VILLASTRADA: ELLY SCHLEIN SUONA IL BLUES E LANCIA LA SVOLTA SOCIALDEMOCRATICA DEL PD
VILLASTRADA – Doppia sorpresa a Villastrada. Già avere la segretaria nazionale del partito alla Festa de l’Unità in una frazione umbra non è cosa di tutti i giorni. Ma ieri alla festa comunale di Castiglione del Lago, nella frazione più… toscana del comune lacustre, la segretaria Elly Schlein non solo si è materializzata, con una sorta di improvvisata, ma è addirittura salita sul palco non solo per il suo intervento, ma anche per una bella schitarrata. Con una band tutta particolare fatta tra gli altri dal segretario locale Alessio Meloni, dal sindaco castiglionese Matteo Burico e dall’ex sindaco Fiorello Primi… Elly ha imbracciato una Fender e ha suonato un paio di brani blues. Anche bene. E anche questa non è cosa che capita tutti i giorni. Un colpo di teatro che ai più anziani avrà ricordato Berlinguer in braccio a Benigni… Una bella mossa da parte della segretaria Schlein sun piano dell’empatia con il suo popolo, in una zona che era una delle roccaforti dell’Umbria Rossa…
Appena scende dal palco dove si è appena esibita suonando con molta energia, le vado incontro, mi presento e le rivolgo la domanda che tutti, almeno ad ascoltare le reazioni dei tanti partecipanti al suo comizio, avrebbero voluto farle: “Ho prestato attenzione alle tue parole, alcuni passaggi del tuo discorso, quel mettere lo Stato al centro della vita dei cittadini, quindi la difesa dei Diritti sanciti dalla nostra Costituzione che, come hai precisato, non accetta opinioni razziste come quelle espresse dal generale Vannacci. Si può parlare di svolta socialdemocratica del PD”?
La risposta è immediata senza alcuna esitazione: “Si certo. Lo puoi scrivere, svolta socialdemocratica”.
Dunque il PD inizia la costruzione di un suo profilo politico, basta con l’anonimato. Quella caratterizzazione tanto invocata da Cacciari e molti altri. Una svolta che già da tempo si poteva avvertire ascoltando i ragionamenti della segretaria che hanno subito negli ultimi tempi una evoluzione, meno proposte e battaglie da Partito Radicale, più consapevolezza delle tensioni economiche e sociali che stanno sempre più scuotendo il Paese. Le reazioni raccolte a caldo al suo discorso, sono tutte improntate all’entusiasmo.
“Era ora”, è l’esclamazione più esternata da anziani militanti, gente comune, ma anche da dirigenti locali, accompagnata da una visibile soddisfazione: quella di iniziare a discutere di economia, partendo dalla consapevolezza che bisogna rompere con il liberismo, che ha da tempo inquinato il pensiero di sinistra. “Ridarci un nostro profilo a partire dal modello di economia per cui vale la pena battersi – sostengono un po’ tutti – ridà entusiasmo. Ci permettere di elaborare analisi coerenti e fare proposte programmatiche per l’Italia e per l’Europa. Idee che facciano intravvedere la possibilità che un altro modello di società, di consumi, di modi di produrre, di valori è possibile”. Insomma si torna al Berlinguer pensiero, quando il grande leader lanciò il suo slogan: “Cosa produrre, per chi produrre, come produrre”. Oggi quel pensiero appare tanto più attuale visto che l’emergenza climatica sta imponendo la necessità di un ripensamento generale sui modelli di sviluppo che abbiamo fin qui conosciuto, con tutte i loro squilibri nei confronti del sud del pianeta, con l’accentrarsi sempre più in ristrette oligarchie la ricchezza, con tanto di ben servito al pensiero liberare che mette al centro la custodia di una democrazia economica, oggi sempre più soffocata dall’agire delle grandi multinazionali. Con l’affermarsi sempre più di quel “Sistema di potere (in)visibile, che non ci fa più essere padroni del nostro destino. Si perché altri ben mimetizzati in luoghi appartati, che non necessariamente coincidono con governi e parlamenti ridotti al rango di semplici notai, decidevano per noi. Dunque il ritorno del primato della politica, della partecipazione attiva della società, dello Stato protagonista come recita la Costituzione. Temi profondi che durante la cena è stato possibile approfondire con un medico del Silvestrini in pensione ex militante del PCI. “Vengo da famiglia operaia, so quello che vuol dire non arrivare alla fine del mese. Ecco perché questo ritorno di un pensiero forte a sinistra mi fa piacere. In Umbria avevamo una sanità di prim’ordine, la stanno smantellando. Vogliono che si affermi il Darwinismo sociale”.
E la segretaria PD, di questi temi ne ha fatto un lungo passaggio, accusando “La Destra che ci governa, non vuole sentire parlare di energie rinnovabili. Vuole continuare a vivere con l’energia da fonti fossili”. Sullo Stato sociale inteso come Diritti e strumento per ridistribuire la ricchezza e giustizia sociale, è stata irremovibile, a partire dalla riaffermazione di una “sanità pubblica, come unica garanzia per garantire il Diritto alla salute a tutti i cittadini”. Per essere ancora più chiari, la segretaria non intende far transitare più quel pensiero liberista, che ci ha descritto lo Stato Sociale come un fardello da cui liberarsi quanto prima. Un lusso che non ci possiamo più permettere. Dunque il ritorno di una sinistra con una visione e un pensiero forte sui grandi temi dei nostri giorni – la guerra, il cambiamento climatico da affrontare attraverso il rigore scientifico, le migrazioni, le diseguaglianze . Dalle sponde del lago Trasimeno, ai confini con la “rossa” Toscana, da quella terra di mezzo da dove si ode il sibilo del Frecciarossa che tanto sta facendo discutere le Istituzioni e le popolazioni, parte la riscossa del PD.
