L’ASSEMBLEA DEI SOCI DI BANCA TEMA: UNA BANCA IN SALUTE, SUPERATA LA FASE TURBOLENTA POST FUSIONE CON BANCA VALDICHIANA

L’ASSEMBLEA DEI SOCI DI BANCA TEMA: UNA BANCA IN SALUTE, SUPERATA LA FASE TURBOLENTA POST FUSIONE CON BANCA VALDICHIANA
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GROSSETO – Sabato scorso, 29 aprile, preso la Fattoria di Principina a Grosseto si è tenuta l’Assemblea dei Soci di Banca Tema – Terre Etrusche di Valdichiana e di Maremma-Credito Cooperativo per l’approvazione del bilancio do esercizio 2022, il primo bilancio della nuova compagine nata dalla fusione con Banca Valdichiana. Fino al 2021 infatti il bilancio era ancora  legato alle gestioni precedenti.

All’assemblea erano presenti, fisicamente o per delega, oltre 1.400 soci. Un numero rilevante. Anche in questo caso si è trattato della prima assemblea dei soci in presenza dopo gli anni duri del covid.

Banca Tema ha chiuso l’esercizio 2022 con risultati che il management ritiene “molto soddisfacenti e superiori alle previsioni, in un contesto economico incerto che ha visto una repentina impennata dell’inflazione e dei tassi di interesse”. In questo scenario la Banca ha dimostrato grande capacità di resilienza e di essere molto ben strutturata, patrimonialmente ed organizzativamente.

La solidità dell’istituto è ancora cresciuta rispetto ai buoni risultati del 2021: l’utile netto conseguito, di quasi 16 milioni di euro, contro i 6 del 2021, ha portato il patrimonio di bilancio a 158,9 milioni di euro.  Il Core Tier 1 Ratio, al 31 dicembre 2022, era pari al 17,53%, rispetto al 17,15% del 2021. Il Total Capital ratio, a fine anno, ammontava al 19,87%, rispetto al 17,48% dell’anno precedente.

Anche la rischiosità ha continuato a diminuire a velocità sostenuta per effetto di un’attenta politica di gestione e per l’attuazione di un ambizioso piano di derisking. I crediti deteriorati netti al 31 dicembre 2022 erano pari all’1,86% del totale contro il 4,32% dell’anno precedente.

Consolidata anche l’attività nei territori di competenza compresi in 3 regioni – Toscana, Umbria e Lazio – e 5 province – Grosseto, Siena, Arezzo, Perugia e Viterbo – in cui sono dislocate 46 filiali con 94 comuni di operatività e un organico composto da 359 dipendenti.

I crediti verso la clientela sono stabili a 1,5 miliardi di euro. La comunità di appartenenza esprime un elevato grado di fiducia nella Banca che annovera quasi 20 mila soci, 19.676 per la precisione e oltre 73 mila clienti.

Il 2022 si chiude con un segno positivo anche relativamente alle masse amministrate per conto della clientela, costituite dalla raccolta diretta, amministrata e dal risparmio gestito e assicurativo, che ammontano complessivamente a 2,68 miliardi di euro, evidenziando un aumento di 20 mln di euro su base annua. La raccolta diretta a fine anno è rimasta sostanzialmente stabile a 2,12 miliardi di euro. Significativo l’incremento della raccolta indiretta, che sale del 6,7% e raggiunge i 566 milioni di euro. Due terzi sono composti da raccolta qualificata, risparmio gestito e assicurativo.

Anche i risultati consolidati del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea al 31/12/2022 di cui la Banca Tema fa parte sono risultati ottimi sia in termini di redditività che di assetto patrimoniale. Iccrea è il primo gruppo bancario italiano tra quelli con capitale interamente italiano, il terzo gruppo nazionale per numero di sportelli e il primo gruppo bancario italiano per CET 1 Ratio.

Il presidente Francesco Carri manifestando grande soddisfazione per i risultati ottenuti sottolinea come  l’azione di Banca Tema sia stata “coerente con i principi cooperativistici e mutualistici”. “La nostra è una visione di lungo termine che vuol contribuire alla crescita sostenibile dell’economia della comunità di appartenenza e al rafforzamento della coesione sociale. Sono proseguiti gli interventi a supporto delle associazioni e degli enti del territorio e sono stati erogati in totale contributi per oltre 650 mila euro”.

Il presidente Carri ha sottolineato anche “la particolare attenzione continuerà ad essere dedicata al sostegno dello sviluppo delle comunità locali, per facilitare la transizione ecologica, valorizzare il personale e facilitare l’innovazione e la digitalizzazione…”.

Quanto all’aggregazione con Banca Valdichiana, il presidente Carri l’ha definita “una scelta giusta, i risultati economici e patrimoniali raggiunti lo dimostrano”.

“Le banche di credito cooperativo – ha concluso il presidente – hanno uno stretto legame con i territori di cui sono espressione e continueranno, anche nell’epoca dell’evoluzione tecnologica, particolarmente rilevante nell’operatività delle banche, a dialogare con le persone e con tutte le Istituzioni. Le banche di credito cooperativo rappresentano un presidio indispensabile per favorire l’inclusione sociale, la partecipazione, la riduzione delle disuguaglianze, l’innovazione, la coesione sociale, la crescita responsabile e sostenibile. Il nostro Istituto continuerà ad agire in assoluta coerenza con tali finalità. Siamo convinti che il metodo cooperativo, se correttamente applicato, proprio nei periodi economicamente e socialmente più difficili, continui a costituire un valido strumento per dare risposte concrete ai bisogni della gente e per questo invitiamo le nostre comunità a rinnovarci costantemente la loro fiducia, per permetterci di continuare a lavorare per il bene comune”.

