CITTA’ DELLA PIEVE: LA GOVERNATRICE TESEI ASSICURA L’OSPEDALE DI COMUNITA’. MA SPUNTANO I PRIVATI…
CITTA’ DELLA PIEVE – Ieri pomeriggio, 23 gennaio, i sindaci di Città della Pieve Fausto Risini e di Montegabbione Fabio Roncella hanno incontrato, presso la sede delRagione Umbria a Perugia, la governatrice Donatella Tesei, l’assessore alla sanità Luca Coletto, il direttore regionale della sanità Massimo D’Angelo e il direttore del Distretto Trasimeno Usl Umbria 1 Emilio Paolo Abbritti.
Di fronte alle preoccupazioni dei sindaci della zona del Trasimeno-Pievese-Alto Orvietano relativamente alla riconversione dell’ex ospedale di Città della Pieve “la Presidente e i vertici sanitari regionali hanno confermato la decisione di istituire a Città della Pieve un Ospedale di Comunità con 20 posti letto, nonché l’attivazione di una struttura ospedaliera, con una capienza di 20 posti letto, da realizzare mediante sperimentazione gestionale di partenariato pubblico-privato, con Pronto Soccorso h24 dedicato”. Così fa sapere il sindaco pievese Fausto Risini.
La presidente della Regione e i vertici della sanità umbra hanno accolto anche la richiesta del Sindaco Risini di istituire un tavolo di confronto permanente sullo sviluppo dell’Ospedale di Città della Pieve e a breve si terrà il primo incontro tecnico con il direttore regionale della sanità, Massimo D’Angelo, per valutare i servizi che tengano conto delle istanze del territorio, a partire dalla chirurgia elettiva ridotta.
Insomma dall’incontro di ieri sono arrivate rassicurazioni sul mantenimento di un punto sanitario-ospedaliero a Città della Pieve, ma con qualche punto interrrogativo: cosa significa “mediante sperimentazione gestionale di partenariato pubblico-privato”, che la struttura sarà parzialmente privatizzata o gestita e accessible tramite canali privatistici? Non sarebbe un gran passo avanti, né una bella prospettiva.
Risini e Roncella portano a casa comunque qualcosa, ma i dubbi sulla deriva della saanità umbra in direzione di uno smantellamento progressivo del servizio sanitario pubblico a favore di quello privato rimangono. Va detto che tale deriva è cominciata molto prima che alla guida della Regione arrivasse Donatella Tesei, ma è anche vero che la giunta regionale di centro destra ha accentuato e accelerato tale processo.
Ora, l’imminenza delle elezioni sia per la Regione che per molti comuni, compresi Città della Pieve e quasi tutti i comuni del Trasimeno-Alto Orvietano, evidentemente ha coinsigliato alla stessa Tesei, al suo assessore e ai vertici della sanità, una certa cautela. Cinque anni fa sia la Tesei che Risini vinsero in Umbria e a Città della Pieve proprio sull’onda della debacle del centro sinistra sulla sanità e sull’ospedale. Du quello il “grimaldello” che consentì di scardinare il potere costituito a maggioranza Pd… Oggi, dato il generalizzato impoverimento dei servizi nei territori e la mancata risposta alle istanze dei territori, può succedere il contrario: chi vinse nel 2019 può ritrovarsi sul banco degli accusati per non aver mantenuto le promesse o per aver acuito i disagi…
Il sì della Regione all’Ospedale di Comunità a Città della Pieve sembra (e probabilmente è) il tentativo di non farsi travolgere dal voto degli elettori come fu travolto il Pd cinque anni fa. Ma anche le elezioni, come molte altre cose, non sempre vengono per nuocere. Anzi. Ora si tratterà di capire meglio cosa c’è di concreto dietro agli annunci e ai proclami.
m.l.