Quali reazioni all’interno delle correnti del PD scateneranno le parole della segretaria che “nessuno aveva sentito arrivare”, al momento è difficile prevedere. Ma c’è da scommettere che le parole di Elly a Villastrada accenderanno una bella discussione, visto le posizioni di Del Rio, che più volte a esternato ad alta voce: “Se sento pronunciare la parola Socialdemocrazia, me ne vado”. Come hanno fatto altri. Del resto anche vari commentatori a livello nazionale, come Cacciari vanno affermando da tempo che “la cosiddetta sinistra europea, che poi chiamandola per nome e cognome significa una tradizione socialista e socialdemocratica, o in Italia nell’ambito dell’azionismo e per certi versi di una sinistra popolare democristiana, quella cultura politica lì ha subito, tra gli anni ’80 e ’90 una débâcle culturale, antropologica, è stata completamente rasa al suolo dal neo liberismo. Si è arresa completamente al neo liberismo”… Una sconfitta culturale alla quale non si è stati in grado di resistere in alcun modo, per cui oggi ci troviamo alla fine di questo percorso senza nessuna idea riguardante le politiche sociali, le politiche economiche, la politica estera, le questioni internazionali, a rimorchio del pensiero unico dominante. Una grande disfatta culturale, storica, simile a quella che la sinistra europea aveva conosciuto con la prima guerra mondiale”. Ecco dopo il discorso della Schlein, parrebbe venuto il tempo di una riscossa.
Renato Casaioli
Fa solamente quello che le dicono i grillini!
È infatti con i voti dei grillini che è diventata segretaria di quello che resta del PD !
Che brutta fine che ha fatto l’ ex PCI di Berlinguer !
X Niccolò. Guarda caso oggi s’inneggia al valore del PCi di Berlinguer ma che come succede dappertutto quando sono vivi gli uomini di valore vengono ostacolati, quando sono morti vengono incensati anche da chi al tempo gli si opponeva. Questa è stata una prerogativa particolare soprattutto della destra Italiana che nei suoi adeguamenti e voltafaccia è riuscita a salire non con molto sforzo- diciamolo francamente- la scala del potere per l’accesso alla stanza dei comandi. E lo sforzo è stato minimo in una situazione ed in una condizione da ”hecce homo” della sinistra dovuta soprattutto non tanto alla destra ma alla stessa sinistra che è stata smontata mattone dopo mattone, anzi diciamolo più precisamente che si è fatta smontare mattone dopo mattone.Oggi abbiamo visto la Schlein venire a Villastrada,prendere la chitarra e stare in mezzo alla gente,ma dico subito che tutto questo a me non entusiasma perchè fin’ora mi sembra che la corposità della sua azione abbia solo risentito delle parole e non dei fatti, se pur comprendo con la doverosa osservanza che rialzare le sorti di una sinistra in questo stato non sia francamente cosa facile e che il tempo deve essere dato al tempo…quello che mi inquieta è che l’uso della parola socialdemocratico serva in certi casi a rasserenare le coscenze di quel ceto medio che vota PD e che prma disdegnava il PCI che era gia democratico sin dal 1946 vedi togliatti della Svolta di Salerno (occorrerebbe dirle certe cose sennò si rimane nel vago e nel vago si dà adito a speculazioni vebali che si rizzano soprattutto da parte dei centristi che vedono come l’alccol nelle ferite la presenza di certi modi di pensare di cui hanno avuto sempre timore ed hanno fatto sempre i debiti scongiuri perchè non si realizzasse quella socialdemocrazia che a loro sembrava quasi il Comunismo alla Pol Pot…pensiamo a quanto su tali pensieri l’Italia è stata vittima dei suoi carnefici che hanno impresso col riformismo prima e con il berlusconismo dopo un pieno e forte ALT all’avanzamento dei deboli, ostacolando piani sindacali progressisti come lo Satuto dei Lavoratori del quale l’italia ha usufruito progredendo e non davvero dando spazio alle trasformazioni dei datori di lavoro che poi ogni qualvolta hanno potuto hanno sempre evaso le tasse e spostato le sedi industriali all’estero,hanno razziato il fondo del barile e hanno preferito comprimere il lavoro con le delocalizzazioni in nome della modernità(quella loro) e che oggi anche il PD declama ed osserva con interesse. Pensiamo davvero che la socialdemocrazia così come è stata applicata sia stata un fatto di progresso ? Ho i miei dubbi,guardando soprattutto i risultati, non le chiacchiere.E allora credo sia tempo che le istanze e le buone intenzioni si misurino con i fatti, non con le schitarrate e la gente che applaude.Soprattutto in una di quelle località dell’umbria che ha visto ben dal 1892 la fondazione di una delle prime sezioni del Partito Socialista in Umbria, un partito nobile, ridotto propria da quella socialdemocrazia che si nomina ma che non si ha nemmeno la visione storica di cosa abbia prodotto col riformismo, che ha mandato nella pattumiera della storia appunto un partito nato dalla genuina forza del lavoro e che di esso era espressione. Oggi suonano la chitarra ma credo sia bene avvisarli quei militanti che li attende un futuro abbastanza fosco se non abbandonano il corso di quel fiume che li porta lontano, in un mare dove non si distingue più il colore dell’acqua,mentre qualcun altro si frega le mano.talvolta anche con la macchina sotto casa, il frigorifero, le ferie e la TV si è poveri anche così,perchè istruiti a dovere da quella scatolina che tutte le sere ci fà la lezione dentro le case all’ora di cena…..
Carocarlo son d’accordo con te !
La sinistra s’ è fatta male da sola !
Purtroppo oggi è formata da ominetti insignificanti capaci solo di sgomitare ed uccidersi tra loro !
NON sta a me ” disquisire ” sui problemi della sinistra .
Spero solo che questa ” dirigenza ” del PD ,con in testa ” sta RAGAZZOTTA ‘nvelenita “sul niente ,duri fino alle prossime elezioni Europee !
