IL PRESIDENTE DELLA CEI, MONS. BASSETTI CONTRO LA FLAT TAX. IL COMPAGNO CARDINALE AMMONISCE: “LA PROGRESSIVITA’ FISCALE PRINCIPIO IRRINUNCIABILE”
Mentre vanno avanti le consultazioni del premier incaricato Giuseppe Conte per la formazione del nuovo governo, il primo di marca Lega-5 Stelle, sui media si discute molto anche dei vari punti de “contratto” stipulato dalle due forze politiche come programma di legislatura. Uno dei nodi principali e sotto i riflettori è quello della flat tax e del prelievo fiscale in generale. Chiaro che la flat tax era nel programma del centro destra. E Salvini l’ha riproposta anche nel contratto con Di Maio.
Tra le voci critiche, rispetto alla flat tax, oltre ai sindacati e alle forze di sinistra sempre più residuali, si registra anche quella del cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della della Cei, Conferenza Episcopale Italiana. “La progressività fiscale è tra i principi irrinunciabili, il che significa non tagli per tutti genericamente, ma per le fasce per le quali è necessario. Ci sia una maggiore tassazione sulle attività speculative, si cominci da lì”, dice Bassetti.
Un monito serio che segue a ruota quello di Papa Francesco: “L’ingiustizia di sfruttare il lavoro è peccato mortale. Anche qui, in Italia, per salvare i grandi capitali si lascia la gente senza lavoro. Questo va contro il secondo comandamento… Non lo dico io, lo dice Gesù. Guai a voi che sfruttate la gente, che sfruttate il lavoro, che pagate in nero, che non pagate il contributo per la pensione, che non date le vacanze. Guai a voi! Fare ‘sconti’, fare truffe su quello che si deve pagare, sullo stipendio, è peccato, è peccato. Questa ingiustizia è peccato mortale!”
Da una parte il Papa che ci ricorda come il capitalismo abbia dimenticato la funzione sociale dell’economia… come sia diventato un mostro incontrollabile. Dall’altro il presidente della Cei che ci ricorda come la progressività sia un cardine della giustizia fiscale. Quindi che la flat tax è iniqua e a vantaggio dei ricchi, non dei poveri.
Il cardinal Bassetti è anche vescovo di Perugia e Città della Pieve. E non è nuovo a interventi sulle questioni sociali, anche nel territorio della sua diocesi. Lo ricordiamo infatti tra gli operai della Trafomec di Tavernelle, alla Perugina, e a fianco del lavoratori in altre situazioni di crisi. La sua è una voce che si è levata spesso a favore dei più deboli, ma anche di chi vedeva il posto di lavoro a rischio, di chi stava perdendo il salario e il futuro. Non ci stupisce la sua presa di posizione sulla flat tax. E in assenza di una sinistra capace di parlare ai lavoratori, di difenderli, il cardinal Bassetti, così come papa Bergoglio, si stanno assumendo l’onere di tenere alta l’attenzione su certe questioni.
Non sono comunisti – certe cose le dice anche il Vangelo – ma di sicuro i loro moniti sono richiami più “progressisti” di quanto non lo siano le posizioni di tanti sedicenti esponenti della sinistra. E lo diciamo noi, che in chiesa ci andiamo solo per i funerali…