MPS E CASO DAVID ROSSI: AMATO SBEFFEGGIA IL CRONISTA DE LE IENE, MA NON RISPONDE ALLE DOMANDE

SIENA – Le figuracce, come gli esami, non finiscono mai. Siena negli ultimi anni ne ha collezionate a decine. E’ una città bellissima, che qualche decennio fa era anche la più rossa d’Italia, ma ha smarrito la bussola e chi aveva la bussola in mano ha anche ucciso la mucca da cui tutti mungevano latte. Insomma una città che ha fatto harakiri. E la vicenda della faida interna al Pd per la scelta del segretario ne è l’ultima impietosa conferma. Ma torniamo alle figuracce che spesso arrivano se non proprio in mondovisione, comunque dagli schermi tv o dai social media. Ieri sera ne è andata in onda una piuttosto clamorosa.
La trasmissione Le Iene, che fa satira, ma anche informazione d’assalto, come poche testate fanno, ha mandato in onda un servizio sulla morte “sospetta” di David Rossi il giornalista, responsabile della comunicazione di Mps, che nel marzo 2013, volò da una finestra del suo ufficio in un vicolo sul retro di Piazza Salimbeni. I familiari, intervistati anche dalle Iene, non hanno mai creduto alla tesi del suicidio. E alcuni dettagli venuti alla luce via via in questi anni fanno pensare davvero che il suicidio sia poco plausibile. Ultimo quell’oggetto che cade, ripreso da una telecamera, quando il corpo di Rossi era già lì, a terra. Era la cassa dell’orologio del giornalista, trovata poi nei pressi del cadavere? E se è l’orologio, chi lo ha gettato dalla finestra dopo che David Rossi era già caduto?
Ma al di là di questo e del fatto che a distanza di 4 anni e mezzo ancora non sia chiara la dinamica del fatto e come sia morto effettivamente David Rossi, la figuraccia cui facevamo riferimento l’ha fatta l’ex presidente del Consiglio ex giudice costituzionale Giuliano Amato, che è stato più volte eletto in parlamento proprio a Siena e con la città del palio ha avuto nel tempo un legame stretto. Con la città e con il Monte dei Paschi e i suoi dirigenti. Tanto stretto da chiedere e ottenere anche sponsorizzazioni e contributi per sodalizi amici, come un certo circolo di tennis…
Alle domande del cronista de Le Iene Antonino Monteleone, che tentava di fargli delle domande proprio sui suoi rapporti con Rossi e con Mussari, Amato si è rifiutato di rispondere sbeffeggiando l’intervistatore: “Mi domando perché un giovane giornalista per vivere debba fare la parte che sta facendo lei”. Lo ha ripetuto più volte.
Insomma secondo Amato un cronista che per vivere tenta di fare domande serie (anche se con un pizzico di insistenza), fa una cosa esecrabile. Evidentemente preferisce, Amato, domande più… comode. Meno indiscrete. Magari col “paracadute” del controllo preventivo, secondo un costume piuttosto in voga (malcostume però) tra i politici attuali.
Nel servizio delle Iene, la figura dell’indisponente non l’ha fatta Antonino Monteleone, ma Giuliano Amato. E la sua reticenza, quella sua arroganza baronale, che nulla ha a che fare con la storia e la cultura della sinistra cui pure lo stesso Amato appartiene e che fa pensare più ad un atteggiamento di tipo massonico che ad un ‘custode della Costituzione’, la dice lunga su quale china abbia preso la politica in Italia. Non è obbligatorio rispondere alle domande di un giornalista, ci mancherebbe, ma c’è modo e modo. Ed è buona norma farlo. Soprattutto da parte di personaggi pubblici. Per di più influenti, rispettabili e importanti come Amato.
