AMERICANA 50ENNE TROVATA MORTA A FIRENZE. ANALOGIE CON IL CASO-RAMINI DI CHIUSI, MA…

UN CASO FA NOTIZIA E L’ALTRO NO. PROPRIO PER QUESTO, IL SILENZIO SULLA VICENDA CHIUSINA E’ SEMPRE PIU’ STRANO…
FIRENZE – “Riverso per terra accanto al letto, così è stato trovato il corpo senza vita di una donna americana di 50 anni, in un attico di lusso di piazza Pitti 7. A dare l’allarme è stato il domestico che ha scoperto il cadavere intorno alle 15.20. L’appartamento, preso in affitto per un periodo di vacanza, si trova in un immobile di proprietà della famiglia Ferragamo. La donna era in vacanza in Italia con altri parenti. Non c’erano tracce di violenza sul suo corpo, particolarmente magro, tuttavia al momento sono aperte tutte le piste: malore, suicidio o omicidio. La squadra mobile di Firenze sta cercando di ricostruire quanto accaduto. L’autopsia sarà eseguita domani all’Istituto di Medicina legale di Firenze e chiarirà le cause del decesso. Intanto nella camera da letto della donna gli investigatori hanno trovato e acquisito diverse confezioni di integratori alimentari, vitamine, medicinali per il diabete e antistaminici.” Questa notizia si legge questa mattina su tutti i quotidiani toscani, su molti siti web di informazione ed è stata data, già ieri sera dal Tg3 e da altri notiziari regionali. Normale. Giusto. Anche se i primi commenti sembrano escludere l’ipotesi dell’omicidio. Il caso presenta molte analogie con quello del pensionato Giulio Ramini, trovato morto a Chiusi il 1 agosto. L’unica differenza è che la notizia della cinquantenne americana morta a Firenze circola su tutti i media. Quella della morte, un po’ più “sospetta”, visto il quadro che si son trovati di fronte sia i primi soccorritori che gli inquirenti, di Giulio Ramini no. Del povero Ramini i Tg, i siti web e i quotidiani non parlano. E, proprio alla luce di questi altri fatti di cronaca (la morte dell’americana a Firenze e quella della giovane brasiliana nel bresciano) di cui tutti si occupano, come è normale che sia, il silenzio sul decesso in circostanze poco chiare del pensionato chiusino appare ancora più strano. Ieri sera, anche il cantante Stefano Giannotti, durante il suo concerto ai Ruzzi della Conca, ha sottolineato questa insolita cortina di nebbia… Non può essere una questione di “genere” cioè legata al fatto che in due casi si tratta di donne, per di più straniere e, ne caso di Ramini, di un pensionato, uomo, quasi novantenne. Negli altri casi di cronaca, a distanza di poche ore ci sono già stati sviluppi. A Gambara, in Provincia di Brescia, è stato fermato il datore di lavoro della ragazza che era incinta. Forse era lui il padre del bambino che portava in grembo e avrebbe voluto così liberarsi del problema… Nella vicenda di Chiusi invece, a distanza di un mese e qualche giorno ancora nulla di fatto. Nebbia e silenzio. Eppure, tra i cittadini di Chiusi Scalo, soprattutto tra quelli che conoscevano il pensionato trovato senza vita, pochi, pochissimi credono all’ipotesi del malore o dell’incidente domestico. Se così fosse, perché i cassetti e gli armadi del suo appartamento erano aperti e rovistati? E come mai il cellulare dell’uomo non è stato trovato? che fine ha fatto? L’esito dell’autopsia chiarirà la causa del decesso. Che può anche essere un infarto. Magari indotto da uno spavento… Ma a queste domande una qualche risposta dovrà essere data, prima o poi.