DOPO LO “SGARBO” DI GRAZI, SCARAMELLI SPARA SULLA FUSIONE TORRITA-MONTEPULCIANO: FERMATEVI!
SIENA – C’eravamo tanto amati. Potremmo titolare così la foto che abbiamo messo a corredo di questo articolo e che ritrae Stefano Scaramelli e Giacomo Grazi. Un’immagine che forse non rivedremo più. Perché gli amori finiscono. E anche in politica, talvolta, gli amori che finiscono si trasformano in campi di battaglia.
Dopo lo sfogo di ieri, via facebook, Stefano Scaramelli si toglie qualche altro sassolino dalle scarpe. L’esito della discussione interna al Pd sul segretario provinciale, con la fumata grigia e il rinvio della scelta alla conta congressuale, non gli è andata giù. Si è sentito tradito e pugnalato le spalle e ora si vendica coi “traditori”.
In una intervista a NTI, il consigliere regionale e capo dei renziani senesi (anche se per sua stessa ammissione “il termine ‘renziano’ è un concetto superato) ha imbracciato il bazooka e ha preso di mira la fusione dei comuni tra Torrita di Siena e Montepulciano. Anzi, più che la fusione ha preso di mira proprio il sindaco di Torrita Giacomo Grazi, ovvero colui che nel parlamentino del Pd senese, prima si è tirato indietro, poi ha lanciato la candidatura del suo assessore e fedelissimo Michele Cortonicchi, passando dalle file scaramelliane a quelle dell’on. Dallai e impedendo la scelta di Massimo Bernazzi.
Ma al di là della motivazione legata certamente alle vicende interne al Pd e al rapporto deteriorato con Grazi, la bordata di Scaramelli è indubbiamente un siluro lanciato contro il processo di fusione dei due comuni della Valdichiana e alla posizione dell’amministrazione torritese.
In sostanza Scaramelli dice che la fusione al momento ha creato una forte spaccatura nella comunità torritese, quindi deve fermarsi. Il processo è partito, questo è vero, ma è partito male ed è stato gestito male dal sindaco, che ha alimentato divisioni e spaccature. Un disastro.
Scaramelli è sempre stato favorevole alle fusioni, tre anni fa alla festa dell’Unità di Chiusi lanciò addirittura l’idea del comune unico Chiusi-Chianciano che così avrebbe potuto chiamarsi come la stazione ferroviaria… Anche su quella tra Montepulciano e Torrita di Siena non si era mai messo di traverso. Fino a ieri. Adesso dice “fermatevi!” Lo dice forse per fare uno sgarbo a Grazi, dopo lo sgarbo che Grazi ha fatto a lui, ma Scaramelli ha seguaci sia a Torrita che a Montepulciano. I renziani della prima ora,a giudicare anche dai commenti sui social, sembrano essere ancora con lui. E se il capo prende una posizione quella posizione pesa. Come se un generale facesse suonare la ritirata per schierare le truppe in maniera diversa. Le truppe obbediscono.
Se fino a ieri, il Pd nei due comuni sembrava unito e compatto sul progetto di fusione, adesso, dopo la sortita di Scaramelli, unito e compatto non è più, neanche su questo specifico argomento. Dilaniato e diviso su tutto. Questo è il Pd in provincia di Siena.
Ed è singolare che sia Scaramelli nel suo lungo post di ieri, sia i suoi sostenitori non usino mai o quasi mai la parola Pd. E in effetti anche nell’estate scorsa, alla Festa dell’Unità di Chiusi, quando Scaramelli lanciò la sua campagna d’autunno, con riferimenti al congresso, alle elezioni amministrative senesi, al possibile rimpasto in Regione (dopo l’uscita dal partito del governatore Rossi) parlò alla sua corrente e della sua corrente, non al partito e del partito. “A gestire la fase preelettorale e quindi le candidature a Siena deve essere uno dei nostri”, disse. Dove “nostri” voleva dire “della nostra corrente”. Ora che la logica della guerra per bande all’interno del partito ha preso il sopravvento, ora che la stessa componente renziana è una espressione alquanto aleatoria (lo ha detto lui), ora che si sente tradito cambia opinione, bersagli e strategia. Vuole forse far vedere chi comanda, o almeno “contare” quanto seguito ha…
Però, diciamolo, chi ha iniziato la guerra per bande e il gioco al massacro? Scaramelli che a più riprese ha sparato a zero sul sindaco senese Valentini, Pd anche lui, è senza peccato?