Giuliano Amato non è un giovane leone renziano, è una vecchia volpe socialista, di quelle rimaste sempre a galla dopo tutte le tempeste, anche le più rovinose. E siccome a Siena ha sempre trovato un porto sicuro e la trasmissione parlava di un fatto avvenuto a Siena, la figuraccia l’ha fatta fare anche a tutta la città. Che di fronte a quella fuga dalle domande, appare più oscura e omertosa di quanto già non abbia dimostrato di essere. Viene da pensare che se avesse fatto a meno di personaggi come Amato e come Mussari (ma non solo loro) forse oggi Siena non si troverebbe nelle peste in cui si trova. Ma questo è un altro discorso. Adesso non resta che sperare che il servizio de Le Iene porti a riaprire il Caso David Rossi. Sarebbe uno squarcio di verità in un cielo plumbeo.
m.l.
David Rossi, Giuiano Amato, Le Iene, siena
Una volta le massonerie avevano una finalità, anche nobile se si vuole.Mi si risponda oggi a cosa servono. Forse a far precedere nella scalata sociale pubblica e privata gente che non si merita di arrivare prima e con raccomandazioni invece così arriva prima ? Ma non solo….anche si forniscono protezioni agli amici degli amici, poichè una volta ricevuto il favore poi occorre renderlo, non ci può esimere….Perchè una volta nel decalogo della massoneria era proibito ai comunisti di essere iscritti a detta società segreta ? Ragioniamoci su questo, perchè anche questo è un segnale non da poco, di carattere politico-morale di dove sia finita l’etica politica che ha amministrato l’italia negli ultimi 70 anni….. Poi i tempi sono cambiati, e per farli cambiare sono scesi in campo anche i fratelli col compasso e con il grembiulino, ma non solo loro.Ma dico io: di fronte ai problemi dell’Italia, alla gente che magari arriva alla fine del mese e mangia scatolette, o peggio che si suicida perchè si è indebitata fino al collo e non sà più come fare a mantenere la propria famiglia, certi spettacoli legati dal senso ”morale” di quanto viene fuori da quell’intervista e dalla sostanza delle cose di come sia messa la politica e la finanza oggi in italia e chi le comandi, perchè non viene fuori normalmente? Ci vogliono le jene? Ma quando si parla dei partiti al governo e delle loro implicazioni perchè la gente un secondo dopo si dimentica di tutto e quando entra in cabina rivota sempre lì ? Allora i media servono a qualcosa in questo paese oppure quella che svolgono è una funzione ”democratica” che alla fin fine serve per portare l’acqua sempre al mare ? O non erano definiti una volta quando c’erano i cosiddetti valori ”i cani da guardia del potere”? Oggi non si dice più perchè è cambiato di moda il dirlo? Oppure mi sbaglio io ? Eppure ci accorgiamo che nei paesi dove esistono governi più duri i media sono controllati a vista dal potere. In Italia passa l’idea che siccome il potere sia farlocco anche i media siano tali. Eppure anche in italia fanno opinione e mica scherzano, contribuiscono in primo luogo al formarsi delle idee, e le idee poi si tramutano in consenso, in voti, ma solo in quello,perchè in partecipazione fattiva non più, quindi si comanda la gente entrandogli nelle case la sera e facendogli vedere quello che serve soprattutto con quella scatolina a colori. Ed allora poi di cosa ci si lamenta se qualcuno vola dalla finestra e se il potere politico è legato mani e piedi alle mafie, al potere dei soldi, agli equilibri che non devono scantonare mai da parti che potrebbero risultare pericolose e scivolose per chi l’Italia ha dominato da sempre? Si, da sempre, perchè la sua gente questo ha permesso nel passato, questo permette oggi, e probabilmente purtroppo sempre questo permetterà in futuro.Statene certi.E le ragioni di tutto questo ci sono e non sono casuali.Solo chi sia in malafede cerca di farle passare per casuali, legate alla delinquenza, alla cattiva gente, alla guerra per bande.
