L’INCONTRO SALVINI-ORBAN NELL’ANNIVERSARIO DEL DISCORSO DI MARTIN LUTHER KING. TUTT’ALTRA STORIA…
OGGI. Oggi è il 28 agosto. Esattamente 55 anni fa, il 28 agosto del 1963 si tenne a Washingon la famosissima marcia per i diritti civili, per il lavoro e la libertà. Nell’occasione il pastore protestante Martin Luther King pronunciò il celebre discorso “I have a dream”. Davanti aveva circa 200 mila persone. Più tardi avremmo visto manifestazioni anche più imponenti, ma all’epoca, in America non si era mai vista una cosa del genere. Soprattutto non si era mai vista per un tema del genere. Duecentomila persone, bianche e nere scese in piazza per affermare insieme che tutti devono beneficiare degli stessi diritti a prescindere dal colore della pelle. Nel ’63 negli Usa i neri erano ancora sottoposti a situazioni di segregazione razziale, in aperta violazione delle leggi federali e delle sentenze della Corte Suprema. Il Ku Klux Klan era ancora attivissimo negli Stati del Sud…
Il discorso, che Martin Luther King pronunciò davanti al Memoriale di Abramo Lincoln è rimasto uno tra i più influenti del Novecento. Per la prima volta la battaglia della comunità afroamerica salì alla ribalta mondiale. L’anno dopo ci furono scontri violentissimi nel Mississippi e in altri stati con atti di violenza contro i neri perpetrati dal KKK . Tre attivisti neri furono sequestrati e uccisi, nel ’65 fu ucciso Malcom X, assassinato mentre teneva un discorso a Manhattan. Malcom X era come Martin Luther King un leader carismatico della comunità nera, rappresentante dall’ala più dura e radicale.
Lo stesso King fu ucciso il 4 aprile del 1968 ad Atlanta, due mesi prima di Bob Kennedy. Anche lui mentre parlava da un balcone…
Oggi nonostante esistano ancora sacche di tensione razziale, la situazione è molto cambiata. Gli Usa hanno avuto anche un presidente di colore. Oggi il “nemico” più dei neri all’interno sono i “migranti” che arrivano da Messico a migliaia. E nell’anniversario del memorabile “I have a drem” (io ho un sogno) di Martin Luther King, un ministro della Repubblica Italiana, sia pure in veste di capo di partito (La Lega) e non in veste istituzionale si incontra con il premier ungherese Orban, capo dell’ala sovranista europea e del gruppo di Visegrad (Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Polonia), alleanza culturale e politica tra i paesi più oltranzisti contro la linea dell’accoglienza dei popoli che premono ai confini… Sono i campioni della destra più destra e xenofoba e dell’antieuropeismo. Orban è il numero uno di questa “coalizione”.
Nato nel 1963 Orbán nel 1987 era segretario della gioventù comunista ungherese. Ma dal ’94, cioè poco dopo, la fine del’Unione Sovietica e del Patto di Varsavia, ha virato decisamente i direzione opposta, diventato leader della nuova destra che vinse le elezioni nel 1998 , poi nel 2010 e nel 2018. Alle ultime elezioni ha ottenuto il 50% dei voti. la sua linea politica si basa su un nazionalismo molto accentuato e sulla sicurezza (“L’Ungheria prima di tutto!”), oltre che sul no deciso al ricollocamento in Ungheria dei migranti che sbarcano i Italia o in Grecia coi barconi o arrivano dal Medio Oriente.
Salvini, il nostro ministro della paura, è amico di un tipo come Orban. Oggi a Milano lo ha ricevuto come un alleato suscitando qualche imbarazzo negli alleati italiani al governo insieme a lui, anche se i 5 Stelle, pur imbarazzati, non hanno preso le distanze, limitandosi a dire che trattasi di iniziativa politica e non del governo (ma l’incontro si tiene in prefettura, non nella sede della Lega)…
L’Europa oggi ha molti problemi e moltissime pecche, su tutti i fronti. Ma se l’Europa cui pensa Salvini è l’Europa degli Orban, meglio quella disastrata che abbiamo. Orban è l’uomo dei muri, delle frontiere chiuse, è l’umo che ha impedito l’ingresso in Ungheria dei migliaia di profughi dell’Afghanistane della Siria.
