TRENI CANCELLATI: CHI CI RIMETTE DI PIU’? DANNO PESANTE PER CITTA’ DELLA PIEVE, PANICALE, CETONA E SAN CASCIANO BAGNI. I SINDACI SI FACCIANO SENTIRE
CHIUSI – La fermata del Frecciarossa a Chiusi che le Fs quest’anno non vogliono confermare, è sempre stata considerata una fermata “turistica”. Non a caso rimaneva in vigore solo da giugno alla fine delle festività natalizie.
Proprio a sottolineare il carattere turistico del servizio erano state creati dei “link” (così li chiamano quelli bravi) con i capoluoghi di riferimento Siena e Perugia. Dei pullman navetta in concomitanza con l’orario della fermata, una per Montalcino e una per Perugia, via Trasimeno, cioè i paesi rivieraschi Tuoro, Passignano, Magione… Da Chiusi al capoluogo umbro 2 ore e 10 minuti, con giro panoramico e 6 euro di biglietto. Non male. I link verso Perugia e verso la Valdorcia erano stati indicati dalle Fs come condizione indispensabile per la funzionalità del servizio. Purtroppo il covid ci ha messo lo zampino e le navette non sono rimaste in funzione per molto.
Però sono state sperimentate. Così come era stato predisposto e sperimentato un progetto di “incoming turistico” territoriale, interregionale della rete Etruria Experience. Un portale che doveva promuovere i treni Av per raggiungere da tutta Italia, in maniera veloce, le antiche terre degli Etruschi, a cavallo tra Toscana e Umbria: per essere più precisi, Valdichiana Senese, Valdichiana Aretina, Terre di Siena, Valdorcia, Amiata, Trasimeno-Umbria. Tutti territori e che hanno da sempre la stazione ferroviaria di Chiusi-Chianciano Terme quale hub strategico di riferimento. Detto in soldoni come la stazione più vicina, più comoda, più facilmente raggiungibile.
E non a caso accanto ai pacchetti turistici e alle navette si parlava anche di ammodernamento e potenziamento di altre “connessioni” come la Chiusi-Siena con raddoppio dei binari ed elettrificazione della linea o lo “sfondamento” della SR Pievaiola, per consentire il collegamento stradale Perugia-Chiusi in meno di mezz’ora (meno di un’ora dall’eroportodi Sant’Egidio), di un collegamento diretto by train tra la stazione di Chiusi e l’eroporto di Fiumicino…
Nel 2022, prima stagione post covid, il territorio in questione ha ospitato un flusso turistico notevole che continua a rilevare trend di crescita anche nei primi mesi 2023, con 1.742.000 arrivi 4.864.000 e presenze, tornando quasi ai livelli pre-Covid del 2019, quando gli arrivi furono 1.833.000 e le presenze 4.906.000. Gli operatori (Strade del Vino, dell’olio, consorzi di produttori, albergatori ecc…) si dicono pronti a investire ancora,,,
Nel sito ufficiale di Fs, si legge che il Gruppo FS Italiane ha avviato una serie di azioni per la redistribuzione dei flussi turistici e per una migliore accessibilità ai luoghi di vacanza, valorizzando l’immagine e il patrimonio culturale e paesaggistico del Paese, ponendosi sempre più come punto di riferimento dell’ecosistema turistico nazionale. Ecco e allora come mai ha deciso di “tagliare” la fermata a Chiusi-Chianciano Terme? Non è una contraddizione? A nostro avviso sì.
“Accedere ad aree interne con il Frecciarossa d’estate è un’ulteriore occasione per aprire il territorio toscano ai visitatori e renderlo ancor più accessibile nel segno della sostenibilità”. Lo dice Leonardo Marras, Assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana. Che poi aggiunge: “Il treno è importante per il turismo in generale, ma soprattutto rappresenta il mezzo privilegiato per i cicloturisti che, come ci dicono i dati delle ultime stagioni, stanno scegliendo sempre di più la nostra regione”. Marras non dice se egli, parlando di accessibilità da e verso le aree interne, pensi alla stazione di Chiusi o alla fantomatica Media Etruria da realizzarsi a Creti-Farneta come vorrebbe la Regione Umbria o a Rigutino, poco sopra Arezzo, come invece vorrebbe il Presidente della Toscana Giani.