Voglio sta a vedè quanti dei ” vecchi comunisti ” vorranno morì grillini !
Caro Niccolò, c’è un proverbio che dice”al tempo dei ciechi beato chi c’ha un occhio …”. Io ho vissuto i grillini come puoi ben immaginare come una reazione all’inerzia ed all’insipienza della politica di questo stato democristiano ed ipocrita, basato innanzitutto sull’occupazione effettiva delle istituzione da parte della parte politica che per 70 lunghi anni dalla fine della guerra a ieri è stata messa in atto e ci tengo a ribadire consentita democraticamente dagli italiani che beoti hanno dato a tutto questo i consensi,dimostrando la pochezza di una larga parte della popolazione a cui è stato bene tutto questo,poiche spesso in questo ci vedeva il modo per emergere e prevalere.Ci tengo inoltre a dire che a chi dice che questa politica sia stata imbevuta da concetti di sinistra mi piacerebbe rispondergli che il sistema economico dove vengono prodotte non solo le merci destinate al consumo papabili in maniera differenziata dalla popolazione a seconda dei soldi che si possieda ma soprattutto le idee formatesi in tale stato non sono mai state effetto di ” stampo di sinistra” bensì prodotte sotto l’egida di un consumo di natura capitalista per la quale legge se hai i soldi consumi se non li hai cazzi tuoi.Il mondo funziona sempre allo stesso modo e non è questione di sinistra perchè credo che la si debba finire di spargere a destra ed a manca che l’italia l’abbia rovinata la sinistra perchè non è affatto così per il semplice fatto che la sinistra anche quando è arrivata al potere politico nelle regioni ha governato con gli stessi strumenti della destra o del centro destra di sempre che liberaldemocratico non era affatto bensi un manipolo verticistico di imprenditorica cui piaceva intervenire nell’economia,mangiarla, deglutirla e poi fare fagotto,facendo e realizzando pochissime cose di etica di sinistra ed ecco sicuramente il limite di tale sinistra che ha impedito a se stessa di realizzare le finalità che dice a parole di essersi preposta.I Grillini ed anche-credo che tu lo possa capire- la mia adesione a tale movimento è stata dettata come da tantissimi proprio per reazione a tale sinistra,che ha falsato le carte riuscendo rovinosamente ad autoescludersi dal proprio peso sulla società.In questo senso credo che occorra leggere il mio avvicinamento a tale movimento, che con tutte le discrasie possibili, imperfezioni, ritardi e spaccature, ha notevolmente preoccupato l’establishment come forse lo riesce a preoccupare un po’ anche adesso visto che la leadership alla sinistra gli viene contesa se non altro da concetti più decisi e direi anche un po’ più di sinistra del passato,almeno lo spero.Tutto qui, ma non è proprio poco, ed a chi parla di idee ballerine dei 5 Stelle che abbiano rovinato l’Italia faccio notare che se non ci fossero stati loro, ancora Draghi- esaltato da tutti o quasi- starebbe al posto che gli avevano fornito sia il PD, sia Forza Italia, sia la Lega.Le rotture degli equilibri talvolta non è vero che producano solo guasti -o meglio- ma producono guasti a coloro che avrebbero inteso di continuare a governare rafforzando l’etica dello Stato guidato da uno dei vertici mondiali del sistema finaziario globale e non lo dico io tutto questo ma lo dicono tutti quanti quegli stessi” tutti” dopo che gli hanno costruito addosso un etica di grande efficienza e professionalità a governare con i principi dell’alta finanza soprattutto e quando sento criticare positivamente appunto la ”socialdemocrazia” in un mondo affamato il cui fortino assediato è circondato dal terzomondo,rispetto alle guerre in corso mi ritorna alla mente la sua celebre frase pronunciata a proposito della guerra in Ucraina che che diceva ”Putin deve perdere”.Questi caro Niccolò sono le punte degli Iceberg che producono la distruzione del mondo perchè sono tutto all’infuori delle anime candide che noi abbiamo sostenuto con i nostri media e che ancora dopo tutto stiamo sostenendo.Non estranea a questo anche la destra al governo che si è velocemente adeguata.Allora per ritornare alla Schlein non mi si venga a dire che questa sia la personificazione della sinistra quando soprattutto nella politica internazionale si è schierata da subito all’invio delle armi e non ad organizzare in qualche modo la pace,cercando di impedire di proseguire nella direzione della politica della Nato che come in primis ha assoggettato l’Italia ha assoggettato anche l’Europa ,anche perchè- e lo si vede- che in quatttro e quattrotto ha obbligato in maniera del tutto sollecita ad aderire Svezia e Norvegia, a far rivogare i caccia da Olanda e Danimarca all’Ucraina addestrando in casa propria i piloti ucraini.Ti ricordo sommessamente che il primo Ministro della Finlandia Sanna Marin dopo che seppe che la Russia aveva schierato i rinforzi delle tuppe ai suoi confini avrebbe voluto ritornare sui suoi passi ma ormai il danno l’aveva già fatto abdicando alla propria autonomia di nazione ed aderendo alla Nato,passando sopra il tappeto rosso tesogli da Stoltenberg che non aspettava altro.Allora questo ceto politico che è evidentemente succube per incompetenza politica alle logiche di oltre oceano, rischia anche di far precipitare il nostro paese Italia in una logica di guerra dichiaratamente effettiva perchè quando ci si fronteggia fra schieramenti il fatto di inviare armi ed addestramenti ad una parte in guerra è un fatto prettamente politico-e lo dico anche e soprattutto alle menti che applaudivano l’altra sera a Villastrada una Schlein che suonava la chitarra-….Berlinguer dal momento che viene nominato od altri della sua generazione,come persone serie tutto questo ”costume” non l’avrebbero di certo indossato e se invece la Schlein l’ha indossato declamamndo la socialdemocrazia bisognerebbe ricodarle che la socialdemocrazia pur essendo una bella parola e densa di significato, all’interno del meccanismo del sistema capitalista è un arma ormai evidente per metterlo sotto la coda ai poveri.E questo lo dico con estrema decisione leggendo i fatti e vedendo dove sia finito l’occidente a forza di declamare la socialdemocrazia e la libertà. Purtroppo quando un sistema è attanagliato nei rantoli della propria fine ed un altro qualsiasi sistema non è ancora nato perchè non lo si costruisce in un anno si capisce che tutto rimane sospeso ed è cosa difficilissima spronare la gente quando ormai i buoi sono scappati dalla stalla.In questo caso assistiamo anche che all’interno delle nostre istituzioni paesane la classe politica dirigente è asfittica e non produce nulla, in attesa di ordini superiori per iniziative che potrebbero decretare la fine definitiva del nostro territorio da ulteriore patlogia da sottosviluppo oppure al contrario il suo possibile rilancio. In pratica si attende che il cavallo passi per salirci sopra.A me stesso che non rappresento un bel nulla,nelle settimane scorso più di un sindaco del territorio durante la raccolta di firme per opporsi alla stazione in linea e per la valorizzazione della stazione di Chiusi ed il ripristino della fermate del Frecciarossa, ha detto verbalmente che era con noi ma che evitava di firmare per non essere attirato nella macchina del tritacarne.Hai capito o no Niccolò che mentalità da sottosviluppati culturali che hanno questi e che non si vergognano nemmeno a dire una cosa del genere ?Eppure se analizzi una tale risposta viene fuori che è una risposta di una etica vergognosa ma eppure sono alla guida di un paese, sono stati eletti dai cittadini e formalmente- tutti lo pensano e lo riterrebbero giusto- che dovrebbero fare gli interessi del loro paese e del territorio perchè per questo sono alla guida.E allora come spiegano che di fronte a tutto questo non amino evidenziare le proprie idee quando verbalmente le dichiarano verso persone che hano la facolta di discernere il giusto dall’errato ? Non sono intellettualmente uomini liberi-questo io penso- ma sono assoggettati e plagiati da quanto corre all’interno della politica ed hanno paura che gli vengano tagliati ” i viveri” perchè tale genia che comanda, non quella in periferia ma nella stanza dei bottoni un po’ più in alto e per sua natura è stata sempre vendicatva e delle cose se ne ricorda ed i conti poi li manda. Ecco perchè questa è una genia di politici che nei film di mafia degli anni ’70 ed ’80 si meritavano quell’epiteto che definiva gli uomini in tre categorie: uommene, miezz ‘uommene e quaquaraquà.E la politica è di questi ultimi oggi che ha bisogno, in spregio ad ogni forma di pensiero, di democrazia e di istanza di diritti ma che invece verso i sudditi si vede che promuovano e siano attaccati in molti casi anche al concetto della socialdemocrazia, che a veder bene è sempre quella della casta loro.Non sò e non vorrei pensare che la Schlein appartenga a tale categoria, ma se guardiamo al fatto dei percorsi politici e culturali che sono sempre indicativi ed illuminanti di ciò che ne stia dietroad ogni persona, il problema esiste e si rivela non tanto confortante.A chi esalta anche per un momento che un segretario di partito imbracci la chitarra per apparire una persona normale ricorderei che in politica l’aspetto formale e costitutivo di una funzione dovrebbe prevalere su aspetti magari ludici e tali da essere presentati in forma mediatica come popolar- democratici, ma il problema questo è pur minimo,visto che un capo di governo in Finlandia era stata fotografata mentre si dimenava vestita discintamente durante una festa a base di prodotti a dir poco esilaranti. Una volta negli anni ’70 gli Hyppies dicevano : ”non bere il whisky del sistema ma fuma l’erba della libertà”.Ecco, ambedue le cose ritengo siano estranee e soprattutto dannose ai progetti di poter organizzare un tempo migliore soprattutto per i poveri che oggi vengono ingabbiati nei loro desideri e che si sentono liberi solo se hanno i soldi per consumare ma che spesso non considerano la loro posizione individuale con quella delle loro fasce sociali sentendosi cosi lontani ed intoccabili da fenomeni di massa che spesso anche loro stessi ripugnano per cultura loro o sottocultura(dipende dai casi e dalle angolazioni da dove i problemi si guardino ).E questa è la forza del sistema al quale loro stessi si dicono contrari e la loro battaglia è spesso come quella di Don Chisciotte che in sella al suo Ronzinante si scagliava contro i mulini a vento.
Continuando la mia solita solfa dal precedente intervento sui poveri isolati e strumentalizzati, mi sembra utile rimarcare che ”il sistema” teme l’organizzazione di un partito serio e corposa,come il PCI era ai suoi tempi e non senz’altro le proteste di singole persone che non producono nulla per il cambiamento. Ecco perchè le restanti parti di quello che è il PD oggi dovrebbero promuovere e programmare il ritorno ad un partito di massa che faccia con tutta evidenza gli interessi delle classi subalterne ed a non perdersi nelle diatribe come è stato fatto fin’ora fra grillini e loro militanti. Ma in tutti i casi la vedo dura perchè come in ogni essere umano ciò che conta ed è la macchina di tutto, dicasi ”il cervello”, mi sembra che ciò che resti del PD spezzettato volutamente dalla scalata esterna di ciò che è stato il renzismo,abbia conservato un grado sempre alto e presente di ”democristianizzazione” all’interno di sè stesso e che non si sia spurgato di tutte quelle scorie che nel tempo attratte verso la propria concezione di mettere insieme il diavolo e l’acquasanta hanno finito per far compiere consapevolmente e scientemente l’arruginamento della sinistra….e quando la ruggine attacca, una volta si diceva che toccava dargli una bella raschiata e spennellare il metallo invaso dalla ruggine col Minio(cioè Ossido di Ferro in pratica) diluito,che guarda caso assumeva -per chi se lo ricorda- un bel colore rosso….ed è di quel colore che oggi fanno di tutto per evitare di essere spalmati perchè si dice che non vada più di moda,ma se si guardassero intorno e vedessero il mondo su come l’abbia ridotto la ruggine forse cambierebbero idea e cambierebbero idea anche su quali siano le fazioni politiche e chi ci sia dietro che le diriga e tale riferimento è sempre e comunque a coloro amici fraterni dell’ ”Oltre Tevere”,venditori ”democratici” del Paradiso e la grande schiera degli adepti che pensa di bussare alle porte della vita eterna una volta che non si sia più di questo mondo,e come succede dappertutto alle cose per farle vere basta crederci ! E’ dura cara
Schlein,forse è meglio suonare la chitarra….
