CITTA’ DELLA PIEVE: “PRONTO A LIBERARE IL CAMPO”. FAUSTO SCRICCIOLO GETTA LA SPUGNA?

sabato 08th, dicembre 2018 / 18:10
CITTA’ DELLA PIEVE: “PRONTO A LIBERARE IL CAMPO”. FAUSTO SCRICCIOLO GETTA LA SPUGNA?
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CITTA’ DELLA PIEVE –  Colpo di scena. Con una lunga lettera ai pievesi pubblicata sul proprio profilo facebook (ma che dovrebbe uscire anche sul giornale cartaceo del Comune), il sindaco Fausto Scricciolo si dice pronto a farsi da parte. Cioè a non ricandidarsi o a correre per la ricandidatura per le prossime amministrative di Primavera. Per la verità, non lo dice chiaramente, ma lo lascia intendere:  “Ricercare la costruzione di una società ed una città già giusta, più coesa, più solidale, più libera, più partecipe, sono ancora obiettivi da perseguire attraverso le migliori capacità, esperienze, qualità ed energie disponibili. E’ necessario facilitare al massimo questo processo e rimuovere ogni ostacolo affinché ciò possa avvenire. E’ indispensabile al contempo favorire la maggiore capacità di aggregazione possibile. Vanno, a mio giudizio, superate forme “partito”, ormai aride, chiuse, autoreferenziali, divenute in questi anni inutili se non di ostacolo ad ogni processo di rinnovamento politico che, mostrata l’ incapacità di costruire ed ideare, finiscono solo col ritrovarsi per selezionare. In tale contesto, generale e locale, si rileva sempre maggiore distacco dalla politica, delusione nelle aspettative, l’incremento di tensioni e contrasti che sfociano in una condizione ambientale di sfiducia sempre più diffusa. Una situazione in cui è veramente difficile costruire e favorire il recupero di un clima collaborativo e costruttivo. Occorre ascoltare ma anche essere capaci di dimostrare spirito di servizio, disponibilità e disinteresse, occorre liberare spazi per lasciare a tutti la possibilità di partecipare. Il mio impegno ha avuto ed ha queste caratteristiche e queste finalità. Per questo sono pronto a liberare lo spazio che occupo augurandomi che si sviluppi nella città il più ampio confronto e dibattito che punti ad un progetto di crescita sociale attraverso le migliori energie e capacità”.

Sono proprio le ultime due righe a lasciar intendere che la stagione di Scricciolo sindaco potrebbe essere arrivata al capolinea: “sono pronto a liberare lo spazio che occupo augurandomi che si sviluppi nella città il più ampio confronto e dibattito che punti ad un progetto di crescita sociale attraverso le migliori energie e capacità“. Sembra addirittura che Fausto Scricciolo voglia dimettersi (“liberare lo spazio che occupo”) dall’incarico, prima ancora della scadenza del mandato.

Solo qualche giorno fa, incassata la promessa da parte dell’assessore regionale Barberini di riapertura del Pronto Soccorso Avanzato, che non si capisce bene cosa sia, ma è comunque meglio di niente, sembrava che Scricciolo avesse segnato un punto a proprio favore, anche in vista della discussione sulle candidature per le comunali. Oggi, la “doccia fredda” e la disponibilità a fare n passo indietro o di lato. Per lasciare spazio ad altri, liberando il campo da una presenza che potrebbe condizionare il dibattito. Se si tratti di una scelta autonoma, maturata personalmente dal sindaco, magari per amarezza e stanchezza, o se invece sia la risposta alle “pressioni” in tal senso del suo partito, il Pd, non è chiaro. Più probabile la prima ipotesi, conoscendo il carattere di Scricciolo. Ma qualche pressione il Pd, affinché Scricciolo si facesse da parte l’ha fatta. Non è un mistero. Se fosse la risposta alla linea del partito sarebbe un “obbedisco”, piuttosto mesto, più di quello di Garibaldi a Bezzecca…

Dopo il forfait di Giacomo Grazi che si è messo “in aspettativa” a Torrita di Siena dopo la disfatta al referendum sulla fusione con Montepulciano, Fausto Scricciolo potrebbe essere dunque il secondo sindaco in carica, nella zona, che rischia di non ripresentarsi dopo il primo mandato. Staremo a vedere. A Città della Pieve il Pd non naviga in buone acque, e l’assalto al Palazzo Fargna da parte di Lega e 5 Stelle sarà violento. Se facessero fronte comune per il Pd sarebbe durissima, se si presenteranno l’un contro l’altro armati il discorso sarà diverso…

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