ACEA: LA REGIONE VERSO LA BOCCIATURA DEL PROGETTO. ANCHE ARPAT E COMUNE NON HANNO FATTO SCONTI. LO DICONO GLI ATTI (AL DI LA’ DELLE POLEMICHE)
INTANTO ACEA SI GUARDA INTORNO: ACQUISTERA’ IL FUNGHIFICIO DI CASTIGLIONE DEL LAGO, DOVE DOVEVA SORGERE UN IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO?
CHIUSI – Domani, sabato 30 novembre a Chiusi si terrà la seconda audizione dell’Inchiesta Pubblica regionale sul progetto Acea. In tutti gli articoli di questi ultimi giorni su questa vicenda abbiamo fatto riferimento alle”osservazioni e prescrizioni” degli enti preposti ai pareri di merito. Ovvero alle osservazioni tutte molto “problematiche” lette sabato scorso dal presidente Franchi e che, per ammissione dello stesso sindaco Bettollini, hanno inciso fortemente sulla sua “presa d’atto”, quindi sul ventilato “stop” da parte del Comune di Chiusi.
Forse Bettollini si è sentito confortato dalla compagnia, perché tra i 16 enti preposti ai pareri figura anche il Comune di Chiusi che nel mese di marzo aveva inviato alla Regione un malloppo di 7 pagine dense di rilievi, osservazioni, prescrizioni, richiami a normative e delibere ma anche al Piano Regolatore e a regolamenti locali e nazionali…
Oltre ad una lunga sequela di indicazioni sugli aspetti urbanistico-edilizi, solo sugli aspetti ambientali il Comune di Chiusi allegava rapporti e documentazione relativa ad infiltrazioni di inquinanti rilevate nell’area interessata”, segnalava che “l’impianto ricade in aree sensibili di classe 2 del PTCP della Provincia di Siena” e prescriveva:
– produrre un piano di bonifica dell’area, tenendo in considerazione le opere di demolizione e bonifica già effettuate dal Comune, corredato da analisi chimico-fisiche del sottosuolo in considerazione della precedente destinazione a Centro Carni;
– valutare la compatibilità dell’impianto con l’adiacente area sportiva, le attività esistenti e l’abitato di Chiusi Scalo posti in prossimità (previo relativo censimento delle stesse), tenendo in considerazione l’impatto sulle matrici ambientali ivi presenti (emissioni in atmosfera, in sottosuolo ed in acque superficiali) delle attività produttive esistenti, che si cumulano al nuovo impianto. Da valutare inoltre l’influenza dei fattori climatici sulla propagazione degli inquinanti (emissioni in atmosfera, emissioni odorigeni, emissione sostanze inquinanti, ecc);
– specificare se la nuova attività e/o le attività consentite nell’area determinano fasce di rispetto per motivi igienico sanitari che possano determinare limitazioni alle attività e/o abitazioni esistenti;
– valutare la compatibilità del nuovo impianto con quello adiacente di trattamento rifiuti (depuratore, ndr) specificando la eventuale e successiva dismissione o riconversione sia dell’impianto biologico che di trattamento fisicochimico;
– valutare la compatibilità dei carichi di traffico indotti dall’impianto sulle infrastrutture primarie e secondarie, le emissioni inquinanti di vario tipo generate, con specifica indicazione dello stato attuale della viabilità, e relative modifiche a seguito della realizzazione dell’impianto, proponendo eventuali soluzioni migliorative delle infrastrutture. Si evidenzia la criticità della viabilità attuale per la limitata larghezza di Via Fondovalle, soprattutto nella zona di ingresso all’impianto, l’incrocio con la bretella per l’Umbria ed il sottopasso della Direttissima (linea ferroviaria alta velocità Firenze-Roma);
– specificare le modalità di stoccaggio del materiale da trattare e trattato, le relative quantità massime depositate nei piazzali di pertinenza dell’impianto e localizzazione, indicando anche le procedure e la tempistica per la vendita del materiale trasformato, al fine di valutare la sostenibilità della produzione e fattibilità economica dell’impianto;
– indicare le soluzioni e procedure adottate per eventuali sversamenti e/o fermo impianti, causato da interruzione dell’elettricità, guasti e manutenzioni programmate;
– indicare e promuovere un adeguato Piano di Monitoraggio e Controllo relativo all’impatto sulle matrici ambientali con controllo da remoto, in tempo reale, sia ad accessibilità pubblica che ad accessibilità ristretta da parte dei competenti enti soggetti a controllo autorizzati;
– in riferimento agli art.li 271 e 272 bis del Dlgs 152/2006 si ritiene opportuno promuovere una serie di approfondimenti, complementari a quanto affrontato (…) relativi al disturbo olfattivo sul territorio interessato, tenendo in considerazione tutte le sorgenti emissive i cui effetti vanno a sovrapporsi ed incrementare i valori di fondo sul territorio. I risultati dovranno poi prevedere una adeguata strategia con adeguate proposte di mitigazione degli impatti odorigeni, che tenga conto della problematica degli odori (particolarmente sentita dalla popolazione esposta);
–prevedere un piano dettagliato di smantellamento o riconversione dell’attività con bonifica dell’area, al termine della produzione , corredato dalla quantificazione dei costi e relative garanzie.
Inoltre, il Comune allegava la delibera di Consiglio comunale n. 33 del 15/06/2018 (“atto di governo”) con la quale l’Amministrazione comunale fornisce indirizzi in merito alle destinazioni ammissibili nel territorio comunale, in particolare non consentendo la realizzazione di inceneritori di rifiuti, carbonizzatori, termovalorizzatori, discariche di rifiuti, nuove aziende insalubri che abbiano emissioni nocive, ad eccezione delle attività per le quali venga dimostrato, riguardo ai processi produttivi, di utilizzare la migliore tecnologia possibile per abbattere emissioni, finanche alla loro totale eliminazione. Indirizzi recepiti nella variante n. 3 (Generale) al Piano Operativo, adottata con DCC n. 74 del 28/12/2018.
Considerata la particolare attività proposta, il Comune chiedeva infine di valutare se la stessa possa essere compatibile con gli indirizzi forniti dall’amministrazione comunale recepiti nello strumento urbanistico. E a tale scopo faceva notare che “l’area di intervento ricade nelle aree sensibili di classe II del PTCP, nelle quali:
a) le attività antropiche sono orientate in modo da perseguire la limitazione delle infiltrazioni di sostanze inquinanti.
b) I depuratori di reflui urbani ed industriali sono dotati, se di nuova realizzazione, di opere e di impianti accessori atti ad evitare il rischio di inquinamento connesso al fermo impianti.
c) Tali opere ed impianti accessori sono realizzati anche nei casi di ristrutturazione ed ampliamento dei depuratori esistenti.
d) Opere ed impianti accessori atti ad evitare il rischio di inquinamento delle falde sono da prevedersi anche per la realizzazione di:
– impianti e strutture di depurazione di acque reflue, ivi comprese quelle di origine zootecnica;
– impianti di raccolta, recupero, stoccaggio o trattamento rifiuti di qualsiasi tipo…
Insomma nella relazione inviata dal Comune c’erano già molte delle “domande” che poi hanno costituito l’ossatura della battaglia dei comitati.
