SABATO 13 A CHIUSI E SARTEANO DUE CONFERENZE SUL ‘500 E LA GUERRA DI SIENA. E SANTACCIO E ASCANIO TORNANO IN SCENA

SABATO 13 A CHIUSI E SARTEANO DUE CONFERENZE SUL ‘500 E LA GUERRA DI SIENA. E SANTACCIO E ASCANIO TORNANO IN SCENA
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CHIUSI – Si terrà sabato 13 gennaio alle ore 11,00 preso la Sala Conferenze San Francesco, il primo appuntamento del ciclo di incontri relativi al progetto Reveles che toccherà i comuni della Valdichiana Senese. Una serie di conferenze-evento sulla storia del territorio. Prima puntata “La Pasqua di sangue chiusina, la guerra di Siena e la grande palude”, questo il titolo della conferenza di cui Duccio Balestracci (storico e saggista, docente emerito dell’Università di Siena) e Simone Marrucci (ideatore e curatore del progetto Revels) saranno i relatori.
Il progetto Reveles, sostenuto dall’Unione dei Comuni della Val di Chiana senese, è dedicato a un periodo storico cruciale per questo territorio: quello compreso tra Cinquecento e Seicento. Storie, approfondimenti e curiosità per consentire ai cittadini di prendere coscienza di un patrimonio culturale e di personaggi di grande rilievo che hanno vissuto il nostro territorio dalla guerra di Siena alla geopolitica intorno alla bonifica dalla fine del Rinascimento.
Un approfondimento colto ma leggero, e anche una chiave di lettura indispensabile che comprende un territorio e le sue bellezze come i periodi meno felici. Periodi di guerre sanguinose, congiure, tradimenti, assedi e carneficine che davvero colorarono di rosso le acque della Chiana, poi regimentate e domate con la grande Bonifica settecentesca.
Le conferenze del ciclo Reveles affrontano poi anche questo tema così come quello di famiglie importanti come i Cennini e i Piccolomini che sarà affrontato nella conferenza in programma sempre sabato 13 gennaio, ma di pomeriggio, a Sarteano. Qui i relatori saranno ancora Duccio Balestracci e Simnone Marrucci, insieme a Mario Marrocchi, docente di storia medievale all’Università “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Come Primapagina accogliamo e salutiamo con grande piacere l’idea e il progetto curato dal collega Marrucci, perché il periodo e le vicende affrontate nel ciclo di conferenze è un tema a noi caro e affrontato molte volte su queste pagine. E la Pasqua di sangue chiusina, con antefatti ed effetti successivi, è anche il tema affrontato nello spettacolo teatral musicale “Tradire! La notte prima dell’assedio” che abbiamo allestito e presentato nell’estate scorsa a Chiusi, Città della Pieve e Castiglione del Lago e che Sabato 27 gennaio, Giorno della Memoria, andrà in scena a Bettolle (sala Polivalente comunale, ore 21,00).
Anche Bettolle, così come il Chiostro di San Francesco a Chiusi, il Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago o Città della Pieve che fu teatro dell’ultimo atto della congiura di Magione e sede di rappresentanza del potere di Ascanio Della Corgna dopo i fatti di Chiusi, è uno dei “luoghi del delitto”, perché fu anch’essa assediata e messa a ferro e fuoco dalle truppe di Ascanio un anno prima della Pasqua di Sangue…
Ovviamente le conferenze del progetto Reveles offrono una lettura storica precisa e puntuale, lo spettacolo “Tradire! la notte prima dell’assedio” non è una lezione di storia, è solo uno spettacolo in cui si cerca di far emergere il clima di quel tempo (che per molti versi è simile a quello di oggi) e il confronto prima a distanza, poi sul campo di battaglia, tra i due pricipali protagonisti: Santaccio da Pistoia, difensore della piazza di Chiusi per conto della Repubblica di Siena e Ascanio Della Corgna, marchese di Castiglione del Lago, nipote del Papa e luogotenente delle truppe pontificie, alleato dei fiorentini, degli spagnoli e degli imperiali di Carlo V contro Siena e la Francia.
Un contributo divulgativo in forma di reading drammatizzato, sostenuto dagli assalti frontali di una rock band (i Dudes) che interagisce con il narratore (Alessandro Lanzani), costruendo una colonna sonora originale creata ad hoc… Niente a che vedere con una conferenza colta. Ma il tema, come dicevamo, è identico e le due cose – ovviamente diverse – vanno comunque nella medesima direzione che è quella di far conoscere e valorizzare la storia di questo territorio che poi è anche memoria collettiva. E certi fatti del passato, per le analogie con il presente, aiutano a capire cosa sta succedendo anche oggi, per esempio in Ucraina o in Palestina. Non c’è molta differenza tra gli assedi di Ascanio Della Corgna e Ridolfo Baglioni nel 1500 e quello che sta succedendo a Gaza o a Kharkiv.
Conoscere e capire quella quasi guerra mondiale combattuta in Valdichiana 500 anni fa, aiuta a comprendere le dinamiche delle guerre di oggi. Senza con questo trasformare conferenze storiche e spettacoli teatrali in comizi politici.
Ben vengano dunque iniziative come il Progetto Reveles. Ci piacerebbe che anche le scuole del comprensorio, soprattutto le superiori, fossero partecipi di eventi del genere. Gli studenti capirebbero più facilmente che la Storia, quella con la S maiuscola che studiano sui libri, a volte passa anche dalle strade di casa, da paesi come Chiusi o Sarteano e lascia segni indelebili.  Se ancora oggi da queste parti si mangia il pane classico toscano, senza sale, è perché durante gli assedi del ‘500 nelle città assediate il sale mancava e la gente cominciò a impastarlo senza…
m.l.
Nella foto: un momento della rievocazione storica della battaglia di Scannagallo del 2 agosto 1554, con figuranti in costume cinquecentesco
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