Alle dichiarazioni dei politici, anche quelli più attenti come Marras, manca sempre un “pelo” per essere chiare. E le Fs ci sguazzano. E tagliano. E’ stato il presidente della Toscana Giani a far sapere, ufficialmente, che oltre alle fermate del Frecciarossa, Trenitalia ha depennato dall’orario anche i due IC da e per Trieste. Altri due treni importanti e molto utilizzati dai turisti, soprattutto in arrivo
Ma proprio per rimanere in tema di “valenza turistica” della stazione di Chiusi in relazione alla fermata dei Frecciarossa, ma anche degli altri treni, vedi i due intercity per Trieste, chi ci perde di più, oltre Chiusi?
Ci perde tutto il territorio, ma in particolare, nell’immediato, un danno notevole lo subisce Città della Pieve che dal 1 luglio avrà la grande mostra per i V centenario della morte del Perugino. Un evento di rilevanza nazionale, che segue la mostra alla Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia e resterà aperta fino a settembre. Sono attesi migliaia di visitatori, molti dei quali non avranno la possibilità di arrivare a Chiusi in treno, con la Freccia o con l’IC del nord est.. Ovviamente, insieme a Città della Pieve il danno lo subiranno anche Panicale, Fontignano (a pochi chilometri da Tavernelle) e Siena dove ci sono altre opere del Perugino, oltre alla tomba (a Fontignano, appunto).
Un danno altrettanto rilevante lo subirà San Casciano Bagni, non solo perché buona parte dell’utenza del Frecciarossa e dell’IC ha avuto in questi anni proprio le Terme sancascianesi come destinazione, ma anche perché con la scoperta sensazionale dei Bronzi etrusco-romani del Bagno Grande, il flusso turistico per visitare il sito aumenterà.
Ci rimettono la Valdorcia e l’Amiata che vedono allontanarsi la stazione di riferimento con i turisti che dovranno arrangiarsi in altro modo… Stesso discorso per i turisti che hanno intenzione di fare vacanza al lago Trasimeno, lato castiglione del Lago e per quelli, solitamente di fascia medio alta, che frequentano Cetona e che sono stati sicuramente utenti del Frecciarossa negli ultimi 4 anni. Chianciano condivide con Chiusi addirittura il nome della stazione. Quindi il depotenziamento penalizzano anche la cittadina termale.
Per questo motivo, per il danno evidente e diretto, crediamo che i sindaci di Città della Pieve, di San Casciano Bagni, di Cetona, e quelli di Panicale e Castiglione del Lago dovrebbero prendere posizione e farsi sentire. Qualcuno nei mesi passati lo ha fatto (vedi il sindaco castiglionese Burico). Ma forse è il caso di alzare ancora di più il volume.
E i sindaci di Chiusi e Chianciano dovrebbero marciare uniti, al di là delle differenze di colore politico e coinvolgere i colleghi sopra citati nella battaglia, andando oltre le pur necessarie azioni istituzionali. Lo abbiamo scritto ormai tante volte, fino alla noia: questa non è una battaglia di Chiusi e per Chiusi, ma una battaglia di tutto il territorio, per tutto il territorio.
m.l.