Stesso discorso per le osservazioni prodotte da Arpat (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) inviate ad aprile 2019, anche quelle molto corpose. E Per esempio sulla questione dei 4 camini che nel rendering presentato da Acea non figuravano, Arpat dice chiaramente che le fonti emissive sono 4 + 1. E cioè i camini della caldaia e del cogeneratore per la produzione di calore (a gas metano), 2 biofiltri del comparto “essiccazione” della biolignite, più un “camino di avvio o emergenza” e chiede ad Acea una relazione tecnica aggiornata, perché evidentemente il quadro presentato risultava poco chiaro. Quanto al byochar prodotto la stessa Arpat rileva che alla luce delle normative vigenti (aprile 2019) non può essere considerato End of waste (cioè un non rifiuto), e quanto agli odori scrive che potrebbero esserci criticità nel raggio di 300 metri e in particolare per un agriturismo che si trova a 250 metri dall’impianto… Dice anche Arpat che l’impianto sarebbe di tipo sperimentale e che è sperimentale anche il prodotto che esce dall’impianto di Valencia…
Insomma anche nelle osservazioni Arpat di elementi per riflettere ce n’erano già abbastanza. Gli studi e i rilievi dei Comitati portati nell’assemblea del 31 ottobre a Chiusi, nell’iniziativa di Cetona e anche all’Inchiesta Pubblica, hanno confermato le criticità e gli aspetti poco chiari, ma il tutto era già scritto. Agli atti. Da mesi.
Non solo, ma in data 31 ottobre, stesso giorno dell’assemblea pubblica del Comitato Aria nella sala San Francesco, si riuniva presso la Regione Toscana la Conferenza dei Servizi sul progetto Acea alla presenza dei tecnici della Regione stessa, di Arpat, dei referenti di Acea, del sindaco d Chiusi e di tutti gli enti previsti e nel verbale della seduta si legge che “l’Arch. Chiodini (tecnico della Regione, ndr) infine, rileva che alla luce dei pareri e contributi pervenuti e della discussione odierna è emerso che il progetto depositato presenta numerose carenze. Sembra profilarsi un problema di livello minimo di progettazione per il rilascio delle autorizzazioni richieste; mancano una serie di elementi di approfondimento che generalmente rappresentano il presupposto per l’apertura di una Conferenza di Servizi, nel corso della quale devono essere svolte valutazioni e al massimo richiesti chiarimenti di dettaglio. Dà atto che ormai la Conferenza è stata aperta e che la discussione si è incentrata sulla formulazione di richieste di integrazioni. Ritiene che il Proponente debba provvedere a fornire gli approfondimenti richiesti in tempo breve, non più di 20 giorni. In tal caso i lavori della conferenza potrebbero essere aggiornati a una nuova seduta. Tuttavia, qualora nella prossima seduta emergesse ancora la necessità di richiedere ulteriori integrazioni, ritiene che non si potrà dare ulteriore corso al procedimento, mancando i presupposti per l’ammissibilità dell’istanza, a partire dalla qualifica stessa del prodotto. Rileva che si pone anche la questione di non sottrarre nuova documentazione alla consultazione del pubblico; sul punto rileva lo svolgimento dell’inchiesta pubblica nell’ambito della quale potrà essere garantita la partecipazione del pubblico su tutta la documentazione e fissa al 19.12 2019 la nuova seduta della conferenza dei servizi”.
Una chiosa, questa del tecnico della Regione che suona come un de profundis per il progetto. Praticamente la Regione dice che se Acea non fornirà nuovi elementi (ha chiesto 3 settimane, fino al 30.11, cioè fino a domani, data della seconda audizione dell’Inchiesta pubblica) “non si potrà dare corso al progetto”. Lo dice l’Ente che ha in mano il Procedimento autorizzativo. Non un turista di passaggio.
Se la presa d’atto e la exit strategy adombrata da Bettollini sono un fatto nuovo, rilevante, il documento regionale è praticamente una pietra tombale. E anche questo atto però è precedente alla straordinaria mobilitazione di queste ultime settimane, precedente alla comparsa del lenzuoli…
In ogni caso l’impianto proposto da Acea è un carbonizzatore. E i carbonizzatori a Chiusi sono vietati dalle norme di Piano.
Per questo motivo Acea ha chiesto una Variante al Prg (per rendere compatibile il progetto con le norme di Piano e coi vincoli dell’area). Ma la Variante se il progetto presenta punti controversi e crea “contrasti sociali” non può essere approvata, neanche volendo. Lo dice la normativa. Non solo Bettollini.
In sostanza, il Comune di Chiusi, dipinto come sostenitore dell’opera, ha solo venduto un terreno industriale, con ban pubblico, poi ha modificato il Prg introducendo norme restrittive che vietano l’insediamento di impianti a rischio e nel merito ha posto una serie di questioni e prescrizioni ad Acea già nel mese di marzo. In sostanza il Comune di Chiusi, pur essendo favorevole in linea di principio al progetto Acea, si è tutelato ed ha tutelato il proprio territorio e i cittadini, così come hanno fatto Arpat e Regione Toscana, non meno dei comitati. Che hanno fatto un gran lavoro, ma non sono stati gli unici a mettere i puntini sulle i. Gli atti insomma cambiano lo scenario e certe equazioni troppo semplici affiorate qua e là
Il loro lavoro e la mobilitazione restano un fatto importante. Ma… adesso i NO che contano sono quelli della Regione e in ultima istanza quello del Comune di Chiusi alla Variante al Prg richiesta da Acea, un NO peraltro già ampiamente ventilato e alla luce degli atti, sempre più probabile.
Forse Bettollini & C. hanno sbagliato l’approccio e qualche passaggio comunicativo, perché sono apparsi come difensori d’ufficio del progetto e adesso si trovano nel mirino delle critiche e oggetto di attacchi politici furibondi da parte delle opposizioni. Hanno sbagliato in qualche circostanza a entrare nel merito dei dettagli tecnici del progetto o a dare per scontati alcuni aspetti prestando il fianco ad equazioni semplicistiche e ad accuse basate sull’onda emotiva più che su circostanze precise.
Ma nei fatti e negli atti il Comune non ha svenduto niente, né terra né salute, e non ha spianato la strada a nessuno. Neanche ad Acea, che si è vista cambiare le norme sulla possibilità di insediamento dopo aver acquistato l’area. E non sarà stata contenta.
Acea avrebbe forse trovato meno rogne se avesse acquistato un terreno nell’area produttiva Cardete in terra pievese (a 100 metri, di là della strada di Fondovalle) o nel comune di Cetona, per dire. Perché norme restrittive come quelle del Comune di Chiusi altri comuni limitrofi non ne hanno. Tant’è che alcuni stanno pensando di replicarle e adottarne di simili.
E secondo alcune voci la Multiutility romana si sta davvero guardando intorno: sembra infatti sia interessata e abbia fatto dei passi per rilevare il funghificio e l’area contigua in località Lacaioli a Castiglione del Lago, area che nel 2015-2016 fu al centro di una fortissima polemica, anche lì con comitati e mobilitazione generale, per la proposta di un impianto di compostaggio a due passi dal lago.
Finita una battaglia ne ricomincerà un’altra?
