MEDIA ETRURIA, ANCHE LA CNA UMBRA E’ PERPLESSA. MEGLIO PUNTARE SULLO SFONDAMENTO A NORD DELLA FCU

MEDIA ETRURIA, ANCHE LA CNA UMBRA E’ PERPLESSA. MEGLIO PUNTARE SULLO SFONDAMENTO A NORD DELLA FCU
0 Flares 0 Flares ×

IL PRESIDENTE CARLONI PARLA ANCHE DI VIABILITA’, AEROPORTO E FCU

Il 24 novembre scorso, su queste stesse colonne, facevamo notare il “silenzio assordante” delle associaziomni di cvategoria e dei sindacatoi sulla questione stazione in linea-alta velocità- infrastrutture. Da allora ha preso posizione la Filt Cgil, in senso nettamente contrtario alla Media Etruria e favorevole all’utilizzo delle stazioni esistenti di Arezzo e Chiusi (e la Filt essendo il sindacato dei ferrovieri non è attore secondario) e, nei giorni scorsi è intervenuto anche il neo presidenyte della Cna umbra Michele Carloni il quale parte dal progetto di rinnovamento della FCU (Ferrovia Centrale Umbra) che collega Terni a Perugia e arriva fino a Sansepolcro.

Sostiene Carloni: “Il rinnovo completo della Fcu va benissimo, ma se non sarà accompagnato anche dallo sfondamento a nord del tracciato ferroviario, per l’isolamento infrastrutturale dell’Umbria cambierà davvero poco… È stato lo stesso ministro a dichiarare che il futuro del Paese e della regione correranno sempre più sul ferro. A maggior ragione, quindi, quello che serve davvero alla nostra regione non solo il rinnovo della Fcu, seppure benvenuto, ma la possibilità di collegarci alla linea dell’alta velocità, con la progettazione e realizzazione di uno sfondamento ferroviario verso nord”.

Per il presidente regionale della Cna però “il dibattito sulle stazioni toscane dell’Alta velocità ci sembra poco interessante, a prescindere da quella che sarà la località su cui ricadrà la scelta finale. Mentre invece, lo sfondamento a nord della Fcu porterebbe a cambiamenti consistenti su molti fronti: favorirebbe il graduale trasferimento del trasporto delle merci; rappresenterebbe anche una valida alternativa all’ipotesi del raddoppio della dorsale ferroviaria Perugia-Terontola che ogni tanto torna di moda. Oltre all’Alto Tevere, valorizzerebbe l’intera regione. Inoltre – continua il presidente –, una Fcu ampliata verso nord contribuirebbe a rendere l’Umbria molto più attrattiva, potenziando quei flussi turistici che già hanno beneficiato visibilmente della valorizzazione dell’aeroporto S. Francesco portata avanti con successo dalla giunta Tesei”.
Il presidente Carloni parla anche della viabilità stradale e sollecita il ministro anche su altre opere: “Passando dalla rotaia alla gomma, condividiamo le dichiarazioni del ministro sull’importanza della prossima apertura della galleria della Guinza, a patto però che la Grosseto-Fano venga completata in tempi rapidi. Per quanto riguarda, invece, l’annosa questione della viabilità a ridosso del capoluogo di regione, per noi la vera svolta arriverebbe dalla realizzazione del Nodo di Perugia. L’opzione del cosiddetto Nodino, infatti – conclude il presidente di Cna – , lascerebbe del tutto irrisolto il problema del congestionamento delle arterie stradali per entrare a Perugia”.

Ben venga la presa di posizione della Cna. Che sulla Media Etruria pare anch’essa quantomeno perplessa, se non altro sull’ubicazione. Ma le dichiarazioni del presidente Carloni, sembrano guardare solo in una direzione e solo all’esistente. Come molti altri, anche Carloni quanto all’isolamento di Perugia e dell’Umbria nel suo complesso, vede solo una via d’uscita verso nord, quando invece potrebbe essercene un’altra più centrale: il collegamento di Perugia con il nodo infrastrutturale di Chiusi (stazione ferroviaria con possibilità di aggancio all’alta velocità a 35 km , casello A1 Chiusi-Chianciano Terme a 4 km e bretella di 20 km per il casello di Fabro).  Siccome ultimamente non solo sulla stampa e nelle rivendicazioni dei vari comitati, ma anche a livello istituzionale, si è ricominciato a parlare dello storico progetto della Perugia-Chiusi con sfondamento verso la cittadina etrusca, con una variante alla SP del Fornello o altre opioni, sarebbe interessante sapere cosa ne pensa la Cna. Tanto più che tale propgetto si inquadra nel riassetto comlpessivo della SR 220 Pievaiola già ampiamente realizzato. Parliamo di un collegamento stradale di 35 km copribile in meno di mezz’ora. Meno di un’ora per raggiungere l’aeroporto. Dato  che alla stazione di Chiusi c’è anche il link con la linea per Siena, il collegamento metterebbe in relazione la città del Palio con il capoluogo umbro e con Assisi (si pensi al turismo d’arte e a quello religioso).

Quanto alla Media Etruria e alla sua eventuale ubicazione è evidente che la soluzione Creti-Farneta (individuata dal tavolo Tecnico interregionale) porterebbe al depotenziamento di 4 stazioni, tutte abilitate alle fermate AV, utilizzabili anche dall’Umbria (Orte, Orvieto, Chiusi, Arezzo) per costruirne una sola in mezzo al nulla e a 60 km da Perugia e a 12 km dal caselllo A1 Valdichiana. La Cna vede in tutto ciò una opportunità di lavoro, di sviluppo, di ammodernamento oppure l’ennesima cattedrale nel deserto, costosissima, ambientalmente devastante e anche poco in linea con le direttive europee sui trasporti?

Se il presidente Carloni ce lo farà sapere, gliene saremo grati.

Nella foto (cuoreconomico.com) il presidente Michele Carloni della Cna umbra.

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube