MEDIA ETRURIA, RFI DECIDE PER CRETI-FARNETA: LA STAZIONE IN MEZZO AL NULLA. CHE SUCCEDE ADESSO A CHIUSI E AREZZO?
REGIONE TOSCANA INSODDISFATTA. LA BATTAGLIA PER IL NO NON E’ FINITA…
Ieri, 30 novembre, a Roma si è riunito il tavolo tecnico convocato al Ministero delle Infrastrutture per decidere sull’ubicazione della stazione in linea per l’alta velocità, detta Media Etruria. E RFI, il gestore della rete ferroviaria, avrebbe indicato come luogo più adatto quello di Creti-Farneta, nel comune di Cortona. Niente Rigutino dunque, e niente Salcheto-Tre Berte (per la verità mai presa in considerazione). Scartata anche l’opzione zero del vecchio protocollo di intesa tra regione Umbria e Regione Toscana del 2015 che prevedeva l’utilizzo delle stazioni esistenti di Chiusi e Arezzo, adeguate allo scopo nel 2017.
A sostenere l’ipotesi Creti Farneta è stata soprratutto la Regione Umbria con la presidente Donatella Tesei, ma anche la sindaca di Siena Nicoletta Fabio, e ovviamente il sindaco di Cortona. Tutti di centro destra. Con loro anche il consigliere regionale toscano di Italia Viva Stefano Scaramelli e importanti soggetti economici come i cementieri umbri che comandano anche nelle banche e nei giornali (e nei partiti del centro destra) e l’azienda Bonifiche Ferraresi, colosso quotato in borsa del settore agricoltura che ha acquistato migliaia di ettari in Valdichiana. Il ministro che ha istituito il tavolo tecnico è Salvini, leader della Lega. Un cerchio politico monocolore pressoché perfetto, con la stampella Scaramelli e un tavolo tecnico come semplice copertura di una decisione tutta politica. Marcata Lega e centro destra.
Il Pd e il centro sinistra attardandosi sull’opzione Tre Berte-Salcheto in Valdichiana e su Rigutino ad Arezzo hanno solo fornito l’alibi, senza mai avere, in verità, voce in capitolo. Adesso l’assessore regionale ai trasporti Baccelli e lo stesso presidente Giani si dichiarano “non soddisfatti” della scelta Creti, sostenendo che “nel report di RFI non sarebbero state analizzate abbastanza puntualmente anche le altre possibilità”, avvalorando con ciò il sospetto della decisione presa a tavolino su base politica e non tecnica. Certo, perché la decisione di ubicare la stazione Media Etruria a Creti-Farneta, cioè in territorio toscano, diventi operativa e fattibile servirà un’intesa totale tra la Regione Toscana e il Ministero. E questa al momento pare non esserci.
Se è comprensibile che ad applaudire la decisione siano alcuni esponenti politici e operatori economici della Valdichiana nord, che si troverebbero la stazione in linea a pochi km dal casello di Bettolle, è meno comprensibile l’esultanza dei politici e amministratori di Siena che la stazione se la troverebbero a più di 50 km dai Due Ponti. Stessa distanza più o meno tra Creti-Farneta e Perugia. E’ vero che sia da Siena che da Perugia la zona è raggiungibile con la Superstrada RA6 costruita a suo tempo come raccordo autostradale per il casello A1 Valdichiana. Anche il casello non sarebbe però vicinissimo alla stazione: 12 km circa. E come abbiamo scritto tante volte a Creti-Farneta non c’è niente di niente, a parte una millenaria Abbazia. Nessuna connessione ferroviaria diversa dall’alta velocità, niente infrastrutture. Tutto sarebbe da costruire ex novo: stazione, pertinenze, posteggi, eventuali alberghi, bar, sportelli bancari, aree di scambio per autobus e taxi, noleggi auto ecc… Cosa ci abbiano visto di vantaggioso a Siena e Perugia se non la possibilità di costruire una grande opera, con mega colata di ferro e cemento con tutto ciò che ne consegue, qualcuno prima o poi lo dovrà spiegare.
La decisione del Tavolo tecnico (o meglio di Rfi, a quanto pare) di ubicare la Media Etruria a Creti-Farneta spazza via le altre due ipotesi, quella di Rigutino, 12 km a sud di Arezzo e quella di Tre Berte-Salcheto nel comune di Montepulciano, sostenuta dai sindaci della Valdichiana senese (che l’hanno inserita anche nel Piano Strutturale Intercomunale) con la motivazione che serviva avere una proposta per sedersi al tavolo decisionale, dove però non li hanno fatti mai sedere. Neanche vicino.
Escono sconfitti e scornati gli amministratori e le varie forze politiche aretine (tutte d’accordo) e anche il Comitato SAVA che si è battuto strenuamente per Rigutino e adesso, tramite il presidente Galli si dice pronto a battersi per il NO come ha fatto il Comitato Opzione Zero che si è mobilitato a Chiusi. Ed escono scornati e sconfitti su tutta la linea anche i sindaci della Valdichiana senese, che non hanno partecipato al tavolo, non hanno ottenuto l’ok per la stazione in linea a Tre Berte-Salcheto e non hanno ottenuto neanche qualche contropartita, nel frattempo però hanno perso le fermate del Frecciarossa a Chiusi avallando di fatto il declassamento della stazione.
Le prese di posizione recenti del sindaco Sonnini e di qualche esponente politico di area Pd sul sostegno a Chiusi sono apparse purtroppo deboli e tardive. Politicamente un suicidio collettivo. Il Pd si è accodato e ha fatto il gioco della Lega e del centro destra. Oggettivamente.
E adesso – ammesso che la facciano – i comuni a sud di Chiusi, che hanno grandi potenzialità turistiche, vedi Cetona, San Casciano Bagni, quelli dell’Amiata e della Valdorcia, e la stessa Città della Pieve, la stazione per l’alta velocità se la ritroveranno a 60, 70, 80 km di distanza. Quando, con la fermata a Chiusi, l’avevano a 8, 10, 20, massimo 40 km… I Bronzi del Bagno Grande e quell’Apollo alto due metri si scompisceranno dalle risate. E si staranno domandando chi mai verrà a vederli quando li riporteranno a San Casciano nel nuovo e immaginifico museo decantato più volte dal Ministro Sangiuliano. Si metta d’accordo con il collega di governo Salvini, il titolare dei Beni Culturali…
Qualcuno già esulta per il fatto che la stazione in linea a Creti-Farneta potrebbe dare una “spintarella” anche al mega Centro Logistico previsto a Bettolle, quindi a poca distanza. Ma questa è una forzatura. Le due cose non sono “connesse”, perché l’alta velocità che fermerebbe a Creti sarebbe per il servizio passeggeri, il centro logistico per il traffico merci solo su gomma. I viaggiatori dei frecciarossa non arrivano alla stazione dentro i containers su Tir…
Certo, con la stazione alta velocità in mezzo al nulla, nel cuore della Valdichiana profonda, parlare di adeguamento e potenziamento della linea Chiusi-Siena o della strada veloce Chiusi-Perugia (tramite adeguamento della Pievaiola), può perdere di senso, inutile nasconderlo. A meno che non si apra adesso la battaglia per le contropartite e cioè per i servizi da assicurare ai territori sconfitti e alle stazioni di Arezzo e Chiusi, che restano due stazioni importanti.
