essere compreso spesso e volentieri va bene lo stesso e l’avrebbero dimostrato questo che dico se non ci fosse stata la gente incazzata,come in tante altre occasioni che la gente non si è mobilitata e sono passate le peggiori decisioni.A questo giro gli è andata poco bene perchè sono stati tirati per i capelli sopra le cose che la gente ha riconosciuto vere e non vere tutte le altre che volevano imporre. Quindi ti prego abbozzala con questa solfa della quale fai finta di non spiegarti il perchè i comitati non stappino in piazza lo champagne che secondo te andrebbe a rinforzare la tesi che tutta la pressione non era diretta tanto contro il carbonizzatore ma contro la giunta Bettollini. ”Ah già ma ha vinto anche lui mi dimenticavo.”…Marco scusami ma non si può sentire una cosa così e tu continui ad intignare…..Fine della trasmissione. Quanto alle sardine, raccordandosi con il contenuto del Post dico che ho avuto modo già di intervenire sulle colonne del tuo giornale dicendo il mio pensiero sulle stesse.Ma lo voglio ripetere tante volte tu me lo richiedessi e se perchè non ti fosse chiaro dal momento che vedo che non ti è andata giù sul perchè non stappino in piazza:Ti basta oppure non ti basta guardare chi gli batte le mani e chi nelle interviste fatte le guarda di buon occhio e con simpatia ? Ci vorrebbe poco a capire, invece ti chiedi ed inneggi alla violenza verbale con la quale talvolta si trattano i temi della politica e le relazioni fra le opposte fazioni negli apparati mediatici. I nomi? Prodi, la Fornero, Zingaretti, un po’ più scettico era Monti,ma solo un po’ più scettico tanto per fare i nomi dei quali ho sentito cosa esprimevano. Ne vuoi di più per capire a chi reggono la balla le sardine mobilitate la prima volta in 24 ore a Bologna con decine di migliaia di persone in piazza? E’ un rebus per riuscire a capire ? Ti ho già detto per farti capire che forse nemmeno in Cina si radunano 40.000 persone in 24 ore.Nemmeno Arisio alla marcia dei 40.000 colletti bianchi della Fiat li radunò in 24 ore con l’avallo segreto delle dirigenze dell’azienda. Guarda caso che popo’ di operazione orchestrata e realizzata e concertata fra Parrocchie e Cooperative e PD tutti in piazza senza simboli i Fatebenefratelli ! Basta vedere il loro programma in 6 punti per capire a chi sente un minimo di odore di politica che siano punti siglati in sagrestia ed anche altrove.Io credo che non ci voglia neppure tanto ma talvolta è anche l’aspetto fisico delle persone- e questa è una piccola osservazione- si, anche l’aspetto fisico e formale dei suoi lider maggiori ed i modi di come si esprimono che ne denotano l’appartenenza e che la dicono lunga sul contenuto delle proposte.In mezzo alle sardine ci può essere tutto e non ho difficoltà a ritenerlo vero, se non altro per quantità di persone presenti, ma se guardo ai suoi leaders maggiori mi sembra di vedere il classico ragazzo di buone maniere,educato, anche colto,capelli lunghi,eleganza trasandata, avvezzo a parlare di politica in maniera sempre pacata, che non ha mai amato il concetto delle manifestazioni di piazza ma ha una concezione di partecipazione non rinunciataria ma pacata, appena abbozzata e non movimentista anzi la detesta quest’ultima, che ama farsi intervistare ma non scoprirsi e denunciare quello che realmente pensa( il perchè lui lo sà bene ) e che ci tiene molto a non farsi mettere il cappello dai tonni o dai pescecani della politica apparentemente ma è un figlio loro.E la ghente lo dovrebbe capire questo perchè quegli scontenti e quei delusi che sono in mezzo alle giovani sardine e che hanno l’età di 45-60 e più anni rischiano di farsi prendere per il culo per la terza volta, sempre dagli stessi. Ma nello stesso quel giovinotto con i capelli lunghi dall’eleganza trasandata sà bene che il portare la gente in piazza serve comunque sia e comunque vadano le cose e che il movimento serve ad allontanare lo spettro della lega dal territorio in modo che resti in mano al vecchio padrone delle ferriere. Ed allora presto detto che lo si capisca bene a chi resti simpatico il giovinotto: a quei 4 nomi che ho fatto che rappresentano uno per uno il sistema,quello che c’è oggi e che fa le regole, in pratica il vero potere,che non è in questo caso che si profila nè del Presidente della Repubblica, nè spesso del Parlamento, nè del Governo, ma è nel vero intreccio di interessi dei partiti a reggersi la balla l’uno con l’altro.Destra e sinistra messi l’uno accanto all’altro e funzionali l’uno all’altro. Eliminare il decreto sicurezza tanto avversato dal PD, non usare i media per alzare la