GRETA, CAROLA, KAMALA E LE ALTRE: LA SPERANZA E’ DONNA. RADICALE E DI SINISTRA…
Che il mondo sia generalmente maschilista non lo scopriamo certo adesso. Proprio ieri un giornalista napoletano aveva definito il calcio femminile “un covo di lesbiche” (perché “una donna che decide di giocare a calcio deve essere per forza lesbica, come un uomo che decide di fare il ballerino è nella maggior parte dei casi gay”)… Ma, fateci caso, chi sono i nemici pubblici numero uno dei potenti di questo periodo? Chi è che la gente allineata e coperta con i governi del momento non sopporta? Tute donne, alcune giovanissimie.
Greta Thunberg, la ragazzina svedese che protesta contro l’indifferenza verso i cambiamenti climatici. E’ diventata un’icona del web, una “faccetta” che porta sfiga. Una che predica sventure e somiglia a “Mercoledì” della Famiglia Addams. Per molti è una rompicoglioni insopportabile e “una che serve alle lobbies e alle mulinazionali”.
Poi la Capitana della Sea Watch 3, Carola Rackete, arrestata ieri a Lampedusa per aver forzato il blocco navale imposto dal ministro plenipotenziario italiano Salvini, dopo che aveva salvato in mare 32 migranti/profughi/naufraghi che per 15 giorni sono stati tenuti lì, in mare, come pacchi postali senza possibilità di approdo… Carola, una giovane marinaia tedesca che ha fatto il suo dovere, assumendosene le responsabilità, esattamente come fecero tanti militari italiani nel ’43-44-45 quando disobbedendo alle leggi si schierarono con la resistenza al nazifascismo…
Quelli che accusano Carola Rackete sono gli stessi che deridevano, due mesi fa, la giovanissima Greta definendola Gretina… Anche le argomentazioni sembrano le stesse: non solo sovranismo e nazionalismo d’accatto e a buon mercato, ma anche misoginìa, antifemminismo, disprezzo per chi prova a coniugare i verbi secondo un lessico umanitario.
Verrebbe da ricordare ciò che scrisse un prete fiorentino (non un leader bolscevico) ai cappellani militari: “l’obbedienza non è una virtù”. Sono passati più di 50 anni… E ancora non abbiamo capito la lezione di Don Lorenzo, priore di Barbiana..
Personalmente credo che Salvini e chi con lui inneggia all’arresto di Carola Rackete tra non molto dovrà rispondere di queste nefandezze. Perché la storia ci mette un po’, a volte, ma arriva sempre a chiedere il conto delle cazzate.
Detto questo mi viene da notare che sono donne anche le figure che in questo momento fanno sperare in un qualcosa di meglio, nel prossimo futuro: penso ad Alexandria Ocasio Cortez e a Kamala Harris del Partito Democratico Usa. Radicali e determinate quanto il “socialista” Bernie Sanders.
Una è giovanissima, l’altra è una cinquantenne, entrambe di origini ispaniche o indo-americane. Leggermente “colored” tutte e due. Sono loro la speranza di mandare a casa Donald Trump. O quantomeno le due punte di diamante dei Dem…
Così come in Europa, le elezioni del 26 maggio hanno indicato Annalena Baerbock, leader dei Verdi tedeschi, come la figura più rilevante di una sinistra nuova, aggiornata, pragmatica, ma anche fortemente antagonista rispetto ai modelli dominanti…
Dall’altra parte del pianeta, in Nuova Zelanda un’altra giovane esponente laburista non ancora quarantenne è diventata Primo ministro: si chiama Jacinda Kate Laurell Ardern… Posizioni piuttosto radicali sulle politiche sociali, apertura all’immigrazione…
Insomma un altro mondo rispetto a Salvini e al nulla dei 5 Stelle non solo è possibile, ma è già presente e attivo… E prima o poi il vento cambierà anche da noi. E’ sempre stato così, anche il blues, il rock sono arrivati da oltre oceano… E pure google o facebook. C’è solo da aspettare che passi la nottata, sperando che non sia troppo lunga. Ma, come cantava Luigi Tenco, “non so dirti come e quando, ma vedrai che cambierà.”
m.l..
