IL TEATRO “AD PERSONAM” DI ALESSANDRO MANZINI E IRENE BONZI: AL MASCAGNI UNA PIECE INSOLITA E GENIALE

lunedì 16th, dicembre 2019 / 11:06
IL TEATRO “AD PERSONAM” DI  ALESSANDRO MANZINI E IRENE BONZI: AL MASCAGNI UNA PIECE INSOLITA E GENIALE
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CHIUSI – Ci sono tanti tipi di teatro: c’è il teatro classico, quello tradizionale, c’è il teatro comico, il teatro di narrazione, il teatro canzone… Ieri al Mascagni di Chiusi gli spettatori hanno assistito ad una piece insolita, di tutt’altro genere. Una piece di teatro condominiale. Teatro di caseggiato, some certe riunioni che un tempo facevano i partiti… Anzi, a dirla tutta si è è trattato di uno spettacolo ancora più… intimo. Di un vero e proprio “teatro ad personam”. Sì perché gli attori, 17, un bel numero, hanno recitavano non sul palco, per il pubblico di tutta la platea dei palchi, ma ognuno nel suo camerino… che poi era, nella finzione teatrale, un appartamento del “Condominio Olimpo”. Un caseggiato di quelli di una volta, grande, pieno di tipi strani, ognuno con il suo tic, la sua fissazione, la sua vita storta, i suoi sogni… e la propria storia da raccontare. La cartomante, la casalinga disperata

E ciascuno che ricorda vagamente (ma neanche tanto vagamente) gli Dei dell’Olimpo, appunto o personaggi della mitologia greca… C’è il commendator De Zeo che come Zeus che sta in cima, nell’attico e come tutti i “cummenda” milanesi passa le sera al night club, c’è la signora De Vellis  una visionaria che legge le carte e il futuro, come Medea… c’è la casalinga disperata che ha perso ogni fiducia nel marito, come penelope con il suo Ulisse…  e via via c’è il giovane Giasone ed era, ed Ermes, e Edipo…  e c’è, come in tutti i condomìni la portinaia mezza filosofa che rompe i coglioni se entri con le scarpe poco pulite…

Uno spettacolo corale, ma recitato singolarmente: niente dialoghi, solo monologhi. Con gli spettatori che potevano scegliere chi andare a trovare, ascoltarne uno, due, 5 o tutti e 16, più la portinaia, che sulle scale era impossibile non incontrare…

Per gli attori, 12 donne e 4 uomini (uno giovanissimo), è una bella prova perché ciascuno ha dovuto recitare il proprio monologo più volte e, non, come dicevamo, davanti all’intera platea, ma davanti a spettatori in piccolo gruppi, anche di uno o due e non deve essere semplice farlo, tra l’altro davanti a persone magari anche conosciute, a distanza di pochi centimetri, nello spazio angusto di un palchetto…

Ma proprio questo era il senso di Condominio Olimpo. Lavorare sul monologo e sul rapporto diretto, stretto, con il pubblico. Perché lo spettacolo altro non era che un “saggio” del Corso di Teatro per adulti della Fondazione Orizzonti, curato da “I Macchiati”. Geniale l’idea e anche la costruzione scenica che hanno avuto Alessandro Manzini e Irene Bonzi i due curatori del corso. Geniale per l’impatto sul pubblico, ma anche per la crescita recitativa dei singoli attori. Singolari e azzeccati i testi, buoni anche gli accostamenti con i personaggi, nessuno è sembrato lo svagato che ha sbagliato appartamento. Ad ognuno la parte calzava a pennello…

Un esame di metà anno scolastico, niente male, insomma. Una grande lezione di teatro. E di leggerezza. Qualcuno degli attori si è trovato a recitare davanti a due, tre spettatori, di cui uno era la moglie o il marito, il fidanzato o la fidanzata, la figlia o i genitori, il vicino di casa e il collega di lavoro…  E’ diverso che stare sul palcoscenico dove il pubblico lo senti, ma non lo vedi…

Ma Alessandro Banzini e Irene Bonzi sono professionisti seri, le cose le fanno bene, sono esigenti, il teatro lo insegnano non solo per mettere in scena spettacoli, ma per tirar fuori cose buone dalla persone, farle uscire dal guscio, per evitare che cadano nella depressione della paura e della rabbia. Raccontare, mettersi in gioco, giocandoci un po’ su, per diventare migliori. Bravi. Per quanto ci riguarda l’operazione è riuscita e siamo solo a metà percorso… A giugno il saggio finale, ci sarà da divertirsi.

Per la cronaca gli attori che hanno preso parte a Condominio Olim po sono: Enrico Mearini, Lucia Marangolo, Mascia Massarelli, Claudia Morganti, Irena Shaini, Sara Bartoli, Rossana Rossi, Margherita Sanchini, Gianni Nasorri, Cinzia Lucacchioni, Cesare Aprile, Francesca Carnieri, Fabiola Baccaille, Altero Culicchi, Clara Silveri. Sandra Calzetta. Complimenti a tutti.

M.L.

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