Sulla fusione Torrita-Montepulciano e sulle fusioni in genere il suo fedelissimo Bettollini ha avuto una posizione più lineare. Non contrario a prescindere, ma contrario a operazioni a freddo e senza il consenso largo della popolazione. Contrarissimo a fusioni che creino spaccature e lacerazioni nella comunità. Adesso lo afferma anche Scaramellli, ma solo adesso. Sulla battaglia interna al Pd idem. I due sono sulla stessa lunghezza d’onda, ma Bettolini quando ha capito il clima da notte dei lunghi coltelli si è chiamato fuori, Scaramelli invece ci è rimasto dentro invischiato fino al collo. E ha ancora il coltello in mano…
Giacomo Grazi, Juri Bettollini, pd, siena, Stefano Dcaramelli
…e questa qualcuno ancora si ostina a chiamarla col termine di sinistra….o meglio”centro-sinistra”.Della cultura politica della sinistra che abbiamo conosciuto noi ormai settantemnni questi non hanno nulla, sono liberi lottatori che hanno sposato l’arrembaggio al vascello, intravedendone una parte dei tesori che trasportava e pensando di farseli propri e che hanno conquistato il vascello grazie al vino della ciurma ,sul quale era stato aggiunto il sonnifero da elementi che il vascello avevano diretto dopo la morte del comandante.Quindi cosa si va cercando? Mi sembra che le risultanze siano le realtà che il Post mette in evidenza.Le ragioni forse di tutto questo? Più di una, ma una di queste forse appare più evidente delle altre ed è quella che per far passare la conquista del vascello, i conti non erano stati fatti proprio bene, perchè una schiera di pretendenti volevano predisporsi per mettersi al timone. La tanto vituperata- anche da me stesso DC- era altra cosa, almeno formalmente, perchè al proprio interno aveva uomini di ben altra struttura politica e formazione.Il primo di questi che mi viene in mente e che quasi mai si ricorda è stato Scoppola,che ha avuto una lungimiranza politica da far invidia ai più preparati leader della sinistra e non solo di questa, a quei tempi di cui parliamo. Questi di adesso non sono nemmeno alunni, sono liberi battitori che hanno odorato la momentaneità di un treno che passava e che hanno reputato oppurtuno salirci sopra,ma se vai a chiedere loro delle motivazione e delle ragioni del loro comportamento,ti rispondono che loro sono per l’unità del partito, che la cosa peggiore che possa esistere sia la frantumazione, che il loro maggiore terrore è quello che l’Italia vada verso il populismo. Io vorrei domandare loro: ” ma scusate, non siete proprio voi addetti al maneggio delle leve della politica,là dove si decidono le cose più importanti per la gente, per i territori, per l’economia,che siete la maggior fonte di formazione del populismo? Di quello che dite di combattere e che ogni giorno date ad una opinione pubblica semprepiù disorientata l’immagine di quello che siete voi stessi e della vostra incapacità a governare un territorio dove storicamente avete governato con percentuali bulgare,avendo da queste tratto la rendita che vi ha spedito al maneggio di quelle leve e che anche oggi ancora vi serve per fare quello che fate ? “. Per far sì che quelle percentuali fossero tali e sulle quali oggi poggiate avvalendovi del loro peso, sappiate che nel passato la gente ha lottato pagando dei prezzi a voi oggi sconosciuti e che avete messo le ragioni di tali lotte, oggi ai margini della vostra politica. C’è un detto che mi piace sempre ricordare e che è valido soprattutto in politica e negli atteggiamenti delle persone che hanno verso il sociale ed è quello che dice ”…si rimane sè stessi nella misura in cui si riesce a cambiare”….ma voi sembra che ve ne approfittiate…e forse -lasciatemi dire- siete sati sempre ” voi stessi” perchè eravate così già da prima, e quando avete visto passare il treno ci siete saliti sopra facendo forza con le gambe e non con il cervello da quello sgabello che i vostri predecessori avevano costruito, pensando che in qualche modo ne sareste stati ripagati.Io non mi stupisco di questo, la storia è piena di tutto questo, voi non fate eccezione. Quello che mi irrita,mi dispiace perchè immagino anche come finirà, è il grande patrimonio che con la vostra politica avete fatto sì che sia stato disperso ed annientato.Ed allora voi di sinistra non siete davvero e non siete come tanta gente perbene che a milioni vi immagina tali dandovi il consenso, siete la catena per cui