LA MORTE DEL BOIA PRIEBKE E LA COSTITUZIONE ‘SOVIETICA’. RIFLESSIONE A MARGINE CON UN OCCHIO ALLA POLITICA

venerdì 11th, ottobre 2013 / 19:47
LA MORTE DEL BOIA PRIEBKE E LA COSTITUZIONE ‘SOVIETICA’. RIFLESSIONE A MARGINE CON UN OCCHIO ALLA POLITICA
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E’ un periodo questo che per ricorrenze, morti, stragi  non si fa pari: Giap, Che Guevara, Lampedusa, Siria ecc ecc. E’ di oggi la notizia della morte di Priebke, il nazista corresponsabile della strage delle Ardeatine. Non voglio qui rifarmi alla storia ed alle polemiche perché al solito la farei troppo lunga perchè credo che al di là  delle responsabilità materiali, almeno su quelle politiche la storia abbia già deciso dove queste vadano collocate. PRIEBKE 1
Di tentativi revisionisti  non strumentali ce ne sono stati pochi per la verità su tale questione ma quei pochi
di attendibilità ne hanno mostrata ugualmente poca e molte questioni sono ancora allo studio.
Tutto questo perché viviamo in un mondo ed in un contesto – quello della politica italiana – dove seppur la storia come è di prassi la facciano i vincitori, si registra sempre la presenza di elementi di giudizio divergenti che da una parte arricchiscono la ricerca e la comprensione delle ragioni ma dall’altra spesso rischiano di essere evocati per manipolazioni politiche anche quasi settanta anni dopo per scopi di mera cassetta. Non è lontana la polemica sul ‘’Sangue dei Vinti’’ .  Quasi tutti questi giudizi però sfuggono da ambedue le parti ad un severo esame che la storia dovrebbe porre,così come è stato per le Ardeatine, così per le Foibe, e così per i fatti di sangue successi nel nostro territorio nel Giugno del 1944 che ogni tanto tornano fuori con quasi virulenza da ambo le parti, quasi fosse una partita da giocare fra guelfi e ghibellini. La storia nel suo complesso ha dato un giudizio pressoché unanime sui fatti e tale giudizio mi sembra che sia un giudizio inappellabile. La responsabilità di tutto ciò che è avvenuto è stata principalmente del Regime Fascista che ha tenuto sotto il tallone di ferro l’Italia per 20 anni, ha causato la guerra nel nostro territorio che ha subito tragedie, bombe, distruzioni. Sangue e guerra civile le cui ferite non si sono ancora del tutto rimarginate. Ancora esiste gente in Italia che osa dire che il Fascismo è stata l’esaltazione della dignità nazionale e di tale fascismo se ne sono avvalsi anche i partiti odierni per assurgere a maggioranze di governo.Il fascismo è stato un regime dispotico che ha assicurato miserie e privazioni agli Italiani che diversamente si sarebbero rivolti verso uno stato sociale diverso. Chi si è opposto l’ha fatto perché guidato dal sordido egoismo protettivo dei propri interessi economici di casta e di fascia sociale soprattutto, assurgendo a guida di una Italia ignorante e priva di sostentamento, costantemente ricattata dalla chiusura ingorda dei proprietari terrieri e degli industriali e delle classi a loro più vicine, fino alla tragedia della guerra. E quella costituzione’’Sovietica’’ della quale parla Berlusconi nei suoi mirati e furbeschi sproloqui ha garantito la stabilità e la pace, ma contro quella ancora oggi ci sono forze occulte che mai hanno abbassato la guardia e la speranza di poterla stravolgere a loro convenienza, dicendo che occorre finalmente cambiarla o facendo penetrare nelle persone l’idea che è ormai un ferrovecchio e che come tutti i ferrivecchi necessita di revisione. Peccato che queste forze appartengano tutte al Centrodestra, nessuna esclusa, ma basta rifletterci un attimo sul perché di tale offensiva e sullo scopo che si propongono. Sanno bene che quando ci sono le leggi scritte poi il popolo si adegua e se anche nel tempo il popolo le ha conquistate versando sangue, il meccanismo della quotidianità di ciò che può essere un sistema economico-culturale mina certi capisaldi. Ed una volta minati è questione di tempo e le crisi spesso pesano in quel senso, perché dalle crisi come è costituita l’Italia si esce a destra non a sinistra. Tutta l’ebollizione dei partiti si gioca intorno a tali questioni e per risolvere queste sono disposti anche a mentire fino agli illusionismi. In questo ultimamente a sinistra o di ciò che ne rimane, siamo maestri. Basta guardare la cronaca.

Carlo Sacco

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