25 APRILE, IL PRESIDENTE MATTARELLA A CIVITELLA IN VALDICHIANA A 80 ANNI DALLA STRAGE NAZISTA CHE FECE 244 MORTI
Domani è il 25 aprile. La festa dell’Italia liberata. Dell’Italia democratica e antifascista nata dalla resistenza. Non è la festa di tutti. Perché una parte di italiani stava dall’altra parte. Portava la camicia nera e aiutava i nazisti a rastrellare partigiani, a compiere stragi efferate di civili, a deportare ebrei e oppositori nei campi di prigionia e di sterminio. Una parte d italiani volle la guerra civile, dopo aver voluto la guerra mondiale. Il 25 aprile non è la festa di quella parte di italiani, è la festa dell’altra parte, quelli che stavano dal lato giusto. L’Italia ha una costituzione, promulgata nel 1948, che è una delle più belle e più avanzate del mondo ed è frutto della battaglia e del sacrificio di coloro che scelsero, nel ’43, di combattere in armi gli ex alleati nazisti, ormai esercito occupante, e i loro tirapiedi e compari fascisti della repubblichina di Salò. Il 25 aprile dunque è anche la festa del riscatto nazionale. E la festa di tutti coloro che dalla liberazione in poi hanno fatto argine ai rigurgiti fascisti, ai tentativi di colpo di stato, alla strategia della tensione, alle leggi truffa… E’ la festa in onore di chi è caduto nella guerra di liberazione e di chi è caduto, dopo, nelle stragi sui treni, dentro le stazioni, nelle piazze, a causa di bombe fasciste. Oggi al governo dell’Italia c’è Giorgia Meloni e un partito, il suo, che ha la fiamma del Msi nel simbolo (in ricordo della fiamma che arde sulla tomba di Mussolini). Questo non significa che Giorgia Meloni e i suoi siano fascisti come i fascisti di Salò. Ma se non riescono a dichiararsi antifascisti un problemino con la Costituzione sulla quale hanno giurato, ce l’hanno. Se non riescono a partecipare convintamente alle manifestazioni del 25 aprile (e non ci riescono) vuol doire che ancora il 25 aprile non lo hanno digerito… E questo è un altro problema. Non da poco in una Repubblica antifascista nata dalla resistenza al nazifascismo. Ce ne faremo una ragione, sapendo con chi abbiamo a che fare.
Comunque domani, il 79esimo anniversario della Liberazione dal nazifascimo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo celebrerà a Civitella Val di Chiana, un paese della Provincia di Arezzo che nel ’44 fu teatro di una delle stragi più efferate compiute dai nazifascisti. Paragonabile a Sant’Anna di Stazzema, a Marzabotto…
Il 29 giugno del ’44 infatti a Civitella il Valdichiana furono trucidate barbaramente 244 persone. La strage è conosciuta come l’eccidio di Civitella, Cornia e San Pancrazio, tutti borghi e frazioni di quel territorio. Nel 2004 nel 60esimo della strage a Civitella venne il presidente Carlo Azelio Ciampi.
La manifestazione è aperta a tutti i cittadini in appositi spazi già definiti fino ad esaurimento della loro capienza. Sarà presente un maxischermo in Via Martiri di Civitella per assistere all’evento che sarà trasmesso in diretta su Rai Uno. L’accesso al Paese è consentito entro e non oltre le ore 9.30 con le seguenti modalità: A piedi e con apposite navette con punto di partenza in Via del Sembolino (area adiacente il campo sportivo di Pieve al Toppo) a partire dalle ore 7.30.
Cosa successe a Civitella in Valdichiana quel 29 giugno del ’44?
Questi i fatti. Nel paese aretino si era installato un comando tedesco della Divisione Hermann Goering delle SS, la stessa che aveva altri effettivi a Chiusi dove tra il 21 e il 26 giugno infuriò una sanguinosa battaglia. Il 18 giugno in un circolo ricreativo avvene una sparatoria tra partigiani e 4 soldati tedeschi. Tre morirono, Uuo di di essi riuscì a scappare. Da lì la rappresaglia, con tanto di inganno. I nazisti finsero un atteggiamento civile nei confronti della popolazione che s era allontanata proprio per paura di una reazione alla sparatoria, inducendo gli abitanti a rientrare alle proprie case…
Al mattino del 29 giugno, in occasione della festività dei santi Pietre Paolo, il centro di Civitella era pieno di gente. Molti non si erano recati nelle campagne o nei boschi per lavorare, restando così a casa o andando a messa. La chiesa del paese era piena di fedeli, giunti anche dalle altre frazioni del comune.