si ripropone il potere di sempre.Quello che il vostro leader attuale,ex capo del governo tanto per parlar chiaro, impersonifica negli atti delle sue funzioni politiche, mentre si predispone di novo a far formare col peso delle sue schiere e dei suoi lecchini dei vari partiti di cui si circonda, insieme a colui che il vostro partito ha vituperato per 20 anni( il Cavaliere tanto per riparlare chiaro, che sempre più spesso rientra nel giuoco creato appositamente per farlo pesare e per permettere a voi di continuare imperterriti ), a governare di nuovo l’italia. Se vi piace così accomodatevi pure.Le briciole ,ma sempre le briciole non altro, cadranno dalla tovaglia e saranno raccolte da chi è più svelto a farlo: quel popolo che vi ha votato e che in fondo anche voi nella vostra intimità disprezzate, ve ne servite, ma lo disprezzate, perchè riservate per lui le ossa già ”ciancicate” come si dice a Chiusi.Un consiglio visto che si stanno allenando tutti in fila sulla linea di partenza lo vorrei dare : il vostro peggior nemico non è il vostro nemico politico militante in altri partiti diversi dal vostro,ma è quello che avete vicino nella corsia a voi assegnata e che corre parallelamente a voi.Cioè è quello che condivide con voi le idee che dite che siano comuni come gli scopi e le finalità: la socialità, il rimettere speranza nella gente, il lavoro, la facilità di trovarlo senza presentarsi davanti al padrone col cappello in mano, il diritto allo studio ed alla dignità negata dal non avere lavoro. Il guaio è che chi arriverà primo suo malgrado vedrà funzionare intorno a se un meccanismo che alla fine nega tutto questo.A fabbricare e far funzionare tale meccanismo siffatto avete contrutibuito maggiormente voi.Se non si ha il coraggio di cambiare tale meccanismo, quelle rotelle che girano produrranno uomini senza volto, tutti uguali, come gli automi,assorbiti da un processo che riprodurrà all’infinito l’ingiustizia. Ecco perchè alla fine io credo alla loro inutilità. Gli uomini non sono tutti uguali mi si dirà . Si, lo sò, ma quando entrano in quelle rotelle, se non c’è qualcuno che le cambi tali rotelle, se ne viene stritolati. Ed il Post mette proprio in evidenza il vostro futuro.
Sarebbe il caso di dire: fermate Scaramelli. Forse ha bisogno di schiarirsi le idee.
Quando si dice che il PD non c’è più e restano solo quelli che una volta chiamavano i “capibastone”…
X Daria. Qui non c’è necessità di fermare nessuno,qui c’è necessità che la gente in maniera sempre più crescente riesca a capire che le cose non sono tante ma due: o si continua di questo passo ad andare verso il baratro sentendo tutti i giorni che c’è la ripresa e che l il prossimo anno vi saranno punti di PIL in più da consentire
impieghi maggiori di soldi da parte dell’Europa oppure con metodo democratico si impedisce che si faccia una legge elettorale tagliata su misura ai regnanti per consentire loro di continuare il processo delle bugie seriali.Ricordatevi che questi hanno scavalcato con la faccia tosta anche
la sconfitta del Referendum dove a loro dire si erano
giuocati tutto….quindi è’ molto probabile che possano contare di vincere ancora una volta perché coloro che nel loro grembo protestavano proprio oggi hanno dato dimostrazione di quanto il campo che li sostiene possa essere largo e contenere le riserve necessarie ad essere ancora allargato….è la forza del potere che quando sente il rischio di venire defenestrato si allea e trova il modo di superare le ragioni per le quali avrebbe dovuto essere punito dalla gente che lui stesso ha contribuito fortemente a punire.Ma fino a quando la gente non introiterà questo dentro la testa ,il secondino camperà di prepotenza ed il carcerato sarà contento di dormire in prigione. L’ora d’aria servirà a sentire sempre la solita musica sul benessere che hanno distribuito in modo tale che quando venga domandato come sia il rancio si risponda : “ottimo ed abbondante”. E non è forse ciò che succede adesso?Tutti contro,poi quando ci si va a contare si fa come quando è quanto avveniva con la Democrazia Cristiana che nessuno la votava ma poi allo spoglio era il partito di maggioranza relativa……
Se il confronto è fra Stefano Scaramelli e Luigi Dallai, cianscuno dei due (renziani di ferro) quali sono le loro proposte e politiche. Poi il sindaco Grazi motiverà quali di queste lo hanno indotto a cambiare casacca.