SANGUE SULLE STRADE: MUORE MOTOCILISTA SULLA PIEVAIOLA
L’incidente è avvenuto nei pressi dell’uscita dela variante per Piegaro. Sul posto è arrivato subito l’elisoccorso del 118 dell’ospedale Silvestrini di Perugia, ma il giovane è apparso ai medici subito in gravissime condizioni ed è spirato durante il tragitto. La vittima si chiamava Mattia Trinari, aveva 34 anni. Sono ancora in corso accertamenti e indagini da parte dei Carabinieri per ricostruire la dinamica dello schianto tra la moto del giovane e un’auto. All’incidente ha assistito anche un amico del motociclista che lo precedeva con la sua moto. Secondo la sua testimonianza si sarebbe trattato di un frontale. Per la cronaca, questo è il secondo incidente mortale che si è consumato sul tratto della variante alla Pievaiola nell’arco di un anno circa…
Evidentemente non è bastato neanche installare, subito dopo l’entrata in funzione della Variante stessa, postazioni di video sorveglianza e autovelox. Le foto che vengono scattate raccontano di automobilisti che percorrono il tratto stradale ben oltre i 150 chilometri orari. Le contravvenzioni fioccano, ma sempre a posteriori ovviamente.
Insomma la solita storia, ci sono troppi automobilisti insofferenti alle regole del codice stradale, un comportamento scellerato che trasforma le nostre strade in percorsi di guerra, con una media morti la più alta d’Europa. Nel 2022 sono 3.159 i morti in incidenti stradali in Italia (+9,9% rispetto all’anno precedente), 223.475 i feriti (+9,2%) e 165.889 gli incidenti stradali (+9,2%), valori tutti in crescita rispetto al 2021 ma ancora in diminuzione nel confronto con il 2019 per incidenti e feriti (rispettivamente -3,7% e -7,4%). Il numero di vittime è invece pressoché stabile, di poco inferiore a quello registrato nel 2019 (-0,4%). I morti entro le 24 ore dagli incidenti sono 2.651, mentre si contano 508 deceduti dal secondo al trentesimo giorno dall’evento. Le vittime aumentano per tutti gli utenti della strada rispetto al 2021, fatta eccezione per i ciclisti e per gli occupanti di autocarri. Si contano 1.375 vittime tra gli occupanti di autovetture (+15,4%), 781 tra i motociclisti (+12,4%), 70 tra i ciclomotoristi (+4,5%), 485 tra i pedoni (+3,2%). Tra gli occupanti di autocarri si registrano 166 deceduti (-1,8%), mentre per le biciclette e le biciclette elettriche le vittime sono 205, in diminuzione rispetto al 2021 quando erano 220 (-6,8%). Aumentano, invece gli infortunati tra gli utenti di monopattini elettrici. Con riferimento ai soli monopattini elettrici (conteggiati dal 2020), gli incidenti stradali che li vedono coinvolti passano da 2.101 del 2021 a 2.929 nel 2022, i feriti da 1.980 a 2.787, mentre i morti (entro 30 giorni) sono 16 (nel 2021 erano 9 più un pedone).
Le strade urbane ed extraurbane sono in Italia un campo di battaglia. Come i cantieri e i luoghi di lavoro. Qualcuno sostiene che questo sia il prezzo del progresso e del benessere, della mobilità di massa. Forse è anche il prezzo di una scarsa cultura civica (il mancato rispetto delle regole e della segnaletica); di una manutenzione delle strade ridotta ai minimi termini; di mezzi sempre più tecnologici, ma anche sempre più complicati da guidare; di autostrade che sono una processione di cantieri con interruzioni, deviazioni, restringimenti; e anche di una cultura della fretta, della frenesia di arrivare, del mito della velocità e della potenza, del rombo “futurista” del motore…
Occorre fare urgentemente qualcosa. Promuovere e diffondere, per esempio, attraverso la scuola e i media, una cultura della responsabilità. Quello della sicurezza stradale è un tema di prioritaria importanza, tutti ne siamo coinvolti.
r.c.
Nella foto (Umbria Tv) i mezzi di soccorso nel luogo dell’incidente
È triste che molti di noi non sopravvivano ai momenti della vita in cui cercavamo l’eccitazione. Questo faceva parte del sentirsi vivi, di ogni tipo di sport, del sentire la nostra velocità e potenza. La montagna o il campo da calcio sono un posto migliore della strada.