Dando uno sguardo alla storia non mi sembra che il PD si debba inalberare strillando alla privatizzazione quando i binari per accedere a tale stazione sono stati posati sotto il suo sguardo vigile ed anche compromesso con la politica che diceva di perseguire e che invece si stà dimostrando che il ”cavallo di troia” c’era davanti alla stazione e che l’hanno fatto entrare. Ed adesso griderebbero al ” chi va là ?”.Spero di no ! Un po’ di serietà non guasterebbe e lo dico a quella parte del PD che tanto a sinistra non era propensa ad andare e già si vedevano i fulmini all’orizzonte bucare le nuvole nere….Mi sia permessa una battuta su tale tema, una battuta che ho già riscritto qualche giorno fa sul tuo giornale a proposito delle privatizzazioni della sanità ricercate e permesse dal Governo Centrale non appena gli si è presentata l’occasione supportata da quella politica che non è stata solo della destra per intendersi ma anche della cosiddetta sinistra e che alla fine come dici te si è rivolta contro i cittadini che devono sostenere costi sempre maggiori se vogliono curarsi.La battuta è la seguente e dovrebbe essere presente a tutti i cittadini di Città della Pieve che non gradiscono tanto essere presi per i fondelli ed andrebbe anche scritta secondo me in un cartello a caratteri cubitali da esibire in piazza e che ci rimanga per parecchio tempo come avviso ai cittadini,visto che la discesa dell’acquaplanning sia così insaponata che ormai chiunque si sieda finisca scivolando in piscina percorrendo un corridoio dal quale non si possa uscire : ”Quando tutto sarà PRIVATO anche tu sarai PRIVATO di tutto ! ”. E non si puo non dar ragione a tale cartello solo che questo mette in evidenza l’insufficienza esistente in tutte e due le parti e dovrebbe rafforzare un concetto civico che negli anni la sinistra ha dimenticato e che la destra ha preso al volo per fare la raccolta di consensi che vengono dagli interessi delle tasche delle aree dei professionisti. L’America docet mentre tutti ci domandiamo sino a quando potrà durare questo ”status attuale” di nè carne nè pesce in attesa che ci venga richiesta la carta di credito se vogliamo accedere ai servizi,anche a quelli primari.E mentre molti sindaci debbono accettare ob torto collo la situazione per mettere le toppe per la politica di chi i buchi li ha fatti e se n’era reso conto ma continuava a farli ed alla fine è logico che arrivi ”chi ti venda il servizio e tu sei costretto a comprarlo”. Questi ultimi cari cittadini che avete votato perchè pensavate che erano quelli di prima e non ci sono requiem vi sbagliavate ! Il cavallo di Troia è alle mura e dentro non c’è Ulisse ma una moltitudine di giovani liberi professionisti formati e non formati pronti a curarvi.Semprechè li paghiate con i soldi pubblici….oggi meno di domani.
Di per sé il partenariato tra pubblico e privato non è negativo, lo diventa solo se comporta un aggravio di costi e/o un peggioramento dei servizi per l’ utenza. Se ad esempio il pubblico “subappalta” determinate prestazioni, quali in particolare la diagnostica, al Cesalpino di turno, e l’ utente ha on fretta il suo esame senza costi aggiuntivi, ben venga, se l’ alternativa dev’essere, come accadde alla mia compagna in occasione dell’ultima gestazione, vedersi assegnare come prima data utile per un’ ecografia morfologica ben 3 mesi dopo il parto. Per cui, aspettiamo…
P.S. Per chi lo auspica, non farei troppo conto su una sconfitta della Tesei alle regionali.