Carocarlo tu addosso la colpa della fine del PD a Renzi. Secondo me non è così. Si Renzi ha messo un carico ma, l’inizio della fine è iniziato con l’ entrata nel vecchio PCI dei vari democristiani di sinistra !Poi con la querce e poi con l’ olivo sono entrati moltissimi boiardi non ultimo ” quel genio ” di Prodi che,come tutti sanno ,ha iniziato una ” svendita ” dei gioielli industriali pubblici !
La politica di sinistra è finita lì !
Ma cosa vuoi che faccia una ” RAGAZZOTTA ‘nvelenita ” ! Una signorina nessuna che ha già creato un pò di danni in Emilia dove si è seduta sopra a 40.000.000 di euro senza rendersene conto ! 40.000.000 di euro che,sicuramente,avrebbero ” limitato ” il disastro di qualche mese fa !
Spero tanto ha duri fino alle elezioni europee,almeno la campagna elettorale per la destra la fa lei !…….. aggratis È di sicuro successo !!
Non è per cointinuare la diatriba che forse interessa a pochi ma questi pochi dovrebbero capire che i risultati oggi sono comprensivi di ciò che è avvenuto ieri ed il renzismo che tu dici al quale affibbierei le responsabilità non è che una piccola parte del processo che è iniziato anche prima e molto prima, dalla fine del PCI col pretesto che era caduto il Muro di Berlino e che quindi occorreva adeguarsi (questo la dice lunga su cosa abbiano impresso a quel partito le posizioni dei vari Veltroni, Rutelli, Del Rio e via via giù giù anche nel nostro territorio dai vari Verini,i professori che hanno sostenuto e sorretto la disgregazione di tale sinistra.Macchine ed emminenze grigie che con i fili legati dei loro referenti in periferia validavano sempre le politiche di adeguamento a ciò che interessasse al sistema.Come li definiresti questi uomini di sinistra ? Di sinistra come Veltroni che ebbe il coraggio di dire lo sproloquio che tutti si ricordano che ”lui non era mai stato Comunista ?” Lui che era stato segretario della Federazione Giovanile Comunista Italiana ed anche se ricordo bene il Direttore dell’ Unità. E’ con questi che occorrerebbe fare i conti ma non tanto come persone-seppur diversi danni alla sinistra li hanno fatti in maniera consapevole come quelli che dal partito radicale sono passati con il salto della quaglia nelle file di un partito che nulla aveva a che vedere con la sinistra ed hanno aiutato la sua costituzione,anzi ne sono stati artefici diretti, davanti ad una moltitudine di milioni di persone che dal recinto della sinistra hanno acclamato la formazione di tale nuovo partito fatta a tavolino. Allora,senza estremizzare le questioni, il fatto del renzismo diventa quasi una fatto automatico che canta la verità, che dovrebbe aver fatto aprire gli occhi a quei milioni che subirono supinamente la sua elezione a segretario che comprendeva la democracità del voto e la sua accettazione anche di coloro che si trovavano a passare nel marciapiede davant alle sezioni nel giorno delle elezioni con il proclama ”apriamo a tutti ed alla società civile..(nemmeno fosse una bocciofila un partito dove devono votare tutti, anche i non iscritti). Ma non vi ricordate cari militanti cosa vi hanno imposto di pensare ? Tale era ” l’uomo nuovo” che sarebbe stato il salvatore della sinistra perchè -parole sue- :”la sinistra che non si aggiorna è destra” dette in Piazza Signoria la sera della sua elezione a segretario del PD.Si parlava di escursus dei personaggi prima ? Bene, allora mi dovrebbero spiegare i militanti(che sono pochi credo ma rappresentano comunque un modo ben definito di pensare, modo che è stato imperneato proprio sull’azione di Renzi stesso, quale leader ed anche Presidente del Consiglio se sia secondo loro una cosa normale che un escursus di una persona partito dallo scoutismo delle parrocchie di tal personaggio di Rignano, lo abbia visto poi diventare il capo della Provincia, Il sindaco di Firenze e poi il Capo del Governo.Che abbia poi praticamente rotto le ossa alla sinistra dicendo ”missione compiuta”.Ecco a cosa porta l’involuzione e l’accettazione di tutto dentro uno schieramento che avrebbbe potuto far cambiare l’Italia in senso sociale e progressista davvero.Ha portato in pratica negli ultimi tempi ad essere la leva della chiamata al governo di Draghi,della costituzione di una alleanza seguente a tale fatto che lo sostenesse dove dentro c’erano tutti tranne Fratelli d’Italia che se ne stava in disparte pronta a fruire delle discrasie di tale Governo che non potevano non arrivare come nodi al pettine.Onore per questo ai 5 Stelle che nelle loro discrasie e problemi interni devastanti hanno avuto l’acume politico di farne iniziare la caduta, perchè tutti gli altri, tutti dico e ripeto tutti, erano della banda bassotti che di giorno si attaccavano fra loro e di notte andavano nel pollaio insieme desiderosi e speranzosi che il contadino Draghi non potesse cadere e difatti è caduto solo quando la montante marea della destra ha dato ragione alla Meloni di assurgere a Presidente del Consiglio.e come sono stati contenti tutti perchè la cosa che interessava a tutti costoro era quella di mandare all’opposizione i rimasugi della sinistra che ormai detto fra noi di sinistra ne conteneva poca o nulla…Allora, se i militanti del PD ,quelli che ancora come mostrato dalla foto e che alzano il pugno mostrando da quale idea od idealità siano mossi, non capiscono questo che ho detto e non tengono presente queste tipologie di escursus,l’unica soluzione caro Niccolò è quella che hai detto te ed è quella di ascoltare la chitarra della ragazzotta,che per censo, visione politica e soprattutto per FATTI COMPIUTI-, mi sembra-anche se spererei di no- che dalla sua bocca esca solo un fume di parole.La paragonerei-con le opportune differenze-a Kamala Harris,supporto di