Arezzo è capoluogo, conta quasi 100 mila abitanti, è una “capitale culturale” con grandi capolavori e qualcosa otterrà, per Chiusi sarà più difficile. La città ha una grande storia alle spalle, un grande patrimonio culturale e la stazione è dalla metà dell’800 l’hub di riferimento per tutta la zona che va dal Trasimeno al Monte Amiata, è stata adeguata di recente, ha tutti i servizi nel raggio di pochi metri. Ma Chiusi è piccola, di abitanti ne conta solo 8.000. Economicamente è stata la realtà più avanzata della zona, adesso arranca e fa fatica. Politicamente ha perso terreno e peso. La stazione è sempre stata la sua “miniera”, la risorsa più importante. Perdere la fermata del frecciarossa e l’aggancio all’alta velocità che ha avuto dal 2019 al 2022 è stato ed è un colpo duro soprattutto all’immagine, come se si fosse strappato il biglietto da visita da presentare al mondo… Ma la stazione di Chiusi-Chianciano Terme è anche molto altro rispetto al Frecciarossa. E questo “altro” va mantenuto e potenziato, sia sul versante viaggiatori con più IC e regionali veloci, sia sul versante merci, per dare corpo alla “transizione green” spostando i trasporti dalla gomma alla rotaia. In questa ottica continuerebbe ad avere senso anche parlare di potenziamento della Chiusi-Siena e della strada Perugia-Chiusi di centro intermodale merci.
Anche perché la stazione in linea Media Etruria a Creti-Farneta, non sorgerà nel 2024. Ammesso che governo e Regione trovino l’intesa, ci vorranno comunque anni per progettarla e per costruirla e farla entrare in funzione. E anni per farla entrare a regime. La Medio Padana di Reggio Emilia ce ne ha messi una decina per cominciare a funzionare decentemente, dopo l’apertura… Quindi parliamo di tempi lunghi. Nel frattempo che si fa? si va la domenica a vedere il cantiere come facevano i nostri genitori nei primi anni ’60 quando costruivano l’Autostrada del Sole?
Paradossalmente, adesso la battaglia per il NO alla stazione volante (al consumo di suolo, alle colate di cemento, alle cattedrali nel deserto, alla desertificazione dei paesi e dei territori) è più semplice di prima, perché ora il nemico è uno solo e ben definito, non è più un drago a tre teste; parossalmente i comitati contrapposti di Arezzo e Chiusi potrebbero unire le forze (e quello di Bettolle contro il centro logistico pure: non si può essere contro una colata di cemento e favorevoli ad un’altra a 10 km di distanza); paradossalmente, rispetto ai mesi passati, i sindaci stessi che finora si sono baloccati con l’opzione Tre Berte-Salcheto (voluta da Montepulciano, che poi ci avrebbe messo il nome e il cappello) hanno l’occasione per tornare a farsi sentire, insieme alle loro popolazioni e ai sindaci umbri che si sono spesi di più a favore di Chiusi, per ottenere almeno qualche compensazione o contropartita che dir si voglia. Chi si sfila o si defila adesso, vuol dire che ha altri obiettivi. Magari una candidatura alla Regione. Solo che poi i voti li devono assicurare gli elettori…
m.l.
A questo punto l’appello al primo cittadino di San Casciano dei Bagni nonché presidente dell’unione dei 10 comuni della Valdichiana Senese assume una importanza determinante.
La cittadina termale, che sarà presto dotata di un importantissimo museo che ospiterà i preziosissimi ritrovamenti etruschi, disterà dalla ipotetica nuova stazione di Creti circa 60 km percorribili, mediamente, in oltre 1 ora di strada dovendo utilizzare la A1 e dunque pagando anche un pedaggio.
Gentilissima Agnese Carletti, ci dia / si dia una mano!
Il presidente dell’unione dei comuni del Trasimeno, Matteo Burico, e praticamente tutti i suoi colleghi del territorio dell’unione sono con Chiusi C.T. da tempo.
I vostri elettori non capirebbero un atteggiamento diverso.
Questo, per tutti noi, è l’ultimo treno!
Intanto hanno chiesto 20 milioni al MIT per il PFTE (progetto di fattibilità tecnica ed economica delle opere pubbliche). Senza entrare nei particolari che lascio a chi ne sa di più, è cosa piuttosto complicata da adattare a questa situazione considerando anche che il “padrone di casa” inteso come R T non è d’accordo e starà col fiato sul collo. Poi, la politica ormai ci ha abituato a tutto di più e non si possono escludere voli pindarici con capriole spettacolari… MA prima di tutto bisogna vedere se IL MIT troverà questi 20 milioni nelle pieghe del suo bilancio già super AFFOLLATO.
