PIEVAIOLA, RISCHIO “TAGLIO” PER UN LOTTO FONDAMENTALE. I SINDACI PROTESTANO

PANIC ALE – I sindaci di Città della Pieve e dei comuni della Valnestore sul piede di guerra per la Pievaiola. Pare che i lavori del Quarto Lotto, quelli già previsti per l’adeguamento del tratto più complicato e pericoloso, siano saltati dall’agenda. Motivo: la mancanza di risorse. Quindi un passo avanti (la disponibilità ad aprire un tavolo in Provincia per la Sp 309 del Fornello) e due indietro: l’ennesimo stop all’adeguamento dell’arteria madre, cioè la Pievaiola. Come Sonnini, sindaco di Chiusi ha scritto nei giorni scorsi al Presidente della Regione Toscana Giani per la questione stazione e fermate Av, così i sindaci di Città della Pieve, Panicale, Piegaro e Paciano hanno inviato una lettera allarmata ai loro colleghi di Perugia e di Magione, alla presidente della Provincia Stefania Proietti, al dirigenbte del Servizio Gestione Viabilità Stefano Torrini e all’assessore regionale Melasecche per chiedere che i lavori in programma vengano completati.
Qusto il testo della missiva:
Come è ben noto, da anni la S.R. 220 Pievaiola è oggetto di un piano di opere di riqualificazione che, negli atti determinanti l’accordo di programma, venivano adottati con la definizione di quattro lotti d i interventi, iniziati anni orsono , residuando ad oggi il quarto lotto. A tale proposito, gli scriventi hanno appreso, senza alcuna partecipazione né comunicazione, che nell’ambito della competente commissione di garanzia si sarebbe determinata una rimodul azione degli inte r venti previsti, con l’inopinata esclusione delle opere che gli scriventi ritengono maggiormente urgenti in relazione alla sicurezza dei cittadini e dei fruitori della viabilità che, lo Pag. 1 di 2 ricordiamo, rappresenta l’unica via di comunicazione dei territori del sud Trasimeno in collegamento con il capoluogo. Ovviamente non intendiamo rappresentare alcuna riserva sulle opere che residualmente vengono confermate, e ben si comprendono le difficoltà rappresentate dagli aumenti dei costi di realizzaz ione delle opere previste da lungo tempo, soprattutto con riferimento a quanto avvenuto a seguito della pandemia e delle crisi internazionali che si sono riverberate sui prezziari e sui costi indistintamente. Ciò doverosamente pre cisato , si sottolinea per ò che l’intervento che riguarda la messa in sicurezza del tratto in località Pietraia, l’unico peraltro per il quale sono stati già da tempo realizzati interventi con risorse pubbliche per la rilevazione del nuovo tracciato lineare , rappresenta a nostro avviso l’assoluta priori tà per la sicurezza della circolazione, dovendo ricordare che sul quel tratto, nell’attuale tracciato, si sono verificati innumerevoli sinistri, alcuni dei quali purtroppo mortali, che hanno riguardato in larghissima parte cittadini dei nostri territori , c he sono quelli che utilizzano con evidente prevalenza l’arteria comunicativa che ci occupa con la presente. Ciò evidenzia la nostra evidente contrarietà per una scelta che peraltro è stata assunta con una spiacevole ma inconfutabile assenza di collaborazione istituzionale coi i territori maggiormente interessati, che determinerebbe un inaccettabile pregiudizio per i nostri concittadini. Tutto ciò premesso chiediamo a tutti gli attori in indirizzo, e gli scriventi si rendono immediatamente disponibili , di adoperarsi anche presso Regione Umbria che legge in copia per il reperimento delle risorse che residuano per il completamento del lotto di interventi così come de finito in sede di accordo di programma. In difetto, viste anche le modalità con cui istituzionalmente si è addivenuti a questa nuova determinazione, ci vedremo costretti nostro malgrado ad esperire ogni azione utilmente operabile a tutela delle nostre comunità e di quella di tutti i fruitori della viabilità fondamentale per il Trasimeno Sud. Firmato: Fausto Risini, Giulio Cherubini ,Riccardo Bardelli e Roberto Ferricelli.
Il tratto i questione della SR 220 Pievaiola è quello compreso tra i bivii di Agello e Mugnano dopo Tavernelle in direzione Perugia. Due curve brutte e pericolose, teatro – come ricordano i sindaci – di numerosi incidenti, anche mortali. Tra l’altro era porprio questo il “fulcro” di tutta la ristrutturazione della Pievaiola.
Quello che i sindaci temono è che ancora una volta il territorio e i cittadini della Valnestore, principali fruitori della strada, vengano “espropriati” con un ennesimo colpo di mano (o di spugna sugli impegni a suo tempo assunti) del diritto a viaggiare più sicuri. 

L’invio della lettera ai sindaci di Magione e Perugia è motivato dal fatto che entrambi i Comuni sono interessati da quel tratto di strada. Rilevante l’affermazione dei sindaci di Città della Pieve e della Val Nestore di essere pronti “ad esperire ogni azione utilmente operabile a tutela delle nostre comunità e di quella di tutti i fruitori della viabilità”… Che significa anzhe azioni clamorose di fronte a istituzioni superiori distratte o con gli occhi sempre rivolti ad altre situazioni.