Biden,sia appunto per censo, formazione politica,escursus di studi,abbastanza lontana dalle questioni materiali e di vita delle classi i cui diritti si dice di voler difendere. Anche se oggi si tende in politica a non far coincidere le esperienze di vita dei singoli dirigenti con le etiche e prerogative delle classi di cui si pensa e si dice di difendere. Sembrerebbe che tutto sia quasi un film, una proiezione di uno status irreale in cui i protagonisti da una parte sono gli agenti diretti dei despota e dall’altra i milioni di marionette che l’addetto al teatro manovra al di là del sipario. Solo che spesso la gente muore in guerra, fà la fame e cerca di emigrare,lotta per sopravvivere. A quando le marionete a milioni si organizzeranno e taglieranno i fili che le sostengono e marceranno contro chi li manovrava ? E’ una pia illusione questa perchè c’è chi dice che sia insita nell’uomo la tendenza al dominio verso l’altro simile, ma allora si accetta un mondo dove non c’è speranza ed esiste solo il rifugio nelle facoltà individuali della ricerca della felicità : per quelle c’è da sempre un addetto che la distribuisce ed è il prete in ogni angolo del mondo,le fà diventare merce sociale e perdipiù spesso per non dire sempre utilizzate contro la possibilità di cambiamento,sottoforma delle scelte individuali mai del resto contestabili perchè c’è chi dice che l’uomo prima di essere un animale sociale sia un individuo dotato di una inscalfibile coscenza.Sono loro stessi che reggono le sorti del mondo e che ne indirizzano le finalità, talvolta a chi ha facoltà di come poter interpretare la pscologia delle persone basterebbe inquadrare e ricordarsi i volti delle ” marionette” durante le omelie in Piazza S.Pietro a Roma per capire quale posto e di che natura nei reconditi luoghi all’interno delle persone possano occupare i discorsi sparsi urbis et orbis al globo.Quelli i discorsi sono come quelli che avvenivano secoli e secoli fà, sono quelli che non sono mai cambiati se non con i tentativi di adeguarsi ed aggiornarsi per tenerne la credibilità con i tempi che corrono.Ma la gente a quelli si attacca, là dove non esiste alternativa ad una vita materiale decente e si attacca alla promessa di una vita migliore dopo la morte.Si capisce o no chi sia l’interprete profondo e completo di come funzioni la mente umana? La droga dei bisogni è sempre in cinta e quelli sono bisogni insostituibili,fino a quando sono quei maestri a renderli insostituibili ed a difenderli come insostituibili nella mente delle persone…. Ecco la lotta della ragione contro la barbarie,perchè l’illusione è anche barbarie, barbarie psicologica, nel senso che illude gli uomini facendoli-secondo loro stessi campare meglio-e sono queste ultime le facce tanto presenti a milioni a livello del globo terraacqeuo, come è successo ultimamente in Korea, in Portogallo e che da decenni e decenni succede in ogni parte del mondo.Quella diceria che” tutto quanto serve per il trionfo del male è che gli uomini supposti di bene non facciano nulla” è estensibile anche a quelle facce che abdicano alla razionalità perchè gli è stato insegnato fin da piccoli che occorre credere e si sono formati la coscenza per accettare tutto questo ed oggi sono i terminali dei fili del teatrino che dicevamo prima.Se si giudica come lo si giudicherà quasi certamente tale discorso inusitato, ingiusto ed anche offensivo, sferzante e sprezzante faccio notare a chi lo voglia capire che questo sorge e prende forma e ragione da quella deformazione voluta della realtà cui corrisponde l’uso delle storture che affliggono il mondo ed i popoli, fatte e m4esse in moto in primis da uomini in carne ed ossa come noi che si arrogano il diritto di parlare a nome del Padre Eterno che hanno inventato loro e che deformano consapevolmente la realtà. E sarebbe l’ora di fronte alle immani tragedie che succedono di non parlare bene e di razzolare male.Ma succede la maggior parte delle volte al contrraio perchè il credito che è riservato a tali burattinai è immenso e fortificato da secoli,venuto a costituire una parte del nostro DNA al punto tale che a chi non ci stava (perchè anche all’epoca qualche dissidente c’era ugualmente per il fatto che la ragione umana si difendeva senza farsi imbrigliare)quando comandavano totalmente il mondo gli facevano sentire a tali dissidenti un po’ di caldo sotto la legna.Oggi non lo possono più fare perchè il mondo è cambiato ma non per loro volontà e la storia è un processo lunghissimo che loro -menti raffinate- conoscono bene, nessuno più di loro perchè dietro ai politici di cui ci lamentiamo ci sono spesso o quasi sempre loro che li hanno formati, loro con la loro cultura e le loro concezioni ed anzi il terreno che conquistano lo conquistano anche in casa d’altri perchè tornando al PD i padroni di casa non sono più i padroni e le chiavi delle loro case le hanno consegnate agli estranei che invece conoscono bene come prendere possesso degli immobili perchè prima passano dalle coscenze che loro formano.Ed è chiaro che una tale storia porti presto o tardi all’imbarbarimento del mondo,soprattutto nei confronti di concetti come quelli delle migrazioni fra popoli in aree del mondo dove la vita possa essere più accettabile, facendo cambiare repentinamente la gradualità dei bisogni.Ecco perchè non mi sembrerebbe idoneo che da questa parte della sinistra si facciano discorsi e non fatti,perchè fin’ora si sono fatti solo o quasi dei discorsi volutamente non prendendo il toro per le corna.Ma qui non è questione di destra o di sinistra, la questione è quella che le fasce generazionali, specialmente come quelle in età della Schlein ed anche quelle più giovani non sono più avvezze a ragionar di