Per quanto riguarda RFI, anche secondo me come molti altri, punta sulla irrealizzabilità dell’opera visto che è stata praticamente costretta a una scelta non voluta, ma che poi dovrebbe pagare di tasca “in indebitamento”
Questa decisione fa,certamente,girare le palle a tutti !
Però ora è inutile lamentarsi e dare la colpa a Salvini e al centro-destra !
La sinistra è stata al governo ,ininterrottamente e,indebitamente,per più di dieci ann8 !
Se avesse,veramente,voluto avrebbe potuto prendere una decisione in quattro e quattr’otto! Negli ultimi tempi c’era il presidente del consiglio che viveva e, vive, a città della Pieve !
L’ assenso del consigliere regionale di Chiusi,la dice lunga sulla decisione finale !
Che dire, un altra opportunità persa per la nostra cittadina,per la nostra zona, per le terme di Chianciano,per San Casciano bagni, per la vecchia e dissacrata Etruria !
Sarà per la prossima opportunità !
Sono finiti i tempi in cui !
Da Chianciano alla stazione di Chiusi 20 minuti (Google Maps) da Chianciano a Creti 35 (Google Maps) non vedo questa grande differenza di tempo. Il problema è soprattutto per Chiusi per la quale è un grande problema e San Casciano. Per gli altri comuni cambia poco per Montepulciano il tempo di percorrenza è identico.
E’ vero che l’utenza dei Frecciarossa è per lo più di fascia alta, quindi gente che magari ha la Porsche, ma da Chianciano a Creti in 35 minuti, neanche con la Porsce. Forse con l’elicottero. E poi a Creti ci sarebbe solo l’alta velocità. A Chiusi ci sono anche gl altri treni.
Basta prendere A1 Valdichiana (5 minuti da Creti) e uscire a Chiusi/Chianciano in 35 minuti ce la fai.
Ma l’errore grosso nel tuo articolo è parlare dei comuni della Valdichiana.
Ti sei reso conto che per i Poliziani è la stessa cosa da creti o Chiusi?
Lo sai si?
Nessuna risposta?
Quindi secondo lei è meglio buttare ui mucchio di soldi per costruire una nuova stazione, cementificare terreno agricolo, per di più in zona dove dovranno essere costruite tutte le infrastrutture di collegamento, piuttosto che utilizzare i soldi per migliorare tutti i trasporti ferroviari locali, vedi i collegamenti Siena-Perugia, Chiusi con Firenze e Roma. Tutto questo è possibile migliorando e utilizzando le strutture esistenti. Si vede proprio che in Italia ci piace sprecare il denaro
Daria dove avrei scritto quello che sta dicendo lei? Io sto dicendo che per andare a Montepulciano il tempo è lo stesso da Creti o Chiusi. Non mi sembra difficile da capire è un dato oggettivo.
se è la stessa cosa andare a Creti o a Chiusi, perché spendere centinaia di milioni di euro e cementificare una vallata, quando la stessa possibilità ce l’hai senza spendere un euro?
Piangere sul latte versato ormai serve a poco, io direi di concentrarci sull’ ottenere qualche contropartita per Chiusi, è l’ obiettivo più realistico e sensato. Ma per raggiungerlo servirà un atteggiamento della politica locale, nonchè delle varie associazioni di categoria, molto meno passivo.
