VERSO LE AMMINISTRATIVE: SALTA IL VINCOLO DEI DUE MANDATI. IL CENTRO SINISTRA TRA CAMPO LARGO, PRIMARIE E DIATRIBE INTERNE

VERSO LE AMMINISTRATIVE: SALTA IL VINCOLO DEI DUE MANDATI. IL CENTRO SINISTRA TRA CAMPO LARGO, PRIMARIE E DIATRIBE INTERNE
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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera questa mattina al decreto che fissa la data dell’election day: le elezioni europee e le amministrative si terranno sabato 8 e domenica 9 giugno, con la possibilità di accorpare, laddove possibile, anche le regionali.

Confermate anche le modifiche al Testo unico degli enti locali sui mandati dei sindaci dei piccoli Comuni: quelli tra 5mila e 15 mila abitanti potranno candidarsi per un terzo mandato, mentre sotto i 5 mila viene eliminato il limite di tre.

Salta quindi il vincolo soglia dei due mandati e si profilano sindaci a vita o quasi.

In Valdichiana la nuova norma potrebbe rimettere in gioco Andrea Marchetti a Chianciano, per esempio. O Giacomo Grazi a Torrita di Siena. Entrambi avrebbero dovuto lasciare appunto per aver già alle spalle due mandati. Nell’area del Trasimeno a rientrare in gioco potrebbe essere il sindaco uscente di Panicale Giulio Cherubini, che sembra pronto anche ad eventuali primarie.

Detto questo, il quadro, al momen to è il seguente. Partiamo dalla Valdichiana senese: a Montepulciano, Pd e alleati hanno deciso di andare alle primarie. Inizialmente i candidati erano tre: il sindaco uscente Michele Angiolini, l’architetto Riccardo Pizzinelli, indicato dal Psi, e Lorenzo Bui, esonente dell’ala più movimentista e giovainile del Pd. Ma dopo un summit con i vertici regionali che avevano invitato tutti a cercare soluzioni meno traumatiche e una sintesi unitaria, Bui si è fatto da parte ritirando la propria candidatura. Si andrà dunque all’uno contro uno Angiolini-Pizzinelli. Montepulciano ha un precedente, quanto a primarie: quello del 2009, quando il sindaco uscente Massimo Della Giovampaola fu sconfitto dall’outsider Andrea Rossi che poi vinse anche le elezioni per due volte di fila. Di sicuro il Pd non ha voluto puntare al 100% sul sindaco attuale, altrimenti lo avrebbe ricandidato senza esporlo al rischio di un gioco al massacro. Resta da capire a chi andranno i voti che avrebbe preso Lorenzo Bui. E se la scelta di fare un passo indietro è una scelta del tutto personale per “senso di responsabilità” come lo stesso Bui ha dichiarato, o se invece è il frutto di pressioni più o meno palesi per non creare dispersione di voti. Si capirà più avanti. Una cosa è certa: anche Moltepulciano è un comune contendibile e se anche le liste contrapposte a quella del centro sinistra saranno proibabilmente più di una (la destra più la civica Futuro Poliziano, almeno) per Pd & C. non sarà una passeggiata come è sempre stato in passato.  Tutt’altro. E le primarie si portano sempre dietro più strascichi e divisioni che entusiasmo…

Nel secondo comune della Valdichiana, Sinalunga, il centro sinistra ha annunciato la ricandidatura dell’uscente Edo Zacchei (Pd) e proprio domani, 26 gennaio, ci sarà la presentazione pubblica ufficiale.  Cosa fatta capo ha.

Di Torrita abbiamo detto: possibile un ritorno di fiamma per Giacomo Grazi che può fare il terzo mandato. Ma il Pd si stava già guardando intorno per la successione. Ci sta che proceda per la strada avviata.