Nella seduta del Consiglio Comunale di oggi, il sindaco Bettollini, con l’ausilio del segretario Comunale, ha risposto ad alcune interrogazioni de gruppo Possiamo e del gruppo Pd-Psi sulla vicenda Acea. Tre risposte in particolare ci sembrano rilevanti: 1) Non esiste alcun vincolo Comune/Acea in relazione all’acquisizione da parte di Acea dei terreni in questione. Si tratta di semplice compravendita di bene immobile. Acea sa bene cosa ha acquistato, conosce i vincoli relativi alla destinazione urbanistica dell’area e sa bene che il progetto che intende realizzare in quel’area è soggetto a pareri di merito e autorizzazioni. In assenza dei quali non potrà dare corso all’opera. Il Comune ha come unico vincolo quello del rispetto delle norme urbanistiche. Non c’è nel contratto alcuna clausola o vincolo che impegni il Comune alla restituzione della somma pagata da Acea qualora l’opera proposta non fosse realizzabile. 2) i carbonizzatori sono vietati, come inceneritori, termovalorizzatori, discariche e centri interregionali di raccolta rifiuti, industrie che emettano emissioni nocive… Questo è un elemento di tutela del territorio e della cittadinanza, inserito nelle norme di Prg. Nessun comune dei dintorni ha una norma simile. 3) La regione Toscana dal 2016 ha vietato lo spargimento dei fanghi di depurazione nei campi e quelli prodotti dai depuratori toscani, compreso quello ex Bioecologia di Chiusi Scalo, finiscono nelle discariche. Per cui, al di là del progetto Acea, questo rimane un problema da affrontare (tre risposte che confermano cose scritte in questo articolo e anche in articoli precedenti).
Ma com’è che tutti gli elementi presentati in questo lungo pippone escono solo adesso, erano noti da tempo ma il bravo giornalista si è guardato bene dal tirarli fuori prima…troppo facile essere contro adesso.
Io ne sono venuto a conoscenza con l’Inchiesta pubblica. Precisaente dalla lettura del presidente Franchi, dopo di che me li sono andati a cercare. Ed essendo datati marzo e aprile, pensavo anche che Acea avesse ottemperato alle prescrizioni e agli adeguamenti e spiegazioni richieste. Il verbale regionale del 31.10 mi ha fatto capire che non è così. E che un mese fa il progetto era ancora molto carente. E carente mi è apparso anche alla presentazione fatta da Acea. Quanto alla mia posizione, per la verità io non sono contro adesso, non sono mai stato contro a prescindere, come non sono mai stato a favore. Nè a prescindere,né in altro modo. Non ho mai detto o scritto che il progetto dovesse essere approvato e realizzato. Ho sempre sostenuto che poteva essere anche una opportunità e che occorresse vedere tutte le carte in sede di confronto tra le parti, meglio se istituzionale. Come sta avvenendo. E mi pare che le carte stiano facendo pendere la bilancia da una cera parte, così come i pareri fin qui espressi dai vari enti preposti, compreso il Comune, che sarà stato pure favorevole, ma negli atti formali ha predisposto indicazioni, paletti, vincoli e divieti che hanno di fatto messo in sicurezza il territorio e la cittadinanza. E al contempo Arpat e Regione si sono dimostrate più affidabili e attente di come invece in più occasioni sono state dipinte, tacciandole di connivenza, collusione e assoggettamento alla politica. E ai colossi come Acea. Ho trovato conferma della mia fiducia nelle istituzioni. Personalmente sono contento di come sono andate e stanno andando le cose a livello procedurale. Gli amministratori di certo degli errori li hanno commessi, nella comunicazione, nell’approccio, in certe apparizioni pubbliche, ma mi pare che molti “capi di imputazione” a loro carico, proprio in forza degli atti stiano cadendo e per fortuna gli atti,quando si tratta di questioni amministrative, contano più delle dichiarazioni estemporanee in tv e dei post su facebook. Almeno ai fini del risultato. E questo vale per tutti, ovviamente. E poi Luca scusa, ma chi altri e quanti altri hanno pubblicato “tutti questi elementi” che erano noti da tempo?
Da questo lungo pippone mi sembra di capire che ora si parla di un “carbonizzatore “
X Marco Lorenzoni.Una domanda se mi è permesso: come ti spieghi che tutti gli enti, che per la verità sono parecchi, abbiano dato tutti il loro parere sfavorevole all’impianto e non ce n’è stato nemmeno uno che abbia dato un parere leggermente diverso? Tutti guarda caso hanno negato il SI.E’ possibile che secondo te un colosso come ACEA,anzi una ”multiutility” come si dice oggi per non parlare di multinazionale che anche se partecipata pubblica per il 51% è una società per azioni e si comporta quindi come suonava tempo fa la pubblicità da ” customer and shareholder’s care”, non abbia tecnici e referenti all’altezza di presentare un progetto illustrativo almeno sulla carta, da scivolare in un contesto pubblico di un piccolo paese di provincia come se avesse trovato una buccia di banana,quando la Regione stessa ha dato il là alla possibilità di questa iniziativa ? Che valutazione hanno fatto i tecnici di ACEA ? Ti sembrerebbe possibile che un colosso detentore di una grande quantità di know how ed anche di potenza economica rediga un piano di intervento contestabile a cominciare dai camini(cosa che qualunque tecnico l’avrebbe notato che mancavano nel disegno ma che poi è stato assicurato che nel progetto originario c’erano e la figura non è che sia stata delle migliori…) e tutta questa sommatoria di negatività(anche con il negazionismo degli enti preposti
che hanno giuocato a favore della risoluzione auspicata dai Comitati) non possa essere stato parte di un percorso già preparato dalla politica- e non senz’altro da Acea poichè per questa l’utilità è ed era che l’impianto come era stato programmato si facesse- ed invece che la politica odorando il mare in tempesta e la possibile perdita di consensi abbia deciso in quattro e quattrotto di invertire la marcia? Vediamo dei due nominati secondo te a chi interessi di più a questo punto che non venga fatto : secondo me alla politica,non senz’altro ad Acea che agisce non come azienda di beneficenza fatta da orsoline,ma come azienda producente profitto.Il ragionamento è semplice credo,anche ascoltando i messaggi ”dopo i fochi” di Scaramelli che perfino da casa propria ha lanciato un messaggio ” caritatevole e denso di lacrime” ad Acea per fermarsi.Ed allora, se la mia non è una visione notturna da indigestione,per cortesia non venire a razzolare nel vangato a cercare di rimettere a posto le zolle nel solco dove è passato un aratro disdicevole da parte della politica che proprio politicamente parlando, dell’interesse della gente gliene frega il giusto e lo abbiamo visto quando tutto l’amba- aradan è stato proposto ed ha trovato accoglienza favorevole nelle istituzioni e che adesso sia il Sindaco ( e cosa doveva dire che la cosa si sarebbe fatta anche se ci fossero stati seri problemi?Ma lui l’ho gia ridetto è un terminale, un vagone, l’ultimo vagone del treno al quale spettava di dire Si o NO) sia Scaramelli che con rispetto parlando sembrava che parlasse dagli scalini di un confessionale,quasi implorante,-e pensa bene quanto grande possa essere stata la sua preoccupazione anche da casa propria- … Allora i conti tornano secondo il mio pensiero di uomo della strada poichè alla politica quello che interessa sono i consensi e l’orizzonte si era fatto tempestoso come tempestoso lo è ancora perchè anche se la gente comune non è avvezza a parlare di politica,la politica un po’ più alta,quella fuori Chiusi, il naso