BASKET, LA SAN GIOBBE A VERONA PER INVERTIRE L’INERZIA DI UN CAMPIONATO STREGATO. SARA’ DURA. BASSI SPERA NELLO SCATTO D’ORGOGLIO

sabato 06th, gennaio 2024 / 18:02
BASKET, LA SAN GIOBBE A VERONA PER INVERTIRE L’INERZIA DI UN CAMPIONATO STREGATO. SARA’ DURA. BASSI SPERA NELLO SCATTO D’ORGOGLIO
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CHIUSI – Quest’anno il campionato per la San Giobbe è un calvario. Una salita contnua e durissima, peggio del Mortirolo al Giro d’Italia. La squadra continua a perdere, alcune volte male, malissimo. Altre volte di misura o dopo prestazioni comunque convincenti e rimonte importanti. In molte gare la formazione chiusina è arrivata a Roma e non ha visto il papa ed è uscita con le ossa rotte anche dopo aver giocato una buona pallacanestro. Domani, domenica 7 gennaio i Chiusi Bulls sono attesi a Verona, sul campo della Tezenis. Primo obiettivo scacciare i fantasmi e provare a rimettersi in carreggiata, cominciando il 2024 meglio di come è finito il 2023. Servirebbe una vittoria per cambiare l’inerzia del  campionato della San Giobbe, ma il cliente Tezenis è di quelli che non fanno troppi sconti. Non sarà facile battere Verona sul proprio campo, ma i ragazzi di coach Bassi devono provarci. Anche per sé stessi. Lo ha detto chiaramente Stefanini in settimana.  Bassi è consapevole della forza dell’avversario, ma confida ancora in una “scossa”, in uno scatto d’orgoglio della sua squadra. Ecco come presenta la partita:

 Come è andata la settimana? La squadra è pronta per la partita di Verona?

“Ci siamo allenati bene. Non avendo la pausa, sostanzialmente abbiamo fatto solo due giorni di stop a ridosso del Natale. Visto il momento mi sembrava anche corretto e rispettoso farlo. La abbiamo preparata bene, sappiamo delle difficoltà della partita ma i ragazzi hanno lavorato con concentrazione tutta la settimana”.

Prossima avversaria la Tezenis. Che tipo di squadra troverete di fronte?

“Stiamo pensando più a noi stessi in questo momento, non per mancanza di rispetto nei confronti degli avversari, ma perché dobbiamo ritrovarci. Verona è una squadra di grandissima fisicità; con le scarpe allacciate la miglior difesa di questo campionato per intensità, fisicità e capacità di chiudere l’area. Offensivamente una squadra che rispetto all’andata è molto cresciuta. Un girone fa giocavano molto con la palla ferma per coinvolgere i loro giocatori più forti, adesso invece se la passano di più. Questo grazie al lavoro di Ramagli che sta pagando. Parliamo di una squadra profonda, con tanti giocatori che possono fare male. Devoe e Murphy sono due grandissimi giocatori, Penna è il leader ma hanno tanti elementi che possono far vincere le partite”.

Dal punto di vista dei recuperi? Possamai ha svolto allenamenti con il gruppo?

“Possamai rientra sicuramente. Ci dà una doppia dimensione perché è l’unico giocatore capace di occupare l’area, mentre gli altri lunghi sono più perimetrali. Con lui, in sede di preparazione della partita, possiamo fare più cose. Speriamo che ci possa dare impatto fisico e tecnico e che possa finalmente trovare continuità, perché in questi tre anni Luca ha avuto veramente una quantità spropositata di infortuni. Spero che questo infortunio sia l’ultimo e che possa far vedere quello che vale”.

Fronte mercato qualche novità?

“Niente di nuovo”.

In relazione al momento, Giovanni Bassi si è mai sentito in discussione?

“Io sono una persona molto seria e mettermi in discussione fa parte del mio lavoro. Lo faccio quotidianamente, mi metto sempre in discussione. Ho le mie responsabilità, ma questo termine non è sinonimo di colpa. Ho tante responsabilità, ma se sentissi delle colpe mi sarei già dimesso. Questo deve essere chiaro. Come ho detto al presidente, se per cambiare la stagione c’è bisogno di mandarmi a casa, mandatemi a casa. Io dal primo giorno, quindi dall’estate 2020, ho messo la San Giobbe al primo posto, sempre. Se qualcuno mette in discussione mette in discussione il fatto che io mi ci metta, significa che non mi conosce”.

Il presidente cosa ha risposto?

“Ha risposto che il tema allenatore non è un tema”.

Una conferma ufficiale…

“Questa è una domanda che deve essere fatta al presidente, ma così mi è stato detto”.

C’è stato un confronto società, staff e giocatori in settimana?

“Il confronto è costante. Chiaro che quando la situazione è quella che è cerchi anche di andare sul concreto con i fatti. Perché le parole vanno bene ma serve essere concreti. Posto che noi, in questo campionato, abbiamo giocato tante buone partite pur non portandole a casa. Ci siamo rimessi lì, a testa bassa però il confronto c’è, c’è stato e ci sarà. La comunicazione è gran parte di questo mestiere”.

Oltre a tutto questo il presidente Trettel ha ribadito il fatto che non si smette di credere alla salvezza…

“Noi combatteremo fino all’ultimo. Chi non è d’accordo è bene che non faccia parte del gruppo. Con grande serietà, grande attaccamento, grande volontà, noi ci proveremo con tutto quello che abbiamo. Vogliamo riuscirci. Ho letto delle cose che mi hanno abbastanza stupito, ma nessuno qui si è arreso”.

E nessuno ha tirato i remi in barca…

“Mai. Anche nei momenti più difficili, anche negli allenamenti in quattro, che sono stati diversi quest’anno, nessuno ha fatto un passo indietro”.

 

*In collaborazione con Lorenzo Trabalzini

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