Sono d’accordo anch’io di non fare troppo conto ad una sconfitta della Tesei alle prossime elezioni regionali, però-e c’è sempre un però che credo possa essere il più impotante di ogni cosa e che oggi purtroppo è come parlare di aria fritta- dando così adito a far passare nella mente delle persone dei pensieri e delle soluzioni che non credo possano rappresentare la migliore soluzione.Ammetto di non essere realista e di basare le mie asserzioni su di una realtà che non esiste ed è quella che così facendo si finisca per dare al privato l’occasione di guadagnare sui bisogni altrui e di contempo tutto questo avvenga per il semplice motivo che il pubblico non venga fatto funzionare proprio perchè la cultura degli italiani è una cultura colma di concetti individualistici quando si tratta di poter ricavare vantaggi anche da come si ponga lo Stato nei confronti dei privati. Questi due elementi sono due elementi essenziali che caratterizzano lo status dell’Italia da molto tempo,per il quale status ormai è stato assunto un pensiero presente e confermato e che è passato dentro la mente ed è quello che il pubblico non funzioni e sia una macchina lenta e burocratica mentre il concetto del privato che segua il principio del profitto possa muovere le gambe in maniera più sollecita e diciamo anche più funzionale in base al principio del motore rappresentato dalla quantità di soldi che possano entrate al privato nelle proprie tasche. Non voglio discutere dell’etica dei principi filosofici e sociali, ma nella Sanità, proprio per la natura intrinseca del campo in cui si viene a toccare la salute umana ,io penso che non ci dovrebbero essere esitazioni e debba essere uno di quei settori che la macchina pubblica dovrebbe privilegiare più di ogni altro con investimenti, con Direzioni Sanitarie che decidano e che debbano essere all’altezza dei loro compiti, con equipes mediche efficenti ed informate e con un personale medico e paramedico che debba corrispondere alle esigenze irrimandabili e -lasciatemi dire – ”sacre” dei cittadini.Non solo per criteri di giustizia sociale in quando la salute debba avere lo stesso valore sia per il ricco sia per il meno ricco o per chi si trovi in stato di necessità,ma anche perchè in tale concezione si misuri la civiltà di un popolo e di una nazione. Quando la politica è il confronto-scontro di interessi economici, tale settore dovrebbe essere immune da gestioni che rappresentino interessi, ma anzi che debbano riflettere la qualità di un governo. Così non è mai stato per un paese come il nostro, non lo è stato prima nei tre quarti di secolo dei governi che si sono succeduti e non lo è nemeno adesso,dove le disposizioni e le discrasie in un settore come è quello della Sanità si tramandano continuamente da anni e sono legate strettamente insieme e hanno assunto negli ultimi 20 anni di conduzione di governi di ogni tipo (ma nella sostanza solo di un tipo perchè nota bene di Governi non eletti ce ne sono stati diversi negli ultimi anni e questo è da non dimenticare che hanno rappresentato nella maggior parte interessi coperti, offuscati, che hanno servito le macchine dei partiti per rimpinguarli di soldi che i finanziamenti pubblici aboliti per legge non consentivano più e le scappatoie a tutto questo sono state subito trovate,anche e soprattutto dalla sedicente sinistra che si è comportata alla stessa stregua della destra ed ecco perchè è stata anche punita dai suoi elettori).La mia asserzione quindi sò benissimo che è basata solo su un principio e che tale principio di prevalenza del pubblico in un settore come questo oggi non è rispettata ed è indebolita semprepiù ma dovrebbe rappresentare allo stesso tempo anche l’occasione per preservare la macchina pubblica e l’interesse pubblico e non svenderlo al privato perchè sarebbe inevitabile che con le caratteristiche e le identità della politica italiana soprattutto nei tempi che corrono si aprirebbero le porte(già in effetti aperte) al privato, e la mia battuta che i cittadini passando al PRIVATOo sarebbero ” PRIVATI” di tutti i servizi e che questo tutto sarebbe solo una questione di tempo che metterebbe se non altro in evidenza la famelicità del capitale prvato nei confronti dell’interesse generale che dovrebbe essere regolato dal ”pubblico”.A tutti coloro che alla fine sembrano