E’ facile immaginare che l’incontro tra Salvini e Orban – salutato a Milano da manifestazioni di protesta, con tutta la sinistra una volta tanto insieme – avrà come tema principale proprio quello dell’immigrazione. I due hanno idee molto simili, tant’è che nel 2017 il ministro Salvini ha difeso il premier ungherese a cospetto del Parlamento europeo, esaltandone la capacità di salvaguardare in primis i suoi conterranei. Ma rispetto a Salvini è pure più oltranzista e refrattario a quella ridistribuzione (o ricollocamento) dei profughi tanto cara al nostro ministro.
Immaginare un’Europa a immagine e somiglianza di Orban e Salvini e magari di Putin (cu entrambi guardano con simpatia) ha davvero poco a che vedere con il “sogno” di Martin Luther King e con il mondo che vagheggiava il reverendo nero nel ’63. Più che un sogno sarebbe un incubo.
m.l.
Ti volevo ricordare che pochi mesi fa Gentiloni ospito’ il DEMOCRATICISSIMO Erdogan !Ti volevo dire che nel democratissimo Venezuela muoino di fame,e scappano nelle nazioni vicine ,a migliaia. In venezuela l’inflazione arriverà a toccare il milione per cento ! Il Brasile ha messo l’esercito a guardia dei confini ! E noi ci preoccupiamo del criminale Orban,fra le tante cose ricevuto con tutti gli onori dal genio Renzi,eletto a suffragio universale dagli Ungheresi che sono contentissimi e crescono economicamente a grandi passi .
Mi scordavo di dire che nessuno ha indossato magliette rosse quando Erdogan ha fatto arrestare MIGLIAIA di persone tra militari,funzionari statali,docenti universitari,giornalisti,persone normali che PROVAVANO a protestare contro uno SPIETATO DITTATORE. A lui l’Europa REGALO’ 10.000.000.000 di euro perché contenesse i migranti.Nessuna maglietta rossa per gli Impoveriti Venezuenale cittadini di uno dei paesi PIÙ ricchi di materie prime,petrolio in primis,diamanti,oro amministrato da un prepotente despota dittatore Comunista !Perché due pesi e due misure ?
Per Niccolo’. Caro Niccolò gli spietati dittatori comunisti in genere nascono quanto gli spietati affaristi sfruttatori democratici entrano in casa tua facendo accordi con le oligarchie e si arricchiscono con le materie prime che sono di tutto il popolo.Se qualche spietato dittatore comunista decide che gli interessi del suo popolo si difendano cambiando la serratura della porta di casa ed il popolo in maggioranza è dalla sua parte perché lo abbia votato nonostante i foraggiamenti dei dollari alle élite abituate a campare sulle spalle degli altri come avviene da qualche anno nel paese più ricco dell’America Latina, io sono e sto’ dalla parte dello spietato dittatore affamatore comunista anche perché di certo so’ una cosa che è quella che il democratico gestore delle mie ricchezze e di quelle altrui che sono parecchie sia come nazioni che come risorse se tutti avessero avuto la forza dello spietato dittatore comunista,adesso o farebbe come sta’ facendo gli anelli sanitari insieme ai paesi che tiene soggiogati democraticamente oppure in ultima analisi s’interessa per far fare ad altri il colpo di stato,oppure trova il pretesto per invadere militarmente il paese che ha deciso di buttarlo fuori dalla propria porta e di liberarsi del democratico affamatore.In più mettici il fatto di chi possegga i media e come vedi chi si ribella disumano disumano agli occhi di coloro o che stavano zitti quando il democratico si nutriva oppure che oggi inveiscono nelle piazze dove non scendevano quando