GAZA, ISRAELE, HAMAS… RACCONTIAMOLA GIUSTA

giovedì 12th, ottobre 2023 / 15:54
GAZA, ISRAELE, HAMAS… RACCONTIAMOLA GIUSTA
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Anche sule Tv italiane si discute (non molto per la verità) sulla drammatica situazione  di Gaza dopo l’attacco di Hamas e la controffensiva di Israele. Noi, su queste colone lo abbiamo fatto con un paio di articoli, forse tre. Ma noi non possiamo far altro che osservare da lontano, assistere impotenti alla barbarie, e al massimo ragionarci un po’ su.

E per ragionarci su, prendiamo a prestito la riflessione che, commentando la trasmissione  “ottoemezzo” su La7, andata in onda ieri sera, ha fatto su facebook Pina Fasciani, ex deputata Pd (foto). Ci sembra una delle più chiare e limpide lette in queste ore. In poche battute Pina Fasciani sintetizza ciò che la trasmissione della Gruber ha evidenziato: le posizioni, sempre le stesse, della stampa main stream, quelle critiche bollate subito come “filo terroristi” e anche le incongruenze di certi governi, primo fra tutti quello israeliano. Eccola:
Ieri sera a #ottoemezzo si è plasticamente palesata la menzogna perpetua della narrazione mainstream.
Ospiti Mieli e Cazzullo con le loro fandonie, da una parte, e lo storico Lorenzo Kamel e Elena Basile ambasciatrice ora in pensione, dall’altra.
Lo storico Kamel non ha espresso opinioni ha solo esposto dei dati :
Nella striscia di Gaza vivono 3 milioni e duecentomila profughi palestinesi. Profughi perché cacciati dagli israeliani che hanno occupato i loro territori .
Di questa popolazione il 51% sono ragazzini sotto i 15 anni, che, quando Hamas è andato al potere, non erano ancora nati, sottolineando che gli associati a Hamas sono solo 80 mila.
Tutta la popolazione è del tutto dipendente da Israele per ogni basilare necessità. Cibo, medicine, acqua, luce, lavoro… Nei fatti un popolo segregato da decenni.
A questi dati Mieli e Cazzullo non hanno saputo, né avrebbero potuto, opporre alcun argomento, se non un balbettio confuso per affermare che i palestinesi sono i terroristi aggressivi e gli israeliani le povere vittime.
Naturalmente la Basile ha sottolineato che è fuorviante e del tutto strumentale fare queste affermazioni, che non si può dire che tutti i palestinesi sono terroristi, e che se davvero si vuole la pace bisogna rimuovere le cause che hanno consentito ad Hamas di crescere. Tenere una popolazione, fatta prevalentemente di ragazzini, in segregazione per decenni, è orrendo tanto quanto le vittime di Hamas.
Insomma la Basile gli ha spiattellato in faccia la verità, la cruda verità.
A quel punto la narrazione mainstream si è sgonfiata, Mieli è ammutolito, Cazzullo ha sbroccato.
Ciò a dimostrazione che se si ha coraggio, chiarezza, conoscenza, senso della giustizia, autonomia, i sepolcri imbiancati saltano.
Ps: solo un appunto. Andava ricordato che Netanyahu ha sponsorizzato per anni i terroristi di Hamas per fare fuori i moderati dell’Autorità Palestinese. Stessa strategia degli USA che hanno sponsorizzano per anni Bin Laden e l’Isis per fare fuori la Russia. Siamo sempre lì.
Appunto. Siamo sempre lì e chi insiste su questo tasto non ci fa, onestamente, una gran figura. Anche perché nel frattempo la gente muore e a morire sono per lo più civili inermi e innocenti.E i macellai non sono da una parte sola.
Mentre su La 7 andava in onda “ottoemezzo”, con Cazzullo, Mieli, lo storico Kamel e Elena Basile, su Rai 5 la trasmissione Trans Europe Express condotta da Michael Portillo che parla per lo più di viaggi in treno, parlava dell’America, del Mississippi, del “genocidio” (o sterminio) dei nativi americani, dei trattati disattesi dal Governo degli Usa, non dai Sioux, Apache e Cheyenne, delle “riserve indiane” che erano campi di concentramento… sembrava di assistere ad una cronaca da Gaza, 150 anni prima.
Senza scomodare i “mitici anni ’70”, fino a qualche anno fa, una cosa come quella che sta succedendo a Gaza, avrebbe “scatenato” manifestazioni di piazza in ogni paese e città, consigli comunali straordinari, con ordini del giorno da inviare al governo e alle ambasciate, con richiesta di cessate il fuoco e negoziati, iniziative di partiti e sindacati, di parrocchie e associazioni solidaristiche. Stavolta niente, ancora meno che per la guerra in Ucraina, anche quella molto “silenziata” dopo l’indignazione iniziale… Siamo tutti sensibili alle foglie e insensibili all’orrore.
E poi, diciamola tutta: sentir dire “siamo con Israele” da nostalgici del fascismo e post fascisti eredi di quelli che 80 anni fa gli ebrei li mandavano ai forni crematori fa una certa impressione. Il 16 ottobre ricorre l’80esimo del rastrellamento del ghetto di Roma, fatto dai nazisti, su spiata dei fascisti, così come avvenne per le stragi di Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, Bargiola, Civitella Valdichiana… L’Italia è l’unico paese al mondo dove una sopravvissuta di Auschwitz (Liliana Segre), a più di 90 anni, deve girare con la scorta. Nel 2023. Quelli di Hamas sono dei macellai che non vogliono la pace, ma non sono gli unici. E qualcuno non la racconta giusta.
m.l.
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