dire che sia naturale che il capitale privato per adempiere alle proprie funzioni e cioè di rappresentare un interesse privato per ragioni di presenza e di democrazia,di iniziativa privata che generi sviluppo debba assolvere ai suoi compiti storici nel liberismo economico credo si possa rispondere che in settori come quello della Sanità non si possa comprendere un principio del profitto privato che possa basarsi sulla difesa della salute pubblica anche e soprattutto perchè in base a tale principio ed iniziativa, l’interesse privato è costitutivo di una natura tale che trova e provoca l’emersione di mille rivoli e di molle iniziative che lo conducano a contrastare e collidere con l’interesse pubblico.Ma come tutte le cose questo è un settore dove si rispecchia il carattere prettamente individualista degli italiani che abituati ormai da sempre a vivere in una nazione dove i concetti guida sono quelli che pubblico è lentezza e detrimento e privato è sviluppo e dinamica, la teoria rimane teoria e magari anche buoni e positivi pensieri mai applicati portano alla realtà che sia quella alla quale tocca inchinarsi giocoforza.La risultatnte di tutto questo è quella di fare come viene fatto negli USA da ormai decenni : fatevi una bella assicurazione dando i vostri soldi ancora una volta al privato dal momento che il pubblico non funziona e se volete continuare a campare, frugatevi le tasche anche dopo aver pagato fino in fondo le tasse che lo Stato vi chiede.E allora sorgerebbe anche la domanda lecita : di chi è allora lo Stato ? Di chi ha o di chi non ha ? Ed essendo il fatto della salute un caposaldo della democrazia il pensiero dell’uomo della strada e della gete comune non può non andare contro coloro che quando hanno avuto il potere nelle loro mano di fare qualcosa e di migliorare un settore come quello della Sanità, l’hanno invece lasciato andare a put….a facendo l’interesse dei privati e delle corporazioni di cui l’italia abbonda proprio per costituzione etica ed educazione a pensare e quindi anche a programmare.Alla fin fine tutto questo non è chè il moderno medio evo ma sono io il primo a riconoscere che purtroppo i voli pindarici non servano nei confronti di un paese dove a votare non vada il 40% della popolazione e dove la fotografia della situazione è quella che quando muore un campione del calcio per diversi giorni ne parla la TV e le strade si riempiono di cittadini deferenti in lacrime vestiti con le maglie della squadra del cuore, ma la stessa cosa non succede quando in due mesi quasi 30.000 persone civili muoiono sotto le bombe come succede a Gaza.Quest’ultima appare alla fine purtroppo come una cosa normale, endemica, insita nella socirtà, contro la quale nhon si possa fare nulla ma solo subirla.Non voglio criticare lo sconforto ed il dispiacere genuino della gente per la perdita di uno sportivo di grido,un beniamino, ma tutto questo -e non mi direte di no- è indice di qualcosa che credo si avvicini alla vera povertà intellettuale.E allora se esiste tale mancanza, da questa deriva ogni altra cosa e si spiegano tantissime cose e per cercare di raddrizzare la situazione diventa ogni giorno più difficile vivere e credo che nel futuro qualunque cosa succeda saremo costretti a subire condizioni e situazioni di servaggio.Credo comunque che per cambiare il futuro dei popoli ci vogliano secoli e non decenni e la storia ce lo insegna.Daltronde già 200 anni fa Alessandro Manzoni nel terzo coro dell’Adelchi a proposito dei dominatori stranieri dell’Italia diceva:…” si dividono i servi, dividon gli armenti, si posano insieme sui campi cruenti d’un volgo disperso che nome non ha….” Due secoli fa la fotografia non era ancora stata inventata ma già Alessandro Manzoni ci aveva visto chiaro….
La Tesei sará praticamente riconfermata, perché da un lato il movimento 5 stelle e PD in Umbria sono anni che non esistono piu, ne a livello locale, ne a livello regionale, e perché vedendo il trend delle ultime volte che si è andato a votare, non voterá piu del 40-45 % degli aventi diritto. Anche se con idee reazionarie e stupide, la lega e FdI hanno delle idee, i 5 stelle ed il PD non propongono cose da decenni, come pensano intercettare piu voti delle scorse tornate se non propongono nulla di nuovo ed utile? Facendo ancora leva sul sentimento antifascista?