i media contribuiscono al formarsi delle idee, dici. Nella stessa serata in cui andava in onda il servizio de Le Iene, “Il grande fratello Vip” ha fatto il 40% di share tra i giovani in età tra 15 e 19 anni. Non è a quell’età che si formano le idee e che uno si fa un’opinione anche politica? Per fortuna ci sono anche Le Iene e magari anche testate meno influenti come primapagina che ne parlano e non solo Il grande fratello Vip…
Ed infatti, Il mondo va male soprattutto perchè esistono dei media che per profitto deviano il pensiero della gente dando il messaggio che la libertà, la ricerca delle illusioni, possano essere anche quella di scegliere trasmissioni come quella che dici, al fine di fruirne per una varietà di motivi.Quello secondo il mio modesto avviso è veleno sociale perchè forma mentalità sulle quali il sistema valoriale di quei giovani sia predisposto ad accettare tutto ed esserne succube. Non è che ci voglia tanto a capirlo. Tutto il nostro emisfero, per non dire tutto il mondo dipende dal ”Grande Fratello” inteso come sorgente di notizie e che invece è sorgente di schiavizzazione mediatica guidata per un sostanziale scopo che è quello di indirizzare la gente ad accettare ciò che conviene alle varie proprietà dei media e soprattutto a chi se ne serve, che ha fatto sì che usi la persuasione occulta per i propri fini. E tali media sono proprio quelli che uccidono lo spirito critico e l’anelazione alla libertà di pensiero,che oggi è il pane che manca in ogni parte del globo.E se qualcuno nella folla sterminata dei ricevitori degli input si alza e dice che a lui così non va bene,è tanto forte la potenza dissuasiva che si rischia anche di fare spettacolo al fine di togliere da davanti il percorso qualsiasi ostacolo si possa frapporre. E’ il sistema dei soldi che funziona così,ma bisogna saperlo e bisogna ostacolarlo perchè non assuma le forme gattopardesche del cambiare tutto senza cambiare nulla.Questo giuoco ha logicamente preso anche la politica, basta guardare i governi. Questo giuoco ha preso più forza durante l’ultimo ventennio di caduta degli ideali, ed oggi raccogliamo i frutti, tutti quanti. Primapagina è un giornale locale ma come ogni altro giornale secondo me guidato da una sola persona, risente nelle sue proposizioni mediatico-informative di percorsi dipendenti dalla stessa cultura mediatica della guida. E’ un giornale che critica, porta a conoscenza i fatti locali, una voce anche libera nei confronti a tante, per non dire tutte nel nostro territorio, perchè a guardare le altre-almeno quelle che io conosco- c’è davvero da farsi il segno della croce….Ciononostante è impossibile-ma è un mio pensiero- non notare in quali direzioni della politica abbia la tendenza a mettere l’accento ed i riflettori , rispetto ad altri fatti ed avvenimenti ed anche rispetto alla linea critica che da te scaturisce e che negli ultimi due ani circa condivido sempre di meno. Il perchè di questo l’ho spiegato, od almeno ho cercato di spiegarlo, anch’io con la mia sensibilità che può benissimo predere dei granchi e non essere sufficientemente all’altezza di prospettare percorsi di regole ed anche di critica.Per carità questo lo sò,ma come vedi quando penso qualcosa te lo dico, mentre i più, la gran massa dei tuoi lettori restano rintanati, silenti, e non si espongono e sono quelli che tendenzialmente fanno questo per ignavia, per timore di essere additati e farsi scoprire come la pensano su tanti argomenti, dai loro simili, dalle compagnie che frequentano, dal resto della socialità.Eppure il modo se lo volessero ce l’avrebbero, perchè tu con i tuoi articoli glielo offri, eppure forse lo considerano inutile. Sono questi gli Italiani e sono questi i Chiusini nel loro complesso, e non è vero che in altri paesi circonvicini sia proprio la stessa cosa, è Chiusi che è così ed è questo che soprattutto caratterizza i suoi abitanti. Ed è un preciso enorme segno culturale, anzi sottoculturale…..tutto il resto sono fatti comuni a tutti, ma quelli citati dipendono dalla politica che è priva di valori o che agisce credento di avere valori, mentre produce tutto il contrario….ed i media accanto ad essa. Un ultima cosa, perchè occorre avere memoria. Ti ricordi chi era che gioiva della caduta dei valori e quale fosse stata l’identificazione dei valori che erano caduti per i quali ampie schiere gioivano ? Io me lo ricordo e ti dico che la maggior parte di questi li trovi dentro ad un partito che ha nome e cognome oggi, e che ieri si chiamava in un altro modo.E’ questo che i poveri dimenticano, grazie soprattutto a quei media.Ma il perchè lo si capisce.