venivano depredati e le oligarchie mangiavano. Troppo complessa la questione? Lo sai cosa penso e ti sembrerà uno sproposito od una posizione di una gravità senza pari la mia e potra’ apparire anche di non sinistra, ma penso che in questi scenari ai quali tu ti sei riferito citando Erdogan od altri che potrebbero essere anche i vari Assad o satrapi simili, che il mondo al punto dove è arrivato oggi non segua più una logica di sinistra o destra,ma sia totalmente influenzato nelle sue concezioni da media di una potenza inaudita che ci fanno vedere che possiamo esprimere liberamente il nostro credo a parole o nei social ,ma quando ci serviamo di questi mezzi per cercare di cambiare la capoccia della gente,diventiamo tutti pericolosi, insulsi, pazzi e visionari mentre vince il concetto che dall’altra parte vi siano bene o male principi democratici ed equi che assicurino il futuro a chi già possiede.Niccolo’ la risposta a questo è la fotografia del mondo dove hanno dominato questi principi fin ora e sono proprio questi che hanno fatto si’ di mettere i poveri contro i poveri e permettere ai paesi ricchi di scatenare guerre contro tali poveri per mantenere 8nalterata la loro democrazia.Allora di cosa vogliamo parlare di una sinistra di governo che ha governato seguendo tali principi?Non vedi che erano tutti davanti alla diciotti a Catania a fare i benefattori dei poveri cristi dopo aver imbastito il silenzio sui bombardamenti in Libia con il nulla dire sui francesi mentre dovevano essere davanti al ponte di Genova a fare mea culpa ed il popolo gli crede? E ti credo che tengono stretta la televisione perché lo shampoo alla testa parte da quella e si fa con quella.Con le regole dettate e fabbricate da loro e soprattutto dall ‘Europa dei mercanti e non dei popoli , stai tranquillo che il mondo non lo cambi e loro questo vogliono e fin’ora l’hanno realizzato in modo tale che la sinistra abbia fatto le stesse cose della destra.Il PD insieme ai suoi cespugli questo ha garantito fino ad oggi è questo si appresta a rappresentare anche per il futuro.
Caro Carlo, specialmente nell’ultima parte ti do ragione ! Io eccepivo soltanto che qualche buffoncello mette la lacoste rossa solo quando gli fa comodo,è per l’accoglienza, ma non vuole i ” migranti” a Capalbio,questa ” coerenza ” opportunistica,mi fa schifo ! Gli Italiani hanno sul groppone i migranti e l’Europa regala 10 miliardi alla Turchia,poi arriva un Saviano e dice che con i soldi che spendiamo per i migranti l’Europa ci fa indebitare per la cifra relativa !certi imbecilli si scordano di dire che l’Europa sti soldi li rivuole e con gli interessi ! Va bene così,ma come disse quello che si impiccava per i piedi : non è questo il verso !
Nell’articolo non si afferma che andava bene la linea Gentiloni, o quella di Minniti e di Renzi, che andava bene l’incontro con Erdogan… Si dice un’altra cosa: che ci preoccupa la linea di Salvini e non ci piace l’Europa che vagheggia, insieme ad Orban, campione della destra sovranista o ultranazionalista, e xenofoba. Ma non solo xenofoba, anche contro i gay e altre minoranze… Non è che Salvini, solo per il fatto che è ministro e sembra avere consenso (per ora è al 17%) non si possa criticare. O c’è qualcuno che lo pensa? Si può discutere delle iniziative e delle posizioni di Salvini senza per forza tirare in ballo gli errori, le omissioni, le nefandezze degli altri? O anche questo è un esercizio troppo complicato?
