RIPARTONO I CANTIERI SULLA S.R. PIEVAIOLA. MA LO “SBOCCO” VERSO CHIUSI NON E’ IN AGENDA

giovedì 04th, gennaio 2024 / 16:07
RIPARTONO I CANTIERI SULLA S.R. PIEVAIOLA. MA LO “SBOCCO” VERSO CHIUSI NON E’ IN AGENDA
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Finalmente è giunta notizia che i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza sulla Pievaiola si porteranno a termine. I canteri riapriranno nella prossima primavera.
Dopo un biblico quarantennio che ha visto il protagonismo, attraverso lotte e manifestazioni, delle popolazioni dell’intera Val Nestore e delle Istituzioni locali, contro Enti e più governi regionali, che per decenni appunto sono sembrati piuttosto sordi e indifferenti, Diversi gli step preventivati e finanziati, al fine di rinnovare l’importante arteria stradale attraverso i quali si sono potute realizzare importanti opere come la realizzazione di rotonde, allargamenti della carreggiata e costruzione di nuovi brevi viadotti. Manca però all’appello appunto l’ultimo lotto, che pure era stato finanziato e sicuramente il più importante da un punto di vista cantieristico, perché avrebbe dovuto realizzare una nuova rotonda all’altezza del bivio per Agello con la costruzione di un nuovo breve viadotto pochi metri dopo del bivio di Mugnano e superare così la strozzatura rappresentata dai due tornanti oggi presenti.
Di tutto ciò, si è parlato qualche giorno fa in una assemblea pubblica ad Agello per illustrare un bilancio di fine mandato dell’attività amministrativa comunale, organizzata dal Comune di Magione, rappresentato dal sindaco uscente Giacomo Chiodini,  presenti anche la Provincia di Perugia, nella persona della consigliera comunale di Perugia Erica Borghesi e del Vicepresidente Moreno Landrini.
E’ stato chiarito che sono state riavviate le attività progettuali per la SR 220 Pievaiola. La Valnestore aveva perso le speranze. Ora tira un sospiro di sollievo, ma con molti dubbi e poca fiducia.
La Val Nestore sulle infrastrutture si è vista negare il proprio futuro, tanto da passare da area industriale tra le più tilevati dell’Umbria a zona interna marginalizzata.
Sì, qui fu smantellato il tratto ferroviario Perugia-Tavernelle costruito e rimasto in funzione una decina d’annic, che doveva costituire il primo tratto del collegamento ferroviario Perugia-Chiusi.
Ad Agello è partiti dal ricordare come il Collegio di Vigilanza, riunitosi lo scorso 7 dicembre, ha dato parere positivo ai progetti definitivi relativi ai lotti (il 2° e il 3°) non ancora realizzati sulla Pievaiola.
I lotti in questione sono quelli che prevedono la realizzazione della rotatoria tra la stessa Pievaiola, la S.P. di Agello e la viabilità locale, e il completamento delle complanari sul tratto dal bivio di Mugnano alla curva che immette sul rettifilo prima del ponte sul torrente Cestola.
Ora dopo il parere positivo del Collegio, spetta  agli Enti preposti (Regione Umbria, Provincia di Perugia e Comuni di Perugia e Magione) svolgere i conseguenti percorsi amministrativi.
Ad  illustrare lo stato dell’arte dei lavori di adeguamento della Pievaiola, ha pensato la consigliera provinciale delegata alla viabilità Erica Borghesi.
La consigliera Borghesi ha indicato la prossima primavera come probabile momento di ripartenza dei cantieri sulla S.R. 220. Insomma dopo decenni, ancora non si ha la certezza che si arriverà alla fine dei lavori.
“Contiamo di riprendere i lavori in primavera – ha dichiarato la Borghesi – le risorse ci sono ed è in atto una interlocuzione con la Regione e i soggetti progettisti per una rapidissima revisione dei progetti”. E su questo fatto della revisione dei progetti, si sono accese molte luci rosse, che come è noto indicano uno stato di allarme.
Dunque in sintesicome ricostruito ad Agello, gli interventi sulla Pievaiola sono stati ripartiti in due lotti principali, per uno stanziamento complessivo di 11.109.824,60 euro. Una bella cifra.
Il primo prevedeva l’adeguamento del tratto Capanne-Fontignano, dall’innesto con la variante all’abitato di Tavernelle al ponte sul torrente Caina.
Il secondo la realizzazione della rotatoria di Strozzacapponi, la rotatoria di Castel del Piano (zona Ater), il braccetto di variante di collegamento con la S.P. 318 e la rotatoria al campo sportivo di Castel del Piano. I prpoghetti iniziali dovranno essere ridimensionati, per carenza di risorse. Ma i cantieri dovrebbero ripartire… Con una falla grossa come una casa, però,
All’incontro pubblico di Agelllo, infatti, nonostante che i sindaci del Trasimeno avessero ribadito più volte la necessità, l’urgenza di ristrutturare la strada Provinciale 309 detta del Fornello, per costruire  quel corridoio che da oltre un secolo si attende e  connettere così, almeno su gomma Perugia all’importante nodo infrastrutturale rappresentato dalla città di Chiusi, nessun accenno è stato fatto a questo importante inervento.  E l’occasione sarebbe stata più che propizia visto l’avvicinarsi della imminente campagna elettorale.  E visto anche il dibattito ancora aperto sulla stazione in linea per l’alta velocicità ferroviaria, con l’opzione zero (ovvero l’utilizzo degli scali esistenti di Chiusi e Arezzo) che sta riprendendo quota.
L’incontro pubblico di Agello suona quindi come conferma che per la Regione Umbria la Valnestore è una terra di nessuno lasciata a sé stessa, e che lo “sbocco” della SR 220 Pievaiola verso il nodo di Chiusi (stazione e casello A1) non solo non è in agenda, ma è visto come il fumo negli occhi da buona parte della classe politica. E non solo da quella di centro destra che governa la Regione. Qualcuno sembra ancora abbagliato dal miraggio Media Etruria e non ha ancora capito che se quella stazione dovesse nascere sarebbe comunque in mezzo ai campi della Valdichiana, dove non ci saranno connessioni ferroviarie, nè servizi. Un non luogo come la stazione di “quel treno per Yuma”…
Renato Casaioli
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