CHIANCIANO, TERZO CANDIDATO IN PISTA: E’ NICOLA BETTOLLINI CHE PROPONE UNA LISTA “ANTAGONISTA”
CHIANCIANO TERME – I candidati già in pista per le prossime comunali di primavera, non sono due (Roberto Esposito e Grazia Torelli), delle cui discese in campo abbiamo già scritto, ma tre: c’è anche Nicola Bettollini, già segretario per la Valdichiana del Partito Comunista. Ma Bettollini non si candida con il simbolo del partito di Rizzo.
“Cari concittadine e concittadini, Compagne e Compagni, di seguito alcune idee per la stesura del programma politico che ho in mente per Chianciano Terme. La lista sarà denominata L’UNITÀ, nel senso che ha come scopo l’unità delle persone e delle idee.
Le idee che ho per la cittadina di Chianciano sono: principalmente, un piano di riorganizzazione abitativo in senso popolare, costituendo delle cooperative di gestione abitativa, favorendo l’incontro tra i proprietari di case, il comune, gli inquilini ed aspiranti inquilini. Un piano sanitario per il riordino dell’ex ospedale con un punto di primo soccorso basico, la guardia medica, gli ambulatori necessari e l’utilizzo degli ambienti ad uso polivalente, il tutto stabilendo un colloquio stabile e proficuo con la ausl. Punto lavoro basato sulla costituzione di cooperative di lavoratori e consorzi per le piccole aziende, eliminando precariato e favorendo un economia stabile, dando la parola a chi lavora. Piano termale , garantire la caratteristica sanitaria della cura termale per assistere i pazienti e utilizzare gli ambienti delle Terme per sopperire alle mancanze del Ssn, sviluppando i servizi sanitari in convenzione con la ausl, facendo di Chianciano un faro per i diritti sanitari. Utilizzo dei finanziamenti statali e regionali per dare risposta ai bisogni della cittadinanza in ambito stradale, trasporti ed economico. Incontri con regione e gestore delle Terme per stabilire compiti e responsabilità, il pubblico è il proprietario. Questi i macroargomenti che ho in testa. Tutti possono partecipare alla stesura del programma. Le Terme di Chianciano sono un elemento imprescindibile. Quanto agli alberghi: Le strutture alberghiere ancora utilizzabili di proprietà di tribunali o banche, potrebbero essere affidate a cooperative di lavoratori o consorzi alberghieri, utilizzando i fondi statali, regionali ed europei. Molti sono gli esempi in Italia di tali operazioni. Gli alberghi in stato di completo abbandono (pochi), andranno abbattuti, avendo nuovi spazi, ma con l’impegno dello stato, Chianciano Terme non è lo zimbello di nessuno!
I richiedenti asilo non possono essere utilizzati come merce di scambio, devono avere pari condizioni al pari dei cittadini italiani ma ciò deve accadere in entrambi i sensi. Mi spiego meglio: perché un italiano povero non può avere gli stessi servizi di cui usufruiscono, giustamente i richiedenti asilo? La politica crea solo la guerra tra poveri. Quindi penso che i posti dati ai richiedenti asilo siano sufficienti ma può bastare.
La promozione turistica deve essere affidata ad un unico consorzio tra pubblico e privato che raccolga l’ intero territorio, ognuno con la propria specificità, ognuno per il bene comune. Chianciano deve occuparsi del comparto sanitario. Questi i punti rogrammatici per sommi capi.
Avanti! LIBERTÀ È PARTECIPAZIONE! Contattatemi pure, sono a vostra disposizione. Tel. 3278764873. E-mail: bettollininicola@gmail.com PACE ED UNITÀ!
Così scrive Bettollini. Una lista personale, dunque, marcatamente antagonista, ma non targata PC. Aperta a chi ci sta. Bettollini è chiancianese, lavora come barman a Chiusi e Po’ Bandino. Si dichiara convintamente comunista.