Tutti siamo umani e tutti possiamo sbagliare ma sarebbe bene che ci si chiedesse rispetto a che cosa.Per me non senz’altro rispetto ai diritti delle persone che sono intoccabili soprattutto quelli vitali che un capitalismo sempre più volutamente non messo sotto lente di ingrandimento produce nella testa delle persone tramite-non mi stancherò mai di dirlo, tramite il complesso mediatico- che continua ad oscurare le ragioni vere di quello che si sta producendo.Prima o poi dici che passerà,ma sarebbe idoneo anche fare un bilancio ed esprimersi sulle ragioni del perché si producono queste cose.Probabilmente si vedrebbe che a quel capitalismo che ha creato la società irrazionale e dipendente dal denaro,ha concorso profondamente la cultura di sinistra proditoriamente e volutamente modificata dalla penetrazione di istanze per le quali essa è oggi sulla graticola e posta davanti un grande interrogativo che è quello se abbia dentro di se i contenuti etici del riscatto dei deboli.E questa non è una cosa da nulla perché sta’ portando ad uno scontro ed a un conflitto dentro le classi che essa stessa sostiene e lo vediamo tutti i giorni sua se analizziamo i consensi di quanto rimane della classe operaia sia della società civile in generale.Il dire prima o poi passerà fidando sui valori che ciò che dici dicono di difendere è un esercizio impotente di fronte ai meccanismi che muovono il mondo è le grandi nazioni con potenti risorse umane e finanziarie che appaiono sullo scenario mondiale, perché se pur passeranno anche quelle qui il problema è quello di come vivono gli altri due terzi del mondo ed il loro impatto sull economia mondiale.Siamo arrivati che tutti arricciano il naso quando si parla di capitalismo e di massimi sistemi ma le regole di convivenza dentro le varie comunità vengono scardinate,anzi sembra proprio che sia quella stessa sinistra legata al potere che quando li odira come interessi suoi sua la prima a non farli rispettare in nome di sentimenti come la solidarietà.Anche e non solo perché dietro di essa c’ e’ tutto un apparato che ci lucra indiscutibilmente perché si vedrebbe come lo si è visto molte volte che la solidarietà scatti dal momento che ci sono sul mercato le possibilità di fruire di entrate economiche altrimenti la solidarietà non scatterebbe e per farla scattare il sistema abbisogna di creare anche i mezzi di cui i media parlano solamente in positivo come le ONG.E la gente spesso anche nella propria ignoranza è portata a negarle e sentirle ostiche annullando anche il positivo in esse contenuto.Ed allora se la cosa come dici prima o poi dovrà cambiare , cambierà secondo me a prezzo di tragedie economiche per la popolazione italiana e non solo per questa.Quando i bisogni vengono conculcati seguend9 le politiche di austerità e le gabbie imposte dal capitalismo per continuare a reggere la fine è questa ed allora per incominciare ad uscirne bisognerebbe che cambiassero le leggi economiche anche e soprattutto dentro quell’Europa che ne beneficia lei stessa contro gli Stati PIG formati da milioni di uomini e donne.Solo così potrà esserci la speranza di poter cambiare ma le resistenze sono anche da parte della sedicente sinistra e ripetendomi per quanto riguarda Greta Thurnberg vogliamo veramente illuderci che la macchina del capitalismo se la vivesse come ostacolo come tutti i media c’è la presentano le avrebbero dato tale spazio che ha e che continua ad avere ? Quando il sistema annusa i potenziali rischi questi vengono emarginati ed annullati e non gli viene data ne’ la visibilità ne’ la libertà di indire le manifestazioni. quello. Che al sistema serve è il controllo delle situazioni che si creano a causa della propria irrazionale politica globale e fornire le valvole di sfogo ma nello stesso tempo produrre e continuare a produrre per il profitto organizzato con le regole economiche di questa Europa che non è da eliminare bensì da cambiare profondamente.E quando per anni ha governato la sedicente sinistra le condizioni sono tutte peggiorate ed oggi si insorge su chi voglia cambiare le regole.Il sistema ha trovato alla fine l’alleato giusto per continuare a prosperare sui deboli ed ancora i deboli gli credono.
Greta Thunberg non sarà un ostacolo al capitalismo.La capitana Carola nemmeno… Magari Alexandra Ocasio Cortez, Kamala Harris, Annalena Baerbock e Iacinda Ardern forse sì.. Perché ne stanno mettendo in discussione molti dogmi in paesi capitalisti e ricchi.
