CASTIGLIONE DEL LAGO, L’INVASIONE DEI FRICCHETTONI. UNA MOSTRA SU UMBRIA JAZZ 1978

martedì 24th, ottobre 2023 / 18:28
CASTIGLIONE DEL LAGO, L’INVASIONE DEI FRICCHETTONI. UNA MOSTRA SU UMBRIA JAZZ 1978
0 Flares 0 Flares ×

CASTIGLIONE DEL LAGO – Chi aveva 20-30 anni nel ’77 o giù di lì quei giorni se li ricorderà sicuramente. Impossibile non ricordarseli, perché da queste parti non si era mai visto niente di simile. Per due estati, quelle del 1976 e 1978, a Città della Pieve e a Castiglione del Lago sbarcò Umbria Jazz. Il primo grande festival jazz in Italia. E non è che il jazz all’epoca riampisse gli stadi, come i concerti rock. Era, come è sempre stato, una musica di nicchia. Ma Umbria Jazz lo sdoganò come fenomeno di massa, come pretesto per raduni stile Woodstock anche in luoghi periferici, lontani dalle periferie metropolitane e anche dal parco Lambro o da Castelporziano, dove andavano in scena i festival dei poeti fricchettoni. Dal 28 ottobre al 3 dicembre a Castiglione del Lago a Palazzo della Corgna una mostra fotografica racconterà, per immagini, proprio il concerto di Umbria Jazz del ’78 nel paese lacustre. Un concerto che tra il 19 e il 21 luglio, segnò una vera e propria “invasione” di più di 8.000 giovani.

E la mostra proposta dal fotoclub “Al garage di Elio” di Perugia, più che il concerto in sé racconta proprio l’attesa e il “contesto”. Quell’invasione. Titolo: “Lagonudo”, forse perché a centinaia in quei giorni caldissimi, facevano il bagno nudi, non solo nel lago, ma anche nelle fontane e sotto le docce provvisorie fatte impiantare per l’occasione dal Comune nelle spiagge…

C’era già stata Bologna ’77. Era l’epoca degli indiani metropolitani. La droga circolava a fiumi. A Città della Pieve proprio nelle sere di Umbria Jazz ci scappò anche il morto per overdose… Il movimento del ’77 era anche un movimento di contestazione generale, più radicale di quello del ’68, meno “ideologico” e filosofico, più genericamente “alternativo” al sistema. Per due -tre edizioni di Umbria Jazz, allora in formula itinerante, con concertio in varie piazze dell’Umbria, confluirono in paesi del tutto impreparati migliaia di giovani.

E quei paesi come Città della Pieve e Castiglione del Lago (ma anche Chiusi, Ponticelli, Terontola, dove in moltissimi sbarcavano dal treno) furono messi a dura prova. Vagoni ferroviari messi a soqquadro, negozi, rosticcerie ebar e presi d’assalto e “saccheggiati”. Li chiamavano (chiamavamo) “espropri proletari”. Significava entrare, prendere ciò che serviva e andarsene senza pagare. In qualche caso anche rovesciando qualche bancone se qualcno protestava.

Nel ’77, l’anno di Bologna e dei carriarmati per le strade, Umbria Jazz si fermò. Proprio per quegli episodi di illegalità. Dopo l’edizione del ’78 si fermò di nuovo, per tre anni, riprendendo poi nel 1982, ma con una formula diversa, più “professionale”, meno “alternativa”. Erano già cominciati gli anni ’80, con il “riflusso”, la “Milano da bere”, l’edonismo reaganiano. Il movimento del ’77 fagocitato dalla disperazione della droga da un lato e dalla deriva della lotta armata diffusa, predicata dall’Autonomia Operaia dall’altro. Gli indiami metropolitano respinti e ricacciati nelle loro riserve sempre più tristi, marginali. E anche il punk da noi ci mise un po’ per affermarsi. Il jazz tornò ad essere quello era sempre stato, una musica bellissima, ma d’elite. Di nicchia. No, non per ricchi, ma non per tutti.

Le protagoniste della mostra “Lagonudo” sono le foto di Giuseppe Guaitini, uno dei fondatori del Foto Club Perugia che realizzò il reportage del concerto, ospitato in un’area verde sul Lungolago castiglionese a poche centinaia di metri dal Centro Storico. Il titolo però oltre al richiamo alle immagini di giovani nudi di cui abbiamo parlato, allude alla “messa a nudo dell’incontro-scontro tra due mondi e modelli culturali estranei tra loro, in un ambiente che se da una parte, per dimensioni e carenze strutturali, lo acuisce, dall’altra lo stempera, lo addolcisce, proprio grazie all’abbraccio protettivo delle “dolci” acque del Trasimeno”.

La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 17: biglietto intero 9 euro; ridotto “A” 7 euro (per gruppi e giovani da 18 a 25 anni); ridotto “B” 4 euro (giovani da 6-17 anni); ingresso gratuito fino a 5 anni di età e per tutti i residenti nel Comune di Castiglione del Lago.

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Consorzio di bonifica
Mail YouTube