Improvvisamente dal comando tedesco partirono tre squadroni: uno destinato a Cornia, l’altro a San Pancrazio di Bucine e un terzo, il più grande, si riversò nel centro di Civitella. I tedeschi irruppero nelle case, aprendo il fuoco sugli abitanti a prescindere dal sesso o dall’età. Entrarono anche in chiesa mentre si stava celebrando la messa, lì divisero i fedeli in piccoli gruppi, quindi, indossati grembiuli mimetici in gomma per non sporcarsi di sangue, li freddarono un a uno con un colpo alla nuca. Come alle Fosse Ardatine. Il sacerdote don Alcide Lazzeri, in quanto religioso, sarebbe stato risparmiato dai tedeschi, ma scelse di condividere la sorte degli sfortunati parrocchiani. Anche lui fu giustiziato.
Compiuta la strage, i nazisti della Goering incendiarono le case di Civitella, provocando così la morte anche di coloro che avevano disperatamente tentato di salvarsi nascondendosi nelle cantine o nelle soffitte. Solo pochi abitanti riuscirono a salvarsi dal massacro. Alla fine si contarono 244 morti: 115 a Civitella, 58 a Cornia e 71 a San Pancrazio.
ll 21 ottobre 2008 i giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione condannarono il governo tedesco a risarcire i danni a nove familiari delle vittime dell’eccidio, stabilendo un milione di euro come risarcimento, ma la Germania fece ricorso ottenendo l’annullamento degli effetti della sentenza. In sostanza le famiglie delle vittime attemdono ancora giustizia. Vedremo se Mattarella domani, riproporrà la questione.
Purtroppo il concetto di rappresaglia sui civili non si è esaurito con il nazifascismo di allora.
L’altra parte della beffa verso gli italiani è che chi comandava questi assassini, gli stessi sono riusciti a farla franca per l’intercessione dei servizi segreti inglesi ed italiani negli anni del dopoguerra a cominciare dalla ”via dei Topi” messa in atto sotto papa Pio XII che ne fece espatriare parecchi dei torturatori nazisti e collezionisti di occhi verso la Spagna Franchista ed il sud America. Oggi vorrebbero rifarsi le sembianze usando il revisionismo storico come come mezzo per dire che le verità non siano queste e trovano sulla loro strada ad aiutarli non solo le forze di governo attuali ma hanno trovato anche quelle dei governi precedenti, degli scrittori a cui hanno dato spazio le case editrici berlusconiane e legate alla destra.Così come il revisionismo è passato indenne sui fatti che si sono compiuti sul nostro territorio grazie ai servizi segreti italiani sotto l’occhio vigile di quelli inglesi dell’epoca che hanno influenzato anche le narrazioni di carattere militare scritte da ricercatori compiacenti che hanno da sempre avuto il disprezzo delle formazioni partigiane a prevalenza comunista che sono state nel nostro territorio.”La grande manovra” che c’è stata nel dopoguerra,compartecipi massoneria, servizi segreti e partiti di destra, sul riconoscimento delle formazioni partigiane dell’umbria ha fatto storia e per tantissimi aspetti sarebbe molta da rivedere ma manca la volontà politica di farlo poichè in tal modo la verità storica segnerebbe dei fatti che hanno caratterizzato le spiegazioni dei fatti fino ai giorni nostri. Ed un ultima cosa che vorrei dire: tale ricerca della verità OGGETTIVA DEI FATTI è ben noto che la si applichi solo in presenza di una forte e determinata volontà politica di farlo e quando questa manca poichè i partiti sono ridotti a scatole vuote ed impiegano non gente pervasa da volontà valoriali ma gente stipendiata e ricercatori il cui stipendio spesso dipende dalla volontà di non tenerle presente certe cose ed anche di non capirle, allora sopravviene il degrado che vediamo. Chi deve intendere intenda.Ma non credo che dica nulla di nuovo. Purtroppo….