Certa al 99% la ricandidatura di Roberto Cottini a Cetona e Agnese Carletti a San Casciano Bagni (a meno che la giovane sindaca assurta alla gloria nazionale per il ritrovamento dei bronzi del Bagno Grande, non decida di star ferma un giro per candidarsi poi nel 2025 alla Regione).

A Chianciano il centro sinistra, che attualmente è all’opposizione ha già annunciato la candidatura di  Grazia Torelli. Così come è stata annunciata anche la candidatura dell’imprenditore Roberto Esposito, sponsorizzata dal sindaco di Venezia Brugnaro… Da capire ancora cosa farà la destra, adesso che anche Marchetti potrebbe tornare in pista.

A Sarteano, Chiusi e Trequanda non si vota in questa tornata. 

Nella zona del Trasimeno, a Castiglione del Lago il centro sinistra procede spedito verso la ricandidatura di Matteo Burico, sostenuto questa volta da una “campo largo”, anzi larghissimo, composto da Pd, Progetto democratico (che include anche il Psi), Sinistra Italiana, Alleanza Popolare, Castiglione Futura (quest’ultima, composta da Civici X, Italia Viva e Azione). Questo secondo una linea che è già stata “battezzata” a livello regionale domenica scorsa a Perugia e denominata “un patto avanti”. Solo che non dappertutto sarà automatica la riproduzione di questo quadro. Intanto i Civici X hano già fatto sapere, due ore dopo l’incontro che loro si muoveranno caso per caso e vorranno avere mani libere, senza fare alleanze precostituite né a destra né a sinistra. Lo stesso M5s che a Perugia e a Castiglione del Lago starà con il Pd e altri, a Città della Pieve, per dire, non si sa cosa farà. Probabilmente starà altrove.

Nella città del Perugino il sindaco uscente Risini sembra orientato a ripresentarsi con una propria lista, lo stesso farà la sua ex vice Lucia Fatichenti (candidatura già annunciata con largo anticipo, mesi fa) mentre il Pd sta ancora cercando di mettere insieme una coalizione, che al momento non è ancora definita. Quanto al candidato sindaco il Pd sembra orientato a puntare su Marco Cannoni, moianese ed ex vice di Fausto Scricciolo dal 2014 al 2019, ora segretario comunale del partito. L’investitura c’è, ma al momento è solo del Pd. Dovrà essere verificata e vagliata anche dagli eventuali alleati. C’è ancora molta nebbia sul colle pievese…

A Piegaro è praticamente sicura la riproposizione da parte del centro sinistra di Roberto Ferricelli, che ha due mandati alle spalle, ma può fare anche il terzo e adesso, dopo l’approvazione della nuova norma, anche altri successivamente…

Invece a Panicale Pd e centro sinistra si stavano organizzando per la successione a Cherubini che non poteva essere ricandidato. Adesso può tornare in campo. E sembra che sia intenzionato a farlo, con il Pd che potrebbe trovarsi costretto ad andare alle primarie. Sul tappeto c’è infatti la possibile candidatura della manager Ida Calzini. Vedremo come le cose evolveranno. Ma il clima non è idilliaco e sembra profilarsi una situazione simile a quella del 2009, quando alle comunali si presentarono due liste Pd, una capeggiata da Luciana Bianco e una da Alessandra Todini, che si fronteggiarono anche con sedi separate e contrapposte sulla stessa piazza. Roba che neanche ai tempi di Peppone e Don Camillo.

A Paciano il sindaco uscente Riccardo Bardelli ha fatto due mandati, ma essendo il comune sotto ai 3000 abitanti, non ha nessun vincolo restrittivo e potrà essere ricandidato. Questa sembra l’intenzione del centro sinistra.

Adesso che è stata resa nota la data del voto (8-9 giugno) è chiara anhe l’arco temporale che rimane. Praticamente restano tre mesi da qui alla scadenza per la presentazione delle liste.Non è un tempo infinito. Tutt’altro. I partiti dovranno cominciare a correre.

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