Chianciano, con Pienza, è stato il promo comune della Valdichiana senese a passare di mano e a mandare la sinistra storica all’opposizione. Però in passato è stata anche la cittadina dove la sinistra a sinistra non solo del Pd, ma anche del Pci, aveva una forza e una presenza consistente che ha espresso sindaci e personaggi di rilievo: da Aristeo Biancolini e Beppe Bancolini a Benedetto Angeli e Roberto Betti. Nella cittadina termale prima il Psiup, poi il Pdup, Dp, i Verdi e anche Rifodazione Comunista hanno avuto percentuali di tutto rispetto. Lo stesso Psi è stato a lungo più a sinistra del Pci o comuqnue su posizioni molto laiche e progressiste. Forse anche perché proprio dal Psi veniva la maggior parte della classe dirigente del dopoguerra formatasi nelle brigate partigiane.
Storia passata, è vero. Per molti versi anche lontana e superata. Ma forse Nicola Bettollini punta e spera proprio nella possibilità di riaggregare ciò che è rimasto di quel mondo, di quelle idee, di quelle sensibilità, insieme naturalmente ai “proletari” di oggi: i precari, gli esodati, i disoccupati, i giovani sottopagati, le partite iva che nascondono situazioni di sfruttamento e di lavoro dipendente camuffato, fli stess artigiani e pensionati che fanno fatica a sbarcare il lunario…
Che ci riesca non è detto, si vedrà. Per presentare una lista servono le firme, servono i candidati… Ma questo nell’era delle liste civiche, anche quando in realtà, sono liste di partito o di coalizione è un problema che riguarda tutti, non solo Bettollini.
m.l.
Che dire, io di politica non mi intendo molto, mi limito a fare un ragionamento da ignorante. A Chianciano il ballottaggio non c’è, e una simile lista non può che sottrarre voti al candidato di centrosinistra. Ergo, se dovesse ottenere un buon risultato personale,inutile dire come finirà. A volte, anzi, certe iniziative vengono poste in essere proprio a bella posta.
X Giangiacomo Rossi. Certamente è come lei dice, ma perchè a Chiusi cosa successe ? In passato ed anche nel recente passato persone storicamente schierate col PD hanno cercato fino all’ultimo momento di boicottare tale partito cercando con il lanternino di formare liste per sottrarre voti e non riuscendoci sono confluite nei partiti dell’opposizione del Centrodestra.Non faccio nomi per etica di correttezza….. O spesso ripetutamente succede anche al contrario. La volata si tira in tanti modi,anche in maniera sublimale…..spesso anche poi a risultati avvenuti realizzandone attesi compensi, ma dal momento che in tali campi l’ipocrisia regna sovrana, tutto deve apparire normale, e così è in effetti.Tuttavia la questione si può osservare anche da un altro angolo visuale, e cioè da quello del significato delle parole come per esempio quando si parla di ”centro sinistra” poichè evidentemente per Bettollini il ”CENTRO SINISTRA” nulla ha a che vedere con la sinistra e tale allocuzione è solo una copertura di una politica condotta da forze di centro che consapevolmente e politicamente hanno indossato una veste di sinistra per rompere le ossa a tale stessa sinistra, in gran parte riuscendoci una volta assicuratesi il ”sonno dei giusti” che ha conquistato le file del PD.E allora se le cose stanno in tal modo il progetto di Bettollini difficilmente credo possa essere inquadrato come l’idea che si vorrebbe far passare di coloro che ”si taglino gli atttributi per far dispetto alla moglie ” come lei Giangiacomo osserva nel suo ultimo discorso e che sicuramente esiste, bensi quello di indebolire un modo di far politica che a sinistra-sempre dando il significato alle parole- è ampiamente risultato perdente.E che sia perdente lo riscontriamo da moltissime parti che sono l’espressione concreta della riduzione di quel colore ”rosso” che una volta la nostra provincia ed i nostri Comuni avevano; riduzione del rosso accompagnata dall’esercizio di disertazione delle urne da parte di chi prima votava a sinistra.Bettollini parla di SANITA’ PUBBLICA,ma ricordiamoci tutti che la trafila di GOVERNI NON ELETTI ai quali il PD ha partecipato e pesato, ha consentito e stà continuando a consentire un progressivo svuotamento di risorse dal pubblico al privato mentre assistiamo all’indegna propaganda dei tre miliardi in più riversati dal Governo sulla Sanità.Chissà se possa apparire giusto o meno che i conferimenti debbano tener presente PIL e processi inflattivi ?