“FRECCE A CHIUSI E AREZZO”, SONNINI SCRIVE A GIANI. E IN UMBRIA SI PUO’ APRIRE UN TAVOLO PER L’ADEGUAMENTO DELLA STRADA DEL FORNELLO

“FRECCE A CHIUSI E AREZZO”, SONNINI SCRIVE A GIANI. E IN UMBRIA SI PUO’ APRIRE UN TAVOLO PER L’ADEGUAMENTO DELLA STRADA DEL FORNELLO
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CHIUSI – Due buone notizie in questi ultimi giorni sul fronte Stazioni-Alta velocità- Viabilità. La prima arriva da Chiusi, la seconda dall’Umbria, precisamente dall’Amministrazione Provinciale di Perugia.
La notizia chiusina è che il sindaco Sonnini ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera aperta al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani “per chiedere un incremento immediato delle fermate dei treni alta velocità a Chiusi e Arezzo”. Insomma anche Sonnini si allinea decisamente sulle posizioni fin qui portare avanti dal Comitato Opzione Zero, da questo giornale, e ultimamente anche la Legambiente nazionale, e dallo stesso Giani, dal capogruppo Pd Ceccarelli, dalla presidente della Commissione Infrastrutture De Robertis, dal consigliere di IV Scaramelli, dalla Filt Cgil…
“Lo stato attuale del sistema infrastrutturale nell’area che collega territori della provincia di Siena e Arezzo con Roma e Milano – scrive Sonnini –  presenta numerose criticità a causa di una programmazione concentrata sulle grandi città, a discapito dell’equa fruizione dei servizi nelle zone periferiche. Recentemente è stata individuata in Creti-Farneta la migliore localizzazione per realizzare la stazione in linea Medio Etruria, tuttavia sono sorte perplessità da parte della stessa Regione Toscana che necessitano di approfondimenti richiesti dalla Quarta Commissione del Consiglio Regionale competente su Viabilità, Trasporti e Infrastrutture. È evidente che per la costruzione della nuova stazione in linea sono necessari notevoli investimenti con tempi di esecuzione lunghi, mentre nell’area vasta coinvoltiavi è un deficit infrastrutturale che richiede una risposta alla richiesta di mobilità sostenibile proveniente dai cittadini”. A questo propsosito il sindaco di Chiusi chiede quindi da subito “un intervento tempestivo e con i mezzi a disposizione per ottenere l’incremento dei treni AV nella stazione di Arezzo e il ripristino e l’aumento degli stessi nella stazione di Chiusi-Chianciano Terme, alternando gli orari tra le due stazioni e garantendo coppie di andata e ritorno verso nord e verso sud nella stessa giornata. Occorre inoltre il potenziamento dei rispettivi nodi di scambio con i servizi Regionali e Intercity, per il collegamento ‘metropolitano’ delle stazioni di Arezzo e Chiusi sia nelle fasce orarie scoperte dal servizio AV sia per fornire un’alternativa economica e più accessibile ai cittadini”.
A questo punto le posizioni del sindaco di Chiusi  combaciano totalmente con quelle di coloro che fino ad ora si sono battuti CONTRO la stazione in linea non solo a Creti-Farneta, ma dovunque fosse ubicata, e PER l’utilizzo, la valorizzazione e il potenziament delle due stazioni esistenti di Arezzo e Chiusi.
Qualcuno anche tra i promotori del comitato Opzione Zero ha definito “tardiva” la presa di posizione di Sonnini. Sì, è oggettivamente tardiva. Il sindaco di Chiusi (non tanto Gianluca Sonnini come persona, ma come istituzione, avrebbe anche a nostro avviso mettersi da subito alla testa del movimento contro ogni ipotesi di stazione in linea, perché non solo cattedrale nel deserto dispendiosa e inutile, ma danosa e penalizzante per la città di Chiusi, per la sua storica stazione e per tutto il territorio che da sempre vi fa riferimento. Ma, come abbiao scritto per Giani, Ceccarelli, legambiente ecc… meglio tardi che mai. E adesso, dato che Sonnini la posizione l’ha presa, va salutata con soddisfazione e incoraggiata. Sperando che i suoi colleghi sindaci della Valdichiana e i candidati alle prossime e ormai imminenti elezioni comunali la sottoscrivano. Il coro a sostegno delle stazioni di Chiusi e Arezzo si allarga. Ed è un bene. Obiettivo far ripristinare almeno la fermata che era stata concessa nel 2019 ed è stata cancellata nel 2023 e magari raddoppiarla con un ‘altra coppia di frecce. Come in effetti chiede anche Sonnini. Il Comitato e il sindaco ora potrebbero incontrarsi di nuovo per cercare una strategia comune.