politica e quindi si pongono il tema solo di come poter cambiare la loro vita personale.Tutto il resto diventa fuffa in un contesto dove vince solo il sistema che tutto questo valida e contiene e che sà benissimo salvaguardare anche con gli automatismi spontanei che mette all’attenzione della società e dei singoli, mentre gli altri schitarrano…..questa è la fotografia reale della situazione secondo me.E’ il mondo istituito e retto a marcia indietro,estremizzando il concetto di come stà avvenendo in aree del mondo come l’Afghanistan ed altre,perchè così serve,con la differenza rispettoa ieri che la gente contro certe imposizioni prendeva le armi e si organizzava e dava battaglia, oggi scappano perchè non tentano neppure un minuto di organizzarsi per poter avere una speranza di cambiamento e quindi si estraneano alla ricerca non delle loro radici, della loro patria del loro credo.Popoli distrutti in pratica.In quell’area del mondo ha vinto Allah, in questa si chiama in un altro modo, con altri metodi non cruenti come quelli, ma alla fine è la stessa sostanza.Mi si perdoni come al solito la lunghezza.
spero che Elly continui a suonare la chitarra e a coltivare la passione per il Blues… a Villastrada ha suonato anche un brano dei Creedence, mi pare. E se riascolterà quelle canzoni potrebbe trovare ispirazione. Sono state la colonna sonora di una stagione irripetibile, anche sotto l’aspetto dell’impegno politico e civile. Soprattutto contro la guerra, cosa che oggi si è un po’ persa nei dintorni del Pd (ma non solo)…
Dopo le Europee la vedo bene in un complessivo musicale !…….Dopo le Europee però,non prima !
Caro Renato, ho apprezzato il tuo articolo. Ho letto le risposte a margine, troppo complicate per essere commentate in questo ambito..
Elly ha ereditato una situazione politica organizzativa del PD, molto complicata.. Elly, sia sui diritti civili che su quelli sociali, ha come guida la costituzione repubblicana.. Tu parli di socialdemocrazia, lo stato non solo come regolatore ma anche come gestore di ultima istanza.. In un contesto europeo, in una economia globalizzata, parlare di socialdemocrazia o di liberal democrazia, è un limite.. In Germania, l’economia sociale di mercato, è il compromesso.. il mercato che crea ricchezza, lo stato che con la tassazione, eroga servizi.. il welfare state.. continua…
Non vorrei fare il maestro di nessuno poichè non ho nè queste facoltà nè queste prerogative, ma spesso quando si dice che i commenti a margine siano ” troppo complicati” per risolverli in una discussione on line,da una parte si dice la verità ma dall’altra è un modo anche per non affrontare le questioni che poi sono quelle importanti e che caratterizzano la questione che si affronta e che alla fine del discorso sono poi semplici e non complicate se si voglia guardarle con un occhio scevro dai fronzoli sia del politichese sia della volontà di ”ciullarle nel manico” come si dice a Firenze.Quest’ultima cosa è secondo me un male della polica poichè quest’ultima dovrebbe essere intellegibile a tutti e non solo agli addettoi ai lavori. Detto questo, cosa ci sia di complicato in uno svolgemento temporale dei fatti quando si parla di ”politica generale” credo che sia una espressione che risenta della volontà di non farne chiarezza perchè non dimentichiamolo che la chiarezza è la chiave per l’intelligibilità e per la comprensione.Il rischio di farla tanto lunga-come faccio io nelle mie elocubrazioni è solo credo il rischio della stanchezza da parte di chi legge- ma i fatti e le realtà dovrebbero essere pesate e contestate semmai e non scavalcate poichè mi si insegna ch la politica debba essere un comportamento intellegibile ed uniforme, consequenziale nel tempo e nelle derivazioni dei fatti che si producono e quindi il saltarci sopra come di solito oggi si fà non mi sembra che sia molto produttivo. Tutta questa specie di ”solfa” che ho espresso sia in questo intervento sia in quello precedente, non è che il tentativo di spiegare i fatti e quello che i fatti hanno portat ad oggi. Può darsi benissimo che mi sia sbagliato e che abbia caricato con più peso le questioni che magari queste non ne avevano tanto in quel modo, ma può anche darsi che spezzettare le questioni e spezzettare i fatti e esaminarli nella loro parzialità possa anche essere un mezzo per continuare a non uscire dall’imbuto.Daltronde mi sembra-almeno a quanto mi risulta- che una autocritica a livello periferico negli organismi di partito non si sia verificata in maniera compiuta e totale e che tante questioni siano state sorvolate e diverse nemmeno poste, mentre secondo me erano importanti.Ma lo si sà che oggi ci si basi quasi solo ed esclusivamente sul complesso mediatico che è sempre parte in causa e non mi sembra che questo giuochi a favore della sinistra,anzi…..Mi sembrerebbe di ricalcare il discorso della domanda che si fecero due amici quando l’uno domandava all’altro come fossero stati gli gnocchi.”Buoni-rispose l’altro- veramente buoni”, ma chi te lo ha detto chiese l’amico ? La risposta fu:”me l’ha detto uno che li ha visti mangiare”. Ecco,forse non sembrerebbe la risposta idonea in questo caso di cui si parla nel Post , ma credo che non si possa prescindere non giudicando i fatti dalla ricostruzione storica degli avvenimenti ed anche del perchè delle difficoltà.Diversamente si continua a fare fuffa ed a girare intorno alle questioni, che pur corpose che siano, sono essenziali all’autocritica che nel tempo grazie all’inerzia delle dirigenze trasmessa alla base è platealmente mancata.E oggi ci si trova con una mano davanti ed all’altra dietro pensando che il tempo forse sia il solo elemento che possa portar soluzione, ma non è così.Almeno secondo me.