…In pratica e per finire,sicuramente Bettollini non può aspirare ad essere il conduttore della danza per i numeri che rappresenta anche se in Provincia la parte del suo partito dei segni di vitalità li ha espressi,ma dal momento che in politica i conti si fanno all’ultimo e con i numeri,vediamo bene che con l’andazzo di oggi ed il detrimento generale della vita organizzata e di ogni sua sfaccettatura,il problema della ”sinistra vera” se possa soddisfare ed attrarre o meno le istanze non soddisfatte delle popolazioni, credo che conferisca un ruolo non secondario al fatto di far assumere alla sinistra un possibile ruolo di indirizzo e di efficacia di orientamento politico in questi tempi invece di totale disorientamento.E per tale strategia credo ci sia bisogno di gente che come si dice oggi ” ci metta la faccia”.I Comunisti,anche con tutte le loro discrasie, storicamente non hanno mai rinunciato a mettercela, ed anche solo questo agli occhi di chi oggi per tante cose si indigna può rappresentare anche un elemento di riflessione e di speranza che certe cose possano e debbano cambiare.
Dal tono con cui mi risponde, si evince che lei è favorevole a questa iniziativa, tenendo anche conto che su queste colonne si è sempre espresso in maniera estremamente critica verso il cosiddetto centrosinistra. Quanto alla seconda parte del mio ragionamento, ho solamente balenato come ipotesi residuale che riguardi il caso in specie. Merita sempre un plauso chi crede in determinate idee e le porta avanti mettendoci la faccia nell’ ottica di contrastare politiche fallimentari, purché poi alla fine il tutto non si risolva con un “rientro alla base” prima della tornata, “in cambio di”. Perché sono proprio quelli i giochetti stucchevoli che hanno stufato e contribuito alla disaffezione verso le urne.
Certamente d’accordo con lei Rossi.Quello che lei richiama come ”giuochetto stucchevole” ha portato al governo dell’Italia corrotti e corruttori per tre quarti di secolo dal dopoguerra ad oggi e questo è stato fatto per reggere in piedi le sorti non della gente comune ma per dare alla gente comune la visione che coloro che erano stati eletti lavoravano per la gente appunto, tale gente comune,anzi sottoscrivendo l’etica dello sviluppo cosi come lo abbiamo vissuto e che mai è tramontata ma che ha permesso di fare soldi ed arricchirsi ad una fetta di popolazione tralasciandone ampiamente altre fette,tant’evvero che oggi in Italia ci sono 6 milioni di famiglie entro la fascia di povertà e questo maggiormente lo si deve al fatto che esiste un ”blocco d’ordine” difficilmente scalfibile che ad ogni piè sospinto suoni l’adunata per difendere i propri interessi costituiti.In tale blocco d’ordine c’è anche una parte di quella sinistra che grazie alla cosmesi dei suoi dirigenti spera di cavarsela e non c’è bisogno di andare tanto lontano perchè lo vediamo anche dagli avvenimenti paesani che stà con i frati e zappa l’orto ma che spera che le sue responsabilità siano sempre offuscate e rese nebulose agli occhi dei suoi sudditi che si sono adeguati a tale giochetto da vieppiù tempo.E’ cosa vera quella che lei dice di Bettollini sul fatto del lasciarsi attrarre dai ”giuochetti stucchevoli”come è stato fatto in loco verso altre forze che poi hanno riconosciuto loro stessi che avevano prodotto delle ”cazzate”(così l’hanno loro stessi chiamate) ma non ci sarebbe voluta una intelligenza superiore per capire che il timone chi lo tenga in mano lo divida malvolentieri con altri e la maggioranza è rimasta sola dopo