La seconda buona notizia, quella che viene dall’Umbria è che venerdì scorso nell’ambito di una conferenza stampa convocata presso la Provincia di Perugia per illustrare una serie di interventi sulla viabilità nella zona di Castiglione del Lago-Paciano per migliorare la circolazione, la dirigente del Servizio Gestione Viabilità della Provincia Erika Borghesi, sollecitata in proposito da alcune domande, ha dato disponibilità ad aprire un Tavolo da parte dell’Amministrazione Provinciale, per iniziare ad affrontare il problema della strada Provinciale 309 detta del Fornello e conosciuta anche come “la Moianese”. Cioè i famosi 10 km che collegano Moiano con Piegaro e la Pievaiola e che oggi, nonostante alcuni lavori recenti, è ancora una strozzatura piena di tornanti che rende complicato lo sfondamento della Pievaiola stessa verso Chiusi e quindi verso la stazione ferroviaria e i due caselli autostradali di Chiusi-Chianciano Terme verso nord e Fabro verso sud.
Con la Pievaiola quasi completamente ristrutturata e adeguata da Perugia fino alla zona produttiva tra Tavernelle e Piegaro, un adeguamento della 309 del Fornello farebbe l’effetto dell’olio nel lume, favorendo il collegamento Perugia-Chiusi in 35 km e meno di mezz’ora su una strada moderna e sicura. Tra l’altro già oggi sia la Pievaiola che la 309 sono strade transitate non poco, anche dai mezzi pesanti, soprattutto quelli che trasportano le bottiglie della Vetreria Cooperativa Piegarese, l’azienda più grande della zona. Non solo, adesso quel traffico passa anche dentro l’abitato di Moiano e lo stesso sindaco pievese Risini ha più volte evidenziato il problema e chiesto interventi che evitassero l’effetto imbuto con tutti i rischi conseguenti per pedoni, ciclisti e residenti.
Il Sindaco di Castiglione del lago Matteo Burico (candidato del centro sinistra anche alle prossime elezioni) nonché coordinatore dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, ha apprezzato e colto subito l’apertura di Erika Borghesi e la considerevole novità. Perché dell’adeguamento-superamento della “strozzatura” del Fornello si parla da anni (parecchi), la la questione non è mai stata presa di petto, adesso, con la disponibilità ad aprire un tavolo tecnico-politico può tornare in agenda. Anche questo è uno dei “punti programmatici” del Comitato Opzione Zero e un tormentone di questo giornale. Bene, salutiamo anche noi la novità. A suo tempo si parlò anche, in alternativa all’adeguamento della “Moianese”, di un’altra opzione, quella di adeguare la Castiglionese, tra Tavernelle e Macchie e quindi collegare la Pievaiola con la Sr 71 e da lì raggiungere agevolmente Chiusi. Opziuone questa forse più facilmente realizzabile per la conformazione orografica del territorio. Ma quale sia l’opzione migliore spetta ai tecnici valutarlo e deciderlo.
Ovviamente è una buona notizia anche quella degli interventi sulla viabilità locale, per diversi milioni di euro. Interventi che miglioreranno le strade “interne” quelle che collegano le varie e numerose frazioni castiglionesi tra loro e al capoluogo:  si interverrà un po’ ovunque, da Porto a Goiella, da Pozzuolo a Sanfatucchio, da Petrignano a Panicarola, da Lopi a Pinata-Macchie con asfaltature, rifacimenti, sistemazione e consolidamento di ponti, rotatorie…  Secondo Matteo Burico “ questi lavori, attesi da anni sono una risposta importante per il territorio e per le sue bretelle che lo collegano alle province di Siena e Arezzo. Un territorio vissuto e prestigioso anche dal punto di vista turistico che riceve una adeguata attenzione”.
M.L.
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