VALDICHIANA, LA SOLIDARIETA’ DEI SINDACI AGLI AGRICOLTORI IN LOTTA

mercoledì 31st, gennaio 2024 / 15:29
VALDICHIANA, LA SOLIDARIETA’ DEI SINDACI AGLI AGRICOLTORI IN LOTTA
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BETTOLLE – Ieri, martedì 30 gennaio, gli agricoltori in rivolta, come in tutta Europa, hanno manifestato con i loro trattori e automezzi vari al Casello A1 Valdichiana. E hanno ricevuto la solidarietà delle istituzioni locali.
Lo fa sapere il sindaco di Sinalunga Edo Zacchei che in un post su Fb scrive:
“Con una delegazione di colleghi Sindaci della Valdichiana e insieme al senatore Silvio Franceschelli sono andato presso il casello Valdichiana, al presidio organizzato dagli agricoltori di questa parte della Toscana in una protesta spontanea che durerà fino a sabato prossimo.
Ci siamo confrontati, ascoltando i loro disagi e le loro proposte per migliorare la loro condizione lavorativa divenuta insostenibile: subito un tavolo tecnico per una revisione completa delle politiche agricole europee per calmierare i costi del carburante, contrastare i cibi sintetici e l’abolizione delle politiche incentivanti a mantenere i terreni incolti. Gli agricoltori chiedono inoltre di rivedere i trattati di importazione dei prodotti dai Paesi con regolamenti che non garantiscono la stessa qualità del prodotto italiano.
Una protesta pacifica che giustamente richiama l’attenzione a un settore troppo spesso dimenticato ma fondamentale per la vita di tutti noi.”
La solidarietà e l’appoggio dei sindaci agli agricoltori in lotta non è solo la sottolineatura istituzionale verso una batrtaglia giusta. E’ anche probabilmente, un modo per far rimanere la protesta nei giusti binari, per evitare che venga “cavalcata”, o “strumentalizzata” per fini elettoralistici se non addirittura eversivi. D’altra parte non sarebbe la prima volta che una cosa del genere accade.Il rischio è sempre dietro l’angolo.
Per evitare cioè che le rivendicazioni degli agricoltori sfocino in posizioni autarchiche, sovraniste, populiste e diciamolo pure fascistoidi…
Già ieri a Bettolle, pur in un quadro tutto sommato tranquillo, non sono mancati slogan, cartelli e urla di aperta contestazione verso associazioni di categoria e sindacati, verso l’Unione Europea e verso una politica troppo spesso sorda, distratta, assente, inconcludente e non di rado asservita agli interessi delle multinazionali e alle leggi del più forte.
Hanno fatto bene Zacchei e gli altri sindaci a fermarsi e a parlare con gli agricoltori al casello Valdichiana. Perché chi protesta va ascoltato. Sempre. E perché anche la Valdichiana è una zona a fortissima vocazione agricola, una zona in cui l’agicoltura è ancora una attività importante e trainante, dove l’agricoltura fornisce prodotti di altisisma qualità come vino, olio, ortaggi, farine, carne… Prodotti che vengono penalizzati da politiche comunitarie e da un mercato che privilegia, attraverso la grande distribuzione, prodotti esteri spesso più scadenti sotto tutti i punti di vista.
 La battaglia degli agricoltori, al netto delle possibili strumentalizzazioni, pone problemi seri, sia sulla qualità di ciò che mangiamo e beviamo, sia sull’uso e la salvaguardia del territorio, sulla sostenibilità, pone il problema dell’aumento indiscriminato e vertiginoso dei prezzi al consumo, mentre a loro, ai produttori, rimane in tasca poco o niente. Pone il problema del costo dell’energia e dei carburanti salito alle stelle a causa delle guerre e degli aiuti alle guerre in atto.
Negli ultimi anni una fila di trattori si vedeva solo al corteo del 1° Maggio. Per i restanti 364 giorni i trattori non li vedeva nessuno se non chi ci stava sopra. Adesso tutta l’Italia e tutta l’Europa stanno scoprendo che esiste chi produce il nostro cibo (e non solo cibo) e che si tratta di gente che lavora sodo e  vuole produrre, non riscuotere gli incentivi per tenere i campi incolti…
m.l.
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