Diciamo che noi non abbiamo mai fatto i conti con quel passato, a partire dalla amnistia di Togliatti. Certo un atto politico per cercare di riconciliare un Paese distrutto e lacerato. Però poteva anche essere emanata dopo una nostra Norimberga. Bisognava aver chiarito prima chi aveva fatto cosa e perché, le responsabilità, bisognava estromettere tutta quella burocrazia di ispirazione fascista che stava occupando lo Stato. E anche in galera io credo che bisognava mandarcene molti di più.
Oltre agli eccidi nazifascisti mi fà piacere che sia stata ricordata -come nell’11° rigo del Post- il tentativo della Legge Truffa.Dovrebbe servire a parecchi che oggi si dicono difensori della democrazia e che hanno guardato nel dopoguerra ai partiti della maggioranza e della legalità, quali gabole sia stato tentato di fare al fine di avere piena disponibilità del Parlamento e delle leggi che al tempo del dopoguerra erano state concepèite e tentate di portare a compimento.Questo sia di monito a coloro che oggi quando odorano un minimo-dico un minimo-di colore ”rosso” nelle cose, nelle assemblee sindacali e non, nelle manifestazioni, piace di spargerne all’intorno sentimenti di rivalsa, di plateale falsità e menzogna su chi sia stato in grado di voler falsare le carte e che per fortuna tutto non gli sia riuscito fare perchè ha trovato sulla sua strada un popolo organizzato e deciso a respingere quella che era la ”tagliola” concepita da menti raffinate,che paragonate a quelle odierne sarebbe come paragonare Einstein alle gabole del Mago Silvan.
Carlo, a Legge truffa del ’53 non era poi così diversa da quella che vige oggi per eleggere il parlamento italiano e in molti casi anche i consigli regionali…
Appunto,ma la derivazione di tutto questo si avrà che se passerà l’autonomia differenziata fra regioni-e la maggioranza sia chiaro che ce l’hanno per farla passare- ci saranno una serie di regioni e conseguenti cittadini di serie A e di serie B e di serie C. poi glielo dicano a coloro che dalla Puglia, dalla Calabria o dalla Sicilia vanno a curarsi a Milano, Bologna e Trento se lo potranno fare.ma credo che ormai hanno intuito una cosa che li conforta e che non c’è più la reattività di una volta ed al suo posto c’è un ceto sociale depoliticizzato che è silente e che accetta tutto e che poi quando si rende conto della pentola nella quale è caduto s’incazza e vota a destra.E’ questo che vogliono ed è questo che si deve impedire.
Fece bene Togliatti,( quello che ci voleva far annettere da Tito ), a fare l’ amnistia,altrimenti ,tutti quelli che avevano fatto il salto della quaglia alle 00:01 del 9 settembre si sarebbero trovati fuori dal PCI ! …..non faccio i nomi perché sarei ripetitivo ! Uno per tutti : Napolitano !!
Rispondimi a questa domanda visto che parlavi del ”salto della quaglia”: ma secondo te dopo venti anni di regime, dopo i morti e le distruzioni della la guerra, dopo i bombardamenti e la fame, gli italiani con l’etica storica che hanno sempre avuto da secoli, secondo te non erano in un quagliodromo ? Certo che lo erano, ma dal momento che parli di PCI e di Napolitano ti domando sempre ma coloro che erano stati fascisti od avevano appoggiato il regime avranno a rigor di logica provato ad inserirsi in casa di amici politici e paralleli e vicini collaboratori oppure si rifugiavano dentro il partito che avevano storicamente combattuto(il PCI) dal momento che in casa c’erano stanziali gli anglo-americani ?? Attento come rispondi a tale domanda perchè ti potrei far vedere gli orginali di certi documenti che mettono in guardia gli iscritti PCI ed i partigiani delle Brigate Garibaldi a vagliare bene le domande di ammissione all’iscrizione al PCI.E dalla natura delle domande che venivano fatte per vagliarne la possibile iscrizione o meno ,emerge chiaramente che vi sia una selezione molto rigoroso riguardante l’appartenenza al fascismo.Poi certamente anche nel PCI essendo questo un partito di massa si riscontra il fenomeno dell’infiltrazione,ma i fascisti soprattutto coloro che nel regime avevano contato per incarichi ed anche per fatti concreti e partecipativi alla politica fascista si infiltrarono in primis nel partito popolare Italiano alias DC e poi via via anche dentro gli altri partitini.A quest’uopo ricordati il discorso di Churchill che non si capacitava sarcasticamente che l’Italia avesse al tempo 90 milioni di abitanti dal momento che aveva avuto secondo il regime 45 milioni di baionette e dopo la guerra questi 45 milioni di baionette fossero introvabili.Qualche anno addietro un giorno mi trovai con altri amici al Bar Italia ed iniziammo una discussione su chi era stato fascista e chi dopo il passaggio del fronte avesse