IL TRASIMENO RISCHIA UNA NUOVA SECCA. IL LAGO DI CHIUSI STA MEGLIO E ASPETTA L’ACQUA DI MONTEDOGLIO

IL TRASIMENO RISCHIA UNA NUOVA SECCA. IL LAGO DI CHIUSI STA MEGLIO E ASPETTA L’ACQUA DI MONTEDOGLIO
0 Flares 0 Flares ×

CASTIGLIONE DEL LAGO – Sospensione totale degli attingimenti dal lago Trasimeno. L’Unione dei Comuni comunica che, essendo stati raggiunti i livelli di guardia previsti dal Piano di Bacino del fiume Tevere 2° (Stralcio funzionale per il lago Trasimeno), si rende necessario il provvedimento di sospensione di tutte le concessioni e le licenze idriche di attingimento in essere sull’area. Il provvedimento è scattato mercoledì 16 agosto.

Sulla base della Legge regionale 12/2018, le funzioni amministrative relative al lago Trasimeno ed al bacino imbrifero di appartenenza sono delegate all’Unione dei Comuni. Ad effettuare il controllo sul rispetto della disposizione relativa alla sospensione degli attingimenti saranno i Corpi di Polizia provinciale, Polizia locale e Carabinieri forestali. Nel frattempo, indipendentemente dalla giusta scelta dell’Unione dei Comuni, il livello delle acque del Trasimeno rischia di avvicinarsi al record negativo annuale di meno 160 centimetri sullo zero idrometrico, essendo già ora vicino ai meno 130 centimetri.

Torna insomma l’allarme siccità. Il grande lago umbro, il più grande dell’Italia peninsulare rischia di nuovo la “secca”.

Va un po’ meglio al lago di Chiusi, che grazie al “pieno” fatto nei mesi di aprile, maggio e giugno piuttosto piovosi registra ancora un livello accettabile. Se mai a preoccupare, riguardo al Chiaro, è la situazione dell’acqua, che appare molto torbida. L’arrivo dell’qcqua dalla diga di Montedoglio è atteso come una “manna”. Non andrà direttamente nel lago, ma nel potabilizzatore. Ciò però consentirà di alimentare direttamente l’acquedotto comunale di Chiusi e eliminare gli attingimenti.  I lavori per la posa del “tubone” sono imminenti. Sono in corso indagini per la verifica circa la presenza possibile di ordigni bellici inesplosi. Tra il novembre del 1943 e il giugno del ’44 la zona fu più volte bombardata ed essendo paludosa non è escluso che alcune bombe si siano ficcate nel terreno senza esplodere e siano ancora lì, conficcate nei terreni e nella melma.

Nella foto (Perugia24.it) la situazione del lago Trasimeno in questi giorni.

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube