E BETTOLLINI STRINGE LA MANO ANCHE A SIMONA FABBRIZZI, CANDIDATA CENTRO SINISTRA A CITTA’ DELLA PIEVE. NASCE UN PATTO A TRE?
CHIUSI – Nella città di Porsenna il 26 maggio non si vota per il Comune, ma il sindaco Bettollini non sta con le mani in mano, la sua campagna elettorale la fa. E non per le europee. O quantomeno non solo per il voto al Pd alle Europee. La sta facendo per i candidati a sindaco del centro sinistra dei dintorni. In particolare per quelli di là del fosso. Il che non è semplicemente un segnale di amicizia, un endorsement di cortesia ai candidati politicamente più vicini. E’ anche un segnale politico rilevante. E’ il segnale che Chiusi guarda con interesse e attenzione a ciò che si muove “di là, oltre il confine” (come direbbe Bruce Springsteen), nella vicina Umbria. Bettollini infatti non si è speso per il candidato di Chianciano o di Montepulciano, lo ha fatto per Matteo urico di Castiglione del Lago e per Simona Fabbrizzi candidata a Città della Pieve. Con Burico si è fatto fotografare in una stretta di mano sul ponte tra le due Torri Beccati Questo e Beccati quest’altro. Sul Confine, appunto. E ieri analoga stretta di mano con foto con Simona Fabbrizzi davanti alla stazione ferroviaria di Chiusi, che è anche la stazione di Città della Pieve e davanti alla rotonda tra Chiusi Scalo e Po’ Bandino, esattamente sul confine tra Chiusi e Città della Pieve.
“Area Vasta: un’opportunità di sviluppo economico, sociale e sanitario -Insieme si fa molta più strada. Per questo vogliamo dare continuità alla politica di apertura e collaborazione con le aree di confine, sviluppando intese per una progettazione condivisa. Non promesse, ma azioni concrete. Una sinergia al servizio di tutti, per trasformare questa zona di confine in una terra di opportunità”– Queste e parole con le quali Simona Fabbrizzi ha accompagnato la foto di rito…
E venerdì prossimo, 17 maggio, iniziativa pubblica congiunta a Città della Pieve con la stessa Fabbrizzi, Bettolini e Burico. Per andare oltre le strette di mano e le foto ad uso dei social. Sta nascendo un patto a tre? Presto per dirlo, anche perché Burico e Simona Fabbrizzi le elezioni le devono ancora vincere. E non sarà una passeggiata, soprattutto per la candidata pievese, che deve vedersela con un avversario (Fausto Risini) che può pescare voti nella sua stessa area politica, pur essendo ufficialmente appoggiato dalla Lega. Intanto però, se non è un patto, è, come dicevamo un segnale. Per esempio, sulla sanità, dopo la chiusura dell’ospedale di Città della Pieve una maggiore integrazione tra l’area del Trasimeno e la Valdichiana senese (che in parte già avviene) potrebbe essere utile. Quando Simona Fabbrizzi dice “progettazione condivisa” sembra riferirsi alla proliferazione di aree commerciali e produttive sul confine, con troppe attività dello stesso tipo… E poi c’è la politica scolastica, già molto “integrata”, quella turistica, che è invece è da potenziare e su questo versante può dare un impulso forte l’imminente fermata di un Frecciarossa alla stazione di Chiusi. Cosa che dovrebbe concretizzarsi dal 9 giugno. Non a caso è stato presentato a Trenitalia un pacchetto turistico integrato che vede insieme le terre di Siena e l’Umbria che sta intorno al Lago Trasimeno.
Insomma segnali di superamento di vecchie logiche di campanile e di antiche divisioni. Il confine regionale resta, ma non può essere una barriera insormontabile e invalicabile, come è sembrata essere per alcuni dirigenti regionali soprattutto umbri, più attratti evidentemente dal richiamo delle Marche. Impauriti forse dalla possibilità che la Toscana più grande e più “potente” potesse fagocitare la piccola Umbria…
Non è che i rapporti tra paesi di confine li scoprono adesso Burico, Fabbrizzi e Bettollini. Anche in passato qualcosa si è fatto. Ma le due sortite con endorsement incorporato del sindaco di Chiusi sembrano a tutti gli effetti un colpo di acceleratore nella direzione giusta. Non solo una spintarella a chi deve pedalare per portare a casa la vittoria elettorale.
Bettollini fa sapere che chiunque sia a vincere le elezioni a Castiglione del Lago e a Città della Pieve, la sua linea non cambierà. Ma spera che a vincere siano Matteo Burico e Simona Fabbrizzi, che hanno una storia politica pregressa diversa dalla sua (la Fabbrizi è espressione di Sinistra Italiana, non del Pd; Burico è stato segretario Pd, non un pasdaran renziano), ma hanno la sua stessa età. Tra coetanei ci si capisce meglio. Si possono trovare affinità e vedute comuni che è più difficile tirar fuori quando ci si trova insieme o di fronte a persone di altre generazioni. E infine, particolare non secondario, tutti e tre sembrano intenzionati a ridare alle amministrazioni locali anche un’impronta politica più marcata. Meno ragionieristica e più ancorata alle idee e ai principi che hanno sempre ispirato il “buongoverno della sinistra”. Negli ultimi anni anche la sinistra di governo, sia a livello nazionale, che nelle regioni e nei comuni ha dato prove pessime, è incappata in malversazioni e scandali, ultimo quello che ha travolto i vertici del Pd e della Regione dell’Umbria, ma questi tre 40enni di confine non si vergognano a parlare di sinistra, di antifascismo, di difesa dei diritti di tutti cittadini, e dei doveri di chi amministra. Quelle strette di mano fanno campagna elettorale, certo. Ma sono – lo ribadiamo – una bella imagine. Fotografie di una politica positiva. Non chiusa a riccio su se stessa e sui singoli particolari orticelli.
Intanto Bettollini potrebbe però chiedere una cortesia a Simona Fabbrizzi, nel caso diventi sindaco: quella di far posizionare una immagine che richiami le peculiarità di Chiusi, sulla medesima rotonda, a Po’ Bandino. Da una parte Il Perugino e dall’altra Porsenna, così che chiunque passi di lì sappia che non troverà due città qualsiasi.
m.l.
finalmente si aprono porte e finestre ed entra aria nuova!!!
Niente al mondo è così potente quanto un idea della quale sia arrivato il tempo!!
XLa Sig.ra Franca Caramello. Ben detto, solo che essendo io un po’ ”duro di comprendonio” ancora mi chiedo se è vero che uno dei due in questione sia stato renziano da sempre ed in 20 giorni sia passato da Renzi – e sdoganato anche dai media locali- ad abbracciare Zingaretti ( per carità,anche i renziani-parlo dei parlamentari in quarantotto ore passarono da bersaniani a renziani per cui non mi meraviglio ma lo volevo ribadire tante volte la memoria fosse fallace), ma la cosa non mi tange e se non tange chi li voterà va bene così, e l’altra che non ha mai fatto politica attiva( e sarebbe un merito di questi tempi secondo me e non un demerito ) sembra che sia stata chiamata in campo per chiamare a raccolta tutta quella sinistra che girovagava intorno al PD,dai rami ai ramoscelli.Ma se va bene a lei ed a chi li voterà non trovo nulla da eccepire assolutamente ma guardando la cosa da sinistra mi sembrerebbe che siamo alle ultime chiamate a fare per erigere le dighe,tranne ciò che lei dice sull’aria nuova che spirerebbe.Sarebbe questa secondo lei l’aria nuova ? Si ricordi che nella strenua lotta per il potere e per la gestione di questo, gli equilibri prima di perderli si tenta tutto.E’ che oggi- ma questa è solo una mia opinione- non si riesce più a capire in termini politici dove inizi il positivo e dove finisca e così anche per il negativo e la gente è portata a credere che ”finalmente” possa cessare un periodo tormentato e possa essere l’inizio di un nuovo periodo.Codesto giuochetto mi sembra di averlo già risentito da qualche parte…. Fra l’altro con quei partiti che in parte hanno determinato la realtà odierna.Perchè l’hanno determinata loro e non altri, od almeno in buona parte(parlo dei partiti). ..scusi se sono polemico, ma da quando ero piccolo me lo diceva un mio vecchio zio che il trasformismo vince spesso nella capoccia ed appare come una novità alla quale siamo portati a fornire consenso.I poveri il sistema li ha sempre fottuti così. Guardi agli ultimi 30 anni della nostra storia.Ritiene che oggi sia diverso e vi siano ragioni perchè tutto questo appaia diverso ?
Non è che porti sfiga?
Bellina la battuta, ma in questo senso la sfiga non esiste.Esistono invece diversi modi di attrarre il consenso ma anche questi spesso hanno aspetti limitati nel tempo.Come si vede in questo caso il cambiamento(lo si misurerà certamente se potrà essere cosa vera e reale) talvolta lo si ha a causa che coloro che hanno governato prima non abbiano governato ma sgovernato.E risulta così di grado elevato la voglia e la spinta a cercare altro che alla fine la gente dà il consenso a chi potrebbe governare diversamente.Anche perchè-ed è un dato di fatto- chi ha governato da decadi ormai lo si sà e lo si è visto come abbia governato.Questo non vale solo per Città della Pieve ma per tutta Italia.E su quanti ”soloni” che abbiamo sentito nelle sere passate fare e raccontare il vestito a chi governi attualmente, non ci vorrebbe molta perspicacia a far notare che alla fine il sistema si difenda in maniera democratica per tutti dagli attacchi di coloro che quando erano seduti sugli scranni del potere poco o per nulla si lamentavano.Adesso che sono fuori dicono e si inventano cose su certi argomenti che dovrebbero-secondo loro-servire alla gente che li legge a fargli cambiare idea.