per odorare ce l’ha ed oltre al naso ha la strategia.E la strategia consiste adesso nel dire stop a tutto ( ed ecco perchè tutti improvvisamente consenzienti sullo stop perchè così non è ammissibile che possa essere ) e l’apparato mediatico della grancassa esposta ed anche quella che ritiene di essere nascosta ma che pensava di dare un aiutino, guarda caso adesso cambiano direzione e sono per il NO anche loro perchè era stato detto che non si poteva accettare di andare contro l’interesse della gente e la sua salute e dall’altra si invoca anche da casa propria il gigante Golia a fermarsi perchè Davide non può essere schiacciato. La frittata è fatta Marco !! Ma è una frittata grande fatta con le uova d’oco, perchè come dicono a Chiusi ” l’ochi ci sono e si è visto chiaramente ” e da questa vicenda tutti capiscono che il terrorismo che recitava il Sindaco in televisione appioppandolo come se attenesse al Comitato, ed a questo accusandolo anche di menzogne,è stata una cosa che si sarebbe rivolta contro la politica espletata purtroppo nel modo come ho detto.Ma forse non è giusto questo ? E ti dirò di più, che nel calore dello scontro politico, mai a Chiusi si erano viste certe scene della gente che urlava e si sbracciava e questo-non mi dirai di no- è un sintomo che i tempi sono cambiati e di fronte a certe cose la gente non ha più paura di abbassare il capo e contesta quello che gli appare una spinta che vada contro i propri interessi anche se accompagnata verbalmente dalla suadenza e dalla calma del primo cittadino.E questa gente finalmente si stà rendendo conto che questa politica che assume a proprio uso e consumo persone che nelle legislature non alzano mai un ditino anche dentro la stessa maggioranza per dire ”io la penso diversamente” e che per anni sono state pedine silenti dei meccanismi del potere, spesso mostrando anche la piaggeria più incredibile, adesso assistiamo a senso inverso a qualcuno che dice nella maniera più candida che è stato da sempre contro il carbonizzatore.Allora Marco, tu puoi dire quello che vuoi ma nei tuoi scritti ed addirittura anche nelle titolazioni si capisce bene a chi tiri la volata. Che mica è un delitto per carità, ma se nessuno ha il coraggio o la voglia di scriverlo e non vuole esporsi perchè pensa che gliene venga qualcosa di negativo che abbia a che fare o con le sperate prebende o con l’economia, ma la pensa come me, io te lo dico liberamente che non sono disposto a farmi prendere in giro dalle frittate rigirate del tipo che adesso mi viene alla mente sui Comitati che ”se non ci fossero stati la cosa si sarebbe conclusa in maniera uguale” perchè gli organismi tutti hanno detto che ci potevano essere problemi ed allora a tale progetto hanno detto NO. Il Sindaco ? Mi è bastato sentirlo a Teleidea una decina di giorni fa dare dei bugiardi ai comitati e dire che in pratica le menzogne hanno le gambe corte, salvo poi sentirlo adesso come parla. E ciò che hai tentato di far passare sul fatto e sul modo di come si sono comportate le opposizioni che hanno chiesto le dimissioni del Sindaco e della Giunta tu l’hai giudicato come un tentativo da parte delle opposizioni di avvalersi del NO strappato dai Comitati e di questa momentanea o definitiva situazione e/o ragione, come una clava per cercare di mandare in pezzi la Giunta.A parte la separatezza di tali concetti ma ti sembra attendibile una Giunta che si comporti così e che inneschi con il suo comportamento reiterato di non ascoltare i cittadini su un problema di queste dimensioni e che poi si faccia finta di essere da una parte perchè le promesse sono state mantenute ? Un mio amico maresciallo dei carabinieri a Napoli quando prendeva qualche scippatore la prima cosa che gli diceva era :chiaveca, riciteme na’ bbuona raggione pecchè io nun v’ agg a arrestà ”.Lo scippatore diceva: ”Marescià teng famiglia, facite campà na povera maronna ”…Era un dialogo fra sordi perchè lo scippatore finiva sempre a giuocare a scacchi col sole, salvo poi quando veniva rilasciato ricominciare di nuovo l’attività. Ecco,qui mi sembra che si sia iniziata una tiritela infinita di balletti che vorrebbero dimostrare che stiano per diventare tutti vincitori, anche quelli che tifavano per il SI. Il perchè? Lo chiedo a te. E’ quello che alla fine hanno vinto tutti del ” facite campà na povera maronna”…e vedrai come finisce:Il Sindaco è vincitore perchè ha mantenuto le promesse-pensa te-anche incassando ” i viveri di sostegno” del PD di Siena ! E siccome i Comitati ” anche se non ci fossero stati la cosa sarebbe finita in maniera uguale di come è finita”, stai a vedere che fra poco dopo aver incassato anche la soddisfazione-fra l’altro corretta e sintomo di coscenza civica della destra di Città della Pieve- vincerà anche Acea perchè si fermerà dopo le lacrime di Scaramelli santo subito! Codesta è una cosa da nulla……ma alle 7 del mattino è augurabile a parecchi la colazione meglio col caffè ed il latte che il prodotto della fermentazione alcolica dell’uva perchè a quell’ora tanto bene non fa. Si hanno le traveggole ed avendole si è spinti a pensare che il diritto ed il rovescio siano la stessa cosa.
forse sarebbe bene
Errata corrige: da non considerare la frase finale: ”forse sarebbe bene”. Chiedo scusa.
Alessandro, di questa storia si parla molto, e tutte le volte scrivere “impianto per il trattamento e la trasformazione di fanghi biologici da depurazione delle acque reflue urbane” sarebbe complicato (per chi legge anche) e quindi anche noi che abbiamo usato poco il termine carbonizzatore, per brevità e semplificazione lo facciamo. Ma a Chiusi i carbonizzatori non si possono fare.,per norma di Prg. Come qui abbiamo scritto più volte. Per farlo occorre una variante al Prg, approvata dal Consiglio Comunale. Oltre i pareri favorevoli di Arpat, Asl, Regione ecc… Quelli citati nell’articolo non sono comunque pareri definitivi, ma solo “istruttori”. Acea può rispondere e aggiornare il progetto e tenterà di farlo oggi nell’Inchiesta Pubblica, oltre che presentando modifiche e integrazioni. Ma le premesse sono tali che appare difficile possa ribaltare la situazione. Carlo, veramente non hai capito quello che ho scritto e mi attribuisci letture diverse da quelle che ho dato… In taluni casi addirittura contrarie. Forse rileggere con più attenzione può essere utile…
Al di là dell’essersi mostrati più o meno favorevoli, quello che non torna è il fatto che tutta la documentazione elencata in questo articolo la tiri fuori ora, prima avrebbe fatto “ombra” a chi era a favore dell’impianto nelle dichiarazioni al di là dei documenti. Ripeto, ora è troppo facile.
ma perché non l’hanno tirata fuori i Comitati? loro forse queste osservazioni le conoscevano. Secondo me queste osservazioni di Arpat, comune e regione sarebbero state sufficienti proprio per avvalorare certe tesi sostenute dai comitati stessi, anche nelle assemblee e iniziative tenute dal 31.10 in poi. Avrebbero fatto gioco, no? Oppure anche i Comitati hanno avuto paura dell’ombra? E francamente capisco poco anche queste puntigliose puntualizzazioni. Se l’obiettivo era ed è stoppare l’impianto, chi ha fatto battaglia contro dovrebbe essere soddisfatto e gratificato dal fatto che anche gli enti preposti abbiano espresso osservazioni e pareri (sia pure istruttori e non defintivi) poco favorevoli e che lo stesso Comune e la Regione che sono alla fine i due soggetti decisivi, si stiano orientando verso un NO. Io nei panni dei Comitati e anche nei tuoi, farei i manifesti.
