ASSISI, RICATTO SESSUALE AI DANNI DI UN FRATE
ASSISI– I frati minori di Assisi portano il saio marrone. Ma anche loro non sono di legno. E certe pulsioni, umanissime e naturali, a volte sono più forti del voto di castità fatto a santa madre chiesa. La scelta di farsi frate è a suo modo una scelta coraggiosa e anche se anche uno cade in tentazione, e di consegenza in una situazione scabrosa, ma è frate, poi può trovare il coraggio di denunciare e uscirne fuori.
E’ successo ad Assisi, terra di frati per eccellenza, dove un uomo, di origini albanesi è stato arrestato dai Carabinieri, in “flagranza di reato”, con l’accusa di estorsione a sfondo sessuale ai danni di un religioso.
L’uomo aveva infatti minacciato il frate di pubblicare e diffondere un video relativo ad un loro incontro intimo, se questi non avesse pagato una ingente somma di denaro. Video girato durante un rapporto sessuale, all’insaputa dell’altro: cioè del frate, che, impaurito e anche imbarazzato, è andato dai carabinieri e ha denunciato il tentativo di ricatto e di estorsione.
I militari a quel punto hanno predisposto la “trappola” e hanno incastrato il ricattatore. Il frate avrebbe raccontato ai Carabinieri di aver contattato l’albanese tramite un sito di incontri, i due poi si sarebbero effettivamente incontrati e avrebbero fatto sesso. Qualche giorno dopo però il ricattore avrebbe ricontattato di nuovo il religioso, stavolta però solo per chiedere soldi in cambio del suo silenzio, ricattandolo con il video.
Di fronte alla richiesta-minaccia, il frate ha preso il coraggio a due mani e ha fatto finta di accettare, e al momento del secondo rendez-vous sono intervenuti anche i militi dell’Arma che hanno messo le manette ai polsi dell’albanese.
Non è certo la prima volta che un religioso finisce in qualche ginepraio sessuale e non sarà neanche l’ultima. In questo caso se mai, la novità sta nel fatto che il frate ha denunciato lui l’accaduto e non abbia aspettato che a farlo fosse qualcun altro. E San Francesco da lassù perdonerà la debolezza…