voce e paragonare la violenza verbale a quella fisica.Ti ricordo caro Marco che una volta la sinistra quando era sinistra la voce la alzava e la alzava sempre in maniera corretta e col rispetto delle regole.I disordini di piazza per la maggior parte erano creati appositamente o da infiltrati o da coloro che alla sinistra erano ostici, ed anche dalle stesse forze dell’ordine in borghese da Portella della Ginestra in poi in centinaia e centinaia di casi. Ricordati a tal proposito non solo degli eccidi durante le manifestazioni che ha avuto l’italia.Ricordati di Giorgiana Masi a Roma e di Rodolfo Boschi a Firenze ( in via Nazionale all’altezza dell’Hotel Ascot) dove sono vissuto per 40 anni, ho visto l’uccisione di questo militante del PCI appunto Rodolfo Boschi da parte dell’agente di PS sicurezza Basile.La richiesta di restare dentro le regole di una civile discussione è sacrosanta ma quando il sistema che è stato strutturato sente il pericolo di essere esautorato ricorre alle richieste intese in apparenza le più civili per ricondurre le pecorelle smarrite all’ovile e mobilita sia la stampa sia le sue strutture politiche e/o dipendenti dalla politica.Ti ricordo che la violenza verbale ed anche fisica il sistema l’ha prodotta impiegando le proprie risorse a 360 gradi, dall’apparato statale occupato dalla politica fino ad arrivare ai picchiatori di stato quando ce ne fosse stato bisogno.Ed allora dal momento che tu ti consideri un uomo di sinistra, dovresti capire che se vuoi avere una minima speranza di cambiare le cose e cambiarle in progressione devi talvolta arrivare all’uso delle vie non istituzionali perchè se usi quelle istituzionali perderai sempre perchè sono quelle che ti impongono il ”civile confronto delle idee” e ” la buona creanza”,mentre gli effetti delle loro politiche sono tutt’altro di civile compimento e di buona creanza e così facendo il binario porta a vincere sempre loro, quelli che di sinistra non sono mai stati, non lo sono, ma votano il maggior partito della ”sinistra” perchè hanno capito che gli assicura lo spazio che loro ritengono opportuno ai loro interessi. Questo non vuol dire incitare la gente a rivoltarsi ma vuol dire che in certe occasioni l’alzare il tono può dare adito a farsi sentire ed anche a far pensare che se non si va incontro alla gente istituendo le regole che funzionino per la gente, la gente alla fine s’incazza e non ti sceglie dantoti il consenso alla tua forma politica di governo.Ormai il PD e la sua storia sono da parecchio tempo a dimostrarlo questo mi sembra.Ed allora queste Sardine crediamo che siano asettiche come dicono di essere ? Se credessi a quello che dicono credo che avrei vissuto 73 anni invano.Se penso che qualcuno di nostra conoscenza se l’è anche tatuato su un braccio il Che Guevara e che adesso vota il partito di Renzi ( ma anche il PD prima bastava ugualmente eh ?) mi viene da scuotere la testa con il riso fra l’incredulo ed il sarcastico se penso alla coerenza.Quella persona rappresentata nel tatuaggio ricordo che ha prodotto nella sua vita(storia personale a parte dedicata ai poveri ed alla rivoluzione vera) una grande quantità di aforismi e quelli che mi piacerebbe ricordare sono tanti ma per questioni di spazio ne voglio citare uno anche se le citazioni non le amo:”Un popolo che non sà nè leggere nè scrivere è un popolo facile da ingannare”.Ecco, io abito a Chiusi e dico che spesso tale aforisma trova conferma se guardo alla storia pregressa.Stavolta probabilmente il popolo sapeva leggere e scrivere.Ha letto ed ha scritto firmando. Ed allora la champagne lasciamola ai rissosi ed ai tifosi ed ai loro lacchè,a coloro che hanno inteso davvero non darla vinta alla gente usando sommessamente e sublinalmente il potere mediatico,ed hanno investito tutta la loro credibilità andando perfino in televisione per poi rimangiarsi il tutto chiedendo scusa,ma in piazza ci andiamo cantando: ” ….people has the power ! ”: Almeno una volta concediamocelo e facciamola finita e se ancora gli prude come sento cavoli loro, avranno materia di che riflettere per il futuro e se non se lo ricorderanno glielo ricorderà la partecipazione perchè ”people has the power”…l’ha dovuto ammettere anche il Sindaco sia prima( e che poteva dire diversamente se l’impianto avesse prodotto inquinamento e tossine?) sia dopo scusandosi perchè per deglutirla quella canzone mi sembra che ce ne voglia a sentire quello che si scrive, perche sarebbe bastato ” applicare quello che hanno sancito le sardine”. Tutti a Stoccolma il prossimo anno per il Nobel al coraggio cantando ”people has the power….