X Niccolò La gente che non voleva i migranti a Capalbio c’ è sempre stata da che mondo è mondo e non mi meraviglio che ci sia, ma oggi- e lo vediamo anche localmente-ci si mette la maglietta rossa perche’ c’è qualcuno che appare autorità morale agli occhi della gente e che mai la gente lo metterebbe in contestazione per il semplice motivo che i media hanno fatto prima il loro dovere al quale sono stati consapevolmente destinati perché se si andasse a vedere fino in fondo le politiche dei governi che hanno istituito e fatto campare molte associazioni oggi divenute importanti e basilari si potrebbe ricostruire percorsi politici anche di connivenza sulla parte di consenso che hanno portato alla politica stessa.Da’ noia ripetere le stesse cose,gli stessi mantra, ma per quale motivo la gente cosiddetta “perbene” non si è imbelvita e non è scesa in strada rovesciando le macchine ed è stata silente quando la Libia è stata bombardata, il suo presidente assassinato a sangue freddo da mercenari al soldo di potenze europee che erano stati scelti per tale lavoro sporco, ed oggi accorre sotto le navi a piangere lacrime contro i poveri cristi che vorrebbero sbarcare e non frega nulla a questi piagnoni che si ritengono umanitari di quale fine possano fare quei migranti ben sapendo anche che lItalia non possa accogliere tutti e continuare nella stessa linea di prima.? E’ questo che mi fa imbelvire e sono questi che poi appaiono democratici perché si infilano la maglietta rossa e magari poi creano le difficoltà ad ospitare tali profughi in strutture che in altri momenti avrebbero avuto il requisito di abitabilità concesso come normalmente avviene.Ma come è questo esempio c’è ne sono a centinaia in Italia.Salvare le persone in mare è un dovere prima morale poi giuridico ma una volta adempiuto a questo una comunità che si voglia chiamare civile dovrebbe ottemperare alla collocazione delle persone e quindi anche a regolamentare i flussi,cosa che non hanno fatto i governi precedenti tranne lievemente e da ultimo il ministro Minniti,ma con risultati del tutto inefficienti verso quella che dovrebbe essere una vera e propria regolamentazione a livello europeo.Detto questo il piagnisteo di Martina sotto la Diciotti secondo il mio modesto avviso e’ solo un tentativo di spostare l’attenzione mediatica dei fallimenti annuali del precedente governo quando dice che il governo attuale sia impotente a fronteggiare la crisi.Vorrei ricordare all’On.Martina che certi equilibri non si intaccano abbassando la testa come hanno fatto i governi precedenti al cospetto di una Europa che ha sempre contato sul menefreghismo e si è fatta forza della non attendibilità degli italiani,dicendo e riconoscendo a parole le loro buone intenzioni ma in effetti nella ripartizione effettiva del carico dei profughi ha solo risposto proponendo l’aumento dei conferimenti all’italia ,ma non prendendosi carico dei migranti,tant’evvero che successivamente Salvini ha risposto che le elemosine non c’interessano e dicendo che circa 6500 euro a migrante sia una elemosina quando valutato tutto ogni migrante costa circa 50.000 all’anno se inglobiamo tutti i costi che ne derivano da tale ospitalità.Allora perché mi chiedo l’Europa debba fare orecchi da mercante sulla ricollocazione e nel contempo dire che i migranti che approdano in Italia approdano nelle sponde dell’Europa? Che non si possa andare a lungo così penso che sia evidente e se dico il vero è il fatto che si stiano formando due fronti ben distinti dentro l’Europa, dei quali l’uno capitanato da un centro destra che non vede l’ora di mettere in crisi all’interno dell’Italia un centro sinistra già in disfacimento avviato ma che tutti e due i fronti siano uniti nel far deflagrare le contraddizioni fra sovranisti leghisti e 5 Stelle, dopodiché dimostreranno al popolino loro tramite i loro media che loro sono l’unica alternativa.Quindi trattasi per fila e per segno che l’unica alternativa siano loro che tale sistema hanno pensato, creato ,mantenuto e che si siano opposti al suo cambiamento.Signori miei, cambiare non si può,perché stavolta si riproporrebbe il crollo dalla lama di rasoio dove ci troviamo verso l’ignoto, ovvero verso il noto —per loro- caos.Ecco, vi ricordate quel cartello del manifestante che declamava tre anni fa’a caratteri cubitali ”Senza stipendio, senza soldi, senza casa, senza paura ! “ ? Bene, ogni giorno che passa questa cosa si ripropone sempre di più ed il terrore ne pervade parecchi.La paura spesso potrebbe essere salutare ancora per altrettanti parecchi,senz’altro in numero ben maggiore di coloro che chiudono i cordoni delle loro borse appellandosi alla democrazia dell’Euro.Anch’io non sono fra quelli che vogliono uscire dall’euro ma credo profondamente che le basi della sua costituzione vadano profondamente cambiate e che non ci debbano essere i vincoli che lo stampare moneta sia demandato totalmente alla BCE come avviene adesso ma che comunque debba essere trovata un altra soluzione che permetta ad uno stato sovrano di decidere la quantità di moneta da emettere.