Sì, ma questo articolo Carlo, più che sulla “caduta dei valori” è sulla caduta di un uomo, dalla finestra di una banca e sulla fuga di un Giudice Costituzionale ed ex premier, davanti alle domande di un cronista. Giudice ed ex premier che guarda caso fa pure parte del partito che dici tu… Se ogni volta divaghiamo, e finiamo per parlare di primapagina e della sua linea editoriale, perdiamo la strada di casa. No? (quanto a quel partito, e allo spettacolo abbastanza indecoroso che sta fornendo a Siena in questi ultimi giorni, mi pare che primapagina ne ha scritto abbastanza)
Vedo che serve a poco quello che scrivo, e non perchè non sia materia che non esista,ma perchè quello che dico,cioè la SOSTANZA per la quale quel partito di cui parli anche te e quell’uomo scantonino di fronte ad un cronista che lo incalza.Se non si tiene presente le cause dal quale venga il loro scantonamento che sono quelle che cerco di spiegare, anche tu ti attacchi a ragioni che nulla producono per il cambiamento delle questioni. Sono chiaro adesso oppure ci vuole il Nuovissimo Melzi ? Sennò la stampa ed i media cosa esistono a fare? A rilevare gli avvenimenti ? Oppure adesso entra in scena il fatto come sempre che tu ti limiti a registrare: In pratica, rilevi il fatto, fai notizia, accendi le luci sul fatto, poi ognuno si orienta dove e come voglia, e se un altro tenta di spiegarne da dove le cose provengano ed il perchè di questi tu tagli corto. E me lo chiami servizio?Io, nella mia illusione che potrtebbe essere definita anche pia, sono sempre per cambiarlo il mondo, non per assuefarmi alle sue logiche.Tu con la tua funzione fai opinione molto più di altri, tanti altri, ma quando poi si va alle cause dei fatti che tu dici, ti trinceri dietro al comportamento che hai dicendo che sono io che ”scantono”. Sei tu che scantoni, non io ! Quelle cose succedono ( come i voli dalle finestre,gli intrighi, le produzioni di illegalità che esistono ,ecc ecc) per le ragioni della politica che ho detto io.Se non si mette il faro sulle ragioni saremo sempre a discutere del fatto che uno possa volare dalla finestra.Ti sembra normale questo? Ti rammento-siccome anche tu lo sai molto bene – che quel po’ di mondo che è andato verso la positività c’è andato perchè la gente che ha spinto in quella direzione pensava e credeva di poter cambiare progressivamente le cose. Oggi quella stessa gente,o meglio, i figli di quella stessa gente,hanno rinunciato a cambiare le cose proprio perchè gli è stata aperta la capoccia, messo dentro i concetti che vanno per la maggiore oggi, richiusa e ricucita la capoccia.Oggi questa gente si ritrova a fare i conti con un mondo che li fagocita e che non dà loro speranza.Se non c’è nessuno che gli faccia vedere il diritto dal rovescio,rimarranno sempre allo stesso posto, in forme ed atteggiamente diversi da quanto succedeva prima,magari col frigorifero e la televisione una per stanza, il cellulare e l’hypod ma la sostanza è la stessa: in pratica ”…mi posso tirare sù i calzoni sor padrone?”. E’ questo che passa nella società, ed è questo che i media assoggettati producono.Pochi si salvano. ed allora di fronte a questo, senza andare a cercare di fare i salvatori del mondo, io credo che un contegno di massima occorra averlo,ma non tanto di fronte agli avvenimenti, ma di fronte alle cause di fondo che quegli avvenimenti producono.Tu mi sembra che in questo compito non ami molto ricercare i perchè. Anzi, spesso ti danno quasi fastidio il rilevarli.Parli di argomenti in maniera spassionata, anche criticando con passione, ma quando ti si tocca LE CAUSE rientri in casina attento sempre a non parlarne più di tanto. E quando me ne accorgo o credo di accorgermente te lo dico, perchè a me personalmente l’essere polemico non piace, è stancante per chi legge ed anche per chi scrive, ma piace invece far capire da dove vengano le cose ed oggi-se permetti- come vedi si guarda molto di più alle cose ed ai fatti che succedono infischiandosene largamente da dove provengano e dal loro perchè, anzi si dimostra noia ed insopportabilità di fronte a tutto questo.Così si cambia poco, anzi nulla.