x Il Sig. Alessandro Torrini. Chiedo scusa per l’incompletezza del mio intervento dal momento che mi è partito non volendo il tasto della spedizione del testo , prima che completassi il mio ragionamento, ma cerco di farla breve anche se mi resta un po’ difficle per vari motivi. La sua dizione e risposta rivolta a Renato Casaioli che riguarda l’eredità presa in carico della Schlein la condivido e condivido le difficoltà della Segretaria , ma quando parla di aderenza ai principi costituzionali vorrei sapere come risolverebbe lei sig. Torrini uno dei fatti-non il solo di certo- che dice e che secondo me non corrisponde a verità della partecipazione all’invio delle armi all’Ucraina che è stata votata dal partito suo e della Schlein,visto che in primis sia proprio la Costituzione a vietare la guerra come risoluzione delle controversie fra i popoli. Glielo chiedo perchè è una questione grossa e non indifferente il fatto che si contravvenga ai pricipi della Carta Costituizionale per motivi politici di equilibrio con l’Europa, poichè lei mi insegna che talvolta di fronte a questioni cruciali come questa se ci si appiattisce al pensiero degli altri si finisce per uniformarsi agli altri contravvenendo a quello che lei dice che sia il rispetto dei dettati costituzionali fatti e sanciti per il popolo italiano. Molte scelte nella storia politica sono state fatte anche contro le partecipazioni agli schieramenti (De Gaulle con la Nato per esempio, ma anche altre che hanno visto i principali partiti votare contro e certificare con decisione il proprio pensiero).Se non lo si è tenuto tale compoartamento il giudizio non può essere sorvolato con le parole perchè ci si contraddice e ci si contraddice sperando sempre erroneamente che la memoria di questo nella gente e nei militanti sia fallace e che sia il tempo sempre erroneamente a dirimere le questioni e le discrasie.Da questo derivano altri fatti giocoforza che rischiano di far formare giudizi non proprio in linea con quanto lei stesso afferma.Quindi vede che l’impianto spesso è anche fallace quando si tratta di percorrere equilibrismi perchè si pensa che la volontà politica che forma il pensiero la si possa scavallare impunemente forse perchè si pensa che anche questo serva a consolidare equilibri che poi alla fine si rivolgono quasi sempre contro chi li ha messi in opera.E quindi ci risiamo nel giuoco delle buche,si esce da qualcuna e si rientra in qualche altra….inoltre poi personalmente non sono d’accordo affatto con la sua visione sull’economia della Germania e della sua economia sociale.Lo sà per quale motivo fondamentale ? Perchè la sua ”economia di mercato sociale” della quale lei parla non tiene conto di un ultima questione che è la maggiore e della quale sia la storia politica della sinistra sia la stessa critica politica ne ha tenuto sempre conto che è quella che lei probabilmente come altri collocherà nell’ambito dei cosiddetti ”massimi sistemi” ma che tali massimi sistemi riguardavano appunto la possibilità ed il modo che il mondo potesse cambiare,mentre invece che con la sua-mi permetta-economia sociale e socialdemocrazia conseguente messa in luce come intendo di capire a priorità,il mondo dei percettori di reddito quasi doppia a quello degli italiani e stato trasformato al punto che non sono stati più le classi subalterne a far cambiare il mondo ma il mondo che ha fatto cambiare le classi subalterne con tale socialdemocrazia.I percettori del buon reddito fisso tedesco non hanno fatto altro che tarsformarsi giocoforza solamente in un insieme di consumatori ben pagati dalla convenienza dei datori di lavoro per non essere disturbati nella loro libertà di indirizzo economico delle loro aziende,pagano le tasse ad uno Stato che è ricco e che si può permettere anche lo stanziamento di 200 miliardi di Euro per nuovi armamenti di guerra senza che nessuno si metta di traverso. Questa è l’economia del capitalismo attuale e non del socialismo o della socialdemocrazia vera caro Torrini perchè per arrivare a certe conclusioni che sono semplici anche se sgrossate ci arrivano tutti coloro che abbiano una media istruzione.Chi non ci arriva pur sapendolo bene e che tenta di non chiarirlo tale aspetto vuol dire che è proiettato su altri lidi e ad altre priorità.E allora se questo è un mondo complesso da districare come è vero che sia, talvolta di fronte alle questioni importanti che si pongono ad ognuno, tanti di nostra conoscenza dovrebbero avere l’onestà intellettuale di contrapporre argomenti convincenti.Ma la loro fortuna storica è stata quella che hanno parlato sempre negli ultimi venti anni ad un popolo muto e reso tale da coloro che nominavo prima nell’altro precedente mio intervento definendone i mezzi usati.Così sono passate sulla testa delle persone le cose delle quali oggi ci si lamenta,ed ecco uno dei motivi che chi le abbia al tempo accettate ed oggi si ponga in modo apparentemente critico verso di esse, di credibilità credo che ne abbia poca.E questi abbondano,soprattutto nella sedicente sinistra, anzi in quella che viene furbescamente definita dal complesso mediatico della socialdemocrazia come sinistra abusando anche in questo caso del significato delle parole. Scusi ancora per la lunghezza.