CITTA’ DELLA PIEVE, SABATO 16 AL TEATRO AVVALORANTI LA SFIDA SANGUINOSA TRA ASCANIO DELLA CORGNA E SANTACCIO DA PISTOIA

mercoledì 13th, settembre 2023 / 12:21
CITTA’ DELLA PIEVE, SABATO 16 AL TEATRO AVVALORANTI LA SFIDA SANGUINOSA TRA ASCANIO DELLA CORGNA E SANTACCIO DA PISTOIA
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IN SCENA “TRADIRE! LA NOTTE PRIMA DELL’ASSEDIO”, CON ALESSANDRO LANZANI E I DUDES

CITTA’ DELLA PIEVE – Stavolta la notte prima dell’assedio si sposta in casa del nemico… Nel senso che il 19 agosto scorso la rappresentazione al Chiostro di San Francesco a Chiusi era in casa di Santaccio da Pistoia e proprio lì in quel convento dove avvenne il furto sacrilego del Santo Anello, sabato prossimo, 16 settembre, la truppa va invece a giocare in casa dell’altro contendente: Ascanio Della Corgna. E se a Chiusi il pubblico tifava, per ovvie ragioni per Santaccio, il comandante della piazzaforte chiusina nei giorni dell’assedio, a Città della Pieve e la settimana dopo (23 e 24 settembre) a Castiglione del Lago il pubblico tiferà, al contrario, per Ascanio che era, insieme al perugino Ridolfo Baglioni e agli imperiali di Carlo V uno degli assedianti. Anzi, più precisamente uno dei comandanti degli assedianti.

In quei giorni del 1554 a Chiusi si combatté una quasi guerra mondiale tra le grandi potenze d’Europa. L’America era stata scoperta da poco… Ascanio e Ridolfo da un lato, Santaccio dall’altro erano uomini allo specchio, identici e, appunto speculari. Spavaldi, ma non sereni. Sbruffoni, ma anche preda di cattivi pensieri. Sicuri di sé, certamente, ma consapevoli che chi fa il mestiere delle armi la morte la deve mettere nel conto. E per evitarla “deve inventarsi qualcosa” che inverta il corso degli eventi, per farla franca.

Portare uno spettacolo teatrale (che non è una lezione di storia, ma semplicemente uno spettacolo) direttamente nei luoghi del delitto (il Chiostro San Francesco a Chiusi, Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago) è molto suggestivo, per chi sta sul palco e – crediamo – anche per il pubblico che assiste. Aggiunge pathos, fa venire i brividi lungo la schiena… Portarlo in un teatro bomboniera come quello degli Avvaloranti di Città della Pieve però aggiunge il valore intrinseco del teatro-teatro. Cioè del palco vero,  con l’odore delle assi di legno, delle corde, dei tendaggi… E in ogni caso il teatro pievese si trova a poche decine di metri dall’altro Palazzo Della Corgna, quello che Ascanio e il fratello Fulvio (cardinale) fecero costruire in faccia al Duomo a partire dall’anno dopo lo “smacco” di Chiusi, nel 1555.

Ascanio da Chiusi non ne uscì bene, ma qualche mese dopo era già libero e tornato a gestire i suoi possedimenti. E a Città della Pieve ci sono pure i dipinti del Perugino,  in questi giorni c’è pure la mostra nazionale per il cinquecentenario della morte de pittore. Il Perugino e Raffaelo sono parte della storia che si narra in “Tradire! La notte prima dell’assedio”. Senza un fattaccio avvenuto a Chiusi nessuno dei due avrebbe mai dipinto “Lo sposalizio della vergine”…

Quella che Alessandro Lanzani, con il supporto dei Dudes (e qui la musica non è solo “accompagnamento”, è parte della narrazione) racconterà sul palco del teatro Avvaloranti è una storia lontana, ma è una storia vera, che riguarda non solo Chiusi, ma tutto il territorio circostante e Siena e Perugia ci sono dentro entrambe fino al collo. Come Città della Pieve e Castiglione del Lago. E’ una storia che per molti versi ci portiamo ancora addosso e che ha – purtroppo – molte analogie con le vicende attuali: l’Ucraina, ma non solo l’Ucraina.

Per darne un’idea viene da pensare alla canzone di Beppe Viola e Jannacci “Quelli che…”: Quelli che partirono preti e tornarono… curati;  quelli che pensano che la guerra sia sempre e solo una questione di forza, di armi, di potenza… e poi arriva un Davide qualunque con la fionda e…; quelli che arruolano anche i civili e pure i carcerati; quelli che buttano giù i ponti, le dighe e allagano i campi per ritardare l’avanzata del nemico;  quelli che rubano le reliquie e le opere d’arte per lucrare sul turismo;  quelli che fanno i mercenari, alzano la cresta e poi fanno una brutta fine; quelli che cambiano casacca e bandiera più spesso della camicia…

Ecco c’è tutto questo, oltre alla storia vera, in Tradire! La notte prima dell’assedio, e c’è anche, come dicevamo in precedenza, molta buona musica, creata e arrangiata dai Dudes per l’occasione. Il ‘500 in chiave rock è una scommessa ardita, ma i graffi di chitarra, i rif di basso, le sottolineature ritmiche della batteria somigliano agli assalti frontali dei mercenari di Santaccio o di Baglioni, alle sortite degli armati che Flaminio dell’Anguillara portò a Chiusi da Sarteano, da Radicofani e dai castelli di Maremma per fermare gli imperiali…

A Città della Pieve e a Castiglione del Lago sarà Ascanio Della Corgna, il migliore spadaccino d’Italia, a giocare in casa. Avrà il pubblico dalla sua parte. Ma la sfida con l’ex amico e ora nemico Santaccio non è un torneo cavalleresco. Tutt’altro. E’ un duello all’ultimo sangue preceduto da una partita a scacchi a distanza con i due che ragionano su come fregare l’altro e soprattutto su come non farsi fregare. Perché di gente avvezza al tradimento c’è poco da fidarsi…

Per sapere come va a finire, la cosa più semplice è venire sabato 16 a Teatro a Città della Pieve o sabato 23 e domenica 24 a Castiglione del Lago, nella sala dell’Investitra di Palazzo della Corgna, quella con gli affreschi del Pomarancio che celebrano le gesta di Ascanio. Tra le varie scene c’è pure quella dell’assedio di Chiusi. Ma fissata dal pittore al momento iniziale, non dopo l’epilogo…

Ultima nota a margine: la locandina dello spettacolo riporta il patrocinio di tre comuni, peraltro con maggioranze diverse. Chiusi, Città della Pieve e Castiglione del Lago. Non è un fatto usuale, a nostro avviso è un fatto importante. Un bel segnale. Perché lo spettacolo è anche un apologo sulla guerra, tutte le guerre, quelle di ieri e quelle di oggi.

 

 

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