Ok, il capitalismo fa schifo, il Pd è un partito non partito asservito solo a logiche di potere e in mano a bande l’una contro l’altra armata, sempre meno di sinistra e sempre più democristiano anche nei metodi. I media, i più importanti, sono anch’essi piegati alle stesse logiche e fanno da grancassa al potere… Detto questo io però vorrei sapere come è morto David Rossi perché la cosa non è chiara e riguarda anche il potere o i poteri a Siena e in Italia. E mi indigno per l’atteggiamento arrogante e sprezzante di un potente di fronte ad un giornalista che sta facendo il suo mestiere. Ed è ovvio che scrivere di quell’atteggiamento e di quella arroganza è anche una critica a quel potente, alle logiche che persegue, a chi lo ha sempre osannato e sostenuto e non è un “semplice fermarsi ai fatti senza cercarne le cause”. Se i giudici si mettessero a disquisire sulla barbarie del capitalismo e della finanza non farebbero mai giorno… Sarà bene invece che cerchino di stabilire cos’è quell’oggetto che cade con Rossi già a terra. E se è l’orologio stabilire chi lo ha lanciato…
Si sono d’accordo anch’io che sia utile ai fini dell’inchiesta indagare sulle modalità’ di quella vita terminata nel selciato,e sono anche d’accordo sul fatto che non possa essere demandato alla Magistratura un giudizio politico,cosa questa che non è’ nelle sue prerogative, ma ai media invece SI perché’ la loro funzione non è’ solo quella di informare sui fatti ma e’quella di contribuire a creare opinioni ed idee proprio con ragionamenti partendo dai fatti.Guarda caso che i fatti sono i fatti ma oggi appena si passa da questi( che ovviamente sono uguali per tutti e non smentìbili) al perseguire la formazione delle idee , a quel punto iniziano diciamo e chiamiamole difficolta’ oppure differenze interpretative ,oppure ancor meglio specificate contorsioni -spesso di natura surrettizia-poiché’ dipendenti ed influenzanti la politica.A questo punto l’azione mediatica entra in campo con tutta la sua forza ed è in questa azione che si riconoscono i messaggi , spesso direttamente taciuti o non espressi ,ma per chi è’ del mestiere abbastanza facili e normali ad essere riconosciuti poiché’ quasi sempre espressi “fra le righe”.E su questo punto ho sempre cercato di esprimere la mia opinione,contorta forse nel senso della grammatica,ma credo chiara delle idee che intendevo comunicare,non tanto a te che credo tu non abbia bisogno di capire cosa si celi dietro i pensieri espressi in forma scritta, ma per i pubblico dei tuoi lettori, magari quel pubblico fatto di quella natura tale da non leggere quando vede dalla lunghezza degli articoli che sia fatica il pensare ed occupare il cervello a lungo per poter capire.Allora,- dico io- i fatti sono i fatti, incontestabili ed oggettivi, non smentìbili, le opinioni e le interpretazioni che concorrono alla formazione delle idee sono altra cosa.Ed e’quando mi incazzo che sento che tu mi rispondi “che in fondo a te interessa solo capire “perché David Rossi sia venuto giù’ da quella finestra”.Troppo impegnativo un ragionamento sulle cause profonde delle tragedie? La prerogativa di un giornale come hai sempre detto “e’quella di registrare i fatti” mentre sulle opinioni ,sul perche’dei fatti non possa concernere l’attività’ di chi possa fare opinione con un