Non so perchè un mio commento qui non è ancora visibile. Questa posizione denota secondo me malafede perché sin dal 15 aprile per poi continuare nei giorni successivi sono stati pubblicati articoli in merito.
Così tanto per ricordare.
http://www.chiusiblog.it/?p=35399 15 aprile
http://www.chiusiblog.it/?p=35404 16 aprile
http://www.chiusiblog.it/?p=35418 22 aprile
e si potrebbe continuare a lungo.
Paolo, nella seduta di sabato scorso dell’inchiesta pubblica, in rappresentanza dei Comitati Romano Romanini citò la posizione di Arpat sul fatto che l’impianto proposto da acea fosse considerato “sperimentale” (cosa che è scritta nelle osservazioni riportate anche da primapagina), ma non fece cenno per esempio alle notazioni Arpat sulla questione dei Camini che per Arpat sono 4+1, o sulla questione odori… Se lo avesse fatto (Romano o qualcun altro) ne avrebbero tratto forza anche gli interventi degli ingegneri Marrocchi e Bazzocchi. E delle osservazioni di Arpat, comune e regione non ne ho sentito parlare neanche nelle iniziative dei comitati a Chiusi il 31.10, a Cetona 10 giorni fa. Nemmeno in trasmissioni tv… Sarebbe stato utile a mio avviso. E mi stupisco che i Comitati non abbiano utilizzato, in queste settimane di mobilitazione generale, quei “pareri istruttori” che andavano e vanno a tutto sostegno della loro battaglia. Veramente non ne capisco il motivo. La platea di sabato applaudì l’ing Marrocchi quando mise in evidenza l’assenza dei camini dal rendering di Acea. Ecco, dire in quel momento che anche Arpat confermava la presenza di 4 camini + 1, indicandone pure le caratteristiche, avrebbe rafforzato il rilievo di Marrocchi. Credo. O no?
Questi riferimenti indicati da Paolo Scattoni sono a disposizione di tutti.
Ognuno si farà la sua opinione ma negare l’evidenza non è mai stato un indice di intelligenza.
Chi voleva fare l’ha fatto a suo tempo chi ha solo veicolato le informazioni fornite dal sindaco ha scelto un’altra strada e non è credibile che venga oggi a dirci come stanno le cose.
Lo sappiamo da noi come stanno le cose e lo sappiamo perché c’è toccato perder tempo a leggere e studiare le carte. Anche quelle che sono in Regione.
Nessuno ci ha mai regalato niente in questa vicenda.
Eh Marco, si sà, ormai io sono sempre quello che legge male……
Che sia prolisso e logorroico sfondi una porta aperta,lo vedono tutti, ma lo sono un po’ per carattere ma soprattutto -e l’ho sempre detto- perchè penso che la gente abbia bisogno di capire da dove vengono le cose.E’ una mia presunzione? Forse lo è,ma quanto a passare da fesso non è che mi piaccia molto.Ci passo se ci voglio passare, altrimenti cerco di argomentare.E credo che in questo caso di cui parliamo le cose sostanzialmente siano come ho detto.E non da adesso.
Una curiosità:”Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre. La verità arriva ❤️ Ma il sindaco in questo post a chi si riferiva esattamente? Forse ad Acea?
http://www.chiusiblog.it/?p=35399
http://www.chiusiblog.it/?p=35404
http://www.chiusiblog.it/?p=35418
Per fortuna che oggi la tecnologia ci permette di ricordare velocemente i fatti a chi ha poca memoria. È assurdo pensare però come nei momenti che quei dati sono usciti i bravi informatori li abbiano ignorati senza dire una parola e che fino a 10 giorni fa chi citava quei dati venisse accusato di dire menzogne. Questo è uno degli aspetti più deprimenti di questa vicenda, l’assenza di un’informazione libera.
mai accusato nessuno di dire menzogne. Se mai di fare propaganda, o polverone, in qualche caso. E questo indubbiamente è stato fatto, da più parti.
Tutta questa vicenda ha dei contorni surreali: una pièce di Ionesco sarebbe stata più lineare.
Si parte da un progetto presentato come innovativo, all’avanguardia, con il rendering di un impianto che assomigliava a un ospedale. Purtroppo, mancante della parte essenziale: i camini.
E’ chiaro che si è preso in giro l’intero mondo e, prima di tutti, il Sindaco: ricordo che Bettollini ha parlato in qualche occasione di un impianto a emissioni zero (quindi si è fidato di quanto gli hanno mostrato).
In sostanza, avevamo di fronte un volgare carbonizzatore (per il quale hanno anche avuto la faccia di chiedere una variante) travestito, spacciato da astronave.
Per di più, nel frattempo, le informazioni, le dubbiosità che attraversavano l’amministrazione comunale sono cadute gocciolando come da un pennino che perde l’inchiostro: ogni goccia si diluiva in un mare di illazioni e diventava invisibile.
Il risultato finale è una gran confusione in cui nessuno sa più chi sta giocando e in quale ruolo.
Questa confusione emerge anche in un recente intervento di una ragazza su un altro articolo “in tema”, intervento che Marco ha stigmatizzato come passibile di denuncia, andrebbe invece
guardato con molta attenzione: mostra la filigrana di come viene percepita dalla gente comune l’azione del Sindaco su questa vicenda. Invece che minacciare denunce, bene sarebbe stato cercare di leggere il segnale che arrivava.
Al di là della mia convinzione sulla buona fede del Sindaco, occorre sottolineare che questo sentimento diffuso di vederlo come “controparte” non è il prodotto di quattro “untori” ma il risultato di una comunicazione istituzionale lacunosa, incerta, poco chiara, abbagliata dal plauso social ma incapace di arrivare davvero alle persone. E mi chiedo perché tutto questo articolato che hai presentato non è stato reso pubblico direttamente dalla fonte principale? Dovevamo aspettare l’illustrazione di Franchi?
Si batte la grancassa per molto meno e, su una cosa così spinosa, ci si fa timidi, con l’altro risultato di aver aperto la porta al fuoco “amico” di una campagna elettorale regionale che pare imbastita quasi “contro” il Sindaco di Chiusi.