Carocarlo,hai ragione tu !
Ora hanno trovato un’altro coglione da butture sulle piazze ! Uno che non sa neppure parlare,un cialtrone dei centri sociali che non sa quello che vuole ne sa dove andare ma……protesta ! Protesta perché l’inverno ha le ore di luce più corte,perché l’estate fa troppo caldo,perché non può prendere lo spritz insieme agli amici ! Lui protesta !
Con questa gente la sinistra continua a far piaceri a Salvini e alla Meloni ! Meno male ! Più gente come questa,più da film di Verdone,un sacco bbello,che a persone concrete e produttive !
Ma la sinistra ha proprio bisogno di ” fregnotti ” come questo ? ……allora è proprio alla frutta !
Siamo sicuri che negli anni 2.000 basti dire ” siamo antifascisti e partigiani ” !
Questi ” PRETENDONO ” ma cosa vogliono ” pretendere” che cosa si sono meritati nella vita per ” pretendere” ? Portano in piazza un’adepta della Boldrina che ci da lezioni di democrazia e sulla costituzione quando è la moglie di un ANTISEMITA di Hamas per eccellenza !poi si scende in piazza con la senatrice a vita Segre !
Ma perché la sinistra è ridotta,”per essere credibile” a ricorrere a certi ragazzotti destinati al nulla ? M.L. scrive ” é bello il rifiuto della violenza verbale ” ma non ha sentito la novella ” pasionaria ” dire : Salvini è un cretino,chi vota lega mi fa pena i leghisti e quelli di fratelli d’Italia sono tutti cretini ! Sarebbe questo il rifiuto della violenza verbale ?…… Sticazzi !
In quanto all’uso e l’abuso dei social ” è una cagata pazzesca “,per dirla alla Fantozzi !
Hanno ragione le sardine ha dire che serve un pensiero articolato e complesso ? La semplificazione dei linguaggi ? Ma se quelli che parlano ( il fregnotto e la pasionaria) leggono tutto quello che altri (i burattinai) hanno scritto !
Speriamo che questi continuino a scendere in piazza da tutt’Italia e in tutt’Italia (tutto pagato viaggio e pranzo al sacco, lo hanno detto loro all’inviato delle Iene)speriamo continuino,stanno facendo un piacere alla destra ! Le sardine nuotano : Salvini e la Meloni volano nei sondaggi !
Ci vediamo in Emilia Romagna,Calabria,Puglia e TOSCANA !!!!!
GRAZIE SARDINE E A CHI VI MANOVRA !!!
Caro Niccolò, io non cerco le ragioni, ho detto solo il mio pensiero e da sinistra ti dico che mi dispiace che ”la sinistra” venga identificata con tutto questo.Questo lo dico perchè nel recente passato hanno scritto diverse persone,anche brave e sincere che rispetto nei loro intenti e nel loro coraggio che hanno manifestato limpidamente le loro idee in piazza nei paesi circonvicini quando hanno contestato Salvini nella sua visita a Città della Pieve per esempio ma anche in altri luoghi. Credo che queste persone siano nel loro intimo autenticamente di sinistra come mi ci sento io ma questo lo dico non per alzare steccati ma spesso le questioni arrivano anche ai nodi ed i nodi alla fine tocca risolverli sennò si ritorcono non solo verso la sinistra ma verso tutti.Nell’intervento precedente ho citato Che Guevara apparente sulla spalla come tatuaggio forse fatto in gioventù, ed in gioventù lo si sà che siamo stati tutti in ” ebollizione” e quindi lo posso capire, ma oggi usare queste cose finalizzate al convincimento della gente per far capire che essere di sinistra dovrebbe essere lo sposare le idee di Che Guevara(sacrosante e da farci tanto di cappello) per apparire ”sinistra” e poi prendere parte alla formazione di partiti che l’ultima cosa che sono è quello di essere di sinistra, talvolta sarebbe meglio tacere, perchè ciò significa lo svilimento della lotta, la riduzione delle ragioni di persone che hanno pagato con la vita la loro storia di rivoluzionari ma che oggi sono portate ad esemplificazione da altri sulle magliette,sui tatuaggi e su altro ancora. Ecco come il pensiero e l’etica del capitalismo riduce tutto a meri oggetti di consumo senza storia, senza etica, senza valore.Così vengono frantumate le idee e rese inservibili. E vuoi che non lo dica per far piacere a qualcuno che culturalmente ragiona in senso contrraio al mio? Però io rispetto le idee di tutti quando non sono subole e che servono alla sola apparenza ma il diritto di critica me lo riservo se permetti perchè se mi tolgono quello mi tolgono l’aria e mi ribello e se ho la