Chi c’è dietro a ste sprovvedute, manovrate a dovere dal capitalismo più losco che si sia mai visto ! Noi come boccaloni pensiamo sia farina del loro sacco ! La cosa più assurda che ” parlamentari ” del PD salgano a bordo e concertino di infrangere le leggi ! I tedeschi ci criticano ma trattano i ” migranti ” a bastonate e sedativi ( 10 minuti fa in televisione ) e li imbarcano ,a forza, rimandandoli da noi ” coglioni ” Italiani ! Ci vuole un referendum che determini se gli Italiani devono diventare pattumiera dell’Europa o no ! Basta con le ipocrisie,basta manfrine e ri atti dall’Europa !
Si ma il problema è anche quanto seguito hanno coloro che hai nominato è quanto incidono nella realtà.Qui da noi chi mette in discussione il capitalismo e le sue protuberanze e conseguenze disumane è gente come Fratoianni e suoi colleghi che salgono sulle navi ormeggiate con i carichi umani a bordo?Sono i Del Rio ed i Martina ? Questi. nella loro storia tanto per essere polemico si sono interessati mai a fermare situazioni di sfruttamento o sono scesi mai in piazza quando venivano bombardati paesi come la Libia,Siria, Iraq che hanno dato origine ai flussi di migranti ed ora versano lacrime per quei disgraziati e spesso sono proprio loro che parlano di coerenza.Questa è quanto rimane della sinistra italiana.Esempi di coerenza come questi di casa nostra sarebbe bene che finissero.Con tutte le contraddizioni che si possono addossare ai 5 Stelle, un indicatore possibile del fastidio e dell’intralcio che forniscono ad apparati e partiti schierati espressamente dalla parte dell’aziendalismo,di Confindustria e della concezione dello sviluppo capitalistico così manifesta dentro partiti come Forza Italia e nel renzismo latente del Pd,si può misurare anche dall’accanimento col quale il berlusconismo non se la prenda tanto col suo alleato leghiamo nei territori ma verso i 5 Stelle.Ma certo in una situazione tale nessuno nella cronaca parla di volontà di riformare ma di riformismo:” fa chiamo le riforme,basta che non cambi nulla” questo è quello che si insegue,tirando per i capelli il partito di maggioranza relativa ad accettare la TAV pena la rottura di governo.La base dove poggia il ricatto è quel contratto di governo di cui non si poteva fare a meno se si voleva governare che è scaturito dalla legge elettorale così come è stata impostata.Anche da tali condizioni proviene in casa nostra il casino verso il problema dei migranti che Salvini ha la forza ed il consenso di amministrare in questo modo.
Chiedo scusa.Nel mio ultimo intervento a 9 righi dalla fine leggi “facciamo le riforme basta che non cambi nulla”.Ed ancora dopo” coerenza “ considerare il punto interrogativo.
Carlo, ma gli articoli che commenti li leggi? Ti domandi quanto seguito hanno?. Bene, nell’articolo c’è scritto: una ha vinto le elezioni in Germania, una è primo ministro in Nuova Zelanda e le due democratiche americane sembra ne abbiano abbastanza. Kamala Harris al recente confronto tra i vari leaders dei Dem è stata la più agguerrita (insieme a Sanders) e ha demolito Joe Biden… Non sono proprio le ultime arrivate… Nè delle “meteorine”…
Ti prego alla fine del giro di giostra di avere memoria, poi vediamo dove si va a parare.Li ho già risentiti codesti discorsi, sai quante volte…
Una cosa è Carola Rackete (che in sostanza ha fatto quello che centinaia di attivisti di Greenpeace fanno per salvare le balene, ma nessuno grida allo scandalo per Greenpeace), altra cosa sono donne che hanno vinto le lezioni, che sono figure di riferimento in partiti importanti o addirittura guidano il governo nel loro Paese… La differenza c’è. E io da persona di sinistra, donne come la Harris o la Ocasio Cortez, come la Baerobock o la Adern (stando a quello che leggo di loro e delle loro posizioni) le voterei. Giorgia Meloni o Paola Taverna no. E neanche la Pinotti.