l’abbandono di chi l’aveva sostenuta.A tal proposito non mi sembra che Bettollini scalpiti per far parte di tali” rassemblement” ma se pur abbia la consapevolezza che da soli non si governa credo che tale consapevolezza sia comune anche allo stesso PD e quindi anche per me l’esempio di coerenza vale sperando che alle parole seguano i comportamenti e che il peso crescente del suo partito nella provincia di Siena possa portare a ridimensionare il partito che ha segnato il degrado nel nostro territorio e che da anni ormai ha avuto quello spirito mercantilista di concedere agli altri e fare alleanze senza cedere la padronanza delle briglie.Sono questi i ” veri giuochetti” a cui si è inchinata una genia di imprenditori, di apparati economici ,di ambienti istituzionali, associazionismi ,organismi economici come banche e derivati dove si è respirata una certa aria anche diciamolo pure di cameratismo servile e che anche a giocoforza sono dovuti andare a braccetto con tali conduttori.Chiusi così è stata ridotta ma la responsabilità di tutto questo stà nelle persone che senza alcuna cultura politica hanno accettato quello che inizialmente non appariva come una accettazione di condizioni ma che alla fine ha finito per segnare un epoca.Non mi sembra che Bettollini sia su tale terreno, anzi lo spero che non lo calchi mai.Quei terreni lì, li calpestino gli altri, quelli che da sinistra con lo spruzzino in mano applaudivano il renzismo al teatro Mascagni perchè pensavano che quella fosse la via per il riscatto generazionale della sinistra….Ma lo sapevano anche loro che il teatro era la loro sede naturale ed etica,ed oggi ci sono sempre all’interno della cosiddetta sinistra perchè tale genia è quella che permette quella che oggi si ci vergogna anche a pronunciare,che si chiama supremazia di classe.Spero che Bettollini su tale punto abbia le idee chiare,diversamente sarebbe prima o poi allineato agli altri che pensa oggi di combattere.
Per certi versi condivido, ma non sul gettare fango indiscriminatamente su 75 anni di storia della repubblica. Non nego che ciò che lei ricorda ci sia stato, ma come sottolineato altre volte, quel “sistema lì” ci ha portato dove siamo adesso, dopo essere usciti devastati dalla guerra. E andiamo a vedere in che condizioni erano fino all’ altro ieri la Cina e la Russia, altro che 1/10 della popolazione sotto la soglia di povertà, lì siamo a 7/10 se va bene, anche adesso se si esce dalle grandi città. Ma mi fermo qui perché sennò andiamo fuori tema, tanto ci siamo capiti. Su Bettollini, lo scopriremo solo…vivendo. La mia sensazione è che lei si stia tiepidamente entusiasmando di fronte ad una prospettiva, ancorché assai poco concreta, di veder tornare “il rosso”. Mi dica sinceramente se ho ragione…
Le diro’ che faccio uno sforzo a non ripetermi e cerco di farlo per non essere al solito tedioso e prolisso,ma concordo con lei sul fatto di ciò che dice sia un ” desiderio che si possa leggere in me” perchè sò bene che occorra essere realisti e saper leggere la realtà sulle possibilità o meno di ciò che possa tornare o non tornare.Se inseguissimo quelli che per lei sono sogni e che lei come tanti altri li leggano tali, vivremmo nelle nuvole.Ma non è così perchè invece io e lei- me lo lasci dire senza quella che possa sembrare presunzione da parte mia- partiamo da due lati di assunzione diversi soprattutto di ciò che si e verificato in Cina ed in Russia durante il regime di ciò che è stato ”il socialismo di stato”.Non stò qui a ripercorrere le fasi di questa evoluzione che per lei forse è involuzione ma dico solo una cosa ed è quella che lei giudica tale -chiamiamolo ”movimento”- come un fatto tragico per il genere umano assunto e giudicato con gli occhi prettamente occidentali non tenendo conto che se potesse giudicarlo con gli occhi delle popolazioni interessate che si trovavano nella barbarie del profondo medio evo ma anche più in basso solo un secolo fa,forse il giudizio