CHIUSI, DALLA REGIONE 1 MILIONE E 240 MILA EURO PER IL LAGO. IL TRASIMENO NE HA AVUTI MENO…

CHIUSI, DALLA REGIONE 1 MILIONE E 240 MILA EURO PER IL LAGO. IL TRASIMENO NE HA AVUTI MENO…
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CHIUSI – Buone notizie per il Lago di Chiusi. Il Comune di Chiusi è stato infatti  selezionato come beneficiario di un rilevante finanziamento regionale nell’ambito di un Programma Regionale che include anche la salvaguardia appunto del Chiaro. Si tratta di un contributo di  1 milione e 240 mila euro stanziato dalla Regione Toscana,  grazie al quale sarà possibile realizzare interventi fondamentali per preservarne l’ecosistema e l’ambiente circostante.  L’investimento complessivo del progetto ammonta a 1 milione e 460 mila euro, di cui 220 mila finanziati direttamente dal Comune di Chiusi. E c’è la possibilità – fanno sapere dal Comune – di un ulteriore finanziamento di 480 mila euro, attualmente in fase di istruttoria da parte della Regione, che permetterebbe di completare gli interventi di salvaguardia del lago.
Solo pochi anni fa, un simile risultato sembrava lontano. Oggi, grazie al lavoro congiunto dell’amministrazione comunale e alla volontà di proteggere una risorsa ambientale e turistica di inestimabile valore per Chiusi, possiamo guardare con ottimismo al futuro. Il Lago di Chiusi è un tesoro che merita di essere preservato e valorizzato” dice il sindaco Sonnini rivolgendo un pensiero al consigliere Claudio Del Re che aveva la delega al lago e che è prematuramente scomparso lo scorso 2 novembre. E anche agli uffici comunali che hanno seguito l’iter del bando e la progettazione. Da lassù, Del Re sorriderà soddisfatto per una notizia che lo avrebbe reso orgoglioso.
Nello specifico, lo stesso Sonnini spiega che con questo finanziamento, verranno realizzati interventi mirati come: la riqualificazione delle casse di colmata; il contrasto all’erosione spondale; la ricostruzione del canneto; la realizzazione di un bagno pubblico per migliorare l’accessibilità e la fruibilità del luogo.
Un luogo che non solo è importante dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma è parte essenziale dell’identità, della storia e della cultura materiale della città di Chiusi e del territorio circostante, compresa la sponda umbra. Il lago di Chiusi non solo compare nel “miracolo” di Santa Mustiola, la martire cristiana patrona della città, ma per secoli e secoli ha fornito cibo e lavoro. Dal 1971 al 2024 anche l’acqua potabile. La cucina tradizionale chiusina annovera tra i piatti principali alcuni piatti di pesce che si fanno solo nell’area del lago d Chiusi come il Brustico. E’ stato per secoli anche territorio di caccia ad anatre, germani, e altri uccelli acquatici, è campo di gara per il canottaggio e meta di pescatori sportivi; ospita colonie di aironi, garzette e altre specie sia stanziali che migratorie nei periodi di “passo”.
Ma dai tempi della grande Bonifica della Valdichiana fatta dal Graducato di Toscana e dallo Stato Pontificio alla fine del ‘700, è destinato al lento interramento, soffre di erosione delle sponde e di innalzamento del fondale, limaccioso. Dopo l’arrivo nell’estate scorsa dell’acqua dalla diga di Montedoglio nell’acqudedotto comunale, cosa che evita l’attingimento dal lago per uso potabile e per irrigazione, il finanziamento regionale superiore al milione di euro, segna un altro passo decisivo per la tutela dello specchio d’acqua chiusino. Negli ultimi anni la Regione Toscana si è mostrata più sensibile e più operativa su questo fronte di quanto non lo sia mai stata. Per Chiusi è un grande risultato, soprattutto se confrontato con lo stanziamento statale per il Lago Trasimeno che ammonta ad 1 milione di euro. La Toscana da sola ne ha stanziati 240 mila in più per il piccolo Chiaro chiusino. E infatti c’è chi dalla sponda umbra si domanda se non sia il caso di passare sotto le insegne della Toscana.
m.l.
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