Cioè è meglio essere stupidi ed avere idee reazionarie chè trovarsi in difficoltà e da tali difficoltà non trarre lezioni ? Lo sà Aritz quale linea prevarrà a questi punti della storia ? Quella della stupidità a cui non importa nulla se vengano rivestite posizioni reazionarie,alimentate da coloro che prima votavano a sinistra e che nella loro ignoranza hanno preferito la destra perchè disorientati ed incazzati contro quella parvenza di sinistra che confermavano senza alcuna forma di partecipazione.Ma la lezione alla quale porta la non partecipazione non si è appresa evidentemente.E allora se non hanno più il controllo di chi votavano a questo punto faranno o no sempre l’interesse di qualcuno ? I settori economici ed anche politici di tale confronto non sono ben netti e distinti e l’un campo spesso sconfina nell’altro, ma una cosa resta sovrana:LA COMMISTIONE NEL RIFORMISMO DEI SOLDI. Da ciò risulta che le forze che guidano i poveri e che -dicono loro- fanno i loro interessi sono forze che fanno gli interessi dell’altro campo,con l’utilizzo proprio dei poveri. Ed il cerchio si chiude. Troppo complicato pensarla così o forse anche reazionario come direbbe qualcuno che prima votava DC ed adesso vota PD perchè l’ha capito da quale parte vada il mondo e si adegua ?
Non si tratta di stabilire se sia meglio essere stupidi e avere idee reazionarie che trovarsi in difficoltà, il discorso era diverso, ovvero, posto che certe idee siano stupide e reazionarie, dal punto di vista pratico quando si va alle urne è senza dubbio più redditizio. Un pò come dire, in termini calcistici, che per una squadra, proporre un brutto gioco, è comunque meglio che non avere un gioco.
Se poi l’ alibi dei partiti della cosiddetta sinistra diventa che gli elettori non votano per loro perchè stupidi e ignoranti, allora sono alla frutta e non hanno speranze.
Si in linea teorica è così come lei dice Giangiacomo, ma credo che il suo discorso sia molto relativo, ed intendo relativo al fatto che ”il redditizio” è sempre ”redditizio” per qualcuno e ”non redditizio” per l’altro.Questo lo si è dimostrato per esempio che per tre o quattro governi non si è votato ed il brodo si è allungato in maniera inconcepibile portando l’italia sull’orlo del crak e quando si è votato il Centro Sinistra ha perso soprattutto perchè chi lo aveva votato non l’ha più votato e si è girato dall’altra parte.Il Centro Sinistra sgovernando ha procurato principalmente la vittoria del Centro destra. La mia critica pensavo la si intendesse bene che era fatta con l’occhio rivolto alla sinistra e che si capisca benissimo che la politica è quella di attrarre il consenso degli elettori e se questa politica manca, non si possa dire che gli elettori siano sporchi e cattivi perchè in tal il primo ad essere sporco e cattivo è stato il centro Sinistra,ma la mia critica -e su questo ne sono abbastanza certo-è anche quella che chi votava a sinistra ed oggi vota a destra credendo in un miglioramento delle proprie condizioni probabilmente ha preso un grosso granchio, perchè per prima cosa destra e sinistra sono semprepiù uguali e sfilacciate almeno in ciò che ci appare intorno nella grande politica come nella piccola politica,poi credo che occorra sempre se non si voglia errare, dare alle parole il loro significato e ritornare a ciò che voglia dire destra, centro, e sinistra.Chiarito questo e chiarite a tutti tali possibilità-cosa molto difficile ad espletarsi purtroppo e dico purtroppo poichè questa mi sembra la cosa più difficile per la sinistra ad aver la funzione si portare a conoscenza al proprio elettorato potenziale o meno-dovremmo teoricamente essere tutti allo stesso punto di partenza-ma questa è una ipotesi surreale perchè non partiamo tutti con la stessa conoscenza di come i sistemi funzionino