possibilità nel rispetto delle idee degli altri io dico la mia.E forse parecchi penseranno anche e soprattutto nell’area di sinistra-mi sembra di sentirli-grazie anche alla presenza mediatica interessata: ”guarda guarda il Carlo Sacco che sposa le idee di Martinozzi che impersonifica la destra ma è incredibile tutto questo ! No, Niccolò io non sposo le tue idee e sono fondamentalmente ed eticamente contrario( penso che questo l’avrai capito perchè sono decenni che ci conosciamo ed abbiamo storie di vissuto diverse, storie di famiglie diverse, esperienze e formazione etiche diversa che pesano nella nostra mente e nei nostri intenti e quindi anche in quello che oggi siamo,ma come noi due anche in tanti altri che hanno le stesse diversità).Però penso una cosa, che da parte della sinistra ci sia l’esigenza di dover cambiare davvero e mostrarsi con i suoi contenuti etici più naturali e non essere avviluppata dal dilagante qualunquismo che l’ha ridotta volutamente ad essere un soggetto perdente.Quel signore argentino tatuato in quella spalla di cui parlavamo prima che era medico e che per la causa della riscossa dei derelitti e degli ultimi ha pagato con la vita, rispondente al nome di Ernesto Rafael Guevara de la Serna di aforismi l’ha detti tanti nella sua breve vita vissuta intensamente, ma fra questi tanti ce n’è anche un altro di aforisma riguardante la diversità di pensiero rivolto alla sinistra: ” O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione o dobbiamo lasciarle esprimere.Non è possibile sconfiggere le idee con la forza perchè questo blocca il libero sviluppo dell’intelligenza.”.Questo deve essere la sinistra ,altra cosa è fare da convogliamento delle idee e delle azioni proprie dello sviluppo capitalistico e coprirle sotto i panni di sinistra.Ma si sà, è difficile perchè quella cultura di quello sviluppo le soggioga larvatamente giorno dopo giorno quelle menti che credono di essere a sinistra ma nella realtà servono alla destra.E’ il principio anche fisico della cosiddetta ”rana bollita”, ma credo che il recepimento o meno ed il riconoscimento dei propri interessi legato a quelle idee sia una questione profondamente culturale.Ti saluto.
Carocarlo,noi ci conosciamo da decenni,tu democraticamente la pensi in un modo,io altrettanto democraticamente la penso in un altro. Questo è conclamato ! Dimmi però quante chiacchierate e discusdioni,politiche,abbiamo fatto e, dimmi quante volte abbiamo litigato volendo imporci le proprie idee l’un l’altro ?
Ti rispondo io : MAI !
Infatti, come vedi, io ” parlo ” con te e tu mi ” rispondi” con calma ed educazione,tanto sai che tu non mi convinci e io non convinco te ! Lo sai come si chiama questo : educazione democrazia e rispetto,cosa che questi come li chiamo io ” fregnotti ” non hanno !
Parlano di escludera la violenza politica e verbale dalla politica poi sono loro che l’adoprano trincerandosi dietro alla parola democrazia !
Ti dico che questo modo di imporre le proprie idee è uguale a quel “fascismo” che loro stessi dicono di combattere !
Carocarlo siamo rimasti in pochi a scambiarci opinioni,forse a leccarci ogniuno le proprie ferite !
Qualcuno non ha ancora capito l’etimologia della parola ” DEMOCRAZIA “tutti ne abusano ma nessuno la mette in pratica !
Dovre andremo a finire ? Dovre andranno a finire i nostri nipoti ?
Lo sai te come bisogna cominciare a pensare : ti so’ nel cuore ….ma ti vo’ nel …… !
Si ma in codesto modo nulla cambia ed io invece voglio che cambi, ed ho bisogno di pensare che cambi.Anche perchè quando cambia e se cambia,quei fregnotti saranno uomini e non più fregnotti. Se a te questo non interessa diventi perdente alla lunga come oggi sono perdenti loro.
Altrimenti il mondo finisce.
Carocarlo,questi ,uomini,non diventeranno mai ! Questi che vanno in piazza con le sardine sono quelli ai quali non va bene nulla ! Sono figli di ” un sacco bello ” e sanno dire soltanto ” ccioè ” . Sicuramente ,poi,ci sono anche quelli in ” gamba ” ma sono costretti ad espatriare per avere ragione dei propri studi,delle proprie aspettativi,delle loro creatività! Ti sembra giusto ? Ragazzi in gamba ci sono ma i nostri governanti pensano a spendere i soldi per l’accoglienza e i porti aperti ! Governi di ” ACCOGLIONI ” !