Il fatto che ACEA si volga a Castiglion del Lago non è affatto un buon segnale, sia per i castiglionesi sia per tutta la nostra zona: viene messo a repentaglio il Chiaro, il Trasimeno o tutti e due? Si, credo proprio che il Comitato non potrà andare in vacanza
X Marco Lorenzoni.Secondo te cos’è un ” polverone” se non il sostenere le argomentazioni sbagliate e senza fondamento che fin’ora si sono rivelate tali da far propendere di fare marcia indietro all’Amministrazione che si deve riallineare( ob torto collo,si ob torto collo) con quanto sostenuto dai comitati dopo aver incassato il No di tutti gli organi preposti ? Il polverone lo avrebbero fatto i Comitati ? Meno male che ci sono stati e che probabilmente grazie a loro si eviterà lo sconcio in un territorio come il nostro,ma non è ancora detto mi sembra di capire…. Ma non basta nemmeno questo che è successo per cercare di cadere sempre in piedi da parte tua e quindi ancora intignare ed insistere per stravolgere le cose, gli aspetti ad esse legati ed i percorsi storici di chi si è sempre opposto trovandosi davanti la negazione ed all’ostracismo, tant’evvero che c’è gente indignata perchè ha dovuto lavorare per quasi un anno e mezzo alla ricerca dei dati e per sapere nella realtà le cose come stavano? C’è bisogno di dire che si sono alzati polveroni da più parti, per confondere la mischia e ricavarne poi le responsabilità dirette ed indirette come se fossero di tutti ? Ma chè davvero davvero pensi che tali intenti non si possano comprendere e che la gente ormai non capisca e che sia stufata di questo modo di governare e dei comprimari che nei media reggono la balla ? Il tuo tentativo di dire che i polveroni si siano fatti da diverse parti è smentito dai risultati, dalla gente che è intervenuta sentendosi spingere verso un futuro come minimo incerto prima di ogni altra cosa sotto il profilo della salute e tutto questo per l’operato preciso di persone facenti parte di precisi agglomerati politici che ancora oggi come scrivi riscuotono la solidarietà dei loro vertici.A me sembra un tentativo disperato di poter cadere in piedi qualsiasi cosa possa succedere e nello stesso tempo rimane evidente il tentativo di portare acqua al molino dell’establishment che ha indorato il proprio camminio di modalità e concezioni errate principalmente per sottocultura politica ( ed è questa la prima cosa che risulta su tutte in senso assoluto secondo me !) mostrandosi permeabili alle manovre di gruppi di interesse che chiaramente fanno il loro interesse e della gente gliene cale il giusto come si suol dire…., perchè quel partito politico ai quali vertici sono stati espressione aveva e rimane con una concezione sbagliata di quello che concerne l’interesse pubblico ed anche di ciò che la gente possa e voglia richiedere ad una amministrazione corretta, per prima cosa quella di essere coinvolta nelle decisioni importanti.Abbiamo già discusso abbastanza su questi capitoli ed anche su questi particolari,ed ancora ci si intigna a fare come il cacciatore di frodo col cervo sulle spalle e che fu fermato dalla venatoria: ”Negare, Negare e fortemente Negare”,ma anche dalle colonne del tuo giornale si evidenzia questo.Ancora non ti è bastato e dici che da più parti si siano alzati i polveroni? I polveroni sono stati alzati da coloro che credevano che la cosa potesse filare liscia come il brodo e che via via che si annunciava sia la politica chè le amministrazioni esprimevano la solidarietà al progetto ! lo vuoi più polverone di questo ? Ed è chiaro che la gente che va sui social ed esprime ciò che pensa e le proprie idee ed anche quei partiti politici mostratisi da subito contrari hanno reagito.E cosa dovevano fare se le maggioranze di chi governa le Provincie sono di un preciso colore politico, starsene a casa a vedersi passare sulla testa ciò che ritenevano ingiusto ?E’ questa tua ritrosità a riconoscere il granchio che hai preso e che se non ci fossero stati proprio i Comitati la cosa sarebbe già stata avviata liscia come l’olio.E liscia come l’olio anche perchè noi che abbiamo questa età che hai anche tu l’abbiamo visto come sono passate sulla testa della gente, silenti,silenti, senza colpo ferire le realizzazioni di certi scempi al territorioche solo in parte sono state fermate. Solo che la gente-almeno in questo caso e per questa volta- dove si potevano mettere in pericolo i propri interessi principalmente di salute e di sviluppo, non si è dimostrata fessa come credevano ed ha trovato il verso di reagire.Purtroppo caro Marco siamo ai punti che questo dovrebe rappresentare una lezione per la politica, ma ciononostante ho i miei dubbi che lo sia .Ed è per questo che ho già detto nei miei precedenti interventi, che sarebbe meglio per tutti che fossero mandati a casa e che nello stesso tempo si rendessero conto che quando si perde il contatto con la gente- non quella come dicono loro che è stata impaurita dal terrorismo dei comitati, quella semmai è stata la parte davvero più coscente perchè ha trovato la forza di opporsi e di organizzarsi- ci si può aspettare di tutto e la responsabilità di ciò che può succedere è davvero grande.Ma se non si sà governare perchè nell’etica di governo c’è chi non riconosce nemmeno quale sia l’interesse pubblico e lo fà soggiacere a quello privato e lo fà con una nonschalanche e superficialità al punto che alle contestazioni di un Comitato per la salvaguardia della salute dei cittadini e del territorio gli venga riconosciuta anche prima che finisca l’inchiesta che ciò che viene portato avanti sono cose vere e limiti reali tali da far ritenere dubbia ed anche ”sperimentale” l’operazione in oggetto del contendere, vuol dire secondo me una cosa sola e si scopre l’acqua calda ed è che la gente non ha davvero bisogno di soggiacere agli interessi dell’industria sia privata chè pubblica ma che agisce con tutte le forze a propria difesa,della propria salute e di quella dei propri figli.Ed allora se deve essere la politica( e sono io il primo a dirlo che la politica serve e che della politica non si possa fare a meno) ma la politica fatta da questi politici che agisce come filtro per cercare di far passare sulla gente le condizioni di profitto del ” customer’s care” delle Spa o di chi si voglia, è bene che questo tipo di politica la gente la mandi a casa a forza di calci sul retro….e che allora si rifletta su come agisce permanentemente e ripeto permanentemente, quel mondo che ci ha sempre dipinto l’anomalia che ha sempre caratterizzato ciò che ha detto la destra e che si annida secondo loro nella nostra Costituzione da loro definita come ”Sovietica”. Se fosse stata ” Sovietica” parecchi irriducibili frequenterebbero ancora dopo il 1947 i corsi di rieducazione. Se non è sovietica lo si deve non a chi è riuscito a scantonare i vincoli stabiliti dalle leggi ed a delinquere, ma lo si deve alle lotte di chi nel tempo i vincoli hanno imposto e che adesso si vuol eliminare perchè si dice che esiste la burocrazia.Ma c’avete mai pensato che in Francia, Inghilterra, Danimarca,Olanda, Germania non c’è tutta questa burocrazia perchè non c’è la carica di mafiosità, clientelismo e servilismo che esiste in Italia e che è propria della parte più ignorante, retriva ed individualista del popolo italiano? In quei paesi che ho elencato certo le cose vanno più spedite perchè non c’è bisogno di dimostrare con i certificati che le imprese siano esenti da comportamenti mafiosi e