Il direttore generale Fabio Becherini dal canto suo ha spiegato come “anche nel 2022 sono state messe a disposizione delle comunità locali tutte le potenzialità per rimanere al fianco delle famiglie e delle imprese e per sostenerle, riuscendo a dare risposte rapide ed efficaci alle richieste di credito e di sospensione delle rate di mutui e finanziamenti”.

La banca ha accresciuto le proprie dimensioni, oggi è oggettivamente una cosa diversa dalle vecchie Bcc locali, ma su questo, anche il direttore Becherini, come il presidente Carri, lascia intendere che i cambiamenti non hanno portato a stravolgimenti della mission né a rapporti più freddi con il territorio:

“Abbiamo reso possibile alla nostra clientela di ricorrere a tutti i supporti finanziari e ai presidi di garanzia che lo Stato ha messo a disposizione per favorire la tenuta e la ripartenza delle imprese e sostenere il reddito delle famiglie. Abbiamo fornito tutto il nostro contributo professionale per rimodulare le posizioni finanziarie e renderle sostenibili in un contesto economico difficile. Si è continuato ad effettuare investimenti infrastrutturali in riqualificazione di immobili e nuove tecnologie, con importanti interventi di ristrutturazione e tali attività proseguiranno anche con l’anno in corso, ultimando il piano di sostituzione degli ATM. Si è reso necessario riorganizzare la rete degli sportelli per migliorare l’efficacia e la qualità del servizio offerto ai nostri soci e clienti assicurando il mantenimento del forte legame relazionale con gli stessi.

Nonostante le accresciute dimensioni abbiamo continuato a lavorare come banca di prossimità, rinnovando la vicinanza alle nostre comunità di riferimento. Il potenziamento dell’assetto organizzativo, con l’introduzione di nuovi presidi specialistici e la suddivisione del territorio in quattro aree – Grosseto e Costa d’Argento, entroterra maremmano ed alto viterbese, Chiusi, Montepulciano e Umbria, Valdichiana e Arezzo – ci hanno permesso di soddisfare al meglio le esigenze di soci e clienti e di mantenere, allo stesso tempo, l’attenzione sul territorio”.

Attenzione al territorio che si è espressa anche nei “rapporti di collaborazione operativa con le associazioni delle categorie economiche e loro consorzi fidi, e con tutti i soggetti istituzionali del nostro territorio, con i quali la banca ha condiviso numerose scelte di erogazione di finanziamenti anche a beneficio di nuove iniziative imprenditoriali”.

Banca Tema è stata certificata inoltre come la realtà con il miglior clima aziendale tra tutte le BCC del Gruppo Iccrea e le società collegate che hanno partecipato all’iniziativa condotta da “Great Place to Work”. Il prestigioso riconoscimento, che testimonia il benessere aziendale e la soddisfazione di essere parte di una comunità è stato attribuito a Banca Tema dall’Istituto di ricerca Great Place to Work Italia a seguito di un’approfondita indagine sul clima aziendale effettuata tra i collaboratori.

Insomma Banca Tema, non è più la storica Banca Valdichiana, né tantomeno le ancora più antiche Bcc di Chiusi e Montepulciano, è una banca, ha contorni diversi, una base sociale diversa, più ampia, e un territorio di competenza molto più vasto, ma è una banca in salute, che sembra aver superato bene anche la fase un po’ turbolenta della fusione con Banca Valdichiana, che non tutti digerirono con soddisfazione.

All’assemblea di sabato 29 a Grosseto non ci sono stati rigurgiti di polemica. Anche i mal di pancia di alcune realtà per la chiusura o accorpamento di sportelli (a Cetona, San Casciano Bagni e Montallese, per esempio) sembrano del tutto rientrati. Le minacce di “secessione” e chiusura dei conti correnti sono rimaste al livello di mugugno, che via via si è affievolito.

La filiali di Banca Tema ora sono filiali di un grande gruppo bancario. Le BCC del Gruppo Iccrea sono 118, presenti il 1.168 comuni italiani. Al 31 dicembre 2022 le Bcc Iccrea hanno realizzato su tutto il territorio italiano circa 95 miliardi di euro di impieghi lordi e una raccolta diretta da clientela ordinaria pari a circa 121 miliardi di euro. Hanno più di 5 milioni di clienti e 861 mila soci. Il Gruppo BCC Iccrea è il maggiore gruppo bancario cooperativo italiano, l’unico gruppo bancario nazionale a capitale interamente italiano e il quarto gruppo bancario in Italia per attivi, con un totale dell’attivo consolidato, al 31 dicembre 2022, di 174 miliardi di euro. Il patrimonio netto consolidato è salito 11,9 miliardi di euro (10,7 miliardi di euro nel 2021) e i fondi propri a 13 miliardi di euro. Il Gruppo ha totalizzato un utile netto di 1,8 miliardi di euro.

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