X Fabio. Ti sei reso conto che almeno 80 milioni di soldi pubblici ( e sicuramente non finisce lì ) incominciano ad essere qualcosa anche per le tue tasche come per quelle di tutti i cittadini oppure dal momento che sono soldi pubblici questi non sono di nessuno ? Ed inoltre mi potresti spiegare il motivo per il quale in tempi di penuria economica come sono questi che viviamo, occorra spendere somme immense quando se ne potrebbero spendere molte di meno dal momento che esistono luoghi più strutturati di altri al centro del territorio e siamo costretti ad osservare la corsa al campanilismo più sfrenato da parte di chi crede che così si possano risolvere le problematiche legate ad un territorio come quello della Valdichiana che pensa così di risolvere le proprie problematiche immettendo nuove condizioni di cattedrali nel deserto e condizionare nell’offerta turistica, di lavoro, di fruizione logistica dei nostri territori da parte di ogni abitante ? Non ti sembra questo terzo mondo con rispetto del terzo mondo osservando che le parti politiche che decidono su tale tema a seconda del pezzettino che gli tocca siano festanti o facciano da incazzati ? Non è questa secondo te una politica di ”povertà” ed una ” povertà della politica ?”. E allora se è così pensi davvero che siano state fatte scelte giuste e che le centinaia di milioni che verranno spesi non finiranno che sostenere la politica disgraziata che è stata votata dall’ignoranza di ogni parte politica ? E’ strano che oggi ci si lamenti di tutto questo però si insista sugli stessi modelli di sviluppo che hanno portato a seccare i nostri territori.Vedere i problemi anche con gli occhi degli altri sembrerebbe dover essere una cosa prioritaria ma invece si preferisce seguire tutto il contrario: tirare la coperta dalla parte del potente di turno quando dall’altra parte chi la tira mette in atto la manfrina ed il teatro di chi sostiene la parte dell’incazzato.Così tutti stiamo andando a sbattere,compreso anche te che ti sei frugato le tasche come noi tutti…. o no ?
Su quello che sta dicendo lei sono d’accordo e non ho mai avuto dubbi, la pensiamo alla stessa maniera.
L’errore nell’articolo è parlare di sconfitta per tutti i sindaci della Valdichiana senese. È un grave errore. La sconfitta come diceva di lei è di tutti noi che vedremo buttare via tanti soldi. Ma levando il fatto grave di buttare via i soldi, considerando solo il tempo di percorrenza, che sconfitta è per Sinalunga che avrà la stazione a 10 minuti anziché a 35? O per Torrita o per Trequanda che sono più vicine? Parliamo di mete turistiche ambite, Pienza ha appena più vicino Creti, per Montepulciano è uguale.
Quindi questi comuni in termini di tempo che perdono con la stazione di Creti? Nulla anzi qualche comune della Valdichiana senese guadagna tempo. Quindi parliamo di soldi buttati ma non dei tempi di percorrenza per la valdichiana senese…basta controllare Google Maps
Tutti i sindaci della Valdichiana senese la stazione la volevano a Tre Berte Salcheto, tanto che l’hanno inserita nel Piano Strutturale Intercomunale (Unione dei Comuni). Quindi mi pare evidente che siano usciti sconfitti. Tutti, anche quelli che possono avere la stazione di Creti a poca distanza: comunque 12 km dal casello di Bettolle. Quando il casello A1 Chiusi-Chianciano è a 5 km dalla stazione di Chiusi-Chianciano. E da Sinalunga, Torrita, Montepulciano stazione si può andare a Chiusi anche in treno, a Creti no. Solo in auto. A Chiusi ci sono già tutte le connessioni ferroviarie, bus, taxi, servizi a Creti no, non c’è niente di niente.Le sembrano diferenze da poco? Mi sa che lei viaggia parecchio su google map, e poco sulle strade…
E si perché nei prossimi anni mancheranno bus taxi e noleggio auto a Creti? Che ci prendiamo in giro?Ci saranno il doppio che a Chiusi. Per le zone Torrita Sinalunga Trequanda è molto più semplice Creti. E per le turistiche Montepulciano e Pienza che non hanno linee ferroviarie è la stessa cosa.
Qui chi ci rimetterà sarà praticamente solo un comune ed è Chiusi (e San Casciano ma a San Casciano è un turismo di élite e non si muove su i treni, idem Cetona).E conunque rimetterci? non è che qui passa l’alta velocità da sempre e a tutte le ore e adesso viene tolta. La sua versione ci sta ma anche la sua è di parte per Chiusi. Non metta di mezzo tutti i comuni della Valdichiana senese. O se li vuole mettere provi a sentire se la pensano come lei a Sinalunga.
Gia fatto 9 ore fà.