delinquenziali, non c’è bisogno di sentenziare e stabilire per legge i vincoli agli interessi privati che sormonterebbero se potessero ogni legge.Allora cosa è che produce i vincoli che impediscono al privato di agire solo per i propri interessi e non rispettare il consesso e l’utilità pubblica se non il tentativo di arginare-spesso inutile-la delinquenzialità tanto presente in una etica di vivere italiano come abbiamo noi ? Non mi dilungo oltre perchè si và fuori tema, ma una cosa è certa che quando i cittadini odorano che si possa produrre un torto permanente a loro svantaggio hanno la forza di reagire ed il sistema dei soldi che vorrebbe spianate intere autostrade di fronte alle proprie iniziative questo non lo tollera e la politica spesso prende le parti assumendosi come il filtro di queste situazioni.Chiusi è un piccolo paese di provincia,al centro di una zona di bellezza paesaggistica di tutto rispetto ma non solo di questo,anche una zona al centro di una regione dove la qualità di vita è una realtà al confronto di certe altre zone confinanti con la nostra,ma dal dopoguerra ad oggi basterebbe dare uno sguardo, anche alle piccolezza per rendersi conto che molte delle realtà decise dalle varie amministrazioni che si sono succedute sono un risultato altamente scadente di progettazione, edificazione, e reti di logistica che sono in connessione fra loro in maniera del tutto scadente, obsoleta, oggi insufficiente.Purtuttavia si spendono i soldi per opere inutili per compiacere e seguire gli interessi che non sono della popolazione.E ci si incazza e si cerca di sminuire il problema sennò la popolazione si può risentire ed avercela con chi amministra ? E’ questo il timore? Allora, di quale progressismo si è portatori ? E’ veramente tutto il contrario di ciò che si ha interesse al fine che non ci debba apparire.Ci sarebbe veramente bisogno di una nuova Costituente,dove fossero spazzati via i legami di interesse e dove la politica potesse veramente essere dalla parte dei cittadini.Invece lo si dimostra da quanto succede che è tutto il contraio anche se ci si predispone sempre a difendere quelle istituzioni che dovrebbero salvaguardare la vita dei cittadini ma che devono essere stoppate il più delle volte dalla iniziativa della gente che si incazza perchè chi è delegato a decidere lo fa nell’interesse non dei cittadini. E questo me lo chiami polverone ? Questo secondo me è quanto rimane della dignità della gente, anzi di quella che la dignità non l’ha persa e che non la vuole perdere, e con la dignità non vorrebbe perdere nemmeno la salute. Dille diritte le cose come stanno invece di cincischiare !
x Enzo Sorbera….”il Sindaco si è fidato di ciò che gli è stato mostrato”. Leggo ciò che dici e lo intendo come una tua considerazione finalizzata a sollevarlo quantomeno dalle responsabilità politiche che comunque un Sindaco deve avere per salvaguardare la salute dei propri cittadini.Cosa vuol dire : ”.si è fidato” ? Mi sembra sembra che tu dimentichi che avrebbe dovuto assicurarsi in primis lui di quanto c’era dentro la busta comperata al supermercato e che gli hanno fatto trovare già sigillata, perchè non avendolo fatto ed avendo nell’incontro televisivo di Tele Idea spiegato le ragioni che abbiamo tutti sentito,quasi se fosse lui in totale conoscenza che le caratteristiche della creatura che si andava ad installare sul territorio non presentassero problemi,quei problemi di fronte ai quali tutti gli enti hanno avvalorato il No,allora mi sembrerebbe se è lui che su tutti ha la responsabilità della salvaguardia della salute e di come possano vivere la vita i suoi concitadini,questo basti ed avanzi a notare che ci sia stata almeno una grande sottovalutazione sia amministrativa sia politica della questione. E questa è secondo il mio avviso la prima pecca della vicenda perchè tale pecca di natura- anche se vogliamo politico- strategica, è conseguente alla pecca precedente di non aver voluto ascoltare la popolazione e quindi evitato di dare di se e della cosa -insieme a tutta la maggioranza che l’ha seguito su tale terreno e che una figura tanto felice insieme a lui non ha fatto mostrando l’incapacità di ragionare con il proprio, ma anche e come al solito di non alzare mai la manina per provare ad evidenziare anche un minimo di disaccordo-cosa questa che può benissimo esistere all’interno di una maggioranza e che nella normalità dei pareri di fronte ad una problematica come quella di cui parliamo-avrebbe segnato anche in parte l’autonomia di pensiero ed avesse forse anche potuto introdurre elementi più possibilistici. Invece si è preferito andare col capobranco verso dove erano appostati i cacciatori( I comitati) tanto per seguire un gergo di caccia…Questo significa l’incapacità pressochè totale a decidere col proprio cervello al punto tale che ci sono stati membri della maggioranza che candidamente hanno dichiarato-ma solo dopo che erano emerse le difficoltà rilevate- che loro erano contrari al carbonizzatore. Detto questo contesto ciò che tu dici.”il risultato finale è una gran confusione in cui nessuno sà più chi sta giuocando ed in quale ruolo”. Nemmeno per sogno Enzo Sorbera !!… : il risultato finale invece è di grande chiarezza nella quale si è perfettamente capito anche e soprattutto basandosi sui documenti,sullo sforzo per il loro ottenimento, sulla evidente pervicacia del comitato, per l’impiego di esperti credibilissimi ed informati che il pacchetto confezionato al supermercato e sigillato,è stato aperto a casa e si era visto che conteneva non quello che è stato evidenziato dal rendering ma le sue risultanti un tantino diverse,tant’evvero che gli enti preposti a dare giudizi la loro l’hanno detta ed in maniera sostanzialmente netta.Ora-ma questo è il mio pensiero- quando ho detto che il sindaco è il terminale in questo caso di un treno che si è mosso diverso tempo addietro ed al quale è stato cercato di togliere delle castagne dal fuoco da parte di un vertice politico regionale soprattutto per una serie e quantità di motivazioni di carattere politico, economico e d’immagine, in una fase politica dove il vento sembra non soffiare più nelle vele in poppa al PD sul territorio e su altri a noi confinanti,si è cercato di risolvere sia il problema del disinquinamento dell’area( cosa fatta solo in maniera limitata ed insufficiente) ma che avrebbe a detta di esperti richiesto cifre grandissime ed interventi molto più profondi di quelli che ci sono stati nel terreno interessato , ma anche di risolvere i problemi del rimpinguamento del bilancio comunale e della sistemazione definitiva della ” bioecologia acquisita” che qualche anno or sono funzionava perfettamente dopo certi interventi e che adesso guarda caso è considerata obsoleta.Non pensi che possa sorgere da tutto questo una domanda plausibile da uomo della strada quale sono che di fronte a questa levata di scudi l’establishment si fà un tutt’uno e cerca di non perdere i consensi e possa correre ai ripari stoppando l’operazione poichè il rischio di diventare il secondo partito nel territrio si sarebbe fatto reale ? Siamo adulti tutti e lo sappiamo bene che se le narici in periferia non sono avvezze al fiuto, quelle delle città e che producono le direttive sono narici molto più raffinate di quelle di chi fiuta cinghiali alla posta….ed allora non nascondiamoci dietro ad un dito perchè qui viene riproposta la figura del vagone che si trova in mezzo al treno. Di fronte