ed i più sensibili ad essere avviluppati ed accecati e quindi i più deboli, stanno a sinistra perchè i loro rappresentanti non li rappresentano pienamente poichè hanno accettato la compromissione con politiche di destra che oggi contrastano ma che quando erano sugli scranni del parlamento hanno permesso in qualche modo pure loro,anzi, sono passate proprio per loro.Ed è chiaro che la gente comune che dovrebbe essere la forza della sinistra non vede che il proprio partito faccia gli interessi delle classi subalterne e quindi vada verso la punizione elettorale di quel partito.Ma le bocce non sono mai ferme e questo occorre per fortuna tenerlo presente ed occorre tenere presente che le grandi contraddizioni in seno alla politica prima di produrre ”novità” devono ingrossarsi, e così come questa regola vale per la sinistra vale anche per la destra ma vale anche per il cosiddetto centro,che è semprepiù caratterizzato con un peso spostato a destra (Renzi, Calenda, i ramoscelli del centro destra ed in più con una non partecipazione di gente che per il 40% non vota ).Certo sono d’accordo con lei Giangiacomo che sbaglieremmo tutti da destra a sinistra nel giudicare sporchi e cattivi coloro che non votano per quello che noi vorremmo.Teniamo presente che già al tempo degli antichi Romani si diceva che ”se non puoi battere il tuo nemico ti ci devi alleare” e così ha fatto il Centro verso la sinistra.(Fanfani ai suoi tempi se non altro era un politico molto scaltro ) Se lo avesse fatto al tempo di Berlinguer forse se la sinistra davanti a sè avesse trovato un campo più fertile nel partito di maggioranza relativa ed anche più sincero, oggi non saremmo stati a questi punti dove ci troviamo.Ma si dice sempre che con i ”SE” ed i ”MA” non si faccia la storia, ed è vero.E me lo consenta, anche lo stesso Gramsci diceva che per poter immaginare e programmare un cambiamento vero occorresse partire dalla realtà,ma oggi la sinistra o sedicente tale,ha perso il lume della realtà e la affronta solo a parole e non con i fatti. Dall’altra parte la destra sfrutta politicamente l’estrema debolezza del suo avversario per assestare colpi e frammentare la base del suo consenso già fortemente compromessa, ma nello stesso tempo è impotente a far risollevare l’italia perchè punta solo a governare con la ” concezione del capo” che ha sempre storicamente avuto.Fin’ora gli italiani muniti di un bel paio di occhiali l’hanno seguita,forse le seguiranno di meno quando di certo aumenteranno le ragnatele nello stomaco di parecchi ma devo essere sincero che anche se non ci fosse la Meloni e ce ne fosse un altro al suo posto che oggi è all’opposizione, le cose andrebbero ugualmente come stanno andando adesso.La lezione morale e politica che proviene dall’etica del Centro questa è stata e questa è.Un colpo a destra, un altro a sinistra e galleggiare.Fino a che gli credono gli italiani ognuno fa il proprio interesse ma un mio amico direttore di banca napoletano quando chiamava in banca i clienti e gli diceva di rientrare nello scoperto,prima faceva accomodare il cliente nel suo ufficio poi guardandolo fisso negli occhi gli diceva :”guagliò, l’acqua è poca anzi scarseggia e a’ papera nun galleggia”.Credo che nei prossimi mesi la fila davanti all’ufficio di quel ”direttore” che oggi impersona l’italia abbia più possibilità d’ingrossarsi chè di assottigliarsi….e questo dipende sempre meno da una Meloni di turno o di un altro che oggi è all’opposizione, perchè è semprepiù la bilancia internazionale a pesare i nostri comportamenti e questo avviene in maniera semprepiù veloce.Anche se i nostri TG governativi impegnano il 40% del loro tempo a farci vedere i concerti rock o la coppa Davis ed i cittadini italiani si svegliano alle tre del mattino per vedere gli incontri di tennis.