sarebbe un po’ diverso,ed oggi il mondo vediamo che spinge molto più verso tale completezza di giudizi soprattuto da parte di quei popoli tenuto anche presente la quantità di popolazione che rappresentano.L’abbiamo visto snche con la guerra a Gaza quale sia stata la variazione di giudizio complessivo sulla vicenda e che non è più quella di qualche anno fa.Convengo con lei che in tale spinta il capitalismo-e lo dice anche Marx nelle sue analisi dal titolo ”India,Cina,Russia” ,ha avuto un ruolo fondamentale per consentire quel tipo di rivoluzioni e lo stesso autore ne riconosce l’importanza,proprio perchè considera e legge la storia da un punto di vista dinamico ed evolutivo delle trasformazioni.Quel punto di vista tanto criticato dalle teorie- economico politico occidentali oggi è cambiato e non considera più possibile il ritorno di quei regimi che comunque hanno scalzato ed hanno prodotto il non più ritorno al medio evo ma la considerazione inequivocabile che quei movimenti abbiano permesso a circa 2 miliardi di persone di uscire dalla fame e dalla morte per malattie anche subendo la guerra prodotta dall’ occidente, le purghe ed i gulag ed anche le privazioni di molte delle libertà individuali-badi bene che queste ultime prima non conoscevano poichè preda di regimi mostruosi come soprattutto quelli cinesi difesi con le armi dall’occidente depredatore- oggi in confronto a quanto esiste in quei territori è solo un lontano ricordo.I giudizi quindi molto spesso s’incaricano di fotografare la situazione odierna solamente da un punto di vista occidentale che conosce-badi bene- ciò che è storicamente successo ma è molto difficile sentire provenire dal campo occidentale un giudizio equilibrato,sereno e veritiero nè ieri ma soprattutto anche oggi della situazione di quelle nazioni.Tanto per ripetere la mia solita solfa noi occidentali siamo sempre portati a considerare elementi quali la misurazione delle libertà individuali degli altri fatte confrontandosi con le nostre mentre invece trascuriamo consapevolmente la misura da dove sono partiti gli altri popoli che si sono riscattati con le proprie forze contro il colonialismo sia economico sia militare sia psicologico che NOI abbiamo applicato a loro, comprimendoli dall’interno con le alleanze nostre con chi li comandava ed anche applicando la teoria del domino dall’esterno fino allo scatenamento delle guerre.Ecco non la faccio più lunga parlando dei giudizi sul misuramento delle diversità sul confronto delle libertà,anche vedendo le condizioni del mondo occidentale che appiattito sul concetto di libertà spesso portato agli altri sulle canne dei nostri fucili stà producendo il disfacimento inevitabile al nostro interno mentre produce sofferenze indicibili agli altri che decidono di ribellarsi e di avere le proprie libertà non a misura di quelle occidentali che noi abbiamo creduto di poter loro imporre sia con il libero mercato sia con le multinazionali e questa è una situazione che dura da decenni e se pensassimo io e lei che tutto questo non possa produrre nulla di certo ci sbagliamo.Mi preme solo ribadire un concetto visto che è costume politico e sociale pensare alla diversità del concetto di libertà applicato da noi al nostro interno con quello degli altri popoli ai quali lei faceva riferimento,in quanto detto in due parole il risultato della nostra predazione coloniale di slmeno 4 secoli non ha fatto che ripartire quelle risorse materiali ed economiche al nostro interno permettendo a noi di svilupparci e di poter aver uno sviluppo con il quale abbiamo continuato a predare in maniera imperterrita ed organizzata senza sosta le altre zone del mondo volando sulla testa degli altri i quali altri oggi in molte forme ed in molti modi ce ne chiedono il conto,ma anche tale sviluppo basato sulla rapina e sullo scambio ineguale ci ha permesso che le contraddizioni al nostro interno siano state lenite da un certo benessere diffuso e che non siano scoppiate