richiesto l’iscrizione al PCI. Uno di questi più anziano di noi -chiamiamoli avventori- mi redargui sbeffeggiandomi dicendo che lui non era mai stato comunista.Alchè risposi se si sentiva di pagare da bere ai presenti se fosse stato smentito.Accettò di corsa, ed io ugalmente di corsa andai a casa e portai l’originale della sua domanda di ammissione al PCI datata anno 1945 e da lui firmata che era fra le carte dell’archivio di mio zio. S’incazzò e mi minaccio per essere stato- secondo lui ”schedato”-ma di fronte all’evidenza gli dissi : lo vedì ? Fai a meno di reagire così perchè se tu fossi stato onesto non avresti avuto bisogno di dire ciò che hai detto di fronte a tutti. Naturalmente lui aveva fatto domanda ed anche se era stato presentato da due nominativi politicamente conosciuti non era stato ammesso ma ci aveva provato perchè probabilmente rifacendosi una nuova veste ne avrebbe ricavato dei vantaggi di nonsocchè. Ci sono stati in quel bailame di momenti, partiti sulla cui onestà si poteva mettere anche una mano sul fuoco ed altri che se la si fosse messa qualche dito si sarebbe bruciato.Questo lo dico anche perchè vivevamo in un paese piccolo ed all’epoca si conoscevano tutti.Poi nell’immediato dopoguerra altre istanze hanno preso piede, istanze per le quali i nomi facevano parte di partiti di massa che era impossibile controllare e che tali nomi volavano in ” un quagliodromo”come hai detto te sul salto della quaglia.Ci sono stati altri che pur non essendo stati comunisti avevano fatto parte delle Brigate Partigiane a formazione numerica comunista ed erano anche Socialisti, del Partito d’Azione, del Partito Popolare ecc ecc e liberali (parecchi di questi liberali dell’ultim’ora che sono da sempre stati liberali quando conveniva a loro ma che non diventavano più liberali, anzi, quando odoravano che si sarebbe toccata la loro libertà o patrimonio divenivano anche quasi quasi fascisti. E’ qui là differenza culturale fra il liberalismo anglo -sassone e quello italiano : i liberali inglesi sono sempre stati di sinistra mentre i liberali italiani sono stati sempre di destra. Non ti dimenticare che il revanscismo fascista nel dopoguerra non si dette pervinto e si dette da fare ricostituendosi anche nell”’Uomo Qualunque” di Giannini ma presto tutta questa zavorra confluì nella damigiana della DC che raccolse tutto in funzione anticomunista, poichè era quello che faceva paura sia al Vaticano sia agli alleati e non ti dimenticare anche un altra cosa che lo stesso Vaticano del quale oggi non si parla mai che ha avuto in seno queste serpi velenose, fece espatriare i torturatori nazistidi buona parte d’Europa e specialmente Croati con passaporto falso in Argentina, Uruguay e Spagna franchista mentre gli alleati mobilitarno le spie fasciste del Centro militare monarchico italiano per impedire durante gli ultimi mesi di conflitto che le formazioni partigiane a componente maggioritaria comunista fossero riconosciute nel Movimento Partigiano specialmente cosa questa avvenuta nel nostro territorio.Tali individui assoldati all’epoca hanno continuato la loro attività per decenni fino ai giorni nostri ed hanno fatto parte delle organizzazioni segrete che hanno messo il tritolo durante la strategia della tensione. Organizzazioni come La Rosa dei Venti, Stay Behind ed altre sono state le responsabili dirette dei maggiori efferati delitti di natura terroristica per fermare l’avanzata elettorale cominista in italia . Brigate Rosse incluse,che evidentemente tanto Rosse non erano..bene, anzi male, e allora a te la considerazione di tutto quello che è stato fatto all’epoca contro il PCI per mano sia del mai scomparso fascismo sia per mano degli alleati anglo-americani che più che americani erano ”anglo”.E che fossero ”anglo” pochi in Italia lo sapevano, ma i governanti italiani per 70 lunghi anni lo sapevano eccome ed oggi parecchi di quelli, vecchi ma con la ragione ancora in testa fanno le verginelle dopo essere stati smembrati nella prima repubblica e confluiti nei partiti del centro destra.E allora le posizioni opportunistiche e marcatamente opportunistiche che hanno avuto origine dal disciolto partito fascista appartengono per la quasi totalità a costoro al governo odierno della nostra nazione,con la differenza che una sinistra inesistente e svuotata di ogni aspetto valoriale balbetta di fronte a queste cose invece di denunciarle nelle piazze e nelle scuole e tramandarle ai giovani.Poi ci lamentiamo della politica che non soddisfi i cittadini.Si deve principalmente anche ai politici attuali che spendono solo parole per contrastare i fatti che si stanno affermando intorno a noi e fra le parole ed i fatti prevalgono sempre i fatti.