giornale come il tuo al quale mi sembra venga riconosciuta corampopulo se non altro storicamente tale prerogativa ? E quale e’tale opinione su tale fatto? Ed allora se le mie e le tue di opinioni sul quel fatto possano coincidere e marciare parallelamente al riguardo degli intervistati,non mi sembra che sia un servizio svolto tanto a favore dell’informazione quando si evita di ricercare le cause.Mi spiego meglio parlando di un esempio analizzato ultimamente inTV sulla differenza fra USA e Canada riguardo al possesso delle armi e sulla spiegazione della violenza privata e sociale in ambedue gli Stati.Le interviste alle varie persone hanno chiarito magistralmente che sia l’azione mediatica a far formare il pensiero dei cittadini e questi reagiscono in modo diverso se gli si raccontano frottole oppure se si cerca di essere aderenti alla realtà’.Nell ultimo anno in Canada gli omicidi sono stati circa 300,negli USA quasi 12.000 !Tutto questo una ragione profonda c’è l’ha secondo te oppure no? E’su come viene informata la gente che si detiene la chiave della loro mente dalla quale scaturiscono i comportamenti.Quindi vedi che parlare dei fatti si deve, ma che ancora prima e con con maggior forza l’etica di un giornale deve tendere a ricercare senza tentennamenti la critica ad un sistema che faccia formare quei comportamenti sociali (economia in questo caso)che provocano quelle tragedie delle quali la politica stessa tende sempre ad allontanarne le scuse. Alla politica non interessa tanto che il fatto possa essere successo o meno, interessa invece che dal fatto la gente non rifletta sulle cause che l’hanno provocato.Sono le cause che mettono in evidenza le vere carenze e negatività’ di un sistema e di queste la stampa dovrebbe parlare, proprio per fare opinione.Perche’ se non si risolvono le cause , sai quanta gente dalla finestra verrà’ giù? Tanti.Ed allora mi sembrerebbe che fosse più’ proficuo parlarne di queste cause invece di lasciarle alla mistificazione giornaliera dei nostri politici che guarda caso non parlano mai di “sistema” e si curano di tutto fuorché’ di cambiarlo,anzi spesso ed a maggioranza lo difendono fino ad allearsi contro chi il sistema lo voglia riformare…..e si dicono riformisti ed oggi vanno sempre più’ di moda….sono tutti riformisti.Di “riformatori ” ne sono rimasti pochi,quasi nessuno e per quelli al fine di metterli all’angolo ,oggi si tenta di tutto.Fino ad arrivare alle invenzioni.
Carlo le cause della morte di David Rossi, sia che si tratti di suicidio (a questo punto poco probabile), che di omicidio, sono da ricercarsi nella crisi del Monte dei Paschi e nelle connessioni di quella crisi con i poteri senesi e nazionali. E’ una questione senese e italiana. Poi certo il Monte era una grande banca, che stava dentro il sistema capitalistico, finanziario e bancario internazionale. Ma questo c’entra fino ad un certo punto.Il nodo è il punto di rottura, il crack e ciò che questo ha causato a Siena soprattutto. Primapagina anche se ormai solo on line, è e resta una testata giornalistica locale. Che offre informazioni, opinioni e riflessioni per lo più di taglio locale. Quindi anche un caso come quello della morte di David Rossi lo affronta con questo tipo di approccio. In modo da incidere, per quanto possibile, sull’opinione pubblica locale. Parlare dei massimi sistemi su primapagina è come parlare del nulla e sprecare tempo e spazio.