IL COMITATO RENZI PIEVESE REPLICA ALLA REPLICA DELLA SEGRETERIA DEL PD…

CITTA’ DELLA PIEVE – Renzi annuncia a Genova che è pronto a candidarsi ala guida del Pd, e a Città della Pieve, i renziani cominciano a farsi sentire. Così, dopo la replica della segreteria del Pd, al loro intervento di qualche giorno fa, ecco la replica alla replica. Che è in primo luogo un chiarimento tendente a smorzare la polemica, ma anche una dichiarazione di esistenza in vita, come dire ‘noi ci siamo’ e diremo la nostra. Ecco la nota bis del Comitato Renzi:

A proposito di ‘lavoriamo insieme’… alcune precisazioni dal Comitato Renzi

Se la volontà del nostro articolo pubblicato sul Corriere Pievese fosse stata quella di alimentare polemiche o rovinare ” carriere “, adesso avremmo molti più argomenti per fare puntualizzazioni o attacchi, rispondendo sia alla replica del Coordinatore del Circolo PD di Città della Pieve, sia a quella della Coordinatrice comunale.
L’esigenza di intervenire è venuta, anche su sollecitazione di chi, convinto che il PD rappresenti l’unica ancora di governabilità sia a livello locale che nazionale, non si rassegna ad assistere al continuo assalto alla Istituzione Comunale da parte di oppositori politici o forze che in virtù di malcontenti latenti si stanno organizzando , senza apparente reazione alcuna da parte del PD locale.
Alcune precisazioni doverose.
Il comitato Renzi è un organismo costituito in data 18.10.2012, è tutt’ora attivo ed opera in osservanza dello statuto dei Comitati “Adesso per Matteo Renzi”.
Gli organi sono il comitato direttivo, i soci fondatori ed i soci sostenitori. Nell’occasione i componenti del direttivo Menichetti Federico e Anselmi Alessio con i soci sostenitori Fattorini Vasco, Gorello Michele e Menicali Marcello, sentendo anche il parere di altri, hanno partecipato alla redazione del documento.
Ci scusiamo con il coordinatore del circolo di Città della Pieve che ha percepito un nostro attacco alla sua persona. L’inconveniente è stato causato dall’omissione della parola “politici” nella trascrizione e quindi il senso giusto era ed è “scopi politici personali”. Gli attacchi politici però bisogna accettarli.
Nessuno di noi pensa a incarichi politici o amministrativi.
Se alcuni di noi avessero voluto rivincite o ribalte, avrebbero probabilmente scelto la via dell’uscita dal partito e della facile demagogia .
Non pensiamo che il compito degli amministratori sia facile, soprattutto in questo periodo, e a maggior ragione chiediamo che venga attuata una comunicazione-informazione volta a facilitare anche il sostegno nei loro confronti.
Con il nostro intervento abbiamo voluto far emergere i piccoli segnali che vengono dai cittadini.
Si chiamano piccoli segnali perchè non si sentono solamente ad “orecchio nudo”, serve anche “ l’attenzione agli altri”, per percepirli. Quando emergono in modo palese spesso non sono più gestibili. Noi estensori non facciamo “avvertimenti” e poi di che tipo…. e con quale forza oscura…..
In definitiva vorremmo che l’occasione del congresso nazionale, fosse quella giusta per un rinnovamento del partito, che ritrovi lo spirito fondante del Lingotto e che tale spirito penetri in profondità ad ogni livello, richiamando nelle sue stanze quelle forze che nella società ci sono e che adesso ci guardano con diffidenza.

Alessio Anselmi, Federico Menichetti, Vasco Fattorini, Michele Gorello e Marcello Menicali.