nella foto: l’inaugurazione della “navetta” Chiusi-Perugia, avvenuta nel luglio del 2020
L’ho scritto e l’ho detto più volte e mi hanno preceduto amici di tutti i partiti.Il tema degli zuccherini del Frecciarossa forse ripristinato non pesano più di tanto come iniziative della politica poichè l’importanza vera come si lascia comprendere nel Post è il non sperpero delle sostanze economoche per la costruzione ex novo di una qualsiasi ”stazione in linea” che andrebbe ad essere una cattedrale nel deserto.E’ questo che i cittadini debbono impedire con la loro mobilitazione ed auguro loro che ci riescano e chre diano un segno tangibile che non debba essere ammesso uno sperpero di denaro simile quando vi sono strutture al centro del territorio che andrebbero rivitalizzate -e dove fra l’altro le stesse Ferrovie hanno pochi anni addietro adeguato con 7 Mln di euro di spesa i marciapiedi per accettare le fermate del Frecciarossa. In pratica la politica giuoca su due tavoli che sono quelli degli ”zuccherini” riguardanti il possibile ripristino delle fermate dell’AV e dall’altra proseguire su quanto sembrerebbe ormai deciso dalla stessa politica per la costruzione della Stazione in Linea(Rigutino oppure altro luogo ) con un dispendio di denari grandissimo per ricostituire la viabilità e la logistica quando in una zona storicamente al centro di un territorio come sarebbe la Stazione di Chiusi si può prendere in considerazione di vitalizzare sia la linea ferroviaria a doppio senso Chiusi-Siena ma anche la viabilità stradale nuova Chiusi-Perugia e viceversa che vede anche tratti già in essere che sono adesso utilizzati. Qui quindi il problema non è tanto quello del Frecciarossa che possa fermare due o tre volte ed avere le fermate ripristinate e che fra l’altro- diciamoci la verità- che Trenitalia potrebbe in qualsiasi momento annullare a sua completa decisione,ma è proprio il problema è quello della stazione in linea dove la politica fa la sua più grossa pressione per metterla in piedi.Cosa hanno fatto fin’ora i sindaci dei territori interessati ? Sono stati con i frati ed hanno zappato l’orto facendosi vedere perplessi, e sentendosi fra l’incudine ed il martello.Comunque vadano le cose questa a me non sembra una politica a favore della gente del nostro territorio che dovrebbe senza se e senza ma comprendere una rappresentanza dell’interesse delle popolazioni.Ecco quindi che in maniera veloce si impone una risposta sicura e certa, senza titubanze da parte delle popolazioni non solo di Chiusi ma anche da parte di quella delle zone limitrofe che interessano gli altri comuni circonvicini. Aggiungo e termino dicendo che questa battaglia non ha colore politico ma sta registrando l’adesione di una quantità di cittadini di ogni pensiero politico proprio perchè ” l’imput che deve essere realizzato” è un imput di natura civile dal quale tutti ragionevolmente hanno preso la partecipazione e la partenza.Vediamo se finalmente il Comitato e gli altri creandi comitati se nei paesi vorranno esserci e collegati con noi,saranno ascoltati come si deve dalla politica.Questo signori miei succede quando la politica non è più il frutto delle decisioni di tanti che prima partecipavano alle riunioni ed agli incontri nelle sedi dei partiti. Oggi gli stessi partiti sono ectoplasmi dai quali se scaturisce qualcosa la maggior parte delle volte è qualcosa contro l’interesse della gente, non perchè le persone siano ”cattive o delinquenziali” ma perchè il tutto avviene sotto l’aureola dell’interesse,del voler primeggiare, del voler imporre le proprie idee ad una moltitudine che spesso non si ribella e che pensa ad altro.In questo modo è facile affermarsi e primeggiare e soprattutto far assumere alle decisioni che vengono prese un carattere solo partitico e personalistico.
Quando la moltitudine ha qualche sussulto e sembra che si svegli e prenda coscenza di quello che sia giusto allora si ricorre agli zuccherini sperando che non si possa andar oltre.Ma l’andar oltre talvolta- nei limiti del consentito s’intende- serve a far vedere a lor signori che debbono essere loro al nostro servizio e non viceversa.Tante volte se ne fossero dimenticati come sembra essere la tendenza da ormai parecchio.E allora vediamo se si ripristinano le priorità perchè c’è chi dice anche che gli zuccherini facciano male……