a tutto questo vorrei sapere il tuo parere su come si sia svolto il contatto conoscitivo che ha portato la straordinaria mente pensante che l’insediamento di Acea fosse quello che Chiusi avesse potuto accogliere.Certo c’è stata la gara poi ci sono state le considerazioni della prospettazione ad Acea delle possibilità che erano in quell’area.Ed allora non mi sembrerebbe che chi abbia portato la busta sigillata a casa poi l’abbia aperta per vedere se dentro conteva formaggio, pane o carne perchè tali alimenti lui dentro non ce li aveva messi ma credo che si sarebbe dovuto accertare perchè la busta l’aveva aperta in casa propria che era il territorio ed il Comune di Chiusi.Ed allora la considerazione che fai sulla ” comunicazione” che io definirei non carente ma inesistente e consapevolmente inesistente-perchè qui non si parla di bambini dell’asilo-ma di amministratori pubblici e perdipiù che si fregiano di una etica politica di un certo modo e colore( che per me non è il rosso ma il bianco ed anche scolorito perchè parecchi di loro anche se laureati dovrebbero frequentare i corsi del tipo di quelli che una volta si tenevano alle Frattocchie- indipendentemente dal credo politico di ognuno- dove si parlava di politica e di ciò che la politica rappresentasse) e se nessuno glielo ha insegnato all’età della ragione che tutti lor signori hanno,sarebbero dovuti quanto meno insorgere e dire la loro su quanto c’era dentro la busta e non remare contro gli interessi della gente-perchè si rema contro in questi casi anche rimanendo in silenzio- e dico questo perchè in questo film che abbiamo visto l’equidistanza non c’è stata da parte loro anche se si sono riservata la via di fuga al fondo delle questioni dicendo che se fosse stato un impianto nocivo non si sarebbe fatto perchè le clausole di salvaguardia l’avevano già messe nero su bianco. Ora io ti conosco come una persona intelligente ed attenta alla critica, ma questo non è forse un caso di cattiva coscenza nel senso che come ho già detto in altri interventi che il Sindaco è un vagone di quel treno il cui locomotore non risiede a Chiusi bensì a Firenze ed anche relativamente a Siena e la sua funzione certamente risiede e gli consegna il potere di dire SI o No all’insediamento(vorrei vedere che avesse detto SI dopo tutto quello che è stato detto)ma il problema se permetti è in altro loco e se sempre permetti è soprattutto la sostanziale superficialità ammantata e coperta da tecnicismi politici e decisionismi che si esprimono in altri luoghi dove con rispetto parlando un Sindaco spesso come ho già detto è solo un vagone messo in mezzo al treno in marcia e che attaccato al vagone davanti trascina quelli dietro di lui,e non può nè fermarsi nè rallentare perchè la velocità la stabilisce la motrice.Ma questo non lo dico per mitigare le responsabilità di un Bettollini al quale la politica vedremo se avrà il coraggio di andare oltre le mere dichiarazioni verbali di sostegno fatte dal PD provinciale,ma di certo stiamo assistendo allo spettacolo del Re che è nudo e del capo dei Re che si raccomanda con le lacrime agli occhi e chiede ad Acea di fermarsi.Allora se tu credi in questa politica che produce questi spettacoli e che PRECONFEZIONA queste buste della spesa sigillate,io al contrario non ci credo e penso che questa sia una condizione da dover combattere a viso aperto perchè ne và della nostre condizioni e si dimostra che non sia affatto vero che hanno sposato il benessere dei cittadini ma che invece sono stati sia nel passato sia nel presente permeabili tutti o quasi-questi di adesso senza meno- al modello di sviluppo che si sono fatti inserire dentro le loro teste e che quando si accorgono che possono perdere il consenso della loro gente fanno marcia indietro e pensano di coprire con tale marcia indietro le loro lacune sia politiche, sia ideali, sia di visione, per poi a distanza di tempo magari ritornare ad essere presenti e riproporre quello che la politica guidata da altri gli fa compiere. Ed allora per me non ci sono scusanti.Nei luoghi più civili d’Europa si va a casa per molto ma molto di meno.
Carlo, chi non ha mai preso fregature può scagliare la prima, la seconda e anche la terza pietra. E’ un po’ come quando compri un’automobile di nuova generazione: non sei in grado di valutare tutta la sua affidabilità e quindi devi “appoggiarti” a valutazioni altrui (l’amico che ha letto la rivista specializzata, l’amico che già ha quella marca, ecc.); in questo caso c’è stata troppa sicurezza, avallata dalle cifre promesse dal ministero e dalla regione. Cifre del genere porterebbero a un affievolimento della cautela di chiunque, siamo sinceri. Non è una scusante, ovvio, e il primo a pagare politicamente e moralmente la propria ingenuità sarà Bettollini.
Si lo sò, la politica come del resto la vita funziona così, ma quello che mi premeva sottolineare è che probabilmente-come tu dici- a pagare sarà solo lui, gli altri ai vertici non pagano mai, perchè- ed il mio sarà qualunquismo populista gratuito e sciocco forse- ma la responsabilità di tutto questo oltre che ad essere del Sindaco(parlo di responsabilità politica attenzione) è soprattutto dei vertici di quella piramide che stà sopra di lui a livello politico. Ed è per questo- e credo che non ci voglia una intelligenza superiore per capirlo- che raramente quelli da cui proviene tutta l’impostazione e l’affiancamento della conduzione dei processi decisionali , raramente pagano.E se un partito politico così svalutato nei territori vuole recuperare la credibilità che ha perso-perchè l’ha persa diciamocelo francamente- non dovrebbe dare uno spettacolo simile anche affidandosi a casse di risonanza mediatiche che palesemente sono il contrario dell’etica politica, perchè la gente lo percepisce questo.Ed allora è inutile cercare di prendere le difese di questi pezzi di establishment perchè lo spettacolo a cui ci hanno abituato questo è. Ma me lo insegni anche tu come altri che la politica contiene sempre viottoli di salvaguardia e di scappatoia per non essere estromessa e l’abbiamo visto anche in passato che lo spettacolo a cui siamo stati sottoposti non sia molto edificante fra chi viene nominato per chiamata a far parte di strutture economiche(banche),a chi approfitta del treno che passa e che ”si può prendere solo una volta nella vita e sarebbe da capire chi ci salta sopra” e l’esempio attuale di pilotaggio dall’alto, mi sembra che se poi i cittadini reagiscano in un certo modo si vorrebbe che la colpa fosse dei cittadini? Si, forse la colpa alla fine è la loro perchè li hanno eletti loro. Oggi sono anziano, ma ho conosciuto nel corso della vita gente che ha fatto politica tutta la vita e tutta la vita ha dedicato a questa in maniera disinteressata e non ha preso mai prebende e/o stipendi o cariche da farsene lustro, anzi se debbo dire la verità che economicamente e moralmente ci ha anche rimesso, ma una volta le cose funzionavano così anche se allora esisteva sempre l’arrivismo, ma diciamocelo francamene che la cultura con la C maiuscola era diversa, oggi imperversa irrimediabilmente la sottocultura,principalmente quella politica,guidata sempre più spesso dal mondo dei soldi, solo quasi esclusivamente da quello e che vuole spesso apparire cultura perchè spinta da apparati mediatici che lavorano per tale sottocultura al loro servizio. E se non s’inverte questo processo da dentro la politica, caro Enzo è la fine per ogni cosa.