SABATO 17 FEBBRAIO A BETTOLLE INCONTRO PUBBLICO SU POLO LOGISTICO E INFRASTRUTTURE
BETTOLLE – Il Polo Logistico a Bettolle? e a quali condizioni? E’ un bene o un male? Se ne parlerà sabato prossimo, 17 febbraio dalle ore 16,30 all’Hotel Apogeo, proprio nei pressi del Casello A1 Valdichiana. Previsti gli interventi di Sarah Caudiero, Coordinatrice del Sicobas Prato e Firenze Delegato della logistica dell’interporto di Prato-Firenze, Leonardo Bison, collaboratore del Fatto Quotidiano. Modererà la discussione Fabrizio Camastra, giornalista indipendente. Prevista anche la partecipazione dei comitati NO Polo Logistico Bettolle, Opzione Zero che si batte contro la stazione Media Etruria che dovrebbe sorgere ad una decina di km di distanza (loc. Creti-farneta) e a favore dell’utilizzo delle stazioni esistentI di Arezzo e Chiusi. Gli organizzatori, nel presentare l’iniziativa scrivono:
Il Polo logistico a Bettolle: opportunità di crescita sociale o minaccia per la realtà contadina ? Sarà un dibattito aperto, con esperti del mondo sindacale che ci porteranno testimonianze dal campo. Affronteremo la Questione Polo Logistico ponendoci nella prospettiva di chi sarà chiamato a lavorarci e dunque a quali condizioni ? Ci informeremo degli aspetti negativi di un settore che non conosciamo perché non è caratteristico del nostro territorio da sempre a vocazione agricola, zootecnica, enogastronomica. E da qualche decennio con tendenza turistica che grazie al cielo ha contribuito ad ammortizzare la perdita del settore artigianale, un tempo ricchezza per le nostre comunità. Ma mai abbiamo avuto vocazione industriale, perciò di interporti e poli logistici che muovono enormi quantità di merci a tutte le ore del giorno e della notte ne sappiamo poco. Così come ne sappiamo poco di appalti e sfruttamento nella logistica. Dai giornali leggiamo che il settore è da decenni teatro di sfruttamento e caporalato. Attraverso gli appalti e subappalti, vengono costruite fitte reti per nascondere sfruttamento e lavoro nero ai danni di lavoratrici e lavoratori. Caporalato e ricatto nei magazzini che movimentano le merci che attraversano il pianeta per arrivare in tempo brevi nelle case di tutti. Merci smistate da centinaia di migliaia di persone che lavorano con tutele al limite e diritti precari. Una realtà che ha iniziato ad essere messa in discussione dalle lotte e dagli scioperi portati avanti dal 2011 da facchini con al fianco i sindacati di Base. E, dopo anni di denunce, anche dalle Procure che negli ultimi anni hanno commissariato grandi corrieri nazionali e sequestrato beni e conti correnti per indagini che riguardano lo sfruttamento della forza lavoro. Ci preoccupa che in questo territorio in nome dello sviluppo tutto economico, che asseconda le intenzioni del turbo-capitalismo piuttosto del progresso, si vuole portare avanti un’opera di cementificazione e inquinamento, in nome della creazione di posti di lavoro. Perciò ci pare più che legittimo chiederci: che tipo lavoro? A quali condizioni?
Le domande sono non solo legittime, ma anche quanto mai opportune. Queste questioni, quando si presentano, vanno dibattute. Noi, per storia e per formazione politico-culturale, non siamo mai per il NO a prescindere, a meno che non si tratti di una cosa clamorosamente improponibile, siamo per andare a vedere le carte, per ragionare sui pro e i contro, sugli aspetti economici e su quelli ambientali, senza, possibilmente, creare contrapposizioni spesso artificiose; siamo per la democrazia partecipata, quindi per la partecipazione alle scelte, per l’ascolto delle comunità locali interessate; siamo però – da sempre – per privilegiare opere effettivamente utili ai territori e non calate dall’alto per interessi che con i territori hanno poco a che fare; siamo per opere e scelte ecologicamente compatibili e non devastanti o “fuori contesto”; siamo per un’economia che non sia solo cementificazione e logistica a vantaggio e a servizio dei padroni del vapore…
Detto questo crediamo che l’incontro di sabato 17 all’Apogeo di Bettolle sia interessante, non solo per ciò che riguarda il Polo Logistico, ma per il futuro della Valdichiana.
m.l.