in rivolte od in violenza come quelle che abbiamo fatto sfociare in casa d’altri.Quindi quando facciamo i raffronti con altri sistemi stiamoci molto attenti che il nostro è stato considerato a sviluppo superiore per risultati ma moltissimo di questo sviluppo ha poggiato sul sangue di altri milioni perchè la storia non fà i salti.E’ QUESTO CHE NOI INTERESSATAMENTE NON CONSIDERIAMO MAI TANTOMENO OGGI .Ma se noi non lo consideriamo c’è chi lo considera e questo non era forse logico che avenisse ? Chi lo considera oggi si chiama con i nomi di Cina,India, Russia, Sud Africa,Brasile,Vietnam, Cambogia,Venezuela,Siria ed altri.In pratica ben più della metà del genere umano e guarda caso da noi considerati quasi stati canaglia.Le prepotenze spesso non sono solo quelle portate dalle armi ma anche le politiche condotte da governi asserviti ad aree del mondo più ricche come è per gli Stati Uniti nelle loro relazioni con Israele, ma in tal caso forse dimenticando che esistono 11 milioni di ebrei circondati da 450 milioni di mussulmani…. Tornando a Bettollini io non credo che possa essere così illuso da pensare che si possa realizzare un potere politico rappresentato dalle idee di quel partito che lui sostiene ma dico convintamente che la presenza di quelle idee insieme ad altre simili o parallele possa rappresentare un supporto ragionevole a creare quelle condizioni da far pendere l’ago della bilancia all’interno dell’Italia a favore di una reale spinta progressista anche nell’immediato futuro, togliendo la gestione regressiva che c’è stata negli ultimi 20 anni ed amministrata da forze che si richiamavano alla sinistra ma che in presenza di affrontare le problematiche remavano contro perchè soprattutto il cambiamento sia generazionale sia nella società andava da un altra parte e guarda caso che era quella parte sposata a tavolino dai Veltroni che forse avrebbe fatto meno danni a sinistra se si fosse sin da subito dedicato al Cinema ed alle figurine Panini,lui che arrivò a dire che non era mai stato comunista.Come si doveva sentire l’uomo della strada di fronte a tali dichiarazioni e che aveva creduto in un partito che chiedeva accesso a spartire per i numeri che rappresentava la stanza dei bottoni riservata dalla fine della guerra alla DC e dai suoi servili alleati ? Il terrorismo che ha insanguinato tanta parte d’Italia in quegli anni non parte forse dalla negazione dei nostri alleati oltreatlantico alla spartizione del potere con la sinistra? E allora dato che la ragione è morta fanciulla perchè è così di tutti,nel guazzabuglio italiano se si levano voci che mirano ad essere aderenti alle idee, oggi purtroppo nella povertà mediatico informativa ributtate a mare dalla negazione dello spettro dell’ideologia perchè si considera questa portatrice di contrasti e di conflitti e non invece portatori di contrasti GLI INTERESSI, il sottoscritto preferisce guardare con occhio molto più benevolo quella parte politica che di sicuro non verrà a maggior compromesso con tali INTERESSI come hanno fatto tutti coloro che in questi anni hanno agito volendo o nolendo ed anche ansiosamente sgambettando dando il loro consenso alle parti politiche che parlavano bene ed agivano male e di queste è pieno il mondo e nel mondo c’è anche Chiusi.Per finire scusandomi sempre della lunghezza del mio
” romanzo”, mi preme ricordarle che all’ Italia oltre alle tante cose positive che contiene può sicuramente essere applicato quel detto di Edmund Burke che dice : ” tutto ciò che serve all’affermazione del male è che gli uomini supposti di bene non facciano nulla”. E’ la ragione per la quale ho detto che guardo con occhio più benevolo a Bettollini perchè credo che nella sfera di interessi del suo partito non vi possano albergare nè scalate sociali nè compromissioni che altri hanno avuto e che tutt’ora cercano come si dice con ” il lanternino ”.Tutto questo spero che serva a ciò che ho detto e -come dice lei- sempre salvo smentite.