Come avviene oggi si è al riparo dalla tendenziale inflazione ma i consumi-almeno per lItalia diminuiscono-mentre non si alimenta il mercato interno rivolto appunto al consumo.La storia economica, tranne le eccezioni a cui eravamo giunti alla fine degli anni 70 con una inflazione a due cifre,ci manda il messaggio che la gente progredisca quando l’inflazione sale e regredisca quando l’inflazione scende.A chi appartengono le masse di denaro ed in quali casi queste vengono privilegiate fra chi ha e chi non ha se teniamo presente il concetto di inflazione? Il timore del deprezzamento sarà maggiore per chi ne possieda tanta di massa di denaro oppure sarà di chi campi alla giornata con uno stipendio? E’ mai possibile che partendo da livelli diversi di ricchezza fra le nazioni si sia stabilito una moneta unica a livello uguale per tutti al quale hanno dovuto adeguarsi consumi e retribuzioni in maniera diversa fra loro?Lo squallido esempio del caffè che costava 1000 lire e che adesso costa un euro è proprio vero che non faccia pensare che chi abbia deciso tali cose l’abbia fatto per rimanere padrone delle situazioni che sarebbe andato a sminestrare?Le conseguenze di tutta questa politica sono asettiche e nulla hanno determinato nella nostra vita ed anche nel nostro futuro oppure ci condizionano anche attualmente? Questi sono gli interrogativi che dovremmo porci a fronte di chi vuole continuare a fare come ha da sempre fatto.
Per Marco Lorenzoni e Niccolò martinozzi. Quello che è avvenuto a Milano è di grande gravità. L’onorevole Salvini ha incontrato Orban come referente politico e non come ministro degli interni. Lo ha fatto in prefettura scambiando cosìmla sua carica governativa con quella politica. Così facevano i fascisti che avevano occupato lo stato considerandolo cosa propria.
È scritto anche nell’articolo. E proprio per questo motivo il silenzio, o la minimizzazione da parte dei 5s appare altrettanto preoccupante. Salvini ha debordato anche nel metodo, non solo nel merito…
Ma cosa state dicendo ? Questi sono tutti tentativi di dividere una alleanza che probabilmente non vedere l’ora che possa svanire fra Di Maio e Salvini.Ambedue mi sembra che da posizioni ndiverse vi augurate questo perchè avete in mente un altra Italia, quella di prima.
Vi ricordo che le amministrazioni di ben definito colore non solo nel nostro territorio hanno sempre ricevuto ospiti governativi o meno all’interno delle istituzioni sia Comunali, Provinciali ,Regionali senza che si inveisse allo scandalo. Vogliamo ricordare qualche nome nel passato legato ai governi che non avevanpo trattati con il nostro paese? Arafat, Corvalan, Ernesto Cardenal, ed anche capi di stato e segretari di stato incontrati nelle sedi istituzionali da ministri della repubblica quando la DC era al potere ed anche del Pentapartito. Gheddafi a Roma piazzò le tende con tanto di sue amazzoni o ve lo dimenticate? Allora codesto è un giuochetto per gettare fango e non credibilità all’avversario perchè basterebbe poco a ricordarvelo che oggi sotto il silenzio generale si usano due pesi e due misure quando conviene. E ricordatevi che non difendo Salvini e se lo pensate vi sbagliate di certo !