UN VOTO IGNOBILE DELL’EUROPARLAMENTO: EQUIPARARE COMUNISMO E NAZIFASCISMO E’ UN’OFFESA ALLA STORIA

sabato 21st, settembre 2019 / 12:09
UN VOTO IGNOBILE DELL’EUROPARLAMENTO: EQUIPARARE COMUNISMO E NAZIFASCISMO E’ UN’OFFESA ALLA STORIA
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Ieri in Europarlamento è passata con 535 voti favorevoli 66 contrari e 55 astenuti una risoluzione “sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa”  all’interno della quale però, uno dei punti cardine è l’equiparazione di fascismo e comunismo come esempio negativi di regimi totalitari. 

Il testo sottolinea che in molti paesi europei la simbologia comunista è già stata messa al bando e  invita gli stati membri che non lo hanno fatto a prendere in considerazione tale eventualità e a rimuovere (ove siano presenti) intitolazioni, monumenti e qualsiasi altra cosa sia riconducibile al comunismo e ai suoi regimi.

Non solo, ma nella medesima risoluzione si dice che la presenza nell’UE di movimenti di estrema sinistra (tranquillamente equiparati all’estrema destra) rappresenti una seria minaccia per la democrazia. Il testo poi si chiude con un elogio della democrazia liberale e lo sviluppo che con essa stanno raggiungendo i paesi europei.

La risoluzione è stata votata da liberali, popolari, socialisti e fascisti. Per quanto riguarda le forze politiche italiane anche dal Pd, insieme a Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.  Ecco, per il Pd un bello scivolone. Non perché abbia ancora qualcosa di… comunista. Ma perché la risoluzione è un attacco alla storia, alla memoria. E una falsificazione della storia. Un’offesa a milioni di persone imprigionate e torturate e uccise nei lager, nelle prigioni. Moltissime delle quali erano lì solo perché di fede politica comunista.

La risoluzione votata dall’Europarlamento sembra dimenticare che senza l’avanzata e il contributo dell’Armata Rossa l’Europa centrale non sarebbe stata liberata dal giogo nazista. Che senza quei 27 milioni di morti sovietici e senza le centinaia di migliaia di partigiani comunisti in tutta Europa, dalla Francia all’Italia, alla Grecia, alla Polonia, la guerra al nazifascismo sarebbe stata più lunga, con ancora più lutti e più macerie.  Va ricordato agli europarlamentari di memoria corta che a liberare i campi di sterminio di Auschwiz, Treblinka, Birkenau furono i soldati sovietici e non gli anglo-americani..

Lo fece anche Monicelli, commentando il “falso storico” in cui cadde Benigni ne “La vita è bella”.

E va ricordato, he a bandiera che sventola sul Reichstag a Berlino il giorno della liberazione della capitale tedesca è una bandiera rossa con falce e martello e stella (foto di copertina). Perché altrimenti si fa confusione…

Il professor Franco Barbero, storico di fama, proprio in questi giorni al Festival della Mente ha ricordato altresì come lo stesso Patto Ribbentropp-Molotov del 1939 tra la Germania nazista e la Russia di Stalin, portato da alcuni ad esempio, per giustificare l’equiparazione nazismo-comunismo, fu solo la conseguenza del rifiuto di Francia e Inghilterra a fare un patto con l’Unione Sovietica per fermare l’avanzata tedesca, in quanto in quel momento Francia e Inghilterra ritenevamo tutto sommato Hitler più affidabile e più utile di Stalin. Così lo stesso Stalin agì da solo per salvare in quella fase la sua nazione…  Barbero è uno storico tra i più affermati e ascoltati.

Insomma equiparare la falce e martello alla svastica e alla croce celtica, è un obbrobrio politico che sembra voler affermare il principio che le democrazie occidentali liberal-liberiste e il sistema capitalistico sono il migliore dei mondi possibile e tutto il resto è spazzatura. Che è anch’esso un principio non veritiero.

I regimi totalitari comunisti hanno fatto disastri in termini economici, di diritti umani, di democrazia, questo è innegabile. E in effetti molti sono crollati (producendo altri danni), ma il contributo dato dall’Unione Sovietica e dai comunisti in tutti i paesi europei, alla guerra contro il nazifascismo è altrettanto innegabile e non può essere né ignorato, né cancellato dai disastri successivi. Così come è innegabile che il simbolo della falce e martello abbia rappresentato, al contrario della svastica o del fascio littorio,  una speranza di riscatto morale e sociale per milioni di persone in tutto il mondo. Non solo laddove i partiti comunisti sono andati al potere, ma anche e soprattutto nei paesi a conduzione capitalista e liberale…

Tornando alla risoluzione del Parlamento Europeo, sorgono spontanee alcune domande: per esempio il padre di Roger Waters (basista e fondatore dei Pink Floyd) era un militare britannico , che cadde nello sbarco di Anzio nel ’44. Si era arruolato volontario perché comunista e quindi antifascista. Adesso non è più un eroe e un liberatore dell’Italia? E con la Cina e il Vietnam paesi emergenti e in crescita economica tumultuosa,ma a guida comunista i paesi occidentali non devono più fare affari o avere relazioni diplomatiche?

Ora, che certe cose le dicano Salvini e i post fascisti italiani o sovranisti fascistoidi di mezz’Europa, ci può stare. Fanno sempre equazioni molto semplici. Quello che stona è il voto dei deputati socialisti e del Pd, che possono legittimamente rinnegare il comunismo, ma non possono riscrivere la storia come se fosse andata in un altro modo.

M.L.

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