DOMANI GIANI A CHIUSI PER L’ACQUA DI MONTEDOGLIO. UNA BUONA OCCASIONE PER CONSEGNARGLI LE FIRME PER LA DIFESA DELLA STAZIONE
CHIUSI – Domani, giovedì 7 dicembre alle ore 12.00 in località Cabina Lago a Chiusi, con una conferenza stampa sarà presentato l’avvio dei lavori per la realizzazione delle opere di adduzione primaria per la distribuzione a Chiusi dell’acqua proveniente dalla diga di Montedoglio.
L’intervento, condotto da EAUT – Ente Acque Umbre Toscane, porterà benefici irrigui e idropotabili a un territorio tra Chiusi, Castiglione del Lago e Montepulciano. A Chiusi verrà immessa nell’impianto dell’acquedotto e potrà essere utilizzata per irrigazione, limitando così il prelievo idrico dal lago, sia per uso agricolo sia per uso potabile.
Insieme al sindaco di Chiusi Gianluca Sonnini, al presidente EAUT Simone Viti e all’Amministratore delegato di Nuove Acque Spa Francesca Menabuoni sarà presente alla conferenza anche il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. E la presenza di Giani fa capire che l’appuntamento è importante. L’opera è attesa a Chiusi e non solo a Chiusi da decenni. L’acqua della diga di Montedoglio, nel comune di Anghiari, può risolvere e risolverà molti problemi legati all’uso delle risorse idriche e alla quantità e qualità dell’acqua in Valdichiana e nella zona del Trasimeno.
Siamo dunque al famoso “ultimo miglio”, con il “tubone” che si avvicina finalmente alla meta. Ed è importante e significativo che l’opera veda coinvolte le due regioni Toscana e Umbria e sia “diretta” dall’ente irriguo bilaterale Umbro-Toscano.
La presenza del presidente Giani a Chiusi, oltre a suggellare al massimo livello l’avvio dei lavori di questa agognata conduttura per portare l’acqua del Montedoglio, è anche un’occasione preziosa, per esempio, per consegnare allo stesso Giani le 4.000 firme raccolte dal Comitato Associazione Opzione Zero sulla questione alta velocità-stazione di Chiusi. Non capita tutti i giorni di avere il governatore della Toscana a Chiusi. Nei panni del comitato, noi l’occasione cercheremmo di sfruttarla. Senza forzare gli eventi, con tranquillità, ma anche con la fermezza che deriva dalla convinzione di portare avanti una battaglia giusta per Chiusi e per il territorio circostante, sia toscano che umbro.
Sulla decisione di RFi di indicare Creti-Farneta come luogo più adatto per realizzare la stazione in linea Media Etruria, anche il presidente Giani ha avuto da ridire e non lo ha nascosto. E’ vero che lui proponeva e spingeva per Rigutino, ma a questo punto, visto come si son messe le cose, e viste anche le perplessità e le pressioni dell’area aretina poco convinta dell’opzione Creti, visto che l’ipotesi Tre Berte-Salcheto non è stata presa nemmeno in considerazione, noi chiederemmo a Giani di riconsiderare la famosa “opzione zero” cioè quella che prevedeva l’utilizzo anche per l’alta velocità delle stazioni esistenti di Arezzo e Chiusi. Tra l’altro anche quell’opzione era contenuta in un protocollo d’intesa tra Umbria e Toscana, così come l’adduzione dalla diga di Montedoglio. All’epoca del protocolo (2014-15) le stazioni di Chiusi e Arezzo non erano “adeguate” alle fermate dei treni Av, ma nel 2017 RFI le ha adeguate entrambe, spendendo una quindicina di milioni di euro e andando proprio nella direzione indicata dal Protocollo. Noi glielo ricorderemmo al presidente Giani. Senza nemmeno dover andare a Firenze.
m.l.