Carocarlo ,ti rispondo cosi : un capitano dell’ esercito,amico di mio nonno , gli chiese il piacere di fargli una dichiarazione dove mio nonno doveva dichiarare che l’ amico, era stato ” sempre ” fascista. Chiaramente mio nonno acconsentì, era un amico.
Subito dopo la guerra, lo stesso ufficiale ,su richiesta del C.N.L. ,dichiarò che quella dichiarazione l’ aveva voluta,per forza, mio nonno !
Comunque l’ ufficiale rimase nell’ esercito,poi passò nei carabinieri .
NON ho capito quell’ attento a come rispondi .
”Attento a come rispondi” voleva significare che nelle vicissitudini che abbiamo detto che si presentarono in un paese disastrato oltre ogni limite e dentro un intero popolo, sono i numeri di massa che contano e che servono da esempio da mettere sul piatto della bilancia e non i casi singoli anche se ho citato il conoscente di Chiusi a proposito del quale andai a riprenderea casa la sua scheda e gliela mostrai facendolo inviperire.Ma sai quanti ci sono stati di questi casi ? A decine di migliaia E le schede c’erano da tutte le parti, eccome se c’erano e la paura che dominava era quella che dopo 20 anni di angherie ricevute i singoli potessero avere delle iniziative violente per cui si ricominciava ancora un altra volta i fatti del ventennio precednte. La gente caro Niccolò che non ha una coscenza e dei principi sani moralmente venderebbe la mamma pur di salvarsi il…tergo.Nel nostro territorio questo è successo più volte e che io mi ricordi tali comportamenti di infiltrati hanno provocato stragi anche se non indirettamente compiute dai singoli ma proprio per il loro comportamento : Strage della Muffa e strage di Montebuono,Strage di San Litardo,(,tutte compiute materialmente dai nazisti ma provocate da quel sentimento di potersi salvare ” il culo” (permettimi la parola) cercando l’appartenenza al movimento partigiano da parte di chi era stato fascista ed intrufolatosi qualche giorno prima fra le bande partigiane e cercando di fare azioni che avrebbero portato all’accreditamento di tale appartenenza.Sono questi coloro che maggiormente hanno cercato di screditare la resistenza perchè avrebbe fatto comodo negli anni successivi ai suoi nemici mischiatisi all’interno dei partiti. E tali partiti sono stati tutti, nessuno escluso contenitori di tutto questo, certi più certi meno, ma i governi alla guida del paese se ne sono guardati bene dal raccontare la verità storica su tali argomenti.E non sarebbero stati mica matti anche se tutto è avvenuto sotto l’egida della democrazia spesso più formale che effettiva, perchè c’era un nemico da battere Dopo mezzo secolo dalla fine della guerra, lo hanno battuto non con le armi ma con i soldi,(tutta la vicenda di Gorbacev parla in modo chiaro e limpido mentre ciò che conveniva al di là dell’Atlantico era il paventare le guerre stellari ) ma vedi che il mondo non ha progredito ed è un